LUGLIO,

MOMENTI DI VACANZA, DI RELAX DI VIAGGI ETC. . . . QUALI LIBRI METTERE NELLA VALIGIA DELLE VACANZE

Carissime e carissimi, come di tradizione qui di seguito trovate il link al numero corrente del mensile in oggetto, che vi domando garbatamente di far circolare tra i vostri conoscenti ed amici, in quanto anche per questo numero non mi sarà possibile distribuire le copie cartacee.
Grazie e a presto
Riccardo

https://www.pensionatiitaliani.it/download/976/

Attraverso la mitologia e la storia è più facile comprendere l’Astrologia e l’evolversi del ciclo della vita vegetale, animale ed umana. L’uomo è un universo in miniatura. Tutte le cose che si trovano nei cieli e sulla terra hanno un leggero ascendente sul suo essere. L’uomo è collegato ad una ruota, la ruota della natura e, deve, sottostare al ritmo di quella ruota.

LA RUOTA DELLA VITA, tra mito, storia ed astrologia, 52 disegni in 160 pagine di cultura; vai sul sito Amazon, scrivi: La Ruota della Vita, tra Mito, storia e astrologia, di Riccardo Ferrari

Gli antichi vedevano sette pianeti percorrere il cielo, l’ottavo, ossia Urano, avrebbe inaugurato la serie di quelli invisibili ad occhio nudo.

 Non a caso la scoperta avvenne in un momento di illuminismo scientifico e grazie telescopio: uno strumento tecnologico supplementare.

Non a caso la scoperta avviene in un momento di illuminismo scientifico e grazie al telescopio: uno strumento tecnologico supplementare.

SIAMO IN LUGLIO,

SCEGLI QUALI LIBRI METTERE NELLA VALIGIA DELLE VACANZE

Carissime e carissimi, come di tradizione qui di seguito trovate il link al numero corrente del mensile in oggetto, che vi domando garbatamente di far circolare tra i vostri conoscenti ed amici, in quanto anche per questo numero non mi sarà possibile distribuire le copie cartacee.
Grazie e a presto
Riccardo

https://www.pensionatiitaliani.it/download/976/

Attraverso la mitologia e la storia è più facile comprendere l’Astrologia e l’evolversi del ciclo della vita vegetale, animale ed umana. L’uomo è un universo in miniatura. Tutte le cose che si trovano nei cieli e sulla terra hanno un leggero ascendente sul suo essere. L’uomo è collegato ad una ruota, la ruota della natura e, deve, sottostare al ritmo di quella ruota.

LA RUOTA DELLA VITA, tra mito, storia ed astrologia, 52 disegni in 160 pagine di cultura; vai sul sito Amazon, scrivi: La Ruota della Vita, tra Mito, storia e astrologia, di Riccardo Ferrari

A presto

PANDEMIA: UN CONTATTO CELESTE

        Le relazioni umane globali si stanno spostando verso qualcosa di più positivo. Le banche mondiali e le grandi società vengono incoraggiate a ripensare al loro ruolo nella società, a riconsiderare le loro priorità, a non considerare più come scopo fondamentale la massimizzazione dei guadagni economici, con conseguenti decisioni che dovranno implicare nuove scelte e nuovi modelli di riferimento, necessari per affrontare convenientemente la nuova scena internazionale che andrà a delinearsi.

Naturalmente, abbondano le spiegazioni scientifiche sulla natura e sull’aggressività del virus che colpisce l’umanità: il Covid 19 è una delle conseguenze determinate dalla cristallizzazione del flusso costante di emozioni e pensieri negativi che imperversa su larga scala e a livello planetario.  In primo luogo, non siamo sull’orlo della fine del mondo, ma potrebbe essere il momento di porre fine al “vecchio mondo”, a condizione di essere determinati a vivere secondo valori più umani e, allo stesso tempo, a superare il pessimismo e le turbolenze emotive che sono così prevalenti in questi tempi.

Vi è necessità di mantenere un atteggiamento di franco ottimismo, dimostrando uno stato d’animo pieno di speranza: questo è uno dei migliori rimedi per molti mali. La costante fiducia di superare le attuali difficoltà è sicuramente una medicina molto efficace. Per contro, in nessun modo e nemmeno per un solo istante dovremmo irradiare panico o angoscia.

