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Di: Riccardo FERRARI, Admin
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From: Virginia Camerieri Direttore di Rete e responsabile Byoblu Edizioni
I proprietari di casa, che se messi insieme sarebbero a valanga il primo partito d’ Italia, guardano con disincanto ai programmi elettorali dei partiti politici. Manca la ” grande operazione di sistema “, qualcosa che, come il Superbonus, ha saputo muovere le moltitudini e far confluire risparmi verso ” un settore che per il 60% è improduttivo a livello sia economico che fiscale “. Così parla Achille Colombo Clerici, presidente di Assoedilizia, la più antica ( 1894) e rappresentativa fra le organizzazioni sindacali dei proprietari immobiliari.
Come valuta i programmi politici sulla casa dei principali partiti?
” Va fatta una premessa, perché il Paese mi pare abbia perso il punto focale in materia. La politica sulla casa si è incartata, dopo tanti anni di politiche che hanno portato a trasferire in una sfera di improduttività economica e fiscale il 60% dei cespiti, intendo le cosiddette ‘prime case abitate’ “.
Che male c’è se gli italiani amano possedere l’abitazione?
” Non è che sia un male. E’ un processo storico legato allo sviluppo del Paese nel Dopoguerra, ai grandi frazionamenti immobiliari degli anni ’70 e alle politiche pro inquilini come l’equo canone e i limiti allo sfratto introdotte successivamente. Il fatto è che oggi la Francia mette in locazione il 43% dei suoi immobili, la Germania il 46%, mentre l’ Italia solo il 19%. Bisogna che il dato italiano si allinei con quello europeo, perché le case che vanno sul mercato delle locazioni generano frutti: vanno messe a norma, rese efficienti, sviluppano un indotto di lavori, favoriscono la mobilità abitativa, non ultimo portano redditi a chi le possiede e su questi il fisco prende la sua parte. Oggi invece l’ 80% degli italiani vive nella sua prima casa, non la vede come opportunità economica né si sogna di spenderci dei soldi, tanto meno per renderla più efficiente dal punto di vista energetico come l’Unione europea ci chiede “.
C’ è troppa inerzia secondo lei? Eppure leggi come il Superbonus hanno trasformato l’Italia in un cantiere sempre aperto.
” Ma senza il Superbonus nessuno degli 1,2 milioni di condomini avrebbe mai mosso un dito. Il programma Fit for 55 prevede per l’Italia interventi da 100 milioni di metri quadrati l’ anno per 10 anni: sono le dimensioni di una città come Milano. E l’ Europa ha già chiesto agli Stati membri di ‘prevedere sanzioni effettive proporzionate e dissuasive per gli inadempienti’. Già a dicembre la Commissione Ue ha ipotizzato il divieto a vendere e ad affittare gli immobili non in regola: è un rischio che senza incentivi e misure pubbliche è reale “.
Le promesse elettorali dei partiti come si collocano in questo contesto?
” A me pare di notare che manchi una visione d’ insieme sulla casa, una risposta di sistema capace di mobilitare. Penso alla legge Tupini, che nel 1949 esentò per 25 anni dalle imposte sui redditi chi costruiva appartamenti per la locazione, e contribuì a farne nascere 5 milioni. Sui singoli programmi, vedo due visioni distinte. Quella del Pd, focalizzata sugli aspetti di sussidiarietà e che prevede di realizzare 500 mila alloggi di residenza pubblica. In teoria non è sbagliato ma rischia di rimanere lettera morta, perché si tratta di un piano decennale che potrebbe costaresui 50 miliardi di euro complessivi. Anche M5s ha un piano di edilizia residenziale pubblica nel programma. Ma bisogna fare attenzione perché questi progetti vanno spesati, altrimenti nel mercato si ingenera incertezza che porta alla sfiducia: il fatto stesso di evocare più imposte patrimoniali o di successione sugli immobili, anche se non arrivano, ha forti effetti dissuasivi su chi potrebbe investire e non lo fa. Nella coalizione di centrodestra vedo più attenzione alla capacità del sistema immobiliare di produrre risorse, favorendo le locazioni, tenendo ferma la pressione fiscale e favorendo lo sgombero immediato “.
Voi apprezzate il superbonus, ma il governo uscente lo ha duramente criticato perché, come ha detto Mario Draghi, ” i costi di efficientamento e i prezzi degli investimenti per ristrutturare sono più che triplicati, dopo che si è tolta la trattativa sul prezzo “. In più ci sono frodi per 6 miliardi. Come risponde?
” Premesso che ovviamente vanno punite le truffe in materia, e aggiungo la poca sicurezza sui cantieri di certe imprese nate dall’ oggi al domani, bisogna distinguere tra valutazione contabile, che si fa sul saldo costi-benefici di breve, e una valutazione prospettica, che si ottiene spostando un 15-20% del patrimonio immobiliare italiano nella sfera della produttività economica e fiscale. Tra l’ altro, quando l’Europa ti avvisa che se non fai i cappotti termici i tuoi immobili non valgono più niente, è ovvio che sono opere che devi fare “.
oggi vi presentiamo un interessantissimo articolo inviatoci dal prof. Giuseppe Altieri, di professione esperto agroecologo,
Riccardo Ferrari, Admin
Distruzione dell’Humus causata dai disseccanti ( Glifosate ), diserbanti, liquami, concimi e pesticidi chimici agricoli, abbandono dei terreni e distruzione delle siepi e boschetti. . . e 30 anni di erogazioni di fondi europei illegittime e incostituzionali che hanno regalato sostegni al reddito e pagamenti agro-climatico-ambientali a chi impiega pesticidi e usa disseccanti ( glifosate ), lascia i terreni nudi, produce liquami zootecnici industriali ed avvelena il pianeta e i nostri alimenti
Articoli di Giuseppe Altieri, Agroecologo
Ancora una volta,. . . Senigallia, la terra di mia moglie.
E la chiamano agricoltura conservativa. . . sostenibili . . . integrata . . .
Mentre il livello di accumulo e bio-accumulo di chimica con distruzione della fertilità dei terreni è ormai insostenibile: agricoltura e territorio troppo spesso. . . . ” disintegrati “.
