L’ARTICOLO 3 DELLA COSTITUZIONE

Nunzio Miccoli   www.viruslibertario.itviruslibertario@gmail.com.

Questo articolo della costituzione italiana proclama l’eguaglianza dei cittadini avanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, d’opinione politica e di religione e costituisce il cardine di tutto l’impianto costituzionale. Malgrado l’articolo 3, ancora oggi gli italiani, nei fatti, non hanno gli stessi diritti, lo Stato non garantisce le stesse possibilità di studio, cura, giustizia e carriera a tutti; ciò che è più grave, è che la stessa legge ordinaria fa delle discriminazioni, in barba all’articolo 3, la corte costituzionale non le rileva.

Le costituzioni moderne sono nate per affermare l’eguaglianza dei cittadini davanti alla legge, in precedenza, le classi privilegiate, come il clero e l’aristocrazia, avevano privilegi economici, politici,  legali, non rispondevano davanti alla giustizia e non pagavano le tasse, avevano immunità giudiziarie, esenzioni e privilegi fiscali; nella monarchia assoluta, il bilancio dello Stato ed il bilancio personale del re erano confusi.

I democratici si dicono difensori della costituzione italiana, la quale però è lettera morta nelle sue parti migliori, d’altra parte una legge e una giustizia uguali per tutti significherebbero effettivamente sollevare dall’irresponsabilità categorie di potere che sono state sempre praticamente irresponsabili davanti alla legge, ciò sarebbe una vera rivoluzione. In pratica, con la nostra “democrazia” che sembra uno scherzo, pare che niente sia cambiato.

Purtroppo; la costituzione è scritta sulla carta invece i comandamenti sulla pietra. L’eguaglianza dei cittadini davanti alla legge è stato il primo principio rivoluzionario, eppure ancora oggi il presidente della repubblica, per i suoi atti è, come il re, irresponsabile avanti alla legge e i parlamentari, diversamente dai comuni cittadini, sono immuni per le loro dichiarazioni. In politica è esistito sempre un gap tra teoria e pratica, la repubblica dovrebbe essere la cosa pubblica e sancire la trasparenza, di fatto è stata eclissata da cosa nostra, cioè da una cosa privata.

Di fatto, democrazia e sovranità popolari paiono irraggiungibili, la sovranità del popolo è un’illusione terrestre; anche liberalismo, socialismo e comunismo si sono smentiti nelle realizzazioni pratiche, la sovranità appartiene a chi riscuote le tasse e non le paga per legge e appartiene a chi beneficia del signoraggio monetario, si tratta di un’élite lontana dal vero lavoro. La sovranità appartiene agli uomini d’onore o onorevoli, che hanno le immunità giudiziarie e non perdono la faccia lavorando e pagando le tasse, i signori, aristocratici o gentiluomini borghesi, non lavoravano ed erano esenti dalle tasse.

Non bisogna mai perdere di vista il fatto che lo Stato è un’impresa economica più privata delle altre, nata per riscuotere le tasse in cambio di una protezione concessa ai sudditi, garantendo l’anonimato ai proprietari dello Stato. La religione ha coltivato la credulità popolare costruendo il suddito ideale per lo Stato, utile anche al commercio; che differenza esiste, infatti, tra una promessa elettorale, una promessa commerciale e la promessa del regno di Dio?

La politica ci addormenta insistendo sulla sovranità popolare, però i partiti, che da sempre lottano per il potere, sono al servizio di un’élite anonima che domina sullo Stato che possono ricattare in cambio di privilegi; la conseguenza è che lo Stato, invece di garantire l’eguaglianza dei cittadini, favorisce, anche con la legge ordinaria, parassitismo, privilegi e arricchimenti; in frode all’articolo 3.

La costituzione è un immenso inganno, perché disattesa soprattutto dallo Stato, con le sue leggi ordinarie e con i trattati internazionali come il concordato richiamato nella costituzione (art.7). L’elusione fiscale o evasione legale viola l’articolo 3, il diritto del lavoro è spesso anticostituzionale perché, per fare solo un esempio, prevede diversi trattamenti per i dipendenti delle varie amministrazioni dello Stato, anche se con la stessa qualifica ed anzianità.

L’esenzione fiscale di cui gode il Vaticano è un privilegio in contrasto con l’articolo 3, in Italia i membri di religioni non cattoliche sono discriminati; in Italia si sono fatte leggi anticostituzionali con la complicità del parlamento, del governo, dei presidenti della repubblica che le promulgano e della corte costituzionale e della corte di cassazione che non sempre sono intervenuti per correggere gli errori della legislazione. A causa dell’articolo 7 della costituzione, in contrasto con il resto della costituzione, l’Italia non è uno Stato laico, non è uno Stato sovrano, ma telediretto dal Vaticano, dalla Nato e dall’UE; il Vaticano ha imposto i suoi simboli allo Stato italiano, perciò ad esso s’inchinano i politici italiani desiderosi di fare carriera.

Mentre la discriminazione tra i sessi sta scomparendo, l’Italia attribuisce ancora diversi diritti ai cittadini in base alla loro appartenenza religiosa, infatti, l’art. 8 della costituzione non afferma che tutte le religioni sono uguali avanti alla legge, ma che tutte sono ugualmente libere avanti alla legge, perciò la costituzione è un documento contraddittorio.

I cittadini sono divisi in due categorie, in barba all’articolo 3 della costituzione, quelli che professano religioni riconosciute dallo Stato, come quella cattolica, e quelli che professano religioni ammesse; infatti, ai seguaci d’altre religioni l’assistenza religiosa è concessa per favore e non per diritto, anche perché l’Italia è una repubblica fondata sui favori, il che contrasta con uno Stato di diritto che garantisce l’eguaglianza dei cittadini.

Secondo la legge italiana, un rabbino, un pastore valdese e un prete cattolico sono ministri di culto e, pertanto, non sono tenuti a testimoniare davanti all’autorità giudiziaria, mentre un pope ortodosso, un lama e in imam sono privati cittadini, perciò, se, nelle stesse circostanze, mantengono il silenzio, possono essere accusati di favoreggiamento.

Mentre il codice Zanardelli del 1889 garantì la stessa libertà a tutti i culti ammessi nello Stato, con il concordato del 1929, la religione cattolica ritornò religione di Stato, come nello statuto albertino del 1848, e le minoranze religiose, nella migliore delle ipotesi, erano solo tollerate; infatti, anche dopo la seconda guerra mondiale, cioè a costituzione democratica vigente, in Italia evangelici e testimoni di Geova furono boicottati dalle forze dell’ordine.