È evidente che stiamo vivendo un momento cruciale del nostro sviluppo evolutivo, e come esseri umani ci rendiamo conto, in misura senza precedenti, che non esiste solo il nostro corpo, che non c’è solamente la dimensione materiale, ma anche altre realtà, ben più eccellenti e importanti.

TRATTENUTA SINDACALE SULLA PENSIONE: NOTIFICA INPS E REVOCA

Nel momento in cui ci si iscrive a un sindacato per inoltrare richieste di prestazioni INPS come, ad esempio, la disoccupazione NASpI o la pensione, può scattare l’applicazione di una quota associativa che viene trattenuta direttamente sul trattamento, salvo diversa richiesta del titolare del sussidio.

Dunque, è sempre bene controllare se, nel momento in cui si richiede uno specifico servizio, di fatto si aderisce anche a un’iscrizione. Ad esempio, Assowelfare applica agli iscritti aliquote fissate da specifica convenzione INPS:

  • 3% NASpI; 0,50% ASDI; 1% DIS-COLL; 0,50% cassa integrazione;
  • 1% trattamenti speciali di disoccupazione, indennità di mobilità e sussidio per lavori socialmente utili.

Se la delega sindacale si presenta insieme alla domanda di pensione, la trattenuta viene comunicata nel prospetto di liquidazione della pensione stessa. In caso di acquisizione di una nuova delega su una pensione vigente, invece, il pensionato viene informato dall’INPS.

E’ comunque possibile disdire l’applicazione delle ritenute sindacali, inviando comunicazione all’INPS anche online accedendo all’apposito servizio “Gestione deleghe sindacali su trattamenti pensionistici” con codice PIN dispositivo, cliccando su Revoca Delega esistente laddove ne risultassero di attive.

Le altre funzioni disponibili:

  • Deleghe in essere –  Modalità di contatto –  Movimentazioni

La revoca dovrebbe decorrere dal mese successivo se la procedura viene eseguita nei primi giorni del mese. L’istituto, ricevuta la richiesta di revoca, interrompe le trattenute in aprile, luglio, ottobre o gennaio per le richieste ricevute fino al 15 del mese precedente (dal primo aprile, per le disdette ricevute dal 16 dicembre al 15 marzo dell’anno successivo, dal primo luglio, per le revoche ricevute dal 16 marzo al 15 giugno, e così via). Se vuoi aggiornamenti su INPS, pensioni inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Acconsento al trattamento dei dati per attività di marketing. Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni relative ai servizi di cui alla presente pagina ai sensi dell’informativa sulla privacy.

E’ morta Raffaella Carrà

 Luglio 5, 2021  

Fonte: Direzione Il Ruspante

Raffaella Carrà si è spenta a 78 anni. A dare l’annuncio della morte Sergio Iapino

Raffaella Carrà è morta a 78 anni alle ore 16,20 di oggi 5 luglio, dopo una malattia. A dare la notizia è stato Sergio Iapino: “Raffaella ci ha lasciati. È andata in un mondo migliore, dove la sua umanità, la sua inconfondibile risata e il suo straordinario talento risplenderanno per sempre”.

Raffaella Maria Roberta Pelloni, questo il suo nome, era nata a Bologna il 18 giugno 1943 e cresciuta in Romagna. Ancora bambina si trasferì a Roma per studiare all’Accademia nazionale di danza e al Centro sperimentale di cinematografia. Solo negli anni 60 ha poi cambiato nome usando lo pseudonimo d’arte con cui è conosciuta .

Nella nota inviata all’Ansa Iapino descrive la Carrà come “una donna fuori dal comune eppure dotata di spiazzante semplicità, non aveva avuto figli ma di figli — diceva sempre lei — ne aveva a migliaia, come i 150mila fatti adottare a distanza grazie ad «Amore», il programma che più di tutti le era rimasto nel cuore”

“Ci lascia la regina dello spettacolo italiano, ci mancherai tanto Raffaella!” ha commentato il presidente della Toscana Eugenio Giani.

Raffaella Carrà era legatissima alla Toscana, tanto che aveva acquistato una villa all’Argentario.

Raffaella ci ha lasciati per raggiungere la Casa del Padre

All’età di 78 anni, Raffaella ci ha lasciati per raggiungere la Casa del Padre

“ E’ andata in un mondo migliore, dove la sua umanità, la sua inconfondibile risata e il suo straordinario talento risplenderanno per sempre”.