E’ troppo tardi …troppo tardi per non fare nulla.
Oggi è necessaria in primis la revisione del programma agricolo nazionale, già bocciato a Bruxelles, come dell’intera politica agro-ambientale europea, affinché il sostegno agricolo vada solo a chi produce in modo agroecologico, ovvero ai produttori biologici e agli allevatori che tornano a produrre letame fertile, ed in generale alle tecniche di Agroecologia sinergica e rigenerativa della fertilità dei suoli.
L’incremento dell’humus, la spugna biologica che trattiene acqua e tiene insieme i terreni, deve essere l’indicatore primario di corretto uso dei fondi pubblici dei Programmi di Sviluppo Rurale Regionali e Nazionale e per il sostegno al reddito degli agricoltori.
Mentre, invece, negli ultimi 30 anni la preziosa sostanza organica dei terreni, ereditata dai nostri avi per secoli e in grado di trattenere acqua anche 10 volte il suo peso, si è ulteriormente ridotta. . . in uno scandalo senza fine. Mentre l’acqua che scorre senza infiltrarsi nei terreni, per decine di migliaia di ettari, invade canali e fiumi troppo velocemente, assassinando il territorio.
Bisogna immediatamente interrompere l’erogazione di tali fondi a chi usa pesticidi e disseccanti, fertilizzanti chimici e liquami zootecnici. Tutto ciò è incostituzionale ed illegale ( vedasi le continue relazioni della Corte dei Conti Europea a partire dalla n. 3 del 2005 sulla spesa agroambientale, ndr ).
Abbiamo già buttato 30 anni di politiche agro-climatico-ambientali per una falsa agricoltura integrata e un falso benessere animale, basati su pesticidi chimici e mangimi concentrati, liquami e perdita di biodiversità. . . impoverendo i terreni che ad ogni pioggia perdono fertilità e si erodono. . . fino alla desertificazione che interessa ormai il 30% delle superfici agricole mondiali e nazionali. Creando siccità ed alluvioni, 2 facce della stessa medaglia.
Dobbiamo ripristinare inoltre siepi, alberature, boschetti e canali di scolo sulla base delle foto aeree degli anni ’50 del secolo scorso, frutto della saggezza ed esperienza contadina di secoli sui territori, in pochi decenni devastati dalla meccanica e dalla chimica, rimettendo a posto il dissesto idrogeologico; finanziare le coltivazioni di copertura dei terreni durante l’inverno ed estive, prima di seminare le coltivazioni principali (colture da sovesci) e le ” cover crops ” ed inerbimento nei frutteti, così come previsto dai regolamenti europei, in modo da aumentare l’humus e la biodiversità dei terreni, proteggendoli dalle piogge e dall’erosione, incrementando l’humus e la fertilità naturale, eliminando la chimica dai campi.
E Sostenere solo la zootecnia biologica, basata sul carico di animali per ettaro alimentabile con le risorse aziendali e comprensoriali.
Fornendo l’assistenza tecnica e la formazione Agroecologica agli agricoltori, dopo 70 anni abbandonati ancora ai venditori di Pesticidi e consorzi agrari delle associazioni sindacali. . .
Facciamo attenzione, la prossima alluvione potrebbe distruggere interi paesi… dalle fondamenta delle case…
8 anni fa, a seguito della precedente alluvione di Senigallia conseguenza di soli 30 mm di acqua, il 1 maggio 2014, con i terreni disseccati dal Glifosate lungo tutta la valle del Misa, portai il mio avvertimento con diversi articoli pubblicati ed interviste, un appello che rimase purtroppo inascoltato. Ed oggi le Marche subiscono un’alluvione con effetti decuplicati, anche nel numero dei morti, purtroppo.
Mentre i cambiamenti climatici ( causati in primis dall’agricoltura e dagli allevamenti industriali alimentati con ogm prodotti distruggendo le foreste primarie ) scaricano sempre più acqua sulle terre. Acqua che avremmo dovuto fissare nei terreni insieme ai gas serra trasformandoli in sostanza organica attraverso la fotosintesi e l’equilibrio di microbi, alterato invece dalla chimica…
Un motivo in più per riconvertire tutta l’Italia al Biologico nel più belve tempo possibile, per aumentare al massimo la “resilienza dei territori… in primis aumentando l’humus delle terre, che oltre tutto significa qualità alimentare e salute.
Risparmieremmo almeno 30 miliardi all’anno di danni per il dissesto idrogeologico oltre alle spese per patologie cronico-degenerative e riproduttive con-causate dai pesticidi. . . stimabili in almeno altri 50 miliardi all’anno tra pubblico e privati.
Per riconvertire tutta l’italia all’agricoltura e zootecnia biologica bastano appena 15 miliardi, ben spesi…
. . . ovvero non più regalati alle industri chimiche
Qualche anno fa, nel 2018, intitolai un mio articolo. . . ” Ora o mai più “. . .
Prof. Giuseppe Altieri, Agroecologo
Premio Internazionale Padre Pio 2016
A seguire i miei articoli di almeno un decennio, pubblicati su diverse riviste:
Le vere cause delle alluvioni
Distruzione dell’Humus causata dai disseccanti ( Glifosate ), diserbanti, liquami, concimi e pesticidi chimici agricoli, abbandono dei terreni e distruzione delle siepi e boschetti . . . e 30 anni di erogazioni di fondi europei illegittime e incostituzionali che hanno regalato sostegni al reddito e pagamenti agro-climatico-ambientali a chi impiega pesticidi e usa disseccanti ( glifosate ), lascia i terreni nudi, produce liquami zootecnici industriali ed avvelena il pianeta e i nostri alimenti
E la chiamano agricoltura conservativa… sostenibili. . . integrata…
Mentre il livello di accumulo e bio-accumulo di chimica con distruzione della fertilità dei terreni è ormai insostenibile: agricoltura e territorio troppo spesso…. ” disintegrati “.
E’ troppo tardi . . . troppo tardi per non fare nulla.