Eppure l’articolo 21 della costituzione riconosce la libertà di pensiero e l’articolo 8, la libertà di religione. Per la nostra costituzione, Stato e Chiesa cattolica sono reciprocamente indipendenti e sovrani, mentre i rapporti con le altre religioni sono regolati dalla legge dello Stato che oggi è controllato dalla Chiesa, è un altro caso di palese discriminazione, in barba all’articolo 3. In Italia il diritto al riposo nei giorni di festività del proprio culto, trova applicazioni solo per le confessioni che hanno stipulato intese con lo Stato, cioè non è un diritto automatico.

L’art 724 del c.p. puniva solo chi bestemmiava contro la religione di Stato, nel 1995 la corte costituzionale intervenne per tutelare anche le altre religioni, poi, per ragioni pratiche e inconfessabili, il reato fu abolito. La religione adottata dallo Stato costringe a questi giri assurdi di valzer, solo nel 1995 la corte costituzionale ha eliminato il giuramento cattolico di dire la verità nei processi.

A costituzione democratica vigente, con sentenza 508/2000 la corte costituzionale ha modificato il reato di vilipendio della religione cattolica, estendendo la tutela alle altre religioni, con sentenza 327/2002 ha abolito la norma che puniva più gravemente il turbamento delle funzioni cattoliche, rispetto alle altre religioni; però, per sudditanza verso la Chiesa, la corte costituzionale ha rinunziato ad intervenire in altre questioni. Comunque, questi suoi interventi, dal 1995 al 2002, attestano che nel 1984 l’Italia rimase paese confessionale e lo è praticamente tuttora.

Con lo statuto albertino del 1848 ed il concordato del 1929, lo Stato italiano era dichiaratamente confessionale, con il concordato del 1984, pur eliminando il richiamo alla religione cattolica come religione di Stato, a causa di tante norme, costituzionali e ordinarie, nei fatti lo Stato rimase confessionale. Il reato di plagio è stato eliminato dal nostro ordinamento, però le sette religiose paiono proprio plagiare, manipolando le menti dei proseliti, i quali poi sono consegnati allo Stato come sudditi perfetti, disposti anche a morire in guerra.

Tante sette religiose e la chiesa cattolica sono state responsabili di pedofilia, violenza a bambini e truffa, inoltre, sfruttando la credulità popolare, si sono costituiti dei grandi patrimoni. Le religioni sono delle belle botteghe, non solo la chiesa cattolica, nel 1950 in Corea nacque l’associazione spirituale per l’unificazione del mondo cristiano ad opera di Sun Myung Moon, il quale in breve divenne proprietario d’imprese, fattorie, scuole, alberghi, fabbriche d’armi e produttore cinematografico, anche i santuari cattolici rendono molto e, del resto, i soldi ricevuti abusando della credulità popolare, bisogna pur impiegali da qualche parte.

L’Islam, in diversi paesi, ha risolto il dilemma tra leggi civili e leggi religiose, imponendo la legge islamica per tutti, così ha voluto prevenire le contraddizioni tra leggi ordinarie, leggi costituzionali, leggi civili e leggi religiose. L’Istat, appena si delineò la tendenza degli italiani a dichiararsi atei, ha smesso di censire la religione degli italiani, così il Vaticano e Radio Apostolica Italiana (la Rai) possono continuare ad affermare che in Italia i cattolici sono il 99% della popolazione.

In Italia sembra che il parlamento, prima di fare le leggi, debba chiedere il benestare alla conferenza episcopale italiana, nella televisione italiana il papa è presente in ogni telegiornale, sacerdoti fanno parte di commissioni televisive, è evidente l’influenza del Vaticano in tutti i canali televisivi, il Vaticano oggi straripa su tutta la vita pubblica e privata italiana.

All’ONU il Vaticano strizza l’occhio ai musulmani in materia sessuale, sul controllo sulle nascite, su omosessualità, sui diritti civili, su aborto e su anticoncezionali, i dirigenti della Chiesa guardano sempre con nostalgia al medioevo, quando non esisteva democrazia, liberalismo e socialismo; non a caso, nel XX secolo la Chiesa ha sostenuto le dittature dell’Europa e dell’America latina, il Vaticano non ha ratificato la convenzione dei diritti dell’uomo del 1950.

Oggi la Chiesa governa anche tramite laici, al governo o nelle banche, cioè per interposta persona, negli edifici pubblici e in banca troneggia la croce, i mass media italiani sono succubi del Vaticano, ma anche di Nato e UE, sono reticenti, si autocensurano e non hanno rispetto per la verità e per i lettori; all’ingresso dell’Enea, il più importante ente scientifico italiano, è stata posta una statua della madonna. La chiesa cattolica ha peso anche all’estero, un concordato stipulato recentemente con la Croazia, prevede la restituzione dei beni della Chiesa espropriati da Tito, mentre i profughi italiani non hanno avuto in restituzione le loro case confiscate dal regime di Tito.

Comunque, le cose non sono molto diverse nelle altre religioni, in Grecia la religione, fino a poco tempo fa, doveva essere dichiarata sulla carta d’identità, il presidente della repubblica vi giura in nome della trinità, in questo paese è ostacolato il proselitismo a favore delle altre religioni, nell’Islam è impedito. Nel 2001 il clero ortodosso macedone si è opposto alla parificazione dei culti religiosi, reclamando il massimo potere sulla società, anche la costituzione irlandese è stata emanata nel nome della santissima trinità, anche la Gran Bretagna punisce la bestemmia solo nei confronti della religione cristiana, in questo paese l’anglicanesimo è religione di Stato e lo Stato non è separato dalla religione.

La chiesa cattolica usa volontari ed il lavoro a costo zero del basso clero e di civili, possiede ospedali, banche e scuole, perciò la sua ricchezza, in Italia e nel mondo, cresce più velocemente della ricchezza italiana o di quella mondiale. Anche le entrate fiscali dello Stato italiano, controllato dalla Chiesa, crescono più velocemente del reddito nazionale; quando non si correggono queste forbici si va inevitabilmente verso il generale pauperismo e la concentrazione estrema della ricchezza.

