LA PASQUA

Per i progrediti, la Pasqua rappresenta l’ inizio di un giorno felice in cui tutta l’ umanità sarà, insieme a Cristo, liberata dai limiti della materia e si eleverà nelle regioni celesti per diventare “ colonna nella casa del Padre dalla quale non uscirà più ” .

Ogni essere umano è pellegrino sulla Terra e la vera casa dello Spirito è il mondo celeste; pertanto, i nostri sforzi dovrebbero essere rivolti verso il ritorno in tale mondo quanto più rapidamente possibile. Tuttavia, sembra che si stia invece ritardando il giorno della definitiva liberazione dalla schiavitù terrena.

Lo scopo della vita è di acquisire esperienza e il risultato dell’ esperienza è la crescita. La vita offre lezioni precise che, se apprese più in fretta, daranno la possibilità di raggiungere più rapidamente il traguardo finale della liberazione. Più in fretta la conseguiremo, altrettanto celermente il Cristo sarà liberato dalla sua prigionia terrena.

Pertanto, per la sua e la nostra causa, dobbiamo imparare le lezioni con sollecitudine e possiamo fare ciò solo se viviamo in rettitudine e nel rispetto delle leggi di natura, scartando propositi egoistici in favore di quegli altruistici. La Chiesa mette in risalto la sofferenza subita dal Cristo Gesù negli ultimi giorni sulla Terra, specie i suoi tormenti sulla croce.

Ma quelle poche ore non sono paragonabili al dolore che il Cristo soffre per noi, imprigionato in una sostanza fisica di per sé estremamente dolorosa per un essere spirituale così elevato. Inoltre, deve portare una ” corona di spine ” che noi intrecciamo continuamente, composta di azioni e pensieri indegni, assai più dolorosa della corona materiale che gli fu posta durante la Passione.

Le forze distruttive, generate dalle nostre manchevolezze, vengono eliminate dalle forze vitali del Cristo; tuttavia, ogni nostro cattivo pensiero, ogni azione negativa, gli causano altro dolore. Per farci un’ idea del terribile peso che grava sulle sue spalle, si tenga conto del numero di persone oggi presenti nel mondo.

È pertanto opportuno che in questo periodo si presti attenzione alle sofferenze del Cristo, non tanto per quelle che furono, ma per quello che ancora subisce. Nel corso dei secoli, cristiani praticanti hanno lamentato le torture inferte al Cristo Gesù, pensando che, se fossero stati presenti, sarebbero intervenuti in sua difesa. La maggior parte di essi, però, non si rende conto che essi, assieme all’ intera umanità, continuano a infliggere un’ incosciente sofferenza al Salvatore. In realtà, è raro trovare un essere umano che non contribuisca a farlo soffrire.

Molte persone deplorano pure la debolezza umana degli Apostoli, i quali si addormentarono nel giardino del Getsemani, dopo che il Maestro aveva chiesto loro di pregare con lui. Sono certe che, se fossero state presenti, non si sarebbero addormentate e avrebbero obbedito pienamente al suo comando. Farebbero invece bene a chiedersi se vivono o no in conformità ai suoi comandamenti.

Se sono convinti che la loro condotta e i loro pensieri siano sempre puri, elevati e rivolti al bene comune, possono ragionevolmente essere soddisfatti, altrimenti dovranno rendersi conto che anch’ essi contribuiscono all’ attuale sofferenza del Cristo e che, quindi, devono migliorarsi. Nei mesi che verranno, cerchiamo di aiutare il Cristo nel suo servizio all’umanità, vivendo in modo altruistico e nella maniera più limpida, astenendoci coscienziosamente da ogni azione che gli produca sofferenza.

Essendo umani, certamente avremo delle cadute, ma possiamo rialzarci rapidamente e, aiutati dall’ esercizio della retrospezione, orientarci nuovamente verso adeguate linee di condotta, crescendo considerevolmente prima che torni di nuovo la Pasqua, traendo maggiore beneficio dalla sostanza desiderio che il Cristo ci fornisce e, in tal modo, purificando i nostri corpi. Sebbene sia doveroso dedicare una certa parte di tempo per trovare il modo di alleviare le sofferenze del Cristo, è anche giusto prendere parte alla letizia della Pasqua. La Pasqua, come si sa, segna la liberazione annuale dello Spirito del Cristo dalla Terra e l’ inizio del Suo periodo di ascesa e riposo.