Oggi è necessaria in primis la revisione del programma agricolo nazionale, già bocciato a Bruxelles, come dell’intera politica agro-ambientale europea, affinché il sostegno agricolo vada solo a chi produce in modo agroecologico, ovvero ai produttori biologici e agli allevatori che tornano a produrre letame fertile, ed in generale alle tecniche di Agroecologia sinergica e rigenerativa della fertilità dei suoli.
L’incremento dell’humus, la spugna biologica che trattiene acqua e tiene insieme i terreni, deve essere l’indicatore primario di corretto uso dei fondi pubblici dei Programmi di Sviluppo Rurale Regionali e Nazionale e per il sostegno al reddito degli agricoltori.
Mentre, invece, negli ultimi 30 anni la preziosa sostanza organica dei terreni, ereditata dai nostri avi per secoli e in grado di trattenere acqua anche 10 volte il suo peso, si è ulteriormente ridotta… in uno scandalo senza fine. Mentre l’acqua che scorre senza infiltrarsi nei terreni, per decine di migliaia di ettari, invade canali e fiumi troppo velocemente, assassinando il territorio.
Bisogna immediatamente interrompere l’erogazione di tali fondi a chi usa pesticidi e disseccanti, fertilizzanti chimici e liquami zootecnici. Tutto ciò è incostituzionale ed illegale ( vedasi le continue relazioni della Corte dei Conti Europea a partire dalla n. 3 del 2005 sulla spesa agroambientale, ndr ).
Abbiamo già buttato 30 anni di politiche agro-climatico-ambientali per una falsa agricoltura integrata e un falso benessere animale, basati su pesticidi chimici e mangimi concentrati, liquami e perdita di biodiversità… impoverendo i terreni che ad ogni pioggia perdono fertilità e si erodono… fino alla desertificazione che interessa ormai il 30% delle superfici agricole mondiali e nazionali. Creando siccità ed alluvioni, 2 facce della stessa medaglia.
Dobbiamo ripristinare inoltre siepi, alberature, boschetti e canali di scolo sulla base delle foto aeree degli anni ’50 del secolo scorso, frutto della saggezza ed esperienza contadina di secoli sui territori, in pochi decenni devastati dalla meccanica e dalla chimica, rimettendo a posto il dissesto idrogeologico; finanziare le coltivazioni di copertura dei terreni durante l’inverno ed estive, prima di seminare le coltivazioni principali ( colture da sovesci ) e le ” cover crops ” ed inerbimento nei frutteti, così come previsto dai regolamenti europei, in modo da aumentare l’humus e la biodiversità dei terreni, proteggendoli dalle piogge e dall’erosione, incrementando l’humus e la fertilità naturale, eliminando la chimica dai campi.
E Sostenere solo la zootecnia biologica, basata sul carico di animali per ettaro alimentabile con le risorse aziendali e comprensoriali.
Fornendo l’assistenza tecnica e la formazione Agroecologica agli agricoltori, dopo 70 anni abbandonati ancora ai venditori di Pesticidi e consorzi agrari delle associazioni sindacali. . .
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Notiziario di Agroecologia – Agroecology News
AGROECOLOGIA SINERGICO-RIGENERATIVA ed ” AGROFORESTAZIONE ”
Come evitare l’ennesima estinzione di ( in )civiltà causata dall’eccessivo sfruttamento di risorse…
Umanità alleata della Natura.
In trent’anni di Agroecologia sinergico-rigenerativa sono state recuperate enormi superfici di foresta primaria, prima devastate dallo sfruttamento agro-zootecnico industriale. Producendo alimenti ” biologici ” sotto la protezione della Foresta Madre…
Moltiplicando in tal modo per dieci il rendimento dei terreni agro-forestali a scopo alimentare. Contrastando nel contempo i cambiamenti climatico-ambientali e recuperando una vita dignitosa ed un’economia florida, nella tutela della salute ambientale e della fertilità Umana e dei Suoli, strettamente interconnesse.
Vi allego i link di 2 video assolutamente da contemplare… e da studiare.
Ed a seguire il link di un articolo di Miguel Altieri, con mia recensione, pubblicati sul sito www.cibusinprimis.it
saluti cari a tutti,
Prof. Giuseppe Altieri, Agroecologo
Premio Internazionale Padre Pio
Eco-Umanesimo senza pesticidi né ogm.
La convergenza d’ interessi per un Ministero dell’ Agroecologia e una Piano Agroecologico Nazionale ed Europeo
di Giuseppe Altieri Agroecologo – Premio Internazionale Padre Pio 2016
Recensione all’articolo di Miguel Altieri, Agroecology and planetary polychrysis,
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Ringrazio Miguel Altieri Agroecologo, Prof. Emerito dell’Università di Berkeley, per l’ ennesimo articolo di “speranza agroecologica”, Agroecology and planetary polychrysis, di cui auspico la massima diffusione.
Dobbiamo indirizzarlo soprattutto alla Politica Nazionale ed Europea che da 30 anni finanzia programmi agro–climatico-ambientali per risolvere i problemi evidenziati nel 1990 dal Referendum italiano contro i residui di Pesticidi negli alimenti, ma che purtroppo nelle ” interpretazioni regionali “ non privilegiano le azioni agroecologiche territoriali, ne tantomeno l’ agricoltura biologica e il benessere animale.
Oltre a sperperare miliardi in una PAC anacronistica e ” schizofrenica ” per sostegni al reddito degli agricoltori, sic et simpliciter, ovvero per allevamenti industriali e agricoltura chimica, in contrasto alla politica agro-climatico-ambientale dell’Europa stessa ed ai principi costituzionali di orientamento sociale dell’attività economica ( Art 41, 3 comma 2 – Cost. ), tutela della salute ambientale, del benessere animale e della fertilità dei terreni per le generazioni future ( Art. 32, 9, 44 – Cost. ), recentemente rafforzati a causa della crisi climatico-ambientale, sanitaria ed energetico-alimentare e del “malessere” animale degli allevamenti industriali a base di mangimi e ogm.