Oggi in Italia le leggi malviste dal Vaticano non passano, il Vaticano vuole che la morale cattolica valga per tutti. L’articolo 3 della costituzione afferma che lo Stato non fa favori a nessuno, questa burla, inserita nella costituzione, ha acquistato una certa solennità; anche lo Stato abusa della credulità popolare, tante leggi dello Stato sono incostituzionali e in violazione dell’articolo 3; l’inattività dello Stato, che non intende riparare alla situazione, attesta il deficit di legalità, di democrazia, di sovranità e di diritto esistenti in Italia.

Se i giuristi affermando che il nostro è uno Stato di diritto, qualcuno ci crede, se  i politici affermano che il nostro è uno Stato laico, qualcuno ci crede, se i giuristi affermano che in Italia esiste una giustizia, qualcuno ci crede, se i magistrati affermano che tutti sono uguali avanti alla legge (art.3), qualcuno ci crede; di fatto però, in Italia i diritti, come quelli costituzionali, non possono essere automatici, altrimenti non si potrebbe più fare un favore a nessuno e a nessuno si potrebbe chiedere, in cambio, favori, una mazzetta o un voto.

Generalmente, si proclama una cosa in costituzione e una opposta in una legge ordinaria, senza che, normalmente, gli organi costituzionali dello Stato rivelino la contraddizioni, qualche volta lo fanno per favorire una parte politica o un sesso; la costituzione è letteralmente baipassata dalla legge ordinaria. Se esiste l’art.3 perché esistono i privilegi corporativi degli albi professionali? Perché esistono leggi elusive in materia fiscale, perché le ragioni a statuto speciali hanno più trasferimenti economici da parte dello stato rispetto a quelle a statuto ordinario?

Secondo me, il presidente della repubblica attenta alla costituzione quando promulga leggi anticostituzionali, però nessun alto magistrato o il parlamento, che fa le leggi, ha mai affermato ciò; la corte costituzionale ha emesso sentenze contraddittorie sulla costituzionalità di norme a costituzione invariata, però non dovrebbe limitarsi a seguire la moda. In Italia l’abuso di credulità popolare è reato, è un’altra beffa, di fatto, abusano della credulità popolare, politica, religione e commercio, da  tale abuso sono anche nati, con l’aiuto di dotti di corte,  falsi storici, falsi religiosi e falsi politici.

Gli storici di corte, di partito o di religione sono abituati a fare omissioni dolose importanti, del resto, lo Stato ha imposto il segreto di Stato (od omertà statale) su fatti politicamente censurabili; anche l’attuale papa, dopo tanti scandali, ha imposto la segretezza sulla vita interna della Chiesa, nella pubblica amministrazione è imposto il segreto. Anche la censura ed il controllo sulla stampa sono serviti ad influenzare il verdetto della storia ed a favorire la governabilità dei sudditi contribuenti. Per quanto da me affermato, gli italiani, nominalmente cittadini, in realtà sono ancora sudditi.

IL NUOVO ORDINE DEL MONDO

Nunzio Miccoli www.viruslibertario.it;   viruslibertario@gmail.com.

Le Ur-Lodges o Logge di Ur, che era la città di Abramo, capostipite delle tre religioni monoteiste, dagli anni sessanta, si dividono dialetticamente in super logge oligarchiche e super logge democratiche; controllano le varie logge nazionali e le logge unite o federazioni di logge, come quella inglese, francese e italiana, come le organizzazioni come la commissione trilaterale, il gruppo Bilderberg, il Consiglio per le Relazioni estere, ecc.

All’ inizio, cioè nel settecento e ottocento, la massoneria era soprattutto libertaria e democratica, sono stati liberi muratori democratici Franklin, Washington, Jefferson, Mozart, Mazzini, Garibaldi, Cavour, Ataturk, Lenin, Keynes, Roosevelt, Giovanni XXIII, Antonio Giolitti, Carlo Maria Martini, Nelson Mandela e Gandhi.

Delle superlogge sovrannazionali oligarchiche hanno fatto parte Brzezinski, Rockefeller, Kissinger, i presidenti americani, Truman, Carter, Reagan, Bush padre e figlio, Clinton, Obama, Thatcher, Angela Merkel, Vladimir Putin, i presidenti francesi Valery Giscard d’ Estaing, Francois Mitterand, Jaques Chirac, Sarkozy, Hollande, Jean-Claude Trichet; inoltre Christine Lagarde, Tony Blair, Margaret Thatcher, Deng Xiaoping, Lenin, Stalin, Gorbaciov, Eltsin, Reza Pahlavi, Golda Meir, Moshe Dayan, gli italiani Carlo Azeglio Ciampi, Berlusconi, Giorgio Napolitano, Mario Monti e Mario Draghi, Agnelli, Cossiga, D’ Alema, tutti personaggi impegnati nella globalizzazione.

Alcuni personaggi hanno aderito, contemporaneamente, a logge democratiche e a logge oligarchiche. Tra le super logge democratiche esistenti più antiche si citano la Ur loggia Thomas Paine, che ha sede a Londra, alla quale, a metà dell’ ottocento furono iscritti Mazzini e Garibaldi, che erano agenti inglesi come Edgardo Sogno, inoltre Ecclesia, Ioannes, Montesquieu, Columbus, Hiram. Le logge oligarchiche dominano dal 1960 e sono le Ur Lodges Edmund Burke di Londra ( la superloggia di Rothschild ), poi la Compass, Leviathan, Three Eyes ( la super loggia di Rockefeller e Kissinger ), White Eagle, De Maistre, Pan-Europa, Hathor Penthalfa.

Oggi nel mondo, logge e super logge non sono più segrete e se ne conoscono i membri; i massoni progressisti diedero vita alla dichiarazione universale dei diritti dell’ uomo del 1948, favorirono il piano Marshall e, con Keynes, il welfare state. Oggi, da parte delle Ur-Lodges oligarchiche, si tenta la restaurazione e il ritorno all’ Ancien Regime, però la massoneria di destra e di sinistra è infiltrata dai servizi segreti, assieme alle nunziature vaticane e alle ONG; i servizi infiltrano anche tutti i partiti, le sette e i movimenti rivoluzionari.

Nel settecento e ottocento hanno prevalso le Ur-Lodges democratiche, nel novecento e nel duemila le oligarchiche; entrambe lottano per la supremazia e per il controllo dei governi e delle logge nazionali e le logge oligarchiche lottano anche per la globalizzazione e la restaurazione dell’Ancien Régime. Le associazioni paramassoniche, sono paraventi delle Ur-Lodges o logge sovranazionali, tra esse sono la commissione trilaterale fondata dalla Ur-Lodge Three Eyes e il Gruppo Bilderberg.

