COPENHAGEN 1910 – MOSCA 1921 – PARTITO COMUNISTA ITALIANO 1952

Le donne italiane, hanno festeggiato l’ 8 marzo. La maggioranza, ha bruciato l’ amena giornata all’ insegna di mimose, chiacchiere, gossip e boy toys notturni.

Riceviamo da: Gianni Toffali – Dossobuono Verona e, pubblichiamo

(Riccardo Ferrari, direttore della comunicazione)

Un’ infima minoranza invece, l’ ha vissuta in convegni semideserti che hanno magnificato le magnifiche sorti e progressive delle conquiste femministe, vale a dire il diritto all’ aborto e la gestione allegra dell’ utero. Le conseguenze le conosciamo tutti: milioni di bimbi abortiti, non nati e sfascio della famiglia. Attualità a parte, la mitologia femminista ha tramandato la leggenda metropolitana secondo cui la data dell’ 8 marzo fu scelta alla seconda Conferenza internazionale di donne socialiste a Copenhagen, nel 1910, per commemorare la carneficina di oltre cento operaie di una camiceria di New York, intrappolate in un incendio appiccato dal padrone della fabbrica per vendicarsi di uno sciopero.

Cercando in rete si scopre che l’ incendio non era riconducibile né a scioperi, né a serrate, che fece vittime anche fra gli uomini, e che soprattutto avvenne nel 1911, cioè un anno dopo Copenhagen. In realtà, l’ istituzione dell’ 8 marzo come Festa della donna risale alla III Internazionale comunista, svoltasi a Mosca nel 1921, dove fu lanciata da Lenin come “ Festa internazionale delle operaie ”, in onore della prima manifestazione delle operaie di Pietroburgo contro lo zarismo.

Il racconto di un 8 marzo istituito in memoria di un massacro frutto di odio classista e capitalista fu opera del Partito Comunista Italiano, che nel 1952, in piena Guerra Fredda, pubblicò la cronaca di questo incendio vero, ma manipolato in chiave anti americana ed occidentale. Se questi sono i fatti ( e lo sono! ) ha senso festeggiare un’ invenzione ideologica il cui unico scopo è perpetuare la rivoluzione femminista ed alimentare l’ ultima follia uscita dal delirante cappello femmineo, vale a dire la lotta all’ uomo lupo cattivo e al patriarcato?

” A pensar si fa peccato, ma spesso si indovina ” ? Si succede anche ai giorni nostri

Fonte: Gianni Toffali – Dossobuono Verona

Il rompitore d’uova del paniere anti russo ed anti Putin, Kirilo Budanov ha dichiarato che ” Potrei deludervi, ma quello che sappiamo è che è morto davvero per un coagulo di sangue. Questo non è stato preso da internet, ma, sfortunatamente si tratta di morte naturale “.

Le autorità carcerarie russe, avevano fatto riferimento ad un’embolia e poi ad una trombosi, quindi una tesi compatibile con la presenza di un coagulo di sangue. Qualsiasi sano di mente, dopo il successo mondiale dell’intervista di Tucker Carson a Putin, dovrebbe chiedersi cosa avrebbe giovato al capo del Cremlino oscurare la ” riqualificazione ” della conversazione storica con il giornalista americano, uccidendo un suo oppositore.

Non è che per caso, com’è accaduto con il sabotaggio del gasdotto North Stream, prima si accusano i russi e poi si scopre che sono stati gli americani? È complottista ipotizzare che Navalny, sia stato fatto fuori dai nemici interni di Putin? ” A pensar si fa peccato, ma spesso si indovina ” diceva il buon Andreotti, e considerando la potenza penetrativa e camaleontica dell’intelligence a stelle e strisce, il dubbio è quasi certezza.

COME VINCERE IL BELZEBU’ . . . consiglia l’esperto

Fonte: Gianni Toffali – Dossobuono Verona

Fanfaronata che non sta né in cielo né in terra probabilmente dettata dal desiderio di emulare e superare papa Francesco. A Che Tempo Che Fa, nella puntata di domenica 14 gennaio, Bergoglio disse: ” A me piace pensare l’inferno vuoto, spero sia realtà  “. Una delle attività più urgenti degli esorcisti è quella di affermare l’esistenza del demonio e dell’inferno a chi non ci crede.