Coloro che possiedono le facoltà adatte, possono vedere la gloriosa unione delle forze angeliche che assistono la sua uscita dalla Terra e udire il saluto del coro angelico. Ogni essere vivente ha ragione di rallegrarsi del fatto che è stata trasmessa alla Terra una rinnovata eredità di vita. L’ influsso della Sua vita ha dato inizio a un periodo di crescita e favorito le attività delle piante, degli animali e degli uomini. Le piante crescono e arrivano alla fluorescenza, gli animali si propagano e si moltiplicano e all’ uomo viene data energia e forza per affrontare le lezioni della vita e trarne profitto. Negli Insegnamenti Rosacrociani si sostiene che se il grande Spirito del Cristo non fosse venuto sulla Terra per redimere ” chi si era perduto “, sarebbe stata necessaria l’ espulsione di un’ altra luna, poiché l’ uomo, sotto il regime di JHWH, aveva rivolto le sue energie solo alla ricerca del profitto materiale.

La condizione del suo sviluppo spirituale era deplorevole. Quando il Cristo, come Spirito Planetario Interno, diffuse per la prima volta il suo corpo del desiderio sulla Terra, ci fornì il materiale spirituale più pregiato con cui migliorarci e redimerci. Questo dono continuo ci permette di perseverare e progredire nell’ evoluzione. In tal modo abbiamo motivo di rallegrarci sia sul piano spirituale, sia su quello fisico. È importante che l’ aspirante comprenda le attività spirituali che culminano in questo periodo. Comprenda che la morte non esiste e che è semplicemente il passaggio da una sfera di attività all’ altra. Sa che, quando sarà pronto, conseguirà il compenso previsto per chi raggiunge il pieno potenziale di perfezione nella vita terrena.

La natura perseverante del Servizio e la sua importanza nell’ evoluzione sono messe in evidenza in questo periodo dell’anno. Il Cristo Gesù fu crocifisso affinché il Cristo potesse continuare a servire l’ umanità dall’interno della Terra e più intensamente che mai. Invece di rimanere gloriosamente presso il trono, alla destra di Dio, il Cristo, dopo la crocifissione, compì lo sforzo culminante della Sua insigne missione, uno sforzo che prosegue attraverso i secoli. Anche l’ uomo Gesù continua a servire nei regni superiori, dove svolge un ruolo vitale guidando lo sviluppo spirituale dei suoi simili.

In tal modo ci viene ricordato che il principio del servizio è uno dei fattori fondamentali dell’ evoluzione. Quanto più evoluto è lo Spirito, maggiore è il ruolo di Servizio altruistico svolto nelle sue attività. Vediamo allora che il significato della Pasqua è molteplice e trascendente, che comprende la parte fisica e quella spirituale, il presente e il futuro. Via via che il Cristo nasce in noi riusciamo a percepire e apprezzare il vero significato di questa sacra stagione. Quando per la prima volta prendemmo la nostra croce e lo seguimmo, cominciammo a comprendere la sua sofferenza, la sua determinazione e la sua costanza nel Servizio.

Vivendo come Egli desidera si viva, ci libereremo finalmente dalla croce della materia e avanzeremo verso la piena comprensione della nostra immortalità. Consci di ciò, possiamo fare maggiori sforzi per vivere la vita che comporta la Sua e la nostra liberazione.