Agroecologia e sovranità alimentare locale rappresentano l’unica via percorribile, a partire dalla tradizione italica, modello di Biodiversità per salvare l’intero Pianeta che oggi spreca il 30% delle produzioni agro-industriali nella distribuzione globalizzata e alleva animali in industrie disumane e ” disanimali ” che consumano alimenti come almeno 30 miliardi di esseri umani equivalenti; con un rendimento del 10% circa, ovvero, per alimentare 3 miliardi di obesi ed ammalati, devastando foreste, terreni, clima ed ambiente.
Intanto, solo a titolo di esempio, la Regione Umbria nel 2022, per la prima volta dopo 28 anni di politiche agro-ambientali, non apre i bandi obbligatori e prioritariper compensare i mancati ricavi e maggiori costi delle aziende che si riconvertono al biologico o ne rinnovano gli impegni quinquennali.
In tal modo ostacolando, illegittimamente, l’ obiettivo primario della PAC e delle politiche agro-cliamtico-ambientali.
Mentre, nel contempo, si continua a finanziare le prosecuzioni degli impegni in una falsa agricoltura integrata ( senza gli obblighi d’impiego prioritario delle alternative agroecologiche ai pesticidi chimici previsti dalle norme europee di riferimento – Decisione Ce del 30-2-1996 All. 1 Norme OILB ), in Italia divenuta addirittura ” volontaria “; quando tale forma di produzione è obbligatoria dal 2014 su tutto il territorio europeo. Per sostenere lo status quo, ovvero l’uso di Pesticidi, Glifosate, OGM, medicinali, ecc. incrementando l’avvelenamento delle acque e dei territori, il malessere animale ed umano, danneggiando ulteriormente la fertilità umana e dei terreni per le generazioni future, incrementando il dissesto idrogeologico e i gas climalteranti.
Dopo aver sperperato decenni di risorse in tal senso, come tutte le altre Regioni Italiane, alcune delle quali addirittura finanziano l’impiego del Glifosate prima di seminare il grano, prodotto vietato in quanto cancerogeno e incompatibile con gli obblighi di produzione integrata vigenti su tutto il territorio europeo dal 2014,. Così come tutti i disseccanti totali, devastanti per la biodiversità, In quanto sono semplicemente sostituibili con lavorazioni del terreno o taglio dell’erba.
Le regioni la chiamano ” Agricoltura Conservativa “. . . appunto, dello ” Status quo “.
Come facciamo a riconvertire all’agroecologia le aziende intensive che oggi usano la maggior parte dei pesticidi e mangimi ogm, in queste condizioni di ” distrazione di risorse ” per impegni fittizi senza contropartite climatico-ambientali e sanitarie e, addirittura, senza il sostegno europeo obbligatorio all’ agricoltura biologica?
Sperperando i miliardi delle misure di ” benessere animale ” per compare materassini di plastica alle vacche a alle bufale. . . mentre le nutriamo con mangimi a base di pesticidi e ogm, trasformando il fertile letame in liquame inquinante. Quando ci decidiamo a chiudere gli allevamenti industriali finanziandone la riconversione biologica e al pascolo e interrompendo le politiche di sostegno al reddito a capo allevato con pesticidi chimici e ogm o ad ettaro coltivato?
Applicando correttamente la Dieta Mediterranea, a prevalenza vegetariana possiamo vivere tutti più sani risparmiando il 30% di spese sanitarie per malattie cronico-degenerative con-causate dai Pesticidi.
In Italia bastano 15 miliardi all’anno per al riconversione agroeco-biologica complessiva, risparmiandone almeno il doppio in Malattie.
Al peggio ci sarà pure un limite. .
Intanto, Bruxelles ha bocciato il Piano Agricolo Nazionale Italiano e quello per l’Uso “sostenibile” dei Pesticidi.
Siano i Sindaci, allora e intanto, nel loro ruolo di tutori della salute ambientale, ad imporre i ” territoriagroecologici ” vietando l’ uso di pesticidi chimici ed ogm, orientando in tal modo correttamente anche le politiche agricole. Partendo dai territori. . . con ordinanze che consentano agli agricoltori di ottenere anche un beneficio economico diretto, attraverso la maggiorazione del 30% prevista dai fondi europei per le azioni collettive agroecologiche, oltre alla compensazione dei mancati ricavi e maggiori costi, quale diritto obbligatorio e prioritario.
Avevamo già tutto a disposizione dalla Politica con al P maiuscola, da trent’anni, per una riconversione agroecologica europea. Ma i risultati dei recepimenti regionali e nazionali delle politiche agro-ambientali e di sviluppo rurale sono miseri e minuscoli, tra distrazioni di risorse (denunciate più volte dalla corte dei conti UE) ed ” interpretazioni falsificanti “.
In sostanza, usando il denaro stanziato in gran parte per l’esatto contrario cui era destinato, finendo per sostenere l’industria agrochimica e la grande distribuzione, indebitando gli agricoltori industrializzati, che oggi rischiano il fallimento a causa della crisi energetico-climatico-ambientale.
Dalla speranza alla disperazione il passo e breve. . .
Oggi abbiamo bisogno in primis di Agroecologia Forense e di Programmazione e rispetto dei Diritti per invertire il destino del Pianeta.
Corso raccomandato dal Prof. Giuseppe Altieri: Università Europea di Roma: ” Il Nuovo Management dello Sviluppo Sostenibile: Gli Agroecosistemi e l’Agricoltura Innovativa ” ( 204 ore on line ) + locandina e guida all’iscrizione
Invito con preghiera di diffusione a tutti gli interessati ed appassionati, docenti, studenti, diplomati periti agrari ed agrotecnici, tecnici laureati,agronomi, biologi, farmacisti, naturalisti, nutrizionisti, fito-terapeuti, medici e fisioterapisti, veterinari, agricoltori e tecnici, consulenti fitosanitari, incubatoti di imprese eco-compatibili, enti di certificazione, etc.
Iscrivetevi e fate iscrivere persone interessate al corso on line che inizierà a gennaio presso l’Università Europea di Roma.
Il programma è molto professionalizzante con docenti di prim’ordine sulla agroecologia e gli agroecosistemi, fitoterapia e piante officinali, agricoltura sostenibile e coltivazioni biologiche, ecc;
Si consegue anche la patente per droni agroecologici, utili a monitoraggi, distribuzione di organismi e microrganismi utili, interventi biologici, etc.