Ora, che in una società ormai scristianizzata come la nostra non ci si creda più, è cosa ormai nota. Il problema è che a non credere più a Satana e al suo regno infernale, spesso nascondendosi dietro il paravento del simbolismo o peggio, della psichiatria, sono anche non pochi prelati di alto rango incluso il papa. La negazione di tali ovvietà dottrinali non sono nuove.

I buonisti novatori che immaginano un Dio pronto a dispensare pasticche di Misericordina anche al più trucido degli umani, non sono neppure originali. Da ultimi della classe privi di fantasia, si sono limitati a scopiazzare di sana pianta le bislacche elucubrazioni del teologo e filosofo Origene. Interpretando quanto Paolo di Tarso disse nella Prima lettera ai Corinti ( alla fine « Dio sarà tutto i n tutti», 15.28 ), l’eretico Origene sviluppò la teoria dell’ « apocatastasi », secondo la quale alla fine del mondo si avvererebbe la completa reintegrazione delle creature razionali in Dio ( la parola greca apokatàstasis significa, per l’appunto, «ritorno alla condizione originaria » ).

L’antesignano delle odierne eresie, nonostante i reiterati sconfessamenti delle Scritture e dei pronunciamenti dottrinali, Origene rimane tra i più discussi e criticati nell’ambito della Chiesa, in quanto contraddice l’idea che i malvagi, come il diavolo, siano puniti con il fuoco eterno e che la salvazione riguardi solo gli uomini che se la siano meritata agli occhi di Dio.

A smentire la nomea del Dio buonista a prescindere, inventata dai ” misericordisti ” che hanno confuso il Dio Babbo per un babbeo, basta citare San Matteo al cap. 25 versetto 41: ” Poi dirà a quelli alla sua sinistra: Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli “. Poi se qualcuno a sinistra, ma pure a destra e soprattutto al centro clericale ha voglia di scherzare sull’efficacia delle graticole eterne, buon auto barbecue.

8/Giugno 2023: KIEV ACCUSAVA MOSCA DI TERRORISMO

Fonte: Gianni Toffali – Dossobuono Verona   

Sarà un caso, ma la sentenza che ha smontato la narrativa mainstream Putin&Russia cattivi, Zelensky&Ucraina buondi, è stata divulgata in tutto il mondo fuorché nei paesi al guinzaglio della Nato e dell’ impero Americano, cioè i veri registi della guerra ucraina e di tutti i conflitti tutt’ ora accesi nel mondo.

Kiev accusava Mosca di aver finanziato il terrorismo armando i ribelli delle repubbliche separatiste, ma la Corte non ha ritenuto ci fossero i presupposti per accogliere la richiesta. Un’ altra accusa era quella di aver discriminato i tatari e gli ucraini di Crimea, ma l’ Aja ha ” respinto tutti gli altri argomenti avanzati dall’Ucraina “, precisando solo che la Russia non abbia preso misure sufficienti per consentire l’insegnamento della lingua ucraina nella penisola.

Quando la cenerentola Italia si sgancerà dalle matrigne Ue&Usa, forse capirà che finanziare una guerra che non ci tocca e che anzi, ha interrotto importanti relazioni commerciali bilaterali con il vicino, comodo e strategico impero Russo, è da utili idioti. Resta il dilemma, se l’ idiozia sia percepita o se l’atto di umiliante e dolorosa sottomissione ai partner a stelle e strisce, sia fonte di erotico piacere.

FARSI GIUSTIZIA CON “Hammerbande”?

Fonte: Gianni Toffali – Dossobuono –

La premier Giorgia Meloni ha sentito il primo ministro ungherese Victor Orban a proposito del caso dell’italiana Ilaria Salis, la maestra italiana di 39 anni detenuta perché accusata di aver partecipato ad un’aggressione a colpi di manganello ai danni di due cittadini ungheresi durante una manifestazione a Budapest nel febbraio dello scorso anno.