Con queste parole Sergio Japino ha dato il triste annuncio unendosi al dolore dei nipoti Federica e Matteo, di Barbara, Paola e Claudia Boncompagni, degli amici di una vita e dei collaboratori più stretti.

La Redazione porge le proprie condoglianze a Sergio Japino e tutti i suo cari

SALVIAMO IL GIORNALISMO: PROFESSIONE REPORTER – I° parte –

     Al primo posto c’è Dolomiten con 6 milioni 176 mila euro. Al secondo Famiglia Cristiana con sei milioni tondi tondi. Poi vengono Libero (5 milioni 407 mila), Avvenire (5 milioni 66 mila), Italia Oggi (4 milioni 62 mila), il Quotidiano del Sud (3 milioni 565 mila), il Manifesto (3 milioni 75 mila). Con tre milioni tondi tondi c’è anche Radio Radicale, l’unica “impresa radiofonica di informazione di interesse generale”.

     Fra i piccoli, invece, un pugno di giornali per non vedenti e ipovedenti, come Italia Ligilo, dell’Associazione italiana ciechi esperantisti, che ottiene 4.588 euro l’anno, Ipovisione, rivista dell’Associazione dei retinopatici ed ipovedenti siciliani (4.961euro) e Il Subvedente (4.795 euro). Cifre modeste anche per gli organi di stampa dei consumatori e degli utenti: Confconsumatori notizie, per fare un esempio, ottiene 9.404 euro.

     Parliamo dei contributi che lo Stato italiano versa ogni anno alle aziende d’informazione. Ai tempi dei Vaffaday (2007/2008), quando Beppe Grillo chiedeva l’abolizione di agevolazioni e finanziamenti pubblici ai giornali, lo Stato italiano spendeva fino a 600 milioni di euro l’anno a questo scopo, fra contributi diretti e sgravi fiscali. Oggi, a forza di tagli, siamo precipitati a 150 milioni di cui la metà sotto contributi diretti.

SETTANTA ASSOCIAZIONI AI SENATORI. LETTERA APERTA SU 7 PUNTI ILLIBERALI DEL DDL ZAN

Amici Simpatizzanti,

Non stiamo vivendo un bel momento, ma non a causa delle varianti del Covid, ma causa di movimenti che si stanno auto-spegnendo e, altri vecchi partiti che invece di lavorare perché riprenda il lavoro e tutte quelle attività ora chiuse, possano riaprire quanto prima: invece no !!, loro pensano al DDL ZA;  e, come scrisse una grande suora: “ per rubare il futuro ai giovani, annientarli e annientare ciò  che i nostri padri fondatori hanno creato la libertà di espressione (parole di Suor Anna)

Cari saluti 

Da: Riccardo Ferrari, Presidente pensionatiitaliani.it e socio fondatore; parte del comitato Scientifico Fondazione DC

 Egregi Senatori, siamo cittadini impegnati nell’ambito di circa settanta realtà associative no profit, attive nei campi della cultura, della giustizia, della formazione, dell’integrazione, della solidarietà sociale, familiare e sanitaria nonché della cooperazione internazionale, educati al rispetto dell’assoluta dignità di ogni persona, qualunque siano le sue condizioni e i tratti specifici. Consapevoli del ruolo di rappresentanti della nazione che l’art. 67 della Costituzione Vi assegna, ci appelliamo a Voi affinché siano realmente declinati nel corso dei lavori sul ddl 2005 ( c.d. ddl Zan ) i principi di laicità dello Stato ( I ) e di rispetto dei vincoli costituzionali ( II ), recentemente evocati dal Presidente del Consiglio nell’intervento nell’Aula di Palazzo Madama del 23 giugno scorso.

I ) Sulla laicità dello Stato e sulla libertà della scienza e della ricerca.