Il corso di 200 ore si terrà on line il venerdì e sabato dal 21 gennaio fino a giugno 2023.
Vedasi il programma tramite i link a seguire
L’obiettivo è quello di creare una rete di tecnici ed agricoltori ecologici, in tutta Italia
con la prospettiva di altre 400 ore applicative pratiche a seguire coinvolgendo anche altri docenti.
Se ci aiutiamo ad arrivare a 100 iscritti facciamo un capolavoro…
“Il Nuovo Management dello Sviluppo Sostenibile: Gli Agroecosistemi e l’Agricoltura Innovativa” ( 204 ore )
Vi scrivo per condividere le informazioni aggiornate sul sito UER Academy (sezione eventi) in merito alla programmazione del corso in oggetto. L’avvio del corso (on line) è previsto per il 21 gennaio 2023
Link:
Allegate le due locandine di presentazione del corso e guida all’iscrizione, dove abbiamo inserito il contatto diretto telefonico della Dott.ssa Cristiana Catalfamo che si occuperà delle iscrizioni al corso.
Vi chiediamo gentilmente di diffondere l’informazione.
Ringraziandovi cordialmente ci è gradita l’occasione per inviarVi un caro saluto,
Giuseppe Altieri, Agroecologo Docente
Matteo Geraldi, Coordinatore del Corso
392.15.68.606
Prof. Giuseppe Altieri, Agroecologo
Studio AGERNOVA – Servizi Avanzati per l’Agroecologia e la Ricerca
Premio Internazionale Padre Pio 2016alla carriera in Agroecologia
Premio Gino Cantoro 2013, per il salvataggio degli Ulivi secolari del Salento
Premio Sele 2017, riconoscimento speciale degli Enti Locali per la tutela della Salute Ambientale
Riconoscimento dell’Ist. Scientifico Internazionale MARENOSTRUM ( Austria ) 2010, per il miglior Programma Agroecologico di contrasto alla diffusione di Pesticidi ed OGM in Europa
Non sono più rinviabili misure urgenti su pensioni, sanità e servizi, per evitare che milioni di anziani, a partire da quelli con assegni al minimo, precipitino in una condizione d’ indigenza, strozzati da caro-energia, inflazione “di guerra” e strascichi della pandemia.
“La guerra ha sempre solo provocato morte, distruzione, sofferenze tra le popolazioni coinvolte. E l’agricoltura è il settore più colpito, con la devastazione di territori, campi, produzioni, che vuol dire meno cibo e meno sicurezza alimentare a livello mondiale”. La pace è un principio non negoziabile, è una precondizione per ogni società affinché ci siano libertà e democrazia, per “costruire il futuro”. Intanto, le conseguenze della guerra sono piombate sull’ economia italiana ancora traballante dopo due anni di pandemia, con l’aumento grave e immediato dei prezzi dei beni essenziali, cominciando da quelli alimentari, che vanno oltre i livelli di inflazione al +8,7% e sfociano nella speculazione. “Un ulteriore aggravio che fa salire ancora il costo della vita – aggiungendosi al caro-bollette, al rialzo dei carburanti e ai postumi del Covid. Rischiano di saltare i bilanci di aziende e famiglie, ma soprattutto per i redditi bassi come i pensionati al minimo, la situazione è diventata completamente insostenibile”.
Proprio da questi nodi, è partita la tavola rotonda “Ripartiamo dal territorio. Anziani protagonisti: pensioni, sanità e servizi”.
Lavorare insieme alle istituzioni per aprire una nuova stagione di investimenti e di riforme sul fronte delle pensioni e della sanità, per dare respiro e dignità ai milioni di anziani in difficoltà, in particolare nelle aree interne del Paese. Bisogna prima di tutto aumentare le pensioni al minimo, che in Italia riguardano una platea di oltre 1,9 milioni di anziani, di cui un terzo sono ex agricoltori (circa 476.000), passando dai 528 euro di oggi a 795 euro mensili. “L’assegno pensionistico attuale non solo è tecnicamente inadeguato, ovvero sotto tutti i parametri previsti dalle norme nazionali ed europee sui livelli di povertà, ma è moralmente e socialmente ingiusto. I pensionati al minimo sono stati dimenticati da tutti i numerosi provvedimenti che il governo ha fatto durante l’emergenza Covid, nonostante per loro siano aumentati disagi e bisogni materiali”.
Altrettanto necessario, è ridurre la tassazione sulle pensioni, anche con l’ estensione della no tax area fino a cinque volte il minimo; rivedere i criteri di accesso alle pensioni di cittadinanza, impedendo alla stragrande maggioranza dei pensionati di beneficiarne; prevedere diritti fiscali per gli incapienti che, con la normativa attuale, non possono detrarre oneri, spese e familiari a carico; estendere e stabilizzare la 14esima mensilità, in modo che diventi parte integrante della prestazione pensionistica; superare le incertezze interpretative sull’ Ape Social per gli agricoltori circa la possibilità di andare in pensione anticipatamente senza penalizzazioni, riconoscendo il carattere usurante del lavoro svolto; modificare “ Opzione donna ” superando difformità di trattamento sbagliate.
“Se vogliamo compiere un vero ricambio generazionale in agricoltura, oggi bloccato sotto il 9%, dobbiamo costruire un ponte economico, finanziario e culturale tra i giovani che si avvicinano alla terra e chi la lascia per andare in pensione. Quando si dice che il settore primario è determinante, bisognerebbe essere coerenti, calibrando le politiche connesse a 360 gradi”.
“La questione delle pensioni al minimo assume oggi un carattere di emergenza vera e propria con l’aumento del costo della vita. Il Decreto Ucraina, con gli aiuti sulle bollette, è un primo passo ma non basta. Ci impegneremo per ridurre progressivamente il carico fiscale sulle pensioni”.Le nostre richieste su Sanità sevizi: durante la pandemia, gli anziani hanno pagato il prezzo più alto, anzitutto di vite umane (il90% dei deceduti aveva più di 65 anni), senza contare che spesso precauzioni e distanziamento hanno significato isolamento sociale, oltre al peggioramento delle condizioni materiali nelle situazioni di maggiore fragilità. Il Covid ha anche reso chiara ed evidente l’importanza del Servizio Sanitario Nazionale, un patrimonio che però va migliorato, riqualificato e potenziato, utilizzando bene i 19,7 miliardi destinati dal PNRR, per assicurare l’uguaglianza nell’ accesso ai servizi senza discriminazioni sociali o territoriali.