Governanti, governatori di banche centrali e alti dirigenti sono generalmente massoni, con l’ iscrizione massonica si è cooptati e, se obbedienti, si fa carriera alla grande; ai massoni comuni si chiede obbedienza e discrezione, la massoneria ha anche coltivato rapporti con la mafia, con la chiesa, le banche, gli affari e la politica, cioè con tutti i centri di potere; l’ alta massoneria, con il progetto di globalizzazione, dirige il mondo, cioè il governo invisibile del mondo già esiste.

I massoni ispirarono le rivoluzioni nazionali sette-ottocentesche, come il rinascimento italiano, e, nel novecento, comunismo, fascismo e nazismo, poi abortiti; esiste un back office massonico. I protagonisti della politica sono generalmente massoni o legati alla massoneria. I gesuiti, dalla loro nascita, sono stati maestri di complotti e di società segrete, anche la chiesa, ufficialmente contraria alle società segrete, ha società segrete come l’ Opus Dei e le Ur-Lodges della chiesa cattolica, cioè Ecclesia, Ioannes, ecc.

Nelle logge democratiche possono esistere conservatori e in quelle oligarchiche democratici, accade anche nei partiti, infatti, nei partiti di sinistra spesso si annidano uomini di destra. I massoni del sette-ottocento avevano promosso libertà, eguaglianze e fratellanza e le conseguenti rivoluzioni nazionali e libertarie.  I poteri occulti intessono trame segrete per far girare indietro le ruote e l’ orologio della storia, come la chiesa, la massoneria non è monolitica, perché è governata da conservatori e libertari; la più antica loggia sovranazionale è la Thomas Paine di Londra, nata nel 1850, vi furono iscritti Mazzini e Garibaldi, Mario Draghi è affiliato a cinque Ur-Lodges oligarchiche.

Le super logge sono protagoniste della storia moderna e contemporanea, affiliano i più eminenti personaggi della massoneria ordinaria e nazionale e altri uomini di prestigio; come i gesuiti e l’ Opus Dei, puntano a cooptare uomini dell’élite o loro figli, che poi fanno una carriera prestigiosa, perciò ostacolano la mobilità sociale e non riconoscono il merito e l ’indipendenza. Il vero potere è in mano ai massoni, soprattutto sovranazionali, il mondo moderno è stato costruito dai massoni che hanno distrutto la vecchia aristocrazia del sangue e hanno creato una nuova aristocrazia dello spirito, anche senza meriti; la massoneria moderna ha cominciato i passi con un programma democratico favorendo le rivoluzioni occidentali, poi i massoni oligarchici hanno finanziato Lenin, Mussolini e Hitler, il fatto è che i massoni hanno sempre giocato su più tavoli.

Dirigenti comunisti, fascisti, nazisti, malgrado le proibizioni, erano affiliati a super logge reazionarie e internazionali, le Ur-Lodges erano in grado di connettere circuiti segreti internazionali, fare alleanze e ottenere informazioni; la stagione dei diritti è l’epoca d’ oro della massoneria, mentre la stagione che stiamo vivendo è la stagione della globalizzazione oligarchica. Il programma nuova frontiera, fu proposto dal massone democratico Arthur Schlesinger, che voleva il disgelo tra est e ovest, inoltre difendeva diritti civili, welfare, istruzione e occupazione.

Angelo Roncalli era un massone sostento da Ur-Logge democratiche e cattoliche, come l’Ecclesia, Ionnes, inoltre dalle Ur logge Thomas Paine, Columbus, Montesquieu, Ghedullah, Simon Bolivar, Daath; Roncalli fu iniziato nel 1940 a Istanbul, alla Ghedullah rosacrociana, nel 1949 fu iniziato alla Montesquieu a Parigi e nel 1950 si fece rosacroce.  Nel 1738 Clemente XII aveva scomunicato la massoneria che per esso costituiva un antipotere laico e antipapale, però oggi molti cardinali sono affiliati all’ Ecclesia, alla Ioannes, alla Columbus o ad altre Ur-Lodges; anche Paolo VI e Giovanni Paolo II sono stati in rapporto con massoni anglo americani, come Marcinkus e Brzizinsky, cattolico e polacco come Giovanni Paolo II.

Il 1963 morirono Giovanni XXIII e JFK, spari dalla scena Krushov e s’interruppe il programma nuova frontiera di Schlesinger; Krushov era affiliato alla Ur loggia Golden Eurasia, come Putin e Merkel, invece Breznev era affiliato alla de Maistre; nel 1968, uccisi il massone democratico Martin Luther King e Robert Kennedy, si aprì una nuova epoca all’ insegna della restaurazione e della globalizzazione, con lo svuotamento della democrazia e della sovranità statale.

Nel 1967, per liquidare la democrazia, nacque la superloggia Three Eyes, un back office massonico utile a promuovere complotti e speculazioni, fu opera di David Rockefeller, Henry Kissinger e Brzezinski, che nel 1978 favorì l’elezione a pontefice di Wojtyla, polacco come lui. La Three Eyes o tre occhi, assieme alla Edmund Burke approvò la repressione della primavera di Praga, organizzata da massoni reazionari sovietici e cecoslovacchi, affiliati alla Ur Lodge Joseph de Maistre; mentre in America Latina queste logge sostennero le dittature militari e in Cina affiliarono Ciu En Lai e Deng Xiaoping, formalmente comunisti, ma in realtà, oligarchici.

L’ Italia era un laboratorio per una svolta oligarchica occidentale, si salvò da tre tentativi di colpi di stato appoggiati da Kissinger, nel 1969 e nel 1970 per  opera di Borghese, nel 1974 per opera di Sogno, lo scopo ufficiale dei golpe, voluti dalla Three Eyes, era fermare l’avanzata comunista; questi disegni furono stoppati dal massone democratico Arthur Schlesinger, favorevole al centrosinistra, delle Ur logge Thomas Paine e Benjamin Franklin, ne facevano parte anche Gerard Ford, Pompidou, Valery Giscard d’Estaing, Milton Friedman, Agnelli e Cuccia.

