ASTROLOGIA E ASTRONOMIA: SORELLE SEPARATE

Di: Riccardo Ferrari

Caro/a Simpatizzante,
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IL DESTINO ESISTE ?!?  – Redazione

Caro Simpatizzante,

     Molte volte sembra che le cose avvengano senza una ragione o scopo apparente. Le spieghiamo chiamandole accidenti o dicendo semplicemente che sono capitate improvvisamente. Talvolta ci crediamo vittime innocenti di un destino capriccioso, crudele e impersonale che inspiegabilmente ci ha colpito. Le cose, tuttavia, non avvengono semplicemente né vi sono accidenti imprevisti che accadono per caso. Certamente il destino esiste, ma esso non è né capriccioso né ingiusto. Ogni avvenimento ha una causa o, più comunemente, un insieme di cause.

Sia la scienza materiale che quello occulta ci assicurano che, sebbene la spiegazione di un accidente possa essere occulta, vi è qualcosa che ha influito prima sulla circostanza che è venuta a maturazione. Naturalmente, la scienza ufficiale spiega la cosa dal punto di vista comune: la pietra si è staccata solo dopo i colpi di scalpello, la neve ha coperto la valle solo dopo che i primi fiocchi si sono ghiacciati, permettendo a quelli successivi di conservarsi e perdurare sulla base gelata. La scienza occulta è determinata sulla Legge spirituale di Causa ed Effetto, la quale dispone che ogni pensiero, parola e azione avrà, a tempo e luogo, la sua conseguenza.

   Espresso in termini semplici, l’amore, col passar del tempo, sarà produttivo, mentre l’odio potrà costituire un ritorno di sofferenza per chi lo pone in essere. Anche le conseguenze che non sono maturate nelle vite passate ci precedono in attesa e ciò spiega una parte dell’enigma.

Quello che sembra essere casualità o accidente può aver avuto origine in una precedente condotta di vita, perché ogni azione costituisce un seme – dall’altruismo e dall’ amore all’ egoismo e all’ avversione deliberata – che presto o tardi porterà i suoi frutti in base alle sue caratteristiche. Non si sfugge ai nostri debiti cambiando semplicemente città di residenza, così come non perderemo

PERCHE’ IL POLITICAMENTE CORRETTO E’ UN “PECCATO MORTALE”

II° PARTE –  Di: Matteo Castagna

Dall’insegnamento di S. Tommaso si evince:

1) il dovere morale di non insultare, denigrare, calunniare o mormorare e deridere il prossimo, soprattutto se costituito in autorità.

2) di riparare il torto fatto alla sua reputazione

3) di difendere chi è denigrato, senza far finta di non vedere. Certamente davanti agli uomini è più comodo “far finta che va tuto ben”, ma davanti a Dio non ci si trova in regola, anzi si sta in peccato grave, quod est incohatio damnationis.

    E’, pertanto, nostro dovere denunciare pubblicamente il politicamente corretto, innanzitutto come difesa della nostra dignità e intelligenza dalla sua volontà dolosa di costringerci ad accettare l’errore, fingendo che sia un bene comune. Scrive Mario Giordano nel suo ultimo libro, appena uscito, dal significativo titolo Tromboni (Edizioni): “Bisogna stare attenti alla lingua” al pari di quelli che predicano contro l’odio e insegnano a odiare. L’ipocrisia di costoro, che si annoverano in larga parte nella categoria dei cosiddetti intellettuali o giornalisti, in ultima analisi coloro che si occupano della diffusione dei messaggi su larga scala, aggrava il peccato di lingua della detrazione di coloro che la pensano diversamente, col falso doloso consapevole e remunerato. L’effetto che molti credano alle loro dicerie è conseguenza ancor peggiore, che ci fa trovare nella situazione di crisi morale, ideale, sociale in cui ci troviamo, andando sempre peggio.

