LA CHIESA CATTOLICA E’ DRAMMATICAMENTE DIVISA

Bellissima intervista di Aldo Maria Valli a Church Militant.

di: Aldo Maria Valli

”  La Chiesa cattolica è drammaticamente divisa. Si potrebbe dire che è sempre stato così, perché le divisioni, o almeno le incomprensioni, ci sono state fin dai primi Apostoli, ma ora vedo che il rischio di scisma è reale. Da un lato, abbiamo la Chiesa del ”  misericordismo  “, del dialogo con il mondo ad ogni costo; dall’ altra, la Chiesa di coloro che desiderano rendere gloria a Dio, non all’ uomo.  ”

Nel Catechismo, leggiamo che il successore di Pietro ha lo scopo di custodire il  depositum fidei, che ci è giunto tramite la Tradizione, in modo che questo patrimonio non sia disperso.

Il confronto con il mondo è necessario e doveroso perché la Chiesa vive nel mondo, ma ciò non può mai arrivare al prezzo di cedere o scendere a compromessi. Ecco perché lo slogan ”  costruire ponti, non muri  ” suona superficiale e ambiguo. A volte, è necessario un muro per difendere l’ identità e la fede. Non si tratta di orgoglio, ma di consapevolezza del fatto che siamo chiamati a custodire e perpetuare questo tesoro.

La grande sfida di questi tempi, come aveva ben capito Benedetto XVI, è la lotta al soggettivismo e quindi al relativismo. Sotto questo profilo, è possibile vedere che esistono già due chiese: quella che ha fatto del dialogo con il mondo una sorta di dogma, legittimando il soggettivismo interpretativo e il relativismo morale, e l’ altra, che continua a rivolgersi alla legge divina. La rottura è lampante. Il compito del successore di Francesco sarà di una difficoltà senza pari.  ”

”  Ed è inutile invocare il discernimento, perché, devo ripeterlo, il discernimento ha senso solo in presenza di principi chiari, altrimenti è solo usato per legittimare tutte le altre opzioni. Questo è esattamente ciò che il mondo vuole. E attraverso questo percorso, il messaggio cristiano si riduce a un vago sentimentalismo che getta la verità da parte per il ”  superdogma  ” del dialogo.  ”

”  In questi ultimi tempi, la conoscenza di mons. Carlo Maria Viganò mi ha aperto gli occhi sulla corruzione morale al vertice della Chiesa. Da semplice cattolico, per molto tempo, ho scelto di non vedere e di non credere agli avvertimenti. Ma a un certo punto, questo non era più possibile. E ho scelto di sostenere mons. Viganò nella sua battaglia: la purificazione richiede un cambiamento radicale, ma il cambiamento può avvenire solo nella verità. Soffro molto, ma credo fermamente che questa sia l’ unica strada rimasta.

È un prezzo alto da pagare. Sono l’ esperto del Vaticano per il TG1, il principale notiziario della prima rete televisiva italiana (  RAI, il canale televisivo statale  ). Avrei potuto scegliere una via facile, evitando di espormi. Potrei continuare a godere dei privilegi di una posizione di rilievo, invidiata da molti. Invece, ho messo tutto in discussione. Umanamente parlando, avevo molto da perdere e niente da guadagnare.

Allora perché l’ ho fatto? Perché ciò che preme al mio cuore è il giudizio di Dio, non il giudizio degli uomini. E quando il buon Dio finalmente mi chiamerà a casa, voglio essere in grado di dirGli che ho fatto tutto il possibile per salvare la Fede, per il bene della Chiesa.  ”

Fonte: dottssa Patrizia Stella

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