1 ) Ci sembra che mai -nella storia repubblicana- il Legislatore abbia voluto opzionare una fra le varie teorie filosofiche e antropologiche presenti nella società, quale è il c.d. “ gender ” o l’identificazione percepita del proprio sesso, che propone una visione secondo cui il “ soggettivo ” prevale totalmente sull’ ” oggettivo ” e il dato reale non ha alcun valore, al punto da pervenire alla radicale teoria dell’indifferenza sessuale. Ma se il più alto potere pubblico, il Parlamento, “sceglie” una specifica visione antropologica ed etica ( cfr. art. 1, comma 1, lett. ‘ d ’, ddl 2005 AS) , allora esso mina alle radici la attuale natura di “ Stato laico ” della Repubblica italiana, infrangendo il nucleo più essenziale dei “ diritti inviolabili ” di cui all’art. 2 della Costituzione, che non possono tollerare una imposizione sulle convinzioni esistenziali di ciascuna persona.

2 ) Per altro verso, lo stesso art. 1 del ddl 2005 impone cosa siano il “ sesso ”, l’ ” orientamento sessuale ” e l’ ” identità di genere ”, violando così clamorosamente l’art. 33 della Costituzione, che vuole, all’opposto, che la scienza e il suo insegnamento siano “ liberi ”.

II ) Sulla pretesa di imporre al popolo una scelta ideologica attraverso inediti strumenti penali e educativi, inconciliabili con prioritari valori costituzionali.

3 ) L’art. 2 del ddl 2005 prevede, fra l’altro, nuovi reati con condanne fino a un anno e mezzo di reclusione per chi « istiga a commettere o commette atti di discriminazione per motivi fondati sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere » ( art. 2, comma 1, lett. a ). Ma se i comportamenti ingiusti ( violenza, diffamazione, bullismo, mobbing, ecc ) sono già delitti, che spazio penale avrà la nuova “ i stigazione ad atti di discriminazione ”? Che confini potrà nei fatti avere il nuovo reato se sarà peraltro parametrato a nozioni totalmente soggettive come quelle gender? Confini indeterminati e indefiniti, incoerenti con il principio di tassatività dell’art. 25 della Costituzione e che si sovrapporranno, criminalizzandolo, al solo dissenso verso tale ideologia. Il contrasto che ne deriva con “il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero” sancito dall’art. 21 della Costituzione è, purtroppo, molto evidente.

4 ) Non basta. Sarà reato anche il solo partecipare ad “ associazioni o gruppi ” che abbiano fra i propri scopi un generico “ incitamento alla discriminazione ” per “ motivi fondati sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere ” ( art. 2, comma 1, lett. C ). Perciò ogni critica di merito su scopi associativi potrà tingersi di penale: l’associazione potrà essere destinataria di intercettazioni telefoniche preventive, potrà venire bloccata e i suoi membri mandati in Procura, così restringendo gravemente il diritto dei cittadini di “ associarsi liberamente ” voluto dell’art. 18 della Costituzione.

5 ) L’intento etico-rieducativo sotteso alla scelta dello strumento penale, proprio di altri regimi, è inequivoco all’art. 5, ove si prevede che in caso di condanna anche solo per “ istigazione alla discriminazione ” ( alias dissenso . . . ) vi possano essere sanzioni accessorie quali una inspiegabile interdizione all’attività politica per tre anni ( nonostante il favor alla partecipazione democratica dell’art. 49 della Costituzione ), nonché l’inedito obbligo di prestare servizio nelle stesse associazioni LGBT la cui filosofia non era stata condivisa.

6 ) La c.d. clausola “ salva idee ” ( art. 4 ) non è assolutamente utile a evitare tali esiti illiberali: essa, anzi, riduce il pur riconosciuto diritto costituzionale a liberi “ convincimenti ” e a “ opinioni nonché condotte legittime ”, sottoponendolo a una condizione oscura: le opinioni e le condotte “ legittime ” non sarebbero più tali se “ idonee a determinare -un non meglio precisato- concreto pericolo del compimento di atti discriminatori ”. Insomma, tutto l’impianto del testo in esame conduce a rimettere nelle mani delle Procure penali il vaglio su manifestazioni di pensiero e su vincoli associativi, il che aprirà una stagione di delazioni e odio sociale, con evidenti effetti orizzontali di deterrenza sulla libera espressione e sull’organizzazione in corpi intermedi dei cittadini.