Secondo la testata tedesca Bild, in Ungheria, l’italiana è accusata di far parte della Hammerbande, un’organizzazione terroristica di estrema sinistra con sede in Germania che organizza agguati con martelli e manganelli in tutta Europa contro militanti di destra. Il giornale ha spiegato che l’obiettivo della Hammerbande « è quello di attaccare l’avversario politico, ferirlo e costringerlo a rinunciare alla sua militanza politica » e che, durante gli agguati del febbraio 2023 a Budapest, « nove persone sono rimaste ferite, 6 delle quali gravemente ». 

Per documentare l’accusa di « tentato omicidio colposo in concorso », la polizia ungherese ha consegnato all’autorità giudiziaria delle riprese video che mostrano due persone accerchiate e aggredite da un gruppo di persone che brandiscono delle spranghe. Al momento dell’arresto, la Salis era stata trovata in possesso di un manganello retrattile. Il padre di Ilaria ha spiegato: « Lo aveva portato con sé per un’eventuale difesa personale ».

Come riportato da un quotidiano italiano, non è la prima volta che la Salis finisce nei guai. Nel 2022, si era beccata una condanna di otto mesi per resistenza aggravata contro le forze dell’ordine. Ma non solo, è saltato fuori che la maestrina dalla penna rossa era stata intercettata mentre conversava di manifestazioni e siti web dell’area antagonista con Roberto Cropo, l’anarchico estradato dalla Francia nel 2020 e finito nell’operazione Bialystok».

Questa operazione, condotta dalle autorità italiane, aveva smantellato una cellula eversiva anarco-insurrezionalista a Roma che aveva la base nel centro sociale Bencivenga occupato. Secondo la procura, i sette anarchici arrestati erano responsabili di « associazione con finalità di terrorismo o di eversione dell’ordine democratico, atto di terrorismo con ordigni micidiali ed esplosivi, detenzione e porto di materiale esplosivo, istigazione a commettere delitti contro la personalità dello Stato, oltre che incendio e danneggiamenti aggravati dalla finalità di terrorismo ed eversione dell’ordine democratico ».

Nelle ultime ore, è saltato fuori un altro episodio di violenza in cui sarebbe stata coinvolta Ilaria Salis. In una nota del partito di Matteo Salvini, si legge: « Il 18 febbraio 2017, a Monza, un gazebo della Lega veniva assaltato da decine di violenti dei centri sociali, e le due ragazze presenti attaccate con insulti e sputi da un nutrito gruppo di facinorosi. Per quei fatti, la Salis è finita a processo, riconosciuta dalle militanti della Lega ».

A prescindere dalla conclusione del processo, l’Italia deve comunque ringraziare l’italica eroina Ilaria! Il pestaggio dei due maschi ha demolito le leggende metropolitane del femminicidio e della violenza di genere e ridato fiato ai maschi italiani allergici alla narrativa del pensiero unico. Lo spirito da donna virago incarnato nelle tumefazioni dei malcapitati, ha dimostrato che una donna sola è sempre in cattiva compagnia, ma quando ” raddoppia “, l’installazione di panchine nere contro la piaga dall’ominicidio, diventa un imperativo categorico.

DAI PRURITI ALLA MANO LESTA, PER ARRIVARE A . . . AVANTI UN ALTRO

Di: Gianni Toffali – Dossobuono Verona

Non pago di aver sdoganato i pruriti dalla cinta in giù, ha pensato di autorizzare anche le brame degli arti superiori. Nei giorni scorsi il Pontefice ha infatti detto: “Anche i ladri ci aiutano spesso a non essere avari. Il loro comportamento è censurabile, ma può anche rappresentare un ammonimento salutare contro l’avarizia“.

Tradotto, il novello rappresentate della Nouvelle Théologie della Chiesa 3.0 ha rottamato finanche il nono comandamento e ha fatto subdolamente intendere che desiderare la roba degli altri, è cosa buona e giusta.