ALl’ Italia, paese sconfitto in guerra, era negato dotarsi, come fece la Germania con la Der Ring, di super logge sovranazionali autonomi, tentarono di farlo Gelli, la chiesa, dirigenti politici italiani come Craxi e Berlusconi, ma sollevarono il sospetto dei nostri padroni atlantici e perciò i loro progetti furono bloccati. Gelli non era iscritto alla loggia tre occhi, ma la P2 era il braccio armato della Three Eyes; il gruppo Bilderberg, la Commissione Trilaterale e altri gruppi del genere sono associazioni para massoniche controllate dalle Ur-Lodges e non decidono niente d’importante, è il back office massonico che decide, dietro la commissione trilaterale c’è la Three Eyes.

Licio Gelli, ex fascista, ex spia, ex dirigente di fabbrica, maestro venerabile della loggia P2, in rapporti con il Vaticano, come Calvi e Sindona, stava creando una sua Ur Lodge personale e internazionale, perciò i suoi padroni ne erano gelosi; comunque, era organico a progetti sovranazionali dei fratelli conservatori euro atlantici, prendeva ordini da Londra ed era sostenuto da Frank Gigliotti, Kissinger, Hoover, d’ Estaing, lo scopo era sostenere i golpe di Borghese e Sogno, agente inglese, ma furono stoppati da Schlesinger.

La tre occhi favorì la rivoluzione iraniana, la guerra del Kippur del 1973 e il nuovo corso in Cina, poi altre super logge conservatrici crearono la Ur loggia White Eagle o aquila bianca; quando andò al potere Ronald Reagan, sostenuto dall’aquila bianca, Reagan subì un attentato, perciò, per vendetta, subì un attentato anche Giovanni Paolo II, sostenuto dalla tre occhi e da Kissinger.

Il sicario Ali Agca, terrorista noto ai servizi segreti, arruolato dai servizi segreti russi e facente parte della Ur loggia de Maistre, aveva colpito il papa per colpire Brzezinski, uno dei padri, con Rockefeller e Kissinger, della tre occhi. Fu lotta tra le due super logge oligarchiche White Eagle e Three Eyes e nel 1981, con il programma United Freemasons for Globalisation, fu la pace, la P2 fu chiusa; Craxi, affiliato alla Ur loggia Amun, divenne capo del governo italiano e le brigate rosse furono smantellate. Si progettava un Nuovo Ordine Mondiale, Mitterand fu eletto presidente per intervento della Three Eyes, della quale facevano parte anche Ciampi e Andreatta.

Il programma United Freemasons, con il sostegno di Deng Xiaoping, ha portato alla liquidazione dell’ Urss e del Patto di Varsavia, con l’ appoggio di Gorbaciov della Ur loggia Golden Eurasia; secondo il programma di Kalergi di Pan Europa e di Monnet di Thomas Paine, ma non di Altiero Spinelli, che voleva gli Stati Uniti d’ Europa, fu accelerato il programma d’integrazione europea poi approvato dalla Ur loggia Edmund Burke.

Fu favorita la riunificazione tedesca e il ritorno dell’ Argentina alla democrazia, la fine dell’apartheid in Sudafrica e la liberazione di Mandela della Ur loggia Phoenix, si favorì l’alternanza di governi conservatori con progressisti e s’inserirono Al Fatah e OLP nei circuiti massonici internazionali. I massoni sovranazionali usano informazioni riservate che sfruttano in materia finanziaria, disfano governi, un democratico cinese della Thomas Paine, pezzo grosso del partito comunista, è uno dei registi della contestazione studentesca di Hong Kong.

Hollande, dopo le promesse elettorali, è stato sottoposto a minacce e al ricatto del denaro, perché non si sottragga all’austerità, ha fondato la super loggia Maat, alla quale appartiene anche Obama, ed è uno dei padri della globalizzazione, avviata trent’anni fa. Il patto United Freemasons ha garantito la pax massonica tra massoni conservatori e progressisti, con fraterna gestione delle elezioni americane; nel 1996 Clinton fu accolto nella Ur loggia Janus e nella Ur loggia Three Eyes, che ospita anche Bush, però, a causa di questo patto di pacificazione, per reazione, come succede nei partiti, nacque la Ur loggia ultra conservatrice Hathor Penthalpa.

Osama Bin Laden, in funzione antirussa, era affiliato alla Ur loggia Three Eyes, nel mondo islamico operavano la Ur loggia Edmund Burke e la Three Eyes, poi Osama entrò nella nuova Ur loggia Hathor, che progettava qualcosa di spaventoso e nella Geburah, che era a favore della guerra. Il 20.1.2001 George W. Bush prese possesso della Casa Bianca, appoggiato dalla Hathor Penthalpha, e ci fu l’attacco dell’11.9.2001 alle torri gemelle e l’invasione dell’ Afghanistan.

Anche Blair era affiliato alla Hathor, nel 2004 i fratelli progressisti e aristocratici fondarono la Ur loggia Maat di Hollande, cui aderì Obama; la Hathor ha affiliato Aznar, Sarkozy, Erdogan e Marcello Pera; il 23.6.2014 fu proclamata la nascita del califfato di Baghdadi, che era stato un affiliato di Al Qaeda poi fu imprigionato, liberato e fatto capo del califfato; la Hathor è la Ur loggia della famiglia Bush.

Bush ha proclamato la guerra al terrorismo, ha fatto le guerre in Medio Oriente e ha varato leggi liberticide; il 14.8.1941 Roosevelt e Churchill vararono la carta atlantica che rispettava l’aspirazione dei popoli a scegliersi la forma di governo e l’ autonomia, affermava che le nazioni erano uguali e dovevano accantonare la forza per risolvere le controversie, favorendo disarmo e riduzione degli armamenti.

La dichiarazione universale dei diritti dell’ uomo del 1948 voleva prevenire la rivoluzione puntato sull ’eguaglianza dei diritti, affermava che tutti gli uomini nascono uguali e che tutti hanno diritto di accedere al governo del loro paese, agli impieghi pubblici e al suffragio universale, che ogni individuo ha diritto alla sicurezza sociale, al lavoro e a una retribuzione equa che gli permetta di vivere dignitosamente. Affermava che l’ organizzazione sindacale era libera, le ore di lavoro dovevano essere limitate, con riposo settimanale e ferie, lo stato doveva garantire la sicurezza sociale e la maternità; il riferimento ai pari diritti dei cittadini ad accedere agli impieghi pubblici attestava che questi erano spesso lavoratori protetti dalla politica e assunti per favore.

