LA RESISTENZA CONTRO GLI OGM – CAMELOT

Video interviste a cura di Francesco Capo

Presentazione 

La legge n. 68 – Decreto siccità contenente l’art. 9 bis ” Disposizioni urgenti in materia di genetica agraria “, rappresenta un tentativo vergognoso di far entrare in Italia OGM che sarebbero devastanti e che contaminerebbero irreversibilmente le coltivazioni tradizionali e la Biodiversità su cui si basa l’ Agricoltura Italiana. 

Distruggendo e decretando al fine dell’Agricoltura Biologica che nel nostro paese ha raggiunto il 20% della superficie agricola nazionale e che rappresenta l’ obiettivo prioritario della Politica Agricola UE. Per una riconversione Agroecologica totale dell’Agricoltura Italiana ed Europea a tutela della salute ambientale e per il contrasto ai cambiamenti climatici in atto e roteggendo il territorio dall’ erosione e dissesti idrogeologici, ormai drammatici.

Una legge incostituzionale in quanto l’ immissione ambientale degli OGM è stata bandita dall’ abrogazione delle cosiddette norme di ( impossibile ) Coesistenza con gli OGM da parte della Corte Costituzionale nel 2005 e da Decreti Consolidati sulla base del Principio di Precauzione in applicazione delle clausole di salvaguardia nazionali previste nel Diritto europeo. 

Ancora una volta, nella propaganda antiscientifica e riduzionista, si cerca di usar le cause, in questo caso della siccità, come ad esempio gli OGM resistenti ai diserbanti, risi e altre produzioni agricole cosiddette “clearfields” (coltivate illegittimamente in Italia da decenni, ndr), resistenti ai diserbanti della BASF… proponendole come La “soluzione”… in perfetto stile dell’esatto contrario delle Verità (Mein Kampf, Adolf Hitler)

Già i grani modificati geneticamente con le radiazioni nel dopoguerra, alla Casaccia dell’ Enea nel Lazio, oltre a incrementare progressivamente le allergie per la produzione di proteine anomale e allergeni, hanno comportato l’impiego di diserbanti e fertilizzanti in alte dosi, essendo diventati molto bassi (grani nanizzati ), subendo quindi la competizione delle erbe infestanti. La conseguenza di tali modificazioni genetiche è stato il massiccio impiego di diserbanti, disseccanti ( Glifosate cancerogeno) e fertilizzanti per forzare le produzioni che hanno compromesso la fertilità dei terreni agricoli italiani, laddove l’humus si è ridotto progressivamente fino alla desertificazione… consumando l’ eredità millenaria lasciataci dai nostri Antenati Agricultori.

Ed è proprio il mancato trattenimento idrico dei terreni, nel momento in cui l’humus rappresenta la spugna biologica in grado di conservare acqua fino a 10-100 volte il suo peso, la causa principale di siccità e alluvioni, due facce della stessa medaglia, con-causate in primis dagli OGM e dai pesticidi, fertilizzanti diserbanti e disseccanti chimici, strettamente interconnessi.

Fino ad arrivare alle drammatiche alluvioni di questi ultimi mesi, con la morte per annegamento nel liquame zootecnico, frutto di allevamenti industriali nutriti spesso con OGM… Laddove da decenni si è interrotto, invece, l’apporto di fertile Letame da allevamenti biologici, che avrebbe potuto incrementare l’humus, salvando i territori ripristinando le rotazioni colturali… insieme alla corretta gestione dei flussi idrici, la manutenzione del Genio Civile (dov’è finita?) dei corsi d’acqua, le sistemazioni idraulico agrarie, con il recupero delle migliaia di chilometri di siepi campestri, etc., distrutte nei decenni scorsi per far spazio a trattori e irroratrici di pesticidi….

La riconversione biologica degli allevamenti e dell’agricoltura nel suo complesso, da 30 anni finanziata con tutti gli oneri e spese a carico della collettività, avrebbe potuto salvare fertilità dei terreni ( humus ) biodiversità, salute, ambiente, alimenti tradizionali ricercati in tutto il mondo, artigianato e industrie di trasformazione biologica che avrebbero potuto valorizzare tutti i prodotti agricoli biologici europei… fungendo da volano della riconversione biologica Mondiale.