E . . . a questo   punto non mi resta che

      augurare una BUONA PASQUA a tutti

Riccardo Ferrari con Tutta la Redazione di: ” IL SIMPATIZZANTE ” e pensionatiitaliani 

 Vi aspetti-AMO QUI’: http://www.pensionatiitaliani.it/download/ 

 

 

 

URANIA

Urania è la Musa dell’ Astronomia e dell’ Astrologia – il suo emblema è il compasso a punte fisse con cui essa misura i cicli.

essa compone poemi sui cieli. il poeta latini florus scrive;

” Urania numeris scrutatur sidera mundi “

” Urania misura in versi le stelle del cielo “

e io stesso ho scritto una grandequantità di poesia astrologica

non si è fatto molto studio su questo asteroide, ma in articolo del mensile Astrological Association è stato scritto che Urania è coinvolta in forti configurazioni al momento di avvenimenti ” epifanici ” che testimoniano la grande armonia e unità dell’Universo.

       Riccardo Ferrari indaga, supportato dalle numerose ricerche della sua carriera, la storia, le caratteristiche e le nozioni associate allo studio di tutti i segni dello Zodiaco.

Tra Ascendenti, Case astrologiche e influenze dei pianeti, coglie infine anche l’occasione per legarsi al mondo dei cocktails. 

Mixology ” è un irresistibile connubio tra l’ arte della mixology e l’ antica saggezza Zodiacale. Da Ariete a Pesci, ogni segno è esplorato e associato a una serie di cocktail unici, creati su misura per abbracciare le peculiarità di ciascuna personalità, trasformando le Stelle in liquidi incantesimi. Ma non temere, anche gli astemi potranno deliziarsi con le varianti analcoliche. 

Mixology, in uscita il 15 novembre, edito Porto Seguro Editore, è il nuovo libro nato dalla collaborazione di Riccardo Ferrari, appassionato e studioso di Astrologia, e Pietro di Marco.

Sarà acquistabile sul sito della Porto Seguro Editore, su tutte le piattaforme di vendita online ( Mondadori store, Feltrinelli store, Ibs, Libreria Universitaria etc. ) e su Amazon. Sarà anche possibile ordinare il volume in tutte le librerie d’ Italia. Tra nozioni di Astrologia, con delicatezza e concisione, Mixology prende per mano il lettore e lo trasporta nel fantastico mondo delle Stelle, unendo un pizzico di cultura pop terrestre, riuscendo così a creare un innovativo e travolgente “mix ”. E TU DI CHE COCKTAIL SEI ???

VESTA

L’emblema di Vesta è l’altare fiammeggiante, e rappresenta purezza, consacrazione e sacrificio.

Prendo l’asteroide Vesra  come il primo dei miei esempi in onore della dea Vesta, il cui tempio nell’antica Roma era custodito dalle vergini vestali. Se venivano scoperte colpevoli di impudicizia venivano murate vive in una camera sotterranea, ma non dobbiamo temere che  ciò accadesse ad una vestale che avesse una Vesta bene aspettata !

LA RUOTA: il valore di questo simbolo, di chiara origine solare, è veramente universale.

Riccardo FERRARI

Lo Zodiaco, infatti, è circolare ( per gli gnostici, esso è rappresentato dal serpente Uroboros che si morde la coda in un eterno divenire ). Tutto ciò che è rotondo esprime la natura ciclica della nostra realtà, che oggi la scienza dimostra con i progressi della biologia, ma che gli antichi avevano comunque saputo intuire con la forza della psiche e del pensiero. Graficamente, la Ruota manifesta il movimento delle forze cosmiche e l’eterno svolgersi del tempo.

 La Ruota della Vita: Tra mito, storia e astrologia, la trovi C/O

 “ Cart de Matt “, Via Ornato 4, angolo. Via Passerini < Borgo di Niguarda >, tel. 02 64 23 435; qui trovi anche il nuovo libro: ” MIXOLOGY ” di Riccardo Ferrarari

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NATALE: UNA FESTA ASTROLOGICA

Bello il Natale, festa cristiana straordinaria in cui, ogni 25 dicembre, si celebra la nascita di Gesù. Sembra però, secondo una documentata e rigorosa ricerca storica, che Gesù non sia nato il 25 dicembre dell’ anno 0 ma il 22 agosto del 7 a.C.