Mussolini e Hitler misero ufficialmente fuori legge la massoneria, in realtà, Mussolini fece del Gran Consiglio fascista una Gran loggia nazionale, perché popolata in maggioranza di massoni; Hitler si appoggiava al massone Schacht, in rapporto con confratelli della city di Londra e di Wall Street, e Goering si appoggiava a massoni sovranazionali delle Ur Lodges che avevano favorito l’ascesa di fascismo e nazismo e gli accordi di Monaco del 1938.

Churchill, massone aristocratico, fu a favore dell’ascesa di Mussolini, poi offrì la sua collaborazione al massone progressista Roosevelt; come il comunismo, anche il nazifascismo era stato creato dai massoni. Alla vigilia della seconda guerra, i massoni angloamericani conservatori, a causa dei suoi eccessi, presero le distanze da Hitler. Seguendo l’esoterismo massonico, Himmler, a capo dell’ordine nero delle SS, progettò la soluzione finale per gli ebrei, cercava il Gral, l’ arca dell’alleanza ebraica, l’entrata di Atlantide e al nord la terra di Thule o Eden ariano.

Come i massoni, anche i nazisti erano attratti dall’esoterismo, Hitler venerava la lancia di Longino, i nazisti organizzarono missioni in Tibet; nel castello di Himmler, dodici cavalieri SS avevano diete speciali, i matrimoni delle SS erano officiati da un uomo di Himmler, munito di pastorale; gli ospiti facevano parte di un ordine di monaci combattenti che costituivano l’ ordine nero. In questa Wahlalla, il numero dodici era ricorrente, dodici sedie, dodici stanze, come presso gli ebrei e presso la tavola rotonda di re Artù; Hess era un esoterista esperto in magia, si facevano meditazioni, esercizi spirituali, come quelli dei gesuiti e dell’ opus dei, e si praticava il controllo del respiro come in oriente.

Cristo era considerato l’ariano più puro, si credeva all’età dell’oro; Hitler era il messia e Himmler il sommo sacerdote, si riteneva che, con la soluzione finale, si poteva governare il mondo, Thule era l’età dell’oro e si progettava il nuovo regno dei cieli. Helena Blavatasky, fondatrice della società teosofica, fu iniziata da Garibaldi alla prima Ur loggia inglese Thomas Paine ed è poi diventata madrina della Ur-Lodge Parsifal.

La società massonica ospitava massoni ed esoteristi, la Blavatasky studiava l’albero della conoscenza che aveva portato a ogni cultura, inoltre, tradizione gnostica, ermetismo, magia, cabala, alchimia, discipline sapienziali, religioni orientali, occultismo, demonologia, spiritismo, religione egizia; la religione ermetica era considerata di matrice gnostico-rosacrociana, il Tibet era visto come la fonte religiosa mondiale.

La svastica era il simbolo del sole, di origine indiana, la razza ariana era ritenuta la quinta razza madre, preceduta dalla quarta razza di Atlantide, le altre tre erano la nera, la rossa e la gialla; massoni e nazisti hanno coltivato l’esoterismo, per i nazisti, grandi cataclismi avevano portato al caos razziale; Himmler, cultore di un misticismo nordico, credeva alla reincarnazione e si credeva l’imperatore Federico I di Sassonia reincarnato, per trovare l’ingresso di una mitica città sotterranea, organizzò una spedizione in Tibet e nel deserto del Gobi; grazie alla dottrina teosofica, in Germania si cercava la possibile ubicazione di Atlantide.

Anche Stalin era stato iniziato massone, per la massoneria unita del XVIII secolo, il nemico da abbattere era l’ Ancien Regime tirannico, l’ esoterismo massonico progressista si nutriva di una spiritualità egualitaria, liberale, libertaria e democratica e voleva la fratellanza e la pace tra gli uomini; perciò nel 1948 ispirò la nascita dell’ONU e nel 1948 Eleonor Roosevelt diete vita alla dichiarazione universale dei diritti dell’uomo.

La modernità era scaturita dalle rivoluzioni massoniche progressiste del sette-ottocento e dagli illuminati di Baviera, in seguito, questi progressisti furono contrastati da massoni oligarchici fautori della globalizzazione e di un nuovo ordine mondiale aristocratico nello spirito ma non nel sangue; in realtà, anche i vecchi aristocratici avevano il sangue degli altri uomini, inoltre, le dinastie reali cambiavano sempre. Quasi tutti gli uomini di successo, miranti al potere, sono stati legati a sette massoniche, Gandhi fu affiliato, come Mazzini e Garibaldi, alla Ur loggia inglese Thomas Paine e all’ Ariuna Phoenix, voleva la pace tra indiani e musulmani, la tolleranza religiosa e l’eguaglianza, anche Roosevelt, massone pure lui, sosteneva queste idee.

Dopo l’ insuccesso nazi-fascista, esperimento nato per volontà di logge euro-atlantiche, la rivincita dei conservatori avvenne negli anni sessanta del XX secolo; Merkel e Putin furono iniziati alla superloggia Golden Eurasia, che poi cambiò il nome in Speculum, alleata con la Ur loggia Lux a Orientem, fondata dal massone Brzezinski. La bandiera della Nato, nata nel 1949, ha come simbolo esoterico la rosa dei venti, quella del patto di Varsavia, nato nel 1955, aveva come simbolo il simbolo massonico della stella a cinque punte.

Avevano un passato massonico Otto Grotewohl, primo ministro della DDR, Walter Ulbritch, segretario generale e capo del governo delle DDR, in Germania Ovest, Adenauer era membro di ordini cavallereschi massonici vaticani; anche gli ordini cavallereschi, come quello di Malta, sono state associazioni segrete e di mutuo soccorso. Fino al 1960, i massoni progressisti, allora dominanti, sostenevano welfare e pace interna e internazionale, purtroppo, il maccartismo degli anni cinquanta iniziò la rivincita della destra massonica.

Perciò Truman cercò di bloccare una legge che riduceva i diritti civili, McCarthy voleva equiparare liberali e progressisti come Marshall ai comunisti, Eisenhower era un paramassone repubblicano e moderato. In Italia, dopo la seconda guerra mondiale, gli Usa sostennero la DC, la chiesa e la mafia, in funzione anticomunista, erano sostenuti dal Grande Oriente d’Italia di palazzo Giustiniani; l’ambasciatrice Luce era un massone conservatore, affiliata alle Ur logge Geburah, Edmund Burke e Leviathan.