Le stime delle ricchezze vaticane ( che si trovano facilmente in rete ) dicono che sebbene i beni di maggior valore del Vaticano siano invalutabili come ad esempio i grandi tesori artistici che si trovano nei musei, o le migliaia di immobili sparsi nel mondo, la Santa Sede possiede circa 920 milioni in azioni /obbligazioni e che le sue riserve d’oro, collocate nella Riserva federale degli Stati Uniti, ammontano a 60 milioni di dollari.

Con l’occhiolino di Bergoglio, i fans e gli estimatori di Arsenio Lupin e Robin Hood potranno finalmente emulare i loro beniamini. Semplici acquisizioni, che se concretizzati nelle dimore e nei caveau dei ministri di Dio, fungeranno da contenimento all’avarizia e alla taccagneria della Città Vaticana il cui accesso è severamente interdetto ai poveri, ai barboni e ai fratelli clandestini tanto amati ( a parole ) dal benefattore parolaio papa Francesco.

 

LE “MAGICHE POZIONI”, ritornano le fattucchiere?

Karma invece, spiega il medesimo testo è principio universale secondo il quale un’azione virtuosa genera positività, mentre un’azione non virtuosa produce sofferenza e negatività. La somma delle duplici ” virtù ” non ha particolarmente portato bene al giornalista britannico Mike Dickson. L’aver reiteratamente sputato su Novak Djokovic quando aveva rifiutato il siero per andare in Australia, lo ha ” premiato ” portandoselo via mentre si trovava a Melbourne per gli Australian Open.

E’ complottista dedurre che un giornalista sportivo che invece di parlare di sport, si atteggia a portavoce delle Big Pharma e dei sistemi sanitari di mezzo mondo ( Africa, India e popoli islamici esclusi, che da scarsi ” bevitori ” della propaganda mediatica, della vaccinazione sperimentale se ne sono totalmente fregati ) qualche interesse sottobanco lo doveva pur avere? Come da copione, i media mainstream, nè in questo caso, nè in tutti gli altri dove purtroppo le morti improvvise riguardano anche giovani e giovanissimi, non hanno minimante accennato alla correlazione con il siero ” magico “.

La verità sta tuttavia lentamente venendo a galla. Il fatto che la campagna ” terroristica ” ripresa nei giorni scorsi dalle TV al soldo dei filantropi ” farmaceutici ” alla Bill Gate per sollecitare la quarta e la quinta dose, sia letteralmente rimasta inascoltata. Solo il 3% dei grandi ” bevitori TV  ” ha allungato il braccio plurisiringato non dissimile dall’arto forato di un tossico. L’infima percentuale rivela che gli italiani non sono così fessi e masochisti come invece aveva sperato chi intendeva e intende ridurre i parassiti che infestano il pianeta Terra.

La malafede e l’intento omicida di chi comanda il mondo, si è evinto a Davos. I servi e i maggiordomi del ” filantropo ” Klaus Schwab hanno anticipato che a breve piomberà sull’umanità un nuovo mortale virus battezzato X.

Nessuno, forse nemmeno Dio, può conoscere ciò che ancora non esiste e sussiste. Se qualcuno sa, è perché l’agente infettivo è vivo e vegeto in qualche recondito laboratorio, pronto a spiccare il volo giusto il tempo che le Big Pharma riescano a mettere in produzione un neo “ miracoloso ” vaccino, finalizzato ad un nuovo tentativo di reset umano, economico e finanziario.

Tratto dalla presentazione editoriale: 

“Tra Ascendenti, Case astrologiche e influenze dei pianeti, coglie infine anche l’occasione per legarsi al mondo dei cocktails. ” Mixology ” è un irresistibile connubio tra l’ arte della mixology e l’ antica saggezza Zodiacale. Da Ariete a Pesci, ogni segno è esplorato e associato a una serie di cocktail unici, creati su misura per abbracciare le peculiarità di ciascuna personalità, trasformando le Stelle in liquidi incantesimi.”