   Potrebbe sembrare una profanazione, ma chi la considerasse tale dimenticherebbe che, mentre la fede opera con i simboli del sacro, è compito della storia ricostruire il contesto profano, i fatti e gli accadimenti che avvennero in quella remota epoca. I dati sono stati ricavati non dai Vangeli ma anche dalle cronache del tempo. Basta mettere a confronto il Vangelo di Luca con quello di Matteo circa il famoso censimento.

L’ ipotesi di Joan Addey, per la quale Gesù non poteva essere nato dopo la morte di Erode, è stata convalidata dal ritrovamento, avvenuto nel 1947, dai rotoli del Mar Morto.      

Dai frammenti di questo reperto archeologico di incomparabile importanza sono emerse preziosissime informazioni che, tra l’ altro, si riferiscono agli Esseni, al ruolo che l’Astrologia ebbe in questa setta e, cosa ancora più straordinaria, alla struttura del tema natale di Gesù Cristo.

Non è senza emozione e con grande umiltà che gli studiosi si sono avvicinati al tema natale di Cristo, trovando nella sua esplicazione dei valori complessivi e integrativi: l’ universale, il particolare, il mistico, il pragmatico, il trascendente e il contingente, la sublimazione e il servizio.

Certo, forse siamo ancora in pochi a conoscere che il Natale soprattutto una festa Astrologica perché, come festa che festeggia la nascita di Gesù, essa fu proclamata dalla Chiesa prima del IV secolo d.C. In effetti il 25 dicembre segna l’ ingresso del Sole nel segno del Capricorno, periodo in cui la Luce ha vittoria sulle tenebre, e Gesù nacque al mondo per essere portatore di Luce: sicuramente l’ adattamento non fu mai cosi pertinente.

     Non bisogna però nemmeno dimenticare che fu anche una contromisura ai Saturnali. Queste erano feste che ricordavano la luce che rinasceva proprio in quel periodo dell’ anno. Tali feste, ancora molto in auge a Roma, erano caratterizzate da sfrenate orge dove, per festeggiare l’ ingresso del Sole nel Capricorno, la gente si riversava nelle piazze e nelle strade facendole diventare teatri di abbondanti libagioni, di danze e vari amplessi fuori dall’ ambito della famiglia. Nell’ occasione di queste feste venivano distribuiti i

famosi “fescennini ”, paragonabili ai nostri porno-fumetti, che esprimevano con immagini esplicite varie forme di accoppiamento.

   Sia gli uomini che alle donne era concessa la più ampia libertà sessuale, di solito appannaggio di un rango sociale elevato. Sembra che l’ attaccamento a queste feste fosse talmente forte che non bastò. Per farle cessare, nemmeno l’ editto di Costantino che legalizzava la religione Cristiana. Fu cosi necessario intervenire di nuovo e, poiché nel frattempo la Chiesa era diventata un potere politico, i Saturnali venero proibiti e venne inserita, al loro posto, la festa della nascita di Gesù: il Natale. Non c’ è da meravigliarsi: il potere religioso ha sempre prevaricato e controllato ogni situazione esclusiva in suo favore e poi, ricordiamo che il Vaticano si chiama così perché in tale luogo si praticavano, dalla più lontana antichità, i vaticini. Praticamente tutti i templi delle antiche divinità “ in illo tempore  ” furono trasformati in chiese cristiane e, infatti, non di rado in parecchie di essere si scorgono ancora oggi antiche immagini pagane.

   Una testimonianza importante la troviamo a Roma nella Basilica di San Clemente. Questa Chiesa presenta prove lapalissiane di essere stata edificata su di un tempio risalente ai primi secoli dell’ impero dedicato al “Sol Invictus ”, il dio solare Mitra detto “Luce del mondo ”, i vari templi del quale vennero offuscati soltanto all’ inizio del IV secolo con il trionfo del Cristianesimo. La basilica fu edificata due volte, dopo un sonno secolare durante il quale si era perduta la memoria delle antiche struttura sotterranee. Solo nel 1857, su iniziativa del Priore di San Clemente, padre Joseph Mulloooly, furono avviati i lavori di scavo sotto il tempio attuale e, in quell’ occasione, furono scoperti non soltanto la basilica ordinaria del IV secolo ma anche, a un livello inferiore, gli splendidi resti del Mitreo, risalenti al II secolo della nostra era.