Il controllo d’istituzioni ed enti pubblici era nelle mani di massoni di Ur logge atlantiche, che in Sicilia sostennero anche la mafia; per contrastare l’avanzata del comunismo, chiesero ai massoni italiani di costituire un back office segreto, per non disturbare la chiesa; in realtà, anche la chiesa, come l’ Egitto, la Grecia e Roma antica, aveva una storia di società segrete ed era infiltrata dalla mafia poi, con papa Roncalli, che era massone, si riaccostò alla massoneria moderna sovrannazionale.

Le agenzie d’ intelligence, a caccia d’informazioni, infiltravano tutti i movimenti e i partiti che erano legati a circoli massonici, nel 1978 Berlusconi fu iscritto alla P2, di lui, come ora di Renzi, erano gelose le alte gerarchie massoniche internazionali, non volevano uomini indipendenti che lavoravano solo per se stessi e per il loro paese; Napolitano era iscritto alla Ur loggia Three Eyes o Three Architects, Giorgio Amendola fu iscritto da Brzezinski alla Ur loggia Lux a Orientem. Nel 1954, le Ur Lodges Compass e Pan Europa crearono l’associazione para massonica Bilderberg e la rosa dei venti italiana, con simbolo massonico.

Come la chiesa che nel medioevo, per effettuare le esecuzioni capitali delegava l’operazione all’autorità civile o braccio secolare, i massoni sovranazionali, fanno svolgere compiti sporchi al braccio secolare statale, a bracci disarmati fatti da partiti e movimenti, a bracci armati, fatti di eserciti e polizie private, a bracci finanziari e bancari e ad associazioni para massoniche, come la Giovane italia, la Giovane Europa e la Carboneria.

Le super logge sono spesso di emanazione o ispirazione britannica o atlantica, esistono anche in Portogallo e America Latina, tra gli organismi internazionali para massonici sono la commissione trilaterale e il gruppo Bilderberg, ne fanno arte il jet set di politica, economia, cultura, informazione, massoni e amici di massoni, nel primo caso Monti e nel secondo Letta; alcuni di essi, se obbedienti, sono convocati stabilmente e poi cooptati da Ur Lodges

Oggi in massoneria si accede per fare carriera, se si è accettati da Ur logge, si può diventare ministri, amministratori delegati di banche o governatori di banche centrali; in Italia, per fare carriera, conviene prima andare in chiesa e poi collegarsi alla mafia e quindi alla massoneria dei due tipi. Le logge aristocratiche Parsifal, Valhalla e Der Ring sono tedesche e conservatrici, la Fabian Society è para massonica e progressista.

I massoni aristocratici stanno facendo guerra a quelli progressisti, vogliono instaurare una nuova aristocrazia non fondata sul sangue, erano massoni anche Freud e Jung; l’ Istituto Tavistock di Londra, poi esteso in Usa, fa manipolazioni occulte, vuole il pensiero unico e l’omologazione sociale degli individui, prima di esso, anche i sovietici avevano praticato il lavaggio del cervello; anche l’Ancien Régime era fondato sul pensiero unico confessionale e combatteva il dissenso, era contrario alla libertà di pensiero e di associazione, manipolando le masse, affermava che il potere derivava da Dio.

Invece i massoni progressisti affermavano il valore della conoscenza e, contro il dogma, favorirono il progresso scientifico; come crede l’Istituto Tavistock, con il lavaggio del cervello, usato anche dai sovietici, è più facile raggiungere l’ obbedienza, oggi i massoni conservatori sovranazionali se ne servono per bloccare l’onda lunga della democrazia e purtroppo, dagli anni sessanta, stanno vincendo.

L’ Istituto Tavistock di Londra, per il controllo mentale e la guerra psicologica, fu fondato da massoni, grazie all’ impiego della droga Lsd, esercita manipolazioni mentali ed è finanziato da Rockefeller, cerca di influenzare la scuola ed è in rapporto con Kissinger e con il Bnai Brith, che è una massoneria ebraica, inoltre, con i servizi inglesi e americani e con la Fondazione Ford; è un centro di ricerche militari e per la guerra psicologica e mira al controllo sociale.

Per Jean Monnet, gli stati sovrani alimentano la guerra, per Altiero Spinelli, il nazionalismo alimenta gli stati totalitari e la guerra, il nazionalismo esalta la razza, purifica le biblioteche dai libri non ortodossi e i cittadini diventano sudditi; perciò la globalizzazione vuole combattere il nazionalismo o meglio, annichilire gli stati. Paolo VI valorizzò Andreotti e Moro e controllava i servizi segreti vaticani; anche il Vaticano, per amore della pace, ha influito sul processo di formazione dell’Europa. Fino alla prima guerra mondiale, il Vaticano aveva sempre parteggiato per una parte in guerra.

Il Tavistock è consulente delle multinazionali di Rothschild e della Banca d’America, con il Consiglio per le Relazioni Estere o CFR, controlla la politica americana, il che significa che il governo americano è controllato da Londra dove risiede lord Rothschild, recentemente integratosi con Rockefeller che risiede in Usa; oggi gli Usa sono solo il braccio secolare e militare di Londra. I massoni aristocratici hanno favorito il processo di formazione dell’Unione Europea, per i progressisti come Spinelli doveva nascere un’ Europa federale, per gli aristocratici l’unione economica, una moneta e poteri sovranazionali, con i cittadini messi da parte.

Mazzini era a favore di una patria sovranazionale, Carlo Cattaneo voleva gli Stati Uniti democratici d’Europa, erano d’accordo i massoni Garibaldi, Mill, Hugo, Bakunin; purtroppo poi nacque l’idea aristocratica paneuropea di Kalergi che, dopo la prima guerra mondiale, creò la Ur loggia Pan Europa con il denaro dal massone Max Warburg, aderirono Schacht, Rothschild, Adenauer, Freud, Einstein, Monnet, Keynes; Kalergi era multiculturale, aristocratico e federalista, voleva come primo passo l’ integrazione economica europea e poi una corte federale europea.

