SETTEMBRE con le erbe e i fiori, di: Nonna Cornelia 

     VITE ( vitis vinifera ).

La vite è una pianta ricca, in ogni sua parte, di straordinarie proprietà. L’ uvacontiene zuccheri facilmente assimilabili, molto potassio e vitamine A, B1, B2, PP, B6 e C.Nutriente, depurativa, disinfettante e diuretica, si usa per fare una cura disintossicante nel corso della quale si mangia soltanto uva ( o si beve il succo ottenuto con la centrifuga ) per 2 o 3 giorni. Le foglie contengono del tannino e dei pigmenti antocianici che esercitano un’ azione vitaminica P, vaso protettrice. In caso di vene varicose si fanno bollire 2grammi di foglie secche con 20 grammi di Hamamelis in 1 litro di acqua. Si lascia quindi macerare per 1 ora, si filtra e si beve nel corso della giornata. In caso di stitichezza, affaticamento e anemia: bevete ogni giorno 3 o 4bicchieri di succo d’ uva, di cui il primo la mattina a digiuno.

L’ olio di vinaccioli ( i semi all’ interno del chicco di uva ), se estratto a freddo e senza procedimenti chimici, è consigliato in caso di arteriosclerosi e per diminuire il tasso di colesterolo nel sangue.

Attenzione: prima di raccogliere le foglie di vite per usarle, accertatevi che non abbiano subito alcun trattamento chimico altrimenti potrebbero essere tossiche.

     SORBO DEGLI UCCELLATORI ( sorbus aucuparia ).

Chiamato anche sorbo rosso, ha frutti che sono piccole, tonde bacche color rosso scarlatto. Si raccolgono in settembre ed hanno un profumo soave ed un sapore zuccherino, asprino e acerbo. Della stessa famiglia è anche il sorbo ( Sorbus domestica ) che produce piccoli frutti a forma di pera, commestibili soltanto ammezziti, cioè quando diventano molli e assumono un colore bruno.

Ambedue i frutti contengono pectine, tannino, acidi organici e vitamina C e sono consigliati come astringenti intestinali in caso di diarrea.

La bacche del sorbo degli uccellatori si possono mangiare fresche e farne del succo con la centrifuga. Per conservarle, si stendono su di un vassoio e si fanno seccare al sole. Quando sono secche, si chiudono ermeticamente in recipienti di vetro.

Gelatina di sorbe degli uccellatori: lavate 1 chilogrammo 1 ½ di sorbe e unitele a 1 chilogrammo di mele selvatiche o acerbe tagliate a spicchi. Coprite con acqua e fate cuocere per 20 minuti. Centrifugate e unite 400 grammi di zucchero ad ogni ½ litro di succo. Fate cuocere a fuoco basso per circa 10 minuti, schiumate e versate nei vasi sterilizzati e caldi. Si serve principalmente come salsa per cacciagione, agnello e maiale arrosto.

     MANDORLO ( Prunus dulcis ).

Le mandorle permesse anche ai diabetici sono particolarmente indicate come alimento proteico nelle diete vegetariane; in caso di astenia, gravidanza, crescita, convalescenza e per regolare l’ intestino. La pellicina marrone irrita le mucose provocando la formazione di afte in bocca. È meglio quindi toglierla immergendo le mandorle per 30 secondi in acqua bollente e poi schiacciandole tra le dita.

In caso di infiammazioni allo stomaco e dell’ intestino: frullare 50 grammi di mandorle dolci con poca acqua fredda fino ad ottenere una pasta. Aggiungete 50 grammi di miele e 1 litro di acqua per diluire. Filtrate e bevetene 2 3 bicchieri al giorno.

Usate l’ olio di mandorle dolci per ungervi la pelle in caso di irritazioni, scottature, screpolature e pruriti: ha un meraviglioso effetto emolliente.

Liquore di mandorle dolci: fortifica e facilita la digestione. Unite 125 grammi di mandorle pelate e tritate, 45 grammi di cannella a pezzetti, 1 chilogrammo e 250 grammi di zucchero, ½ litro di acquavite e 7 litri di un buon vino bianco o rosso. Lasciate macerare per 1 settimana. Filtrate e versate in boccali di vetro nei quali avrete messo una garza che racchiude zenzero, chiodi di garofano, macis, cardamomo e altre spezie a piacere.

