GUERRA AGLI “SOZZONI”

Chi va in giro col cane deve avere con sé anche un contenitore d’acqua – Redazione

     Ci sono alcuni Sindaci che hanno deciso di dare un giro di vite sul fronte del decoro urbano, ingaggiando così una guerra a suon di multe contro i cosiddetti “sozzoni “.

In particolare, tra le prime cose da farsi è che “ i conduttori o proprietari di cani debbano sempre avere al seguito un’adeguata dotazione per la rimozione delle deiezioni dell’animale ed un contenitore d’ acqua ( senza additivi ) per porre in essere l’ immediata pulizia del sito.

Ai contravventori si dovrebbe applicare una sanzione amministrativa pecuniaria di . . . massimo 600 euro.

Tra gli altri provvedimenti, dovrebbero stabilire che “ i cani, di qualsiasi taglia o razza, devono essere sempre condotti al guinzaglio con caratteristiche tecniche previste per legge (ad una distanza dal proprietario/conduttore non superiore a 1,5 metri ”, “ i conduttori o proprietari di cani devono sempre portare con sé una museruola, rigida o morbida, da applicare al cane in caso di rischio per l’incolumità di persone o animali o su richiesta delle autorità competenti ”.

Concludendo, chi passeggia per le vie del Comune o del Borgo di Niguarda in compagnia di un cane, dovrà portare con sé uno zaino con tutto l’occorrente per evitare la multa . . . ma soprattutto per avere rispetto del suo prossimo . . . del luogo in cui vive; un marciapiede pulito piace a tutti ed è segno di civiltà.

QUANDO LE VALIGE ERANO DI CARTONE, NON C’ERANO LE ONG E NEMMENO IL R.D.C.

“ C’ erano gruppi di Bratto, di Dorga e di Castione; erano 18 ristoranti in cui lavoravano queste ragazze. C’ era molto lavoro, perché in una cucina eravamo in 12 a lavorare, solo italiane, e poi c’ erano le cuoche e le “cape ”; loro, le tedesche, non si abbassavano a fare i mestieri che facevamo noi; agli italiani toccavano i lavori più duri. Però non ci trovavamo male; c’ era molto lavoro, ma una volta alla settimana potevamo dormire tutto il giorno, oppure ci davano un buono con il quale noi potevamo andare a mangiare in uno di quei 18 ristoranti, dove volevamo. Allora si partiva magari alle 10, in gruppo, perché si sceglieva lo stesso giorno; ci si incontrava ogni sera e si poteva decidere insieme di andare a mangiare al ristorante. Al nostro ristorante, c’ erano anche molti emigranti uomini; anche loro lavoravano nei ristoranti, facevano i lavori più pesanti, lavavano le pentole . . . perché c’ erano pentole più grosse di quelle che si usavano per fare la bagada.

C’ era la ruota che bisognava girare per rovesciarle e togliere la minestra e gli altri cibi che facevano, perché i ristoranti erano grossi”. “ Nessun contratto! Era una grazia se riuscivamo ad andare a lavorare. Il contratto era verbale, lo facevano sul posto, ma non partivamo con . . . i contratti di lavoro sono venuti molto tardi, verso il 1920 0 ’25. All’estero i contratti di lavoro non c’ erano, non esistevano; si andava e il contratto di lavoro si faceva là, con il datore di lavoro (. . . ), bisognava lavorare e basta; lavoravamo ”.

   Queste e altre sono le testimonianze di donne e uomini dell’ alta Val Seriana, immigrate nella speranza di una vita migliore. Gli emigranti dovevano spesso superare impervi ostacoli, come: montagne nevose, ampi fiumi, staccionate con filo spinato, però erano nulla in confronto alla forza del bisogno che spingeva gli emigranti. Testimonianze tratte dal libro: ”Uomo e il suo territorio, di Tarcisio Pacati

Nel tuo passato c’ è stata un’ esperienza da immigrato in paesi esteri ?

Mandaci i tuoi ricordi, noi li pubblicheremo

CENTRI SOCIO RICREATIVI CULTURALI (CSRC) PER ANZIANI

 Redazione

Basta andare su di un qualsiasi motore di ricerca e scrivere: Centro Socio Ricreativo Culturale per leggere Centri Socio Ricreativi Culturali ( CSRC ) per il tempo libero

     Sono servizi dedicati al benessere, all’ aggregazione della popolazione e alla partecipazione attiva dei cittadini e delle cittadine alla vita associativa.

Attività praticate
     Il ventaglio dell’offerta è molto ampio:

Momenti ricreativi come ballo, giochi, intrattenimenti musicali ecc. . .

Eventi culturali e informazione come gite, conferenze, visite guidate, spettacoli teatrali e cinematografici a condizioni molto vantaggiose. Attività sportive come corsi di ginnastica dolce, yoga, campi di bocce ecc. Informatica, lingue straniere, filodrammatica, coro, découpage. Pranzi sociali e merende con il prezioso contributo dei soci volontari.

Chi può accedere ??
I Centri Socio Ricreativi Culturali sono aperti a tutti i cittadini che hanno compiuto i 55 anni di età; per frequentarli basta sottoscrivere l’iscrizione annuale e si ha diritto a partecipare alle attività organizzate anche tutti i giorni.

I CENTRI SONO APERTI TUTTO L’ANNO,

e stabiliscono i loro orari in modo indipendente, anche se le iniziative che sono progettate, condotte e coordinate da operatori culturali del Comune, si svolgono prevalentemente nel pomeriggio. . . . . . ecc. . . .   lasciamo a voi lettori

SIMPATIZZANTI IL COMMENTO O LE  . . .  

Ti è piaciuto quanto scriviamo? e allora continua a seguirci sul sito: www.pensionatiitaliani.it o in alcuni locali, tra cui . . . Artis caffè letterario via Adriatico – Moe’s PIADAVINO & CAPUCCINO via Rotta – Grey PINK, via Ornato e non solo