Tutto ciò attraverso i fondi europei di sviluppo rurale e della PAC (sostegno al reddito degli agricoltori), finiti invece in falsa agricoltura integrata (a base di pesticidi chimici) e falso benessere animale… Con elemosine a chi pratica l’agricoltura biologica, la quale rappresenta obiettivo prioritario europeo con fondi obbligatori e prioritari… ma spesso non vengono nemmeno aperti i bandi regionali… 

Siamo nel Far West dei Pesticidi ed OGM… 

Ministeri e Regioni non rispettano nemmeno le Leggi, tantomeno la Costituzione, recentemente rafforzata a tutela delle future generazioni e della salute ambientale, paesaggio, Biodiversità…

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Stop agli OGM ! 

Una volta per tutte e per sempre

Ai fini delle necessarie e urgenti azioni sulle Istituzioni, è necessario fermare immediatamente le sperimentazioni degli OGM in campo aperto, già fatte nel passato e a suo tempo interdette dalla Corte Costituzionale Italiana e dai Decreti Ministeriali conseguenti, causa inquinamento irreversibile dei territori e delle varietà tradizionali, che rappresentano un Diritto Precedente.

Gli OGM sono di fatto banditi in Italia, laddove invece si continua a coltivare in maniera illegittima i risi cosiddetti “clearfields”, resistenti ai diserbanti chimici della BASF, che sono a tutti gli effetti ogm (come stabilito dalla corte di giustizia UE) e che pertanto vanno immediatamente eliminati dalle coltivazioni nel territorio nazionale. 

Mentre, invece, sono coltivati da decenni in maniera non conforme alle leggi vigenti, creando di fatto il problema della siccità in tutto il bacino del Pò, nel momento in cui, per sottoporre il riso al trattamento chimico col diserbante della stessa ditta che produce l’ogm, le risaie vengono asciugate buttando via tutta l’acqua che,  oltre a controllare le erbe infestanti, rappresenta il volano idrico che si infiltra progressivamente mantenendo le scorte d’acqua su tutto il territorio del pò e dei suoi affluenti. 

OGM contro la siccità?

Ma se ne rappresentano la causa !!

Ancora una volta si cerca di usare le cause proponendole come “soluzione”… un’altra Grande bugia (Mein Kampf, Adolf Hitler) delle Multinazionali Agrochimico-farmaceutiche.

Continuiamo inoltre ad alimentare gli animali con mangimi contenenti OGM che trasferiscono, ai batteri digestivi e ai terreni, il dna geneticamente manipolato (Trasferimento Genico Orizzontale) con inquinamento irreversibile dell’ambiente e delle catene alimentari, creando danni alla popolazione che se ne alimenta e salti di specie dei frammenti di dna modificato, con pericolo di nuove patologie, animali e umane e piante resistenti a ogni diserbante, come insetti resistenti ai bioinsetticidi i cui geni vengono iscritti a forza nel dna estraneo delle piante coltivate.

Intervenga immediatamente la Corte Costituzionale, 

tutelando il diritto precedente degli agricoltori e del popolo italiano, contro l’inquinamento irreversibile del territorio che sarebbe provocato da tecnologie genetiche incontrollabili ed instabili (pertanto non brevettabili), dagli effetti pericolosissimi e imprevedibili, da cui non potremmo mai più tornare indietro e dei quali potremmo scoprire in futuro danni incommensurabili alla memoria genetica di tutti gli esseri viventi, già purtroppo massacrati da Cancri (ogm che si sviluppano incontrollabili dentro di noi) e patologie degenerative provocate da inquinanti chimici, pesticidi, ogm e addirittura con cosiddetti vaccini OGM, ecc, ecc. Ovvero da molecole che provocano modificazioni genetiche ed epi-genetiche a carico del nostro DNA e/o della sua corretta funzionalità. 

Subito un Referendum sulla Materia (consultivo generale e abrogativo dell’Articolo 9 bis del Decreto Siccità), referendum obbligatorio in quanto i danni sarebbero irreversibili. 

L’ Agroecologia è l’unica via per risolvere i problemi dell’agricoltura, dissesto, salute, ambiente, economia e politica agroalimentare e sanitaria…

E’ urgente un incontro con il Ministro Lollobrigida al fine di fermare e ritirare questo decreto legge indecente; e modificare immediatamente il Programma Nazionale di Sviluppo Rurale… che intanto va impugnato al TAR del Lazio (ed alla Corte dei Conti), insieme ai Complementi di Sviluppo Rurale Regionali.

Cari saluti

Prof. Giuseppe Altieri – Agroecologo 

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