     BIANCOSPINO ( Crataegus monogyna ).

I fiori del biancospino, raccolti quando sono in bocciolo, hanno proprietà sedative e ipotensive. In caso di ansia e nervosismo, versate 1 litro di acqua bollente su 50 grammi fiori secchi e lasciate in infusione per 15 minuti. Bevetene 3 tazze al giorno di cui una prima di andare a dormire.

Fate, anche la sera, un bagno distensivo. Versate 3 litri di acqua bollente su 500 grammi fiori secchi, lasciate in infusione per 15 minuti, filtrate ed unite all’ acqua del bagno. Le bacche, che si raccolgono quando diventano rosse, hanno un sapore dolce e insipido ma sono utili in caso di mal di gola, diarrea e come diuretico. Fate seccare in forno a 60 gradi con la porta socchiusa, disponete su di una teglia in uno strato unico, fino a quando saranno raggrinzite ed asciutte. Conservatele in un barattolo chiuso ermeticamente.

Gargarismo per il mal di gola: versate 1 litro di acqua bollente su 50 grammi di bacche di biancospino seccate in un forno e fate bollire per 3 minuti. Lasciate in infusione per 20 minuti, filtrate e usate il liquido per gargarizzare più volte al giorno. Bevetene anche una tazza.

Attenzione: controindicato per chi soffre di bassa pressione arteriosa. Poiché è molto attivo nei confronti dell’ apparato circolatorio, è bene assumerlo sempre dietro consiglio medico e rispettando attentamente le dosi.

Sedativo de sistema nervoso e per combattere l’ arteriosclerosi: ponete a macerare 20 grammi di biancospino per 1 settimana in 1 litro di vino bianco. Filtrate spremendo bene il vegetale e conservate in bottiglia. Bevetene 2 bicchierini al giorno.

     NOCCIOLO ( Corylus avellana ).

Il frutto del nocciolo è composto da una parte legnosa esterna che contiene all’ interno il seme che si mangia. Di tutte le noci commestibili, la nocciola è la più digeribile e non dovrebbe mai mancare nella dieta dei vegetariani in quanto molto ricca di proteine. Permessa ai diabetici, è consigliata nella crescita, la gravidanza, gli stati di debolezza e l’ invecchiamento. Le foglie sono usate nei problemi della circolazione per dare elasticità e tono ai vasi sanguigni. Versate 1 litro di acqua bollente su 20 grammi di foglie secche e lasciate in infusione per 8 ore. Filtrate e bevetene 2 tazze al giorno tra i pasti.

Il decotto di foglia di nocciolo è utile anche nei gonfiori delle palpebre: imbevete del cotone nel liquido e fate degli impacchi che manterrete 1520 minuti. L’ olio di nocciole è emolliente e antinfiammatorio e può essere usato al posto dell’ olio di mandorle dolci. Purtroppo al giorno    d’ oggi si trova con difficoltà. Per togliere la pellicina marrone delle nocciole: tostatele in forno a 150 gradi rimuovendola spesso con un cucchiaio di legno. Quando sono dorate, fregatele con uno straccio o meglio ancora su di un setaccio o un colino di metallo.

     CORNIOLO ( Cornus mas )GIUGGIOLO ( Zizypus jujuba ).

I frutti di queste due piante, ambedue simili a delle ulive, di color rosso vivo i primi e rosso bruno i secondi, si raccolgono in settembre e si usano principalmente per preparare delle saporite e insolite marmellate. Marmellata di corniole: lavate 1 chilogrammo di corniole mature, mettetele in una casseruola e copritele di vino bianco secco ( o metà acqua e metà vino ). Unite anche 3 mele renette lavate e tagliate a spicchi e una stecca di vaniglia. Fate cuocere a fuoco basso fino a quando i frutti si spappolano e passate al setaccio per eliminare i noccioli. Pesate il passato e ad ogni chilogrammo unite 600 grammi di zucchero. Fate cuocere a fuoco basso fino a quando diventa densa, unite ¼ di cucchiaino di cannella in polvere e un pizzico di cardamonio. Versate nei vasi sterilizzati e chiudete ermeticamente. Per fare la marmellata di giuggiole, basta farle cuocere fino a quando si disfano, passarle, aggiungere 600 grammi di zucchero e cuocete fino al punto giusto, a fuoco basso.

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