“Tromboni” ricorda come odiano quelli della Commissione anti-odio, creata per fermare l’” intolleranza”, “contrastare il razzismo” e “combattere l’istigazione all’odio”. L’idea è stata partorita dal Ministro dell’Istruzione del “governo dei migliori” Patrizio Bianchi, scopiazzando dal suo illustre predecessori * [metto l’asterisco perché secondo la scrittrice Michela Murgia (da L’Espresso del giugno 2021) potrebbe essere offensivo usare la vocale maschile o femminile per indicare il titolo di una persona, che forse potrebbe non sapere se è uomo o donna] Lucia Azzolina. Nella commissione speciale entra il professore associato all’Università Ca’ Foscari di Venezia, Simon Levis Sullam che, fresco di nomina, aveva diffuso sui social una foto a testa in giù dell’ultimo libro di Giorgia Meloni. Chiaro riferimento alla macelleria di Piazzale Loreto. «Quasi un invito a impiccare il testo, se non proprio l’autrice, al palo più alto dell’antifascismo militante». Ma, domanda Giordano: «si può combattere l’istigazione all’odio inneggiando a piazzale Loreto? E alludendo all’impiccagione più o meno simbolica, ma sempre a testa in giù, di un leader politico?». L’ex Presidente della Camera Laura Boldrini, campionessa di buonismo e inginocchiatoi a senso unico, paladina di tolleranza e rispetto, ultras femminista ad oltranza, genderista e vestale di tutti i presunti diritti richiesti dai desideri di chiunque, «è finita sotto inchiesta perché avrebbe licenziato la sua colf, dopo otto anni di fedele servizio, tirando in lungo per non darle la liquidazione (3.000 euro. Altro maestro di propaganda tollerante è Roberto Saviano, «che in diretta tv ha sentenziato candidamente: “Sì, la mia contro la Meloni è una campagna d’odio “» (M. Giordano, “Tromboni”, 2022).

   Potremmo continuare all’infinito perché esempi simili ne esistono quotidianamente. Ultimi, in ordine cronologico sono coloro che hanno imbrattato le mura di un istituto tecnico di Milano con la scritta: «Tutti i fasci come Ramelli, con una chiave inglese fra i capelli». Nessun solone (o trombone) del politicamente corretto ha detto una parola. Muto Paolo Berizzi, il “Simon Wiesenthal” de La Repubblica, per la quale scrive una rubrica contro Verona e i fantasmi di un fascismo che non esiste. Muto Vauro. Muto Travaglio. Muti tutti. Perché il “pensiero” deve essere unico (il loro) fino all’assurdo, ovvero fino al punto che dire la verità è diventato un atto rivoluzionario, come sostenere che le foglie sono verdi d’estate. Noi continueremo in questa “rivoluzione Green” dell’ovvietà e dell’ordine naturale perché non vogliamo peccare di lingua contro il bene comune.

EUROPA

Nunzio Miccoli www.viruslibertario.it;   viuslibertario@gmail.com.

Pare che La Cina stia stringendo le relazioni con Francia e Germania, ignorando l’UE, invece l’Italia le stringe con gli Usa, nemici della Russia. Ad ogni modo l’Italia, senza sovranità, subisce sempre le ingerenze di Bruxelles e di Washington. La scelta della Cina, forse suggerita dalla Germania che non vuole esporsi, potrebbe favorire, dopo il patto franco-tedesco di Aquisgrana, la dissoluzione dell’UE, procurando un dispiacere al governo europeista italiano, intanto l’euro si svaluta nei confronti di tutte le monete forti.

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Dal 2008 solo circa la metà dei paesi del mondo ha riconosciuto l’indipendenza del Kosovo, poiché la Russia è un paese multinazionale, Mosca non l’ha riconosciuto perché afferma che potrebbe costituire un precedente, teme l’effetto domino da parte di altre nazionalità; infatti, in Russia esiste il problema della Cecenia, della Georgia, dell’Abkhazia e dell’Ossezia del sud.