Successivamente, in occasione di altri scavi eseguiti per la ricostruzione di un canale di scolo tra San Clemente e il Colosseo, questi rivelarono che al di sotto del terzo strato, ce ne era addirittura un altro, cui appartenevano costruzioni distrutte nell’ incendio di Nerone del 64 d. C.

   E’ proprio su una parte di questo quarto strato che, nel IV secolo, fu edificata la prima Chiesa dedicata a papa Clemente, un edificio rettangolare composto dalla navata centrale e da navate laterali proprio come oggi le vediamo.

Fino al 395, anno in cui la religione di Mitra fu dichiarata illegale, l’ antico culto del dio della fertilità, veniva esercitato nella vicina “Insula ” in mattoni. Dopo tale data il terreno fu acquistato dal Clero di San Clemente che aggiunse alla Chiesa rettangolare l’ abside, proiettandola al di sopra del vestibolo di Mitreo, mentre il resto dell’ 0pera fu interrato. In questo stato la Basilica giunse fino all’ inizio del XII secolo, quando si scopri che era pericolante e doveva essere abbandonata. Ma il titolare di San Clemente, il cardinale Anastasio, non volle arrendersi e fece riempire di pietrame la Chiesa del IV secolo, fino alla sommità delle colonne che delimitavano le tre navate e su queste fondamenta fu eretta una nuova Basilica, simile alla prima anche se più piccola: è la Basilica come appare oggi.

   Se dalla Basilica si scende nelle profondità sotterranee del Mitreo, la suggestione del luogo è intatta. Il primo lieve rumore che cattura l’ attenzione è quello di un remoto scrocio di acque; seguendo quel rumore si giunge ad una sala spoglia, umida e semibuia  e si ha la netta sensazione di essere fuori dal tempo: è uno spazio che ha conservato inalterata la sua sacralità e, in esso, si avverte un particolare campo energetico, quello di Madre Terra.

Simili sensazioni si possono provare anche per Chartres, Amiens, Reims e tutte le cattedrali della Francia Nord-Occidentali, ma anche in qualsiasi altra località del mondo dove gli antichi templi ci parlano di ancestrali e misteriosi riti.

Riccardo Ferrari – Direttore della Comunicazione

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SEI PRONTO PER UN VIAGGIO ASTRALE ATTRAVERSO I SAPORI DEL CIELO? 

Mixology ” è un irresistibile connubio tra l’ arte della mixology e l’ antica saggezza zodiacale. Da Ariete a Pesci, ogni segno è esplorato e associato a una serie di cocktail unici, creati su misura per abbracciare le peculiarità di ciascuna personalità, trasformando le stelle in liquidi incantesimi. Ma non temere, anche gli astemi potranno deliziarsi con le varianti analcoliche. 

Scopri il tuo destino in ogni sorso e innalza il tuo bicchiere al potere degli astri. 

Mixology, in uscita l’ 15 novembre, edito Porto Seguro Editore, è il nuovo libro nato dalla collaborazione di Riccardo Ferrari, appassionato e studioso di astrologia, e Pietro di Marco. Sarà acquistabile sul sito della Porto Seguro Editore, su tutte le piattaforme di vendita online ( Mondadori store, Feltrinelli store, Ibs, LIBRERIA UNIVERSITARIA etc. ) e su Amazon. Sarà anche possibile ordinare il volume in tutte le librerie d’ Italia. 

Tra nozioni di astrologia, con delicatezza e concisione, Mixology prende per mano il lettore e lo trasporta nel fantastico mondo delle stelle, unendo un pizzico di cultura pop terrestre, riuscendo così a creare un innovativo e travolgente “mix”.

COSTELLAZIONI – SETTEMBRE – VERGINE/VIRGO di: Riccardo Ferrari

     Nessun spettacolo tocca le corde del nostro cuore come quello di una notte stellata,

quando, nel cielo terso, fanno capolino migliaia di luci che rischiarano il paesaggio celeste sopra ai nostri occhi.