DAVOS, COSA FACEVANO  I PAPERONI DELLA TERRA?

Di: Gianni Toffali – Dossobuono Verona  

L’opinione pubblica è convinta che i grandi della Terra si siano incontrati a Davos dal 15 al 19 gennaio per un atto d’amore verso il genere umano.

Teoricamente, l’agenda di Davos, vale a dire la copia riciclata dell’Agenda 2030, ha trattato di sicurezza globale, di economia mondiale integrata, di uguaglianza di genere, di abolizione della povertà estrema, di ecologismo e informazione.

Di fatto, le finalità sono state leggermente difformi rispetto alle intenzioni. Stando a quanto riportato da alcune testate svizzere, le “sessioni” hanno manifestato la natura reale del meeting. Nel menù dei super potenti il New York Post ha descritto: “Caviale, funghi magici, dessert in foglia d’oro, selfie della A-list e, piatto forte per i maschietti – non a caso la quasi totalità dei partecipanti – prostitute da 2.500 dollari a notte e cene segrete”.

Per i meno scafati, l’organizzazione tuttofare ha messo a disposizione la piattaforma di incontri “Titt4Tat” . Il sogno dei grandi Mister Pig della Terra di provare specialità svizzere alternative ai soliti vetusti cioccolatini, si è così felicente realizzato.

E tutto alla luce del sole! La spiegazione dei “maggiordomi” di Klaus Schwab è stata: “A Davos le persone sono rimaste da sole e i loro partner sono rimasti a casa. L’alcol e le feste contribuiscono all’elevata richiesta del suo servizio“.

Insomma la baldoria aiuta gli affari in ogni settore, sesso in primis. E li chiamano i grandi della Terra.

PASTORALI, LITURGICHE O RITUALIZZATE. . . . andà de prèssa di: Gianni Toffali – Dossobuono Verona

Riceviamo e pubblichiamo

La banda bassotti che governa il vaticano, ha risposto alla levata di scudi seguita alla recente dichiarazione ‘Fiducia supplicans’ che ha introdotto la possibilità di benedizioni alle coppie irregolari o dello stesso sesso.

La lunga nota diffusa dal Dicastero per la Dottrina della Fede, a firma del cardinale prefetto Victor Manuel Fernández e del segretario monsignor Armando Matteo, avrebbe dovuto rigettare le tesi di chi aveva bollato il contenuto di ‘ Fiducia supplicans ‘documento approvato dal Papa – come ” eresia ” o ” blasfemia “, e contemporaneamente rassicurare gli episcopati che hanno vietato ai propri sacerdoti di astenersi dal benedire coppie gay.

I passacarte del novatore Bergoglio, hanno precisato che la dottrina sul matrimonio non cambia, e che tali ” benedizioni pastorali ” devono ” distinguersi chiaramente dalle benedizioni liturgiche e ritualizzate, ed essere soprattutto molto brevi, al massimo 10-15 secondi.

Fosse ancora vivo, il ragionier Fantozzi, avrebbe commentato la rettifica con la stessa vibrante critica espressa dopo la visione della corazzata Kotiomkin.

In parole semplici, o meglio, tragicomiche, i Mister Bean della corte bergogliana, si sono convinti che la soglia di 15 secondi, sia il tempo massimo di sopportazione per non far incazzare Dio.

Fossimo su Scherzi a parte, ci sarebbe da ridere, ma le benedizione Speedy Gonzales ( che forse nè quaggiù nè lassù, nessuno ci nota ) sono realmente uscite da ciò CHE resta di una Chiesa da piangere.

Riccardo Ferrari indaga,

supportato dalle numerose ricerche della sua carriera, la storia, le caratteristiche e le nozioni associate allo studio di tutti i segni dello Zodiaco. Tra Ascendenti, Case astrologiche e influenze dei pianeti, coglie infine anche l’occasione per legarsi al mondo dei cocktails. 