Nell’UE sono contrari al riconoscimento del Kosovo, Spagna, Slovacchia, Romania, Cipro e Grecia, Madrid teme la secessione della Catalogna e delle province basche, Bucarest la secessione della minoranza ungherese della Transilvania, la Slovacchia teme quella della minoranza ungherese, Cipro teme l’indipendenza della repubblica turca di Cipro al Nord dell’isola.

In Albania ci sono problemi con la minoranza greca, in Ucraina e nei tre paesi baltici con la minoranza russa. Come la Russia, anche Pechino si è espressa contro il riconoscimento del Kosovo e a favore di uno stato multietnico, infatti, è contro le spinte autonomistiche di Tibet, Xinjiang e Taiwan, che invoca l’autodeterminazione prevista dall’ONU.

L’Indonesia teme i movimenti secessionisti di Aceh e Irian Jaya, l’India si è espressa contro il riconoscimento del Kosovo perché teme la secessione del Kashmir e delle regioni nordorientali del paese. Le Filippine temono i separatisti di Mindanao, l’Azerbaigian è contrario all’indipendenza del Nagorno Karabach; la Georgia è contraria al riconoscimento del Kosovo perché, a causa delle spinte secessioniste della Transilvania, non vuole inasprire i rapporti con Mosca e con la Moldavia.

Altre minoranze esistono anche in Francia, Gran Bretagna, Austria, Italia e Belgio; bisogna dire che gli stati sono ricchi di minoranze etniche, anche se in parte le hanno omologate o assimilate. Sono tutti nati con la forza delle armi e non per volontà popolare, appropriandosi di terre e tribù, senza il loro consenso, poi, calpestando l’eguaglianza, hanno distribuito posizioni di potere alla razza o alla religione dominante e perciò, quelle escluse, hanno invocato autonomia o indipendenza. 

( Per le notizie, fonte: Marco Orioles – startmag.it ). 

CINA

Nunzio Miccoli www.viruslibertario.it;   viuslibertario@gmail.com.

La Turchia, paese Nato, è accusata spesso di avere un atteggiamento ambiguo in Europa, Africa e in Asia; poiché l’Onu indaga sugli abusi cinesi nello Xinjiang, regione cinese dove esiste la minoranza turca iugura, il ministro degli esteri cinese Wang si è incontrato con l’omologo turco Cavusoglu.

Anche se gli stati hanno tre facce e tanti segreti, ufficialmente i due paesi sono a favore della cooperazione e Cavusoglu sostiene l’unità della Cina, con Taiwan, Hong Kong e Xinjiang; però la Turchia ospita anche 50.000 uiguri della diaspora cinese dello Xinjiang. Dall’altra parte, la Turchia vuole rafforzare il ruolo politico dell’organizzazione degli stati turchi, dei quali fa parte anche il Turkmenistan, aumentando la sua influenza tra i gruppi di lingua turca di Europa e Asia.

Come si vede, i problemi con le minoranze sono esistiti ed esistono, non solo in Ucraina e in Serbia, ma anche in Cina, in Europa e in tutto il mondo; la ragione sta nel fatto che gli stati le discriminano valorizzando, nelle cariche più importanti, l’etnia dominante e più numerosa; poi queste minoranze, sono state strumentalizzate da grandi stati esteri non alleati, che soffiano sul fuoco.

A causa delle minoranze, gli stanti europei entrati recentemente nell’Ue, come l’Ucraina, desiderano un confronto militare tra la Nato e la Russia; pensano di regolare vecchi conti con la Russia, ma poi saranno costretti a regolarli anche tra di loro.

( Fonte: Giuseppe Gagliano – startmag.it ).

ECONOMIA E POLITICA FAST-NEWS

ITALIA

Nunzio Miccoli www.viruslibertario.it;   viuslibertario@gmail.com.