Per questo significa investire sulla sanità territoriale, l’assistenza domiciliare e i servizi di prossimità; puntare sulla diffusione adeguata di strutture poliambulatoriali e multifunzionali come le Case di Comunità; assicurare servizi per la non autosufficienza e le cronicità. Oltre, naturalmente, a recuperare tutti i ritardi accumulati a causa dell’emergenza: cure ordinarie, visite specialistiche, operazioni chirurgiche. Infine, occorre accrescere il potenziale dei servizi territoriali facendo leva sui soggetti del territorio, dalle associazioni di volontariato alle aziende che fanno agricoltura sociale. Vogliamo gli anziani al centro, nelle loro case, nei quartieri, nelle grandi città, così come nei Comuni delle aree interne a rischio di spopolamento. Bisogna reinventare il senso della vecchiaia, con i suoi diritti, e per questo la riforma prevede ad esempio visite mediche gratuite dopo gli 80 anni, così come cure palliative domestiche a tutti dove ci sono problemi di assistenza. Ma poi bisogna riattivare le reti sociali, incentivare il co-housing, costruire centri diurni attrezzati per anziani con demenze o altre patologie croniche, ripensare il ruolo delle RSA”. Il progetto di riforma, ha continuato, “sarà affidato a un disegno di legge delega e a una cabina di regia. Noi anziani dobbiamo fare un’alleanza larga, diventare massa critica”.
Il Simpatizzante e Pensionatiitaliani, continuerà a battersi per la difesa dei pensionati, per assegni dignitosi e servizi sociosanitari adeguati, per un welfare di comunità e per la tutela del ruolo sociale degli anziani nella società.
Gli stati sono false democrazie e, senza rispettare l’autodeterminazione dei popoli, si espandono con la guerra, invece la loro espansione pacifica si fa cooptando le classi dirigenti e l’informazione di altri paesi, il che comporta l’impiego di denaro e non di un esercito numeroso. Gli stati che hanno una classe dirigente controllata dall’estero, vendono allo straniero imprese strategiche e anche parte del territorio nazionale, ignorando sovranità del popolo e autodeterminazione.
I governi e l’informazione italiana sono controllati da Usa, Francia, Germania e Gran Bretagna; anche gli Usa cercano d’imporre la loro presa sull’Italia che gli fornisce ascari per le sue guerre. Il governo italiano, diversamente dagli italiani, è a maggioranza europeista ed è stato commissariato dall’UE, Letta è legato alla Francia, Draghi agli Usa e Mattarella al Vaticano. Questa è la triade che condiziona i governi italiani, la cosa è visibile con la lotta al Covid e con la guerra in Ucraina.
Vista la crisi di credibilità della governance, bisognerà vedere se si spaccherà prima l’UE o l’Italia che, poiché così vogliono Francia e Germania, resterà unita fino a che resterà nell’UE; poi Francia e Germania si contenderanno l’Italia. La Germania, seguendo un suo vecchio progetto, vuole il dominio sull’Italia e sull’Europa; i governi e l’informazione italiani sono pronti alla liquidazione pagata dell’Italia, come stato unitario, è già successo nella storia.
Per paura del voto, si vuole incendiare il clima politico italiano, gridando all’emergenza fascista, in realtà, l’euroscetticismo italiano è nato perché l’UE ha favorito tutti governi italiani contrari alle vere riforme volute dagli italiani; adesso l’Italia è accusata anche di essere schierata con Orban che, per l’UE, non è democratico mentre lo sono i governi italiani; con un’evoluzione semantica, per l’UE sono antidemocratici i sovranisti europei disgustati dall’UE.
Nel 2011 Merkel e Sarkozy agitarono i mercati e fecero cadere Berlusconi che allora sembrava autonomo, mentre oggi è un fedele europeista. La Germania è ambigua, infatti, per il gas si è legata alla Russia e lo paga a un prezzo inferiore rispetto all’Italia; Scholz definì le sanzioni contro la Russia, da parte di Trump, una violazione della sovranità tedesca, il governo italiano non lo potrebbe dire.
Comunque, pare che Biden abbia un po’ sottratto il governo italiano dalle mani tedesche. La Germania si muove più liberamente e sa quello che vuole, mentre l’Italia, per non offendere lo straniero che ci calpesta, non fa nazionalizzazioni, la Germania ha deciso di nazionalizzare l’impresa Uniper che importa gas, soprattutto dalla Russia, probabilmente lo fa a vantaggio della sua industria.
Informazione e scuola pubblica elementare servono a indottrinare, perciò la sinistra ha più peso nel governo e nell’informazione che nell’opinione pubblica; perciò gli italiani votano per lo più contro il partito di governo e non a favore di un altro partito, cioè sono insoddisfatti dei loro governi che prendono ordini dallo straniero. In compenso, per dare soddisfazione alla sinistra, in Italia, nei libri di testo delle scuole elementari si fa pubblicità alla teoria gender e al vaccino anticovid e alle mascherine, contestati anche da alcuni studiosi della medicina.
Fra le altre dichiarazioni politiche, Letta ha attaccato la riforma presidenzialista di Fratelli d’Italia, difendendo l’attuale costituzione italiana, peraltro spesso lettera morta, per colpa o omissione dei governi italiani, del parlamento e del presidente della repubblica.
Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha ricevuto il premio di World Statesman. L’ ambito riconoscimento viene assegnato dalla fondazione ” Appeal of Conscience “, organizzazione interreligiosa dedicata alla libertà di religione e alla promozione dei diritti umani.