Mixology ” è un irresistibile connubio tra l’ arte della mixology e l’ antica saggezza Zodiacale. Da Ariete a Pesci, ogni segno è esplorato e associato a una serie di cocktail unici, creati su misura per abbracciare le peculiarità di ciascuna personalità, trasformando le Stelle in liquidi incantesimi. Ma non temere, anche gli astemi potranno deliziarsi con le varianti analcoliche. 

Scopri il tuo destino in ogni sorso e innalza il tuo bicchiere al potere degli astri. 

Mixology, in uscita il 15 novembre, edito Porto Seguro Editore, è il nuovo libro nato dalla collaborazione di Riccardo Ferrari, appassionato e studioso di Astrologia, e Pietro di Marco. Sarà acquistabile sul sito della Porto Seguro Editore, su tutte le piattaforme di vendita online ( Mondadori store, Feltrinelli store, Ibs, Libreria Universitaria etc. ) e su Amazon. Sarà anche possibile ordinare il volume in tutte le librerie d’ Italia. 

Tra nozioni di Astrologia, con delicatezza e concisione, Mixology prende per mano il lettore e lo trasporta nel fantastico mondo delle Stelle, unendo un pizzico di cultura pop terrestre, riuscendo così a creare un innovativo e travolgente “mix ”.

E TU DI CHE COCKTAIL SEI ??? M I X O L O G Y ora anche presso: ” Cart di Matt “, di Alessio Amoroso, nel Borgo di Niguarda: Via Passerini angolo Via Ornato, Milano; tel. 02 642 34 35

PALERMO-LIVORNO: UNO + UNO . . . panchina

Prima don Alessandro Minutella ora don Ramon Guidetti

(Riceviamo e pubblichiamo)

La narrativa del papa buono e misericordioso che aveva aleggiato per oltre 10anni sull’ uomo venuto dalla fine del mondo, sembra essersi improvvisamente inceppata.

L’ arresto è arrivato quando i media nazionali e mondiali hanno riferito della scomunica comminata da Bergoglio al parroco di San Ranieri a Guasticce, don Ramon Guidetti.

Nell’ omelia del 31 dicembre, il prete ” rivoltoso ” aveva definito papa Francesco ” usurpatore e gesuita massone “. Il fatto eclatante, non è tanto la notizia della riduzione allo stato laicale del parroco, ma lo spazio concesso all’ ” ammutinato ” che, diversamente da altri innumerevoli casi di preti ridotti allo stato laicale per insubordinazione, non avevano avuto medesima eco.

Come un fulmine a ciel sereno, l’ emerito carneade don Ramon ha subissato in notorietà don Alessandro Minutella, il ben più noto sacerdote di Palermo che era stato scomunicato nel 2018, per avere attaccato, anche lui, Papa Francesco. Parlando del decreto di scomunica, don Guidetti ha affermato: ” Ci farò una bella cornicina e lo appenderò al muro e sarà qualcosa di cui mi vanterò ben volentieri “.

Poi ha aggiunto: ” Un pà di amarezza nel cuore c’ è, per questa cecità e questa durezza da parte di colei che dovrebbe essere una madre, la Chiesa. Dovrebbe essere materna e in realtà è una tiranna  “.

Se gli organi di informazione hanno concesso tanto spazio ad una vicenda apparentemente secondaria, significa che qualcosa bolle in pentola. I malumori della maggioranza dei preti che a malincuore accettano le ambigue riforme di papa Francesco per timore di essere oggetto della ghigliottina della ” misericordia “, sembrano prossimi alla deflagrazione.

La miccia della ciliegina sulla torta minata accesa dalla Fiducia Supplicans, cioè la dichiarazione del Dicastero per la dottrina della fede pubblicata il 18 dicembre 2023 che ha aperto alla benedizione delle coppie gay, si sta inesorabilmente accorciando.

I media hanno fiutato che Il botto è vicino, e prima che l’ ” usurpatore ” illumini il cielo, hanno iniziato a cedere spazi ed armi ai sediziosi ammutinati del Bounty Bergoglio.

Di: Gianni Toffali – Dossobuono, Verona