Poiché il governo dello stato è un mercenario al servizio di privati, spesso rappresentati da lobby, dei quali deve salvaguardare gli interessi, nei confronti della proprietà, pubblica o privata, è assurdo distinguere lo stato dai privati, perché lo stato è partecipato da privati; cioè, anche le nazionalizzazioni sono indirettamente delle privatizzazioni, infatti, lo stato è un’impresa privata occulta, è l’impresa privata di maggior successo, che governa abusando della credulità popolare.

Tra i privati che controllano il governo, ci sono lobby, poteri e potenze. La maggiore sciagura italiana è data dai suoi governi, al popolo non è riservata nessuna sovranità, deve solo partecipare al voto, che non è una manifestazione di sovranità, ma è un concorso o una lotteria elettorale.

Dal 1945, i governi italiani sono solo agenti dello straniero, perciò le massime cariche dello stato e della banca centrale non dipendono dagli italiani, il governo ha firmato una cambiale in bianco a favore di Vaticano, Usa ed UE; inoltre, il parlamento non serve a riparare o a controllare il governo perché è dominato dalle faide e la sua produttività legislativa è molto bassa.

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Stefano Puzzer, animatore delle proteste dei portuali di Trieste, licenziato perché contrario al green pass, ha deciso di ricorrere alla magistratura e, per le prossime elezioni politiche del 25/9/22, ha accettato la candidatura al partito Italexit di Paragone; è contro la dittatura italiana, contro l’obbligo vaccinale e contro la finanza, vuole uno stato di diritto e l’unione dei partiti contrari al sistema.

In Italia gli insegnanti sono pagati meno dei loro colleghi dell’Europa del nord, però il governo ha deciso un finanziamento di 200 milioni di euro, da erogare da parte della CDP ma a carico del Tesoro, destinato agli stipendi degli insegnanti ucraini, un altro finanziamento del genere arriverà dalla Banca Mondiale, che perciò obbedisce agli Usa.

Il governo darebbe il cuore a chi alimenta la guerra in Ucraina e a chi sostiene Zelensky, che è un facinoroso guerrafondaio antidemocratico. Comunque i 200 milioni, da parte dello stato pagante o di quello ricevente, se sono utilizzati in realtà per acquistare armi, costituiscono sempre un falso in bilancio, che è un reato praticamente lecito per lo stato, che abusa della credulità popolare e ha tre facce, ma non per i privati.

( Fonte: Gabriele Angelini – ilparagone.it ).

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La dottrina della salvezza, in questa terra o nell’altro mondo, è stata formulata per primi dagli ebrei, poi è stata adottata o copiata dai cristiani; a tale proposito, i professori affermano che non bisogna copiare, hanno torto perché l’uomo progredisce tecnicamente e culturalmente solo copiando e diffondendo la cultura, perciò il cristianesimo è una religione sincretica che ha preso da persiani, greci e soprattutto ebrei. Non esistono religioni o automobili tecnicamente e completamente originali.

Io ritengo che i difetti degli stati, cioè della politica, e delle persone siano abbastanza generalizzati, non bisogna prendersela solo con i dirigenti italiani; perciò ambiguità, tradimento e ricatto albergano facilmente nella politica, che è al servizio nascosto di poteri, potenze e lobby che sono i suoi mandanti. Insomma, la politica o un partito, si fa comprare con il denaro e con i privilegi e perciò, per interesse, cambia spesso il suo indirizzo o il suo programma, che è solo propaganda, anche perché, per i parlamentari, non c’è il vincolo di mandato.

La politica riformista è la secolarizzazione del regno di Dio; viste le giravolte della politica, poiché ho accennato alla salvezza, mi chiedo, a questo punto, chi salverà gli italiani, sicuramente non i suoi rappresentanti in parlamento o al governo; ritengo che alcuni uomini buoni, che non sono arrivisti e non fanno promesse, desiderando solo un mondo più giusto, hanno cominciato da giovani una lotta sociale, distribuendo volantini e correndo dietro a tanti imbonitori, poi delusi, hanno deciso di non votare più.