La laudatio è stata pronunciata dall’ ex segretario di Stato Usa, Henry Kissinger. Tra gli ospiti al gala per la premiazione del premier Mario Draghi, a New York, erano presenti anche il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato per la Santa Sede, e l’ arcivescovo di New York, Timothy Dolan. A parte il fatto che le motivazioni inerenti la promozione religiosa e diritti umani non sono state rese note ( a meno che per diritti umani, si intenda il consenso all’ invio di armi pesanti in Ucraina ), il dettaglio più inquietante del premio, sono state le maestose corna luciferine che sovrastavano il piccolo globo di cristallo.
Ai più ingenui, cioè coloro che ignorano i messaggi simbolici tipici di chi appartiene ad una certa elite, sono parse banalissime ali di colomba. Le corna luciferine, al pari della piramide invertita, del grande occhio della V di Vittoria segno di Pan il dio cornuto, non possono rispecchiare la facciata pulita, o meglio, l’ abito esteriore, di chi si iscrive alla massoneria per il solo gusto della conoscenza, della saggezza o del trampolino professionale, ma il mezzo più efficace per sviluppare il super io, cioè l’ orgoglio.
E l’ orgoglio si sa, non è altro che il peccato preferito da Lucifero. E’ vero che la massoneria parla di sapienza, ma questa sapienza è quella che è raffigurata nell’ episodio dell’ albero del Paradiso terrestre. È la sapienza luciferina: “ Essere come Dio ”. Non a caso, l’ ascesa gerarchica ai livelli alti dell’ organizzazione, avviene mediante oscuri riti satanici. Tra le plurime finalità della massoneria, l’ obiettivo principale è quello di distruggere la Chiesa cattolica e poi tutte le chiese. I messaggi simbolici che i “ discepoli ” del cornuto ostentano pubblicamente, sono un atto di fede da saldare anticipatamente nell’ attesa della Grande Ricompensa che sarà “ leggermente ” diversa da quella promessa dall’ antagonista per eccellenza
Gerolamo Cardano nasce in Pavia il 24 settembre 1501.
Il padre Fazio, originario di Cardano presso Gallarate, aveva allora 56 anni.
Si era laureato in medicina a Pavia ed era entrato a far parte del Collegio dei Giureconsulti. Insegnava alle scuole di Piatti, ed è citato da Leonardo da Vinci nel Codice Atlantico a proposito di un libro di matematica.
Tra le sue opere va ricordato il commento al de perspectivis communis di Peckham, scritto nel 1480, uni dei testi più importanti sulla teoria della prospettiva.
Personaggio curioso e in fama di mago. Fazio vestiva sempre di rosso con una cappa nera; forse era anche un po’ alchimista, vista la sua amicizia con il fabbro milanese Galeazzo Rossi, abilissimo nel create straordinario leghe di acciaio e forse anche lui alchimista (quando il fabbro morirà alcuni anni dopo, Gerolamo sentirà battere un gran colpo nel muro ).
La madre di Gerolamo, Clara Micheria, nel 1501 aveva 36 anni. Non era sposata con Fazio per cui, quando era rimasta in cinta per nascondere la gravidanza aveva dovuto trasferirsi a Pavia da un padrino: Isiforo Resta, fingendosi la sua governante e li aveva messo al mondo Gerolamo.
Di genitori milanesi, Gerolamo nasce dunque a Pavia. Subito dopo la nascita, per sfuggire alla peste che imperversava, viene portato a Moirago dove resta balia per tre anni, finché nel 1504 viene portato a Milano dove vive con la madre e la zia Margherita. Qualche tempo dopo, Fazio e Clara decidono di convivere e così la famiglia finalmente riunita va ad abitare in via Arena.
Fin da bambino Gerolamo si dimostra dotato di grande spirito di osservazione e di una fervida immaginazione: al mattino nel dormiveglia passa molto tempo ad osservare diafani architetti che scorrono davanti ai suoi occhi prendendo varie forme. A otto anni inizia il lavoro.
Deve accompagnare il padre dai clienti portando sulle braccia pesanti volumi, ma queste fatiche lo costringono spesso a mettersi a letto ammalato. In questi anni la famiglia cambia casa più volte, alla fine si stabilisce presso un parente ”vicino al mulino dei Bossi ”.
Dagli otto ai sedici anni, Gerolamo, sempre lavorando, impara dal padre leggere e scrivere, la matematica e “certe nozioni quasi occulte “. Dalla madre impara la musica che continua ad amare per tutta la vita.
Il bellicismo antirusso di Biden, Von Der Leyen, Draghi e Letta, ha trovato una conferma da parte dell’eurodeputato tedesco Martin Sonneborn, che ha definito la presidente della commissione europea incompetente, criminale e priva di moralità; probabilmente si riferiva alle sua politica sulla guerra in Ucraina e sulla speculazione sull’energia e sui vaccini, che hanno gratificato politici e giornalisti.
Von Der Leyen ha anche affermato che la commissione europea ha gli strumenti per bloccare l’antieuropeismo italiano, probabilmente si riferisce ai tirapiedi italiani nemici dei sovranisti. Comunque, Biden, che ogni tanto si confessa, ha affermato che la pandemia ha favorito le case produttrici dei vaccini, che perciò non si sono dimenticati di politici e giornalisti loro tirapiedi.
Putin, che non è un criminale come Stalin e ha un seguito tra i russi, che tuttavia, per paura della guerra, emigrano, ha annunciato la mobilitazione parziale dell’esercito e ha dichiarato di voler abbattere il regime neonazista e filooccidentale ucraino, che ha preso il potere con un colpo di stato nel 2014; Putin ha affermato di voler correre in aiuto dei russi dell’Ucraina.
Vuole proteggere sovranità e integrità territoriale della Russia, che ha già rinunciato a tanti territori, invece i governi italiani hanno regalato questa sovranità allo straniero; Putin ha accusato l’occidente di ostacolare l’autonomia degli altri paesi, imponendo anche i suoi falsi valori. Ha affermato che nel 1991 l’occidente smembrò l’Unione Sovietica e oggi vuole fare la stessa cosa con la federazione russa, incoraggiando anche bande di terroristi (da sempre, tanti stati sono stati mandanti di queste azioni).