7 ) Il medesimo tono “ etico ” connota l’articolo 7, che, attraverso l’introduzione della giornata nazionale dedicata anche al “ gender ”, renderebbe obbligatorio, in ogni scuola di ogni ordine e grado, l’insegnamento di tale ideologia anche ai più piccoli e indifesi e ciò anche contro il parere dei genitori, che sono gli unici ad avere il “ diritto ” all’educazione dei figli, riconosciuto dall’art. 30 della Costituzione. Così verrebbe, poi, anche calpestato l’art. 7 della Costituzione, il quale rinvia al Concordato ove, all’art. 9, si assicura una “ piena libertà ” alle scuole paritarie, che sarebbe invece compromessa alla radice dell’impianto educativo. * Molte sono le voci che si sono alzate e si stanno alzando sulla proposta “ 2005 AS ” dalla società italiana, dalle sue più diverse culture, quali quelle riformista, progressista, femminista, radicale, conservatrice, liberale e cattolica. Queste voci all’unisono, seppur da diverse prospettive, chiedono di scongiurare gli effetti illiberali che ci siamo permessi, tentativamente, di sintetizzare, effetti che nulla hanno a che fare con il contrasto all’omofobia. Siamo certi che il Senato saprà interpretare al meglio il ruolo di Camera alta che la Costituzione assegna a questo ramo del Parlamento, quale massima guarentigia dei più elevati valori democratici e del bene comune per la società italiana. Per questo chiediamo con urgenza anche un incontro con la Conferenza Capigruppo del Senato della Repubblica. Con deferenza.

Roma, 1° luglio 2021 Alleanza Cattolica, Ass. Amici di Lazzaro, Ass. Articolo 26, Ass. Cuore Azzurro, Ass. Cerchiamo il Tuo volto, Collatio.it, Ass. Convergenza Cristiana, Ass. Costruire Insieme, Ass. Culturale Zammeru Masil, Ass. Difendere la vita con Maria, Ass. Donum Vitae, Ass. Esserci, Ass. Etica & Democrazia, Ass. FamigliaSI, Ass. Family Day- Difendiamo I Nostri Figli, Ass. Il Crocevia, Aippc – Ass. Italiana Psicologi e Psichiatri Cattolici, Ass. L’albero, Ass. Liberi e Forti, Associazioni Medici Cattolici Italiani, Ass. Nuova Generazione, Ass. naz. Pier Giorgio Frassati, Ass. Nonni 2.0, Ass. Non si tocca la famiglia, Ass. Politicainsieme, Ass. Progetto culturale, Ass. Proposte per Roma, Ass. Pro Vita & Famiglia, Ass. Generazione Famiglia, Ass. Radici, Ass. Rete Popolare, Ass. Risveglio, Ass. Umanitaria Padana, Ass. Vita Nuova – Rete Italia Insieme, Ass. Vivere Salendo, Associazione volontariato Opera Baldo, Avvocatura In Missione, Associazione Nazionale Autonoma Professionisti ( A.N.A.P.S. ), Ass. Vita Consacrata per la Lombardia ( AVCL ), A.Ge. LAZIO, Centro Nazionale Economi di Comunità ( C.N.E.C. ), Centro Italiano di Promozione e di Assistenza per la Famiglia, Centro internazionale Giovanni Paolo II e per il magistero sociale della Chiesa, Centro Studi Livatino, Circoli insieme, Comitato SALE per la dottrina sociale, Civiltà dell’Amore, Commissario Lazio Accademia di storia dell’arte sanitaria, Comunità Papa Giovanni XXIII, Confederazione internazionale del clero, Conferenza Italiana Superiori Maggiori ( C.I.S.M. ), CulturaCattolica.it, Fondazione De Gasperi, Fondazione Fiorentino Sullo, Forum Cultura Pace e Vita Ets, Forum delle Associazioni sociosanitarie, Giuristi per la Vita, Il Popolo della Famiglia, International Family News, G.R.U. – Gruppi di resistenza umana, La Casa dei Diritti, Movimento Cristiano Lavoratori – MCL, Movimento Per: Politica, Etica, Responsabilità, Movimento per la Vita, Movimento Regina dell’amore, Osservatorio di bioetica di Siena, Osservatorio parlamentare “ Vera lex? ”, Osservatorio per l’Educazione di Cesena, Presidenza Comitato scientifico Fondazione Fiorentino Sullo, Presidenza Comitato scientifico UCID, Presidenza onoraria Società italiana di bioetica e comitati etici, Rete Liberi di educare, Scuola di Cultura Cattolica, Steadfast

( info@polispropersona.it )