Per quanto detto, anche il programma elettorale della destra, fatto per rendersi accetti a Bruxelles e a Washington, è una cambiale in bianco firmata dal governo italiano, di qualsiasi colore, a favore della Triade, cioè di Vaticano, Nato e UE.

LOCAZIONI, UNA SCELTA DI PROGRESSO  

Il recupero delle case abbandonate per la locazione

Proposta di Confedilizia

Fonte: di Achille Colombo Clerici 

La locazione abitativa è un importante volano nelle economie occidentali: da noi non lo è perché di fatto il disfavore politico verso la stessa negli ultimi 40 anni ha relegato in un’area di improduttività economico/fiscale ben il 60% delle abitazioni.

Alla fine degli anni ’60 il 40% delle famiglie italiane abitava le case a titolo di locazione ( ora solo il 19%: è un’anomalia presentata dall’Italia e dai Paesi meno evoluti nel contesto europeo. Francia 42%; Germania 48% ). A questo risultato si era giunti anche grazie a leggi, come la Tupini del ’49 ( esenzione fiscale venticinquennale dall’imposta sui redditi per le abitazioni di nuova costruzione destinate alla locazione ), che avevano permesso al nostro Paese di affrontare gli enormi problemi della ricostruzione postbellica e delle migrazioni interne degli anni ’50.

Va detto che la locazione è uno strumento virtuoso sul piano economico e sociale per affrontare i grandi processi di trasformazione in atto: ristrutturazione, innovazione tecnologica, terziarizzazione, finanziarizzazione, internalizzazione. Essa favorisce la mobilità abitativa, indispensabile in una società dinamica a fini sociali, di studio e di lavoro.  Inoltre, il turn over abitativo legato alla locazione ha un indotto economico rilevantissimo ( pensiamo alle agenzie immobiliari, ai traslocatori, ai vari artigiani che debbono rimodernare gli alloggi, gli impianti e la mobilia, ai professionisti, alle certificazioni ).

E che dire del gettito fiscale di Imu, Irpef, Ires, Registro, Iva che la casa abitata a titolo di proprietà non produce? E’ quanto mai opportuno, dunque, in questo grave momento storico in cui si impone un serio ammodernamento del Paese, che in Italia si affronti finalmente senza pregiudizi e in termini realistici il problema abitativo in un contesto economico e non in un quadro meramente di diritti e di pretese. Confedilizia ha recentemente proposto all’attenzione delle forze politiche che, in questa fase elettorale, stanno approntando i programmi di governo, di incentivare, attraverso una sostanziale esenzione fiscale che riguardi anche i redditi, il recupero delle case abbandonate ( in gran numero nel nostro Paese ) destinandole alla locazione.

E’ una misura in grado di innescare una vasta risposta di sistema in termini di nuovi interventi edilizi, con aumento dell’offerta in locazione ed effetto di calmieramento del mercato, oltretutto senza consumo di suolo e senza oneri per il bilancio dello stato e per quello degli enti locali.

Ma occorre anche rigenerare la fiducia dei potenziali investitori, lasciando da parte definitivamente idee di patrimoniali, di rincaro di imposte successorie e di quant’altro valga a dissuadere dagli investimenti.

“LA MORTE NON ESISTE, ESSENDO UN DIVERSO MODO DI VIVERE!

Fonte: Gianni Toffali  –  Dossobuono Verona

Nel commiato al padre, Alberto Angela ha ringraziato il padre Piero ricordando che ” papà mi ha insegnato a non avere paura della morte “.