Berlusconi ha affermato che Putin ha invaso l’Ucraina per sostituire Zelensky, un tesi plausibile. Dal 2014 in Ucraina c’è stato un colpo di stato e il suo governo ha usato l’esercito per commettere genocidi contro la popolazione, trasformando gli ostaggi in scudi umani, rifiutando poi una soluzione pacifica del conflitto tra Kiev e Mosca; l’occidente non vuole una soluzione pacifica e compromessi e perciò ha ordinato a Kiev d’interrompere le trattative di pace.
L’Ucraina è rifornita di armi occidentali e ospita bande di mercenari addestrati e sotto il comando di consiglieri occidentali; dopo il colpo di stato del 2014, il regime di repressione ucraino è aumentato, con intimidazione, terrore e violenza. I neonazisti commettono atrocità, uccidono, torturano e gettano in prigione, costringono tante persone a lasciare le loro case, colpiscono ospedali e scuole e organizzano attacchi terroristici contro i civili filorussi. Però, anche i soldati russi sono accusati di commettere queste atrocità, alla fine la ragione sarà data a chi vincerà la guerra, destinata a durare.
Perciò Russia e province ribelli filorusse hanno deciso di svolgere un referendum sull’indipendenza e annessione alla Russia, misura giusta e proposta conforme all’autodeterminazione se il referendum sarà regolare. La propaganda occidentale è contraria perché difende la sovranità ucraina e parla di brogli elettorali, frequenti nelle “democrazie”; la Nato fornisce all’Ucraina anche armi a lungo raggio, Washington, Londra e Bruxelles spingono Kiev a portare le operazioni militari in Russia, ora soggetta solo alla sorveglianza aerea nemica.
Alcuni paesi Nato sono disposti a usare armi nucleari contro la Russia e l’informazione italiana rimarca che è la Russia che esercita questa minaccia, infatti, la Russia ha dichiarato che userà tutti i mezzi per difendere la sua integrità territoriale e la sua sovranità, non vuole essere schiava dell’occidente. D’altra parte, l’Ucraina non vuole rinunciare a un pollice del suo territorio, quindi, la guerra potrebbe durare molto e con tragiche conseguenze, gli Usa, che vivono di guerre, saranno soddisfatti.
Venerdì 23 settembre 2022 alle ore 03 e 4 minuti, un preciso momento astronomico che dà inizio alla stagione autunnale.
Il 22 settembre 2022 alle ore 03:04( ora italiana ) sarà ufficialmente l’ equinozio d’autunno, quel preciso momento astronomico in cui il circolo di illuminazione ( cioè quella linea immaginaria che divide la metà del globo terrestre illuminata da quella che rimane ” al buio “ ) passa esattamente per i due Poli. Durante questo momento, che dura solo un istante, in tutti i luoghi della Terra la giornata è scandita da 12 ore di luce e 12 ore di buio, vale a dire che il giorno e la notte hanno la stessa durata sul tutta la Terra e la declinazione del Sole è nulla.
Il termine equinozio deriva dal latino aequa nox che vuol dire “ notte uguale ( al dì ) ”: questa parola identifica un preciso momento astronomico che si verifica quando il Sole si trova esattamente allo zenit dell’ Equatore e il dì e la notte hanno la stessa durata, di 12 ore ciascuno.
Entrando il Luminare diurno ( Il Sole ) nel settimo segno . . . . È BILANCIA
È il settimo segno dello Zodiaco e il primo dell’ Autunno.
È il secondo segno d’Aria ( calda e umida, armoniosa ed equilibrante ), maschile e cardinale ( corrisponde all’equinozio d’ Autunno ).
Qui il pianeta Venere ( armonia, concordia e socievolezza ) ha il suo domicilio. Il pianeta Saturno ( responsabilità e stabilità ) è in esaltazione.
Il Luminare Sole ( Vita ) è in caduta e i pianeti Marte ( aggressività ) e Plutone ( trasformazione ) sono in esilio.
All’ equinozio d’ Autunno il Sole, dopo averci approvvigionati per il futuro anno, abbandona l’emisfero boreale.
La natura si avvia alla pausa autunnale, i giorni e le notti hanno uguale durata e l’aria si rinfresca per le piogge. Il segno della Bilancia rispecchia simbolicamente le caratteristiche naturali. Il settimo segno Zodiacale corrisponde all’inizio dell’ Autunno, quando le foglie cadono. L’ umore della Bilancia è autunnale, ben armonizzato con i colori delle foglie in questa stagione. In questo periodo maturano i frutti che ancora non sono giunti a compimento. Nei tini e nelle botti fermenta il vino.
La natura si prepara a ricevere il seme. Le giornate sono più fresche e le piogge si alternano alle schiarite.
Analogie: equilibrio, equità, fascino, senso artistico
Principali erbe, piante e fiori: mughetto, sanicola, mandorlo, melo, fior di mandorlo, rosa di Damasco
Fiori di Bach: scleranto
Dono o talento: equilibrio vitale e decisione
Sintesi dello squilibrio: mancanza di equilibrio, senza centro
Costituzione: sanguigna
Animali – totem: uccelli da cortile
Associazione cromatica: rosa
Giorno: venerdì
PROFUMI
Qualora vuoi sedurre: Fleurs de Rocaille di Caron, Armani, L’air du Temps di Nina Ricci . . . . . . . ecc- …. ecc
La ruota della Vita: Tra mito, storia e Astrologia Formato Kindle
Attraverso la mitologia e la storia è più facile comprendere l’Astrologia e l’evolversi del ciclo della vita vegetale, animale ed umana. L’uomo è un universo in miniatura. Tutte le cose che si trovano nei cieli e sulla terra hanno un leggero ascendente sul suo essere. L’uomo è collegato ad una ruota, la ruota della natura e, deve sottostare al ritmo di quella ruota. Cosi, la grande ruota del cosmo gira e porta all’uomo sul globo terrestre il tempo della semina e del raccolto, la luce e l’oscurità, il caldo e il freddo, la notte e il giorno. L’Astrologia, così come è qui interpretata, ci fa acquisire una conoscenza più rigorosa e dettagliata di noi stessi e delle persone che ci circondano. Non è la scoperta del nostro futuro che qui è importante, ma la possibilità di modificare positivamente gli aspetti negativi del destino di ciascuno di noi.