OGNI COSA HA IL SUO PREZZO

Redazione

Caro Simpatizzante,

     la maggior parte delle persone si illudono di avere la forza delle proprie convinzioni, ma in realtà, come possono accertarla? Un vecchio proverbio dice: ” Ogni cosa ha il suo prezzo “, e sebbene questa affermazione possa apparire esagerata, è vero, invece, che quasi tutti abbiamo un punto nel quale siamo più vulnerabili alla pressione esterna e ciò ci rende suscettibili e influenzabili. Molti individui arrivano al punto in cui il sarcasmo e le beffe dei dissenzienti, la disapprovazione di chi non comprende o, più semplicemente, la semplice convenienza materiale, riescono a vincere le convinzioni e a piegarne l’ autorità.

Certamente vi sono individui forti che si elevano sopra simili pressioni e riescono valorosamente a non soccombere; nessuno può indurli a scegliere il cammino più facile, né le lusinghe di chi cerca di farli deviare dal sentiero scelto, né i deprecabili e inopportuni attacchi emotivi di chi induce alla tentazione o al disprezzo dei proponimenti. Altri però – e questo, a un certo punto, è accaduto forse alla maggior parte di noi – ricordano bene le occasioni nelle quali hanno abbandonato una convinzione ” solo per una volta ” e seguìto il cammino meno impegnativo.

Talvolta la concessione – o l’ incidente – è sembrata tanto insignificante da rassicurarci che nessun danno evidente ne sarebbe derivato e che, perciò, tale condotta sarebbe risultata senza colpe e, quindi, in qualche modo, giustificabile. Può anche darsi che le tentazioni materiali presentatesi in quel momento siano state troppo seducenti da apparire irresistibili.

Tuttavia, l’ importanza della trasgressione è stata ben percepita, tanto da non permettere la piena giustificazione della deviazione. Una delle più frequenti tentazioni è quella che ci induce a cedere alle soluzioni materiali di un problema. Quando ci poniamo davanti alla prospettiva di sostituire una convinzione con la sicurezza, magari espressa in termini di materialismo o di convenienza sociale, è facile razionalizzare e compromettersi. Sotto la pressione del mondo fisico, si può trovare agevole concludere ” solo per questa volta ” allorché si ritenga che, nel caso specifico, sostenere la propria convinzione costi troppo in termini di prestigio, di potere, di guadagno materiale, di notorietà e affermazione sociale. Le convinzioni contro le pratiche comuni come quella di mangiare carne, bere alcolici e fumare sono, per alcuni nuovi aspiranti, molto difficili da sostenere in pubblico. I principi che prevedono aspetti di condotta più rigidi, richiesti man mano che la sensibilità dell’ individuo si fa più sottile, sono ancor più difficili da sostenere validamente, tanto più se non sono così ovvi e scontati nelle loro manifestazioni esteriori.

Si presenta perciò la domanda: ” Quale prezzo desidera pagare l’ individuo per le sue convinzioni ? ” Se non desidera pagare alcun prezzo, salvo l’ eventuale lealtà a convinzioni più elevate, si può esser certi che le sue convinzioni non sono degne di lui, oppure che egli non è degno di esse.