Ciò ha dell’incredibile, anzi, del miracoloso! Se ne ricava che Il divulgatore più noto d’Italia è riuscito a superare nell’arte del conforto, addirittura il figlio di Dio. Gesù infatti, come ricordano le Scritture, ebbe paura della morte, e provò letteralmente sulla pelle l’angoscia tremenda che tormenta l’uomo di fronte al momento più misterioso del passaggio per questo mondo finito.

Durante la Sua preghiera nell’Orto del Getsemani, ai piedi del Monte degli Ulivi, Gesù sperimentò una tristezza così profonda che i Suoi apostoli lo notarono nel Suo stesso aspetto. La grande paura umana della morte lo aveva preso a tal punto da fargli implorare il Padre dicendo: “ Allontana da me questo calice ”. Era tutta l’umanità del Dio fatto carne che si manifestava in quel momento, mostrando chiaramente che, pur essendo vero Dio, sarebbe morto come vero uomo, sperimentando tutto il dolore e tutta l’angoscia che la morte può provocare nell’uomo.

Sarebbe interessante che il figlio di Piero, da buon divulgatore, divulgasse gli insegnamenti del padre che, unico al mondo ha dribblato e ignorato, oltre al dramma del trapasso, l’incognita del Giudice Supremo e le punizioni divine. Struggimento a cui ( forse ) si può si evadere, sentendosi a propria volta Dio.

Siti UNESCO alleanza Italia Cina

di Achille Colombo Clerici

L’ennesima conferma viene da “ Destination Insights ”, strumento a supporto del turismo che Google ha lanciato nell’ambito del progetto “ Italia in Digitale ”:  l’Italia,  è la meta più cercata sul web dai turisti di tutto il mondo.

A prescindere dalla eccezionale tradizione enogastronomica, lo spiega questa sintetica scheda, elaborata dal Cescat-Centro studi casa ambiente e territorio di Assoedilizia, sul patrimonio ambientale, culturale, artistico d’Italia.

100.000 chiese, cappelle, pievi, basiliche, cattedrali, templi

2.400 castelli iscritti al catasto

90.000 palazzi di rilevanza storico-artistico-monumentale di cui 40.000 vincolati.

250.000 vedute, belvederi, luoghi-paesaggio di particolare pregio

193 borghi storici con meno di 2.000 abitanti

35.000 ville

3.000 musei

– patrimonio arboreo di 12 miliardi di alberi ( 200 ogni abitante; 40.000 per chilometro quadrato )

24 parchi nazionali che coprono oltre 1.500.000 ettari pari al 5% del territorio nazionale

1.121 aree protette ( parchi fluviali, archeologici, naturali, marine sommerse, riserve naturali integrali e guidate, ecc. )

8.000 chilometri di coste con 171 porti turistici ( 105.000 ormeggi )

Inoltre il Cescat stima che in Italia esistano circa 5.000 tra chiese e cappelle di proprietà privata o di enti ecclesiastici, suscettibili di trasformazione funzionale e di riuso a fini civili. Molte, dopo la sconsacrazione, sono state adibite, con lunghe pratiche ed impegno, ad uso abitativo o ad usi diversi ( terziario-commerciali, artistici, espositivi, ricettivi ).

 Un’attenzione particolare meritano le dimore storiche: esse infatti si distinguono dai monumenti ‘tradizionali’ per due caratteristiche: l’essere più antiche di molti beni culturali; e il continuare a svolgere l’originaria funzione di abitazione anche dopo secoli.

Infine, ma non per importanza, va ricordata la gara tra Italia e Cina per la conquista dei siti Unesco, che vede Roma superare Pechino ( con punteggio di 58 a 56 ) e mantenere quindi la leadership mondiale.  Ma proprio il 2022, anno della cultura e del turismo Italia-Cina, vede alleati i due Paesi, per preservare il loro immenso patrimonio attraverso gemellaggi proprio tra i siti Unesco. Purtroppo gli eventi di questi giorni richiamano su altri temi l’attenzione di media e dell’opinione pubblica.