E’ questo paesaggio, che aiutò i nostri antenati a vincere la para della notte, era per loro strettamente collegato all’ immenso patrimonio dei miti ambientati sulla terra, che non hanno a tutt’ oggi perduro il loro fascino.

La tendenza da sempre insita nell’ uomo, di razionalizzare e dare un senso a tutto ciò che lo circonda spinse i nostri antenati a ‘ collegare ’ fra loro le stelle del firmamento, per creare figure mitiche oppure connesse all’ attività quotidiana che svolgevano.

Una nuvola gravida di pioggia e dalla forma strana, un’ ombra che si allunga al tramonto su di una montagna, possono far nascere in noi il ricordo di un oggetto, di una persona cara o di un animale domestico.

VERGINE dal 22 agosto al 23 settembre circa in questo caso ci troviamo di fronte ad una personificazione celeste della dea Iside, una fanciulla con in mano un mazzo di spighe di grano.

   In un racconto mitologico che la riguarda Iside perse i chicchi della sua spiga mentre era inseguita dal mostro Tifone. I chicchi poi si deposero in cielo, ‘ germogliando ‘ ogni notte nelle stelle che vediamo. Gli Egizi sembravano averci visto la dea Iside, che avrebbe formato la Via lattea lanciando in cielo milioni di chicchi di frumento.

LA RUOTA DELLA VITA, TRA MITO STORIA E ASTROLOGIA,   per il libro cartaceo, SOLO IN LOMBARDIA DA “Cart de Matt“, Via Ornato 4, angolo via Passerini, nel Borgo di Niguarda Milano Italy tel. 02 64 23 435;

Non è un libro di previsioni astrologiche

IL SERPENTE. Come abbiamo appena visto, gli gnostici rappresentavano lo Zodiaco come un Serpente che si morde la cosa ( Uroboros ). L’ archetipo del Serpente esiste in quasi tutti i grandi miti dell’ umanità. Per i nordici Midhgardhsorum, il mostro destato dal diluvio che darà il segnale della fine del mondo. Per gli yogi è Kundalini, l’ energia sessuale latente: arruolato su se stesso alla base della colonna vertebrale può risvegliarsi e determinare di conseguenza nell’ individuo preparato una potente evoluzione personale.

Il Serpente rappresenta molto spesso la terribile forza del male che nelle società antiche ( non antichissime ) veniva associato al principio femminile: ricordiamo il femminile Serpente di Eva, i serpenti nelle mani di terribili dee come Ecate, Persefone, Artemide, i Serpenti attorcigliati alle chiome di Gorgone e delle Erinni. Non sarebbe esatto, però, interpretarlo come un simbolo essenzialmente negativo, infatti esprime anche la possibilità di cambiamento ( rappresentata simbolicamente dalla muda con cui questo pericoloso animale cambia pelle ) e quindi in ultima analisi di evoluzione. Nei diademi regali il Serpente, o uracus, è l’ emblema del potere.

Anche il Serpente piumato dell’ America precolombiana sta a significare la siniesi dei poteri contrari del cielo e della terra. Astrologicamente il Serpente ha diversi significati. Legato al segno dello Scorpione, di cui rappresenta la forza violenta degli istinti sessuali, appare più sul caduceo di Mercurio signore dei Gemelli e della Vergine.

     E’ una sacra verga alata attorno a cui stanno avvolti due Serpenti, il Serpente domato e il Serpente selvaggio, l’equilibrio tra la forza e la ragione, tra il male e il bene, tra l’ uomo e la donna. Questo tipo di caduceo appartiene solo al Mercurio della Vergine, in cui esprime il valore dell’ intelligenza elaboratrice che operando una sintesi apre la via ad un livello superiore. Nei Gemelli, invece, il caducei di Mercurio è un aureo bastone da pastore, dotato di tre foglie, che rappresenta l’ intelligenza volta all’ arricchimento degli scambi umani e naturali.