George Orwell, diversamente da Kalergi, era progressista e affiliato alla Ur-Lodge Thomas Paine, alla quale fu iniziato da Eleonor Roosevelt; gli industriali americani sostenevano Hitler ed erano contro il new deal di Roosevelt, il quale credeva che la gente, più era informata, più agiva razionalmente. Poi i conservatori fecero passare l’idea che il liberalismo rafforzava la democrazia, ma, dopo il nazifascismo, il progetto elitario metteva di nuovo in pericolo la democrazia.

Il parlamento europeo è privo di sovranità, il trattato di Maastricht è un’unione doganale, anche il Vaticano, con Montini divenuto Paolo VI, è stato coinvolto nel progetto di unità europea, questo papa era stato a capo dei servizi segreti vaticani, cioè aveva rapporti con le nunziature, ed era in rapporto con il cardinale americano Spellman. JFK non era massone ma amico di massoni democratici, era contrario alle società segrete, riteneva che la segretezza favorisse l’omertà, la censura di stampa, impediva la divulgazione di notizie, favoriva l’intimidazione; affermava che la segretezza era contro la trasparenza, limitava il dibattito e riduceva l’ informazione.

Le Ur Lodges progressiste Ghedullah in medio oriente, Ecclesia cattolica, Bnai Brith, associazione para massonica ebraica, la Ur loggia Daath ebraica, la Columbus cattolica, Ioannes cattolica, Montesquieu e Hiram progressiste, fecero eleggere papa il massone iniziato a Istanbul, Angelo Roncalli, con il nome di Giovanni XXIII, che è stato il primo papa massone; inoltre fecero eleggere a presidente Usa il cattolico JFK, non massone ma amico di massoni democratici.

Roncalli era amico del sacerdote massone progressista, Ernesto Bonaiuti, anche Ataturk era massone, il fascismo colpì i massoni di basso rango e metabolizzo quelli di alto rango, lo fece anche con la mafia. Roncalli era vicino ai rosacrociani e la sua loggia Ghedullah ospitava cattolici, ebrei e riti orientali, seguiva cabala, esoterismo, ermetismo e sincretismo rosacrociano; Von Papen, cancelliere cattolico tedesco e cavaliere di Malta, fu iniziano nella stessa super loggia, d’ accordo con il futuro Pio XII, nunzio in Baviera, aiutò l’ascesa di Hitler, con il quale poi il Vaticano fece il concordato.

Nel 1944 Roncalli divenne nunzio in Francia e fu affiliato anche alla Ur loggia democratica Montesquieu; per Roncalli, solo i massoni rosacrociani potevano essere buoni sacerdoti, solo chi praticava l’alchimia e la cabala poteva capire i misteri di Cristo. Roncalli si prodigò per salvare molti ebrei e fece aperture ai socialisti.

La massoneria moderna nacque il 24.6.1717, giorno dedicato a Giovanni Battista, con il concilio riformatore Vaticano II, Roncalli voleva superare il concilio Vaticano I del 1870, la chiesa era stata sempre contro la democrazia.

Tra i papi successivi, Paolo VI era amico di massoni e Giovanni Paolo II fu vicino a massoni conservatori, Roncalli nominò il primo cardinale africano e un giapponese, vedeva vicine la spiritualità cattolica e quella massonica; con l’ aiuto di Roncalli, si superò la crisi dei missili a Cuba, Roncalli era in rapporto con l’ arcivescovo di Boston, Cushing, affiliato alla Ur loggia democratica Ioannes, Cushing era amico della famiglia Kennedy.

Krushov, Merkel e Putin hanno fatto parte della Ur loggia Golden Eurasia, le Ur logge operavano liberamente, da una parte e dall’altra della cortina di ferro, alimentarono e fecero cessare la guerra fredda. Enrico Mattei era affiliato alla Golden Eurasia e alla Ibn Arabi, che operava tra medio oriente e Africa settentrionale e prediligeva il sufismo, contro di lui erano le logge conservatrici Joseph de Maistre, Edmund Burke, Compass, che aveva fondato il Bilderberg, Pan Europa e Geburah, estesa in Usa e paesi petroliferi; a Mattei successe, alla guida dell’Eni, il massone conservatore Cefis, delle Ur logge Compass, De Maistre e Geburah.

JFK promise agli americani una nuova frontiera, era alleato con il massone progressista Schlesinger, difendeva diritti civili e giustizia sociale; in Italia Moro voleva aprire a sinistra, purtroppo morirono Mattei, Roncalli, Kennedy, Moro, Luther King e Krushov fu esautorato da Breznev, affiliato alla Ur loggia de Maistre, la stessa di Cefis; Breznev non desiderava la distensione, mentre Krushov faceva parte della Ur loggia progressista Golden Eurasia, anche Lenin, Suslov, Antropov e Cernenko facevano parte della de Maistre.

Le logge sovrannazionali connettevano i circuiti sovietici e occidentali, fascisti e nazisti, tra i membri fondatori della de Maistre, creata in Svizzera, vi fu Lenin, questa Ur loggia era in rapporti con la super loggia tedesca Der Ring, che aiutò Lenin nella presa del potere; Joseph de Maistre era stato ambasciatore in Russia, presso lo zar Alessandro I, e fu coinvolto in attività cospirative assieme ai gesuiti, usi alle cospirazioni; allora erano contrari alla democrazia liberale, comunisti, leninisti, gesuiti e neo aristocratici occidentali.

Kennedy e Krushov volevano porre fine alla guerra fredda, disarmare i missili nucleari e collaborare nelle missioni spaziali, dopo di loro hanno comandato i falchi di Wall Street, d’ accordo con ex nazisti; Gerge Bush era amico di Wall Street e dei petrolieri, anche la Cia serviva l’ alta finanza e collaborava con ex nazisti; con Kennedy ce l’ aveva anche la Federal Reserve, perché il presidente voleva emettere un dollaro del governo, ce l’avevano anche la mafia che aveva perso Cuba e i sudisti contrari ai diritti civili.

La mafia è stato lo strumento principale della Cia, per le operazioni coperte e per finanziarsi con la droga, la Permindex di Gelli era una società di copertura di CIA e MI6 britannico, faceva riciclaggio di denaro e traffico d’ armi; i servizi segreti americani erano ostili alla politica dei diritti civili, i petrolieri consideravano Kennedy un comunista e controllavano Johnson. Secondo Gore Vidal, in Usa vi è un partito unico con due destre, che favorisce operazioni segrete e il Nuovo Ordine Mondiale.

Però alta finanza, Cia e Chiesa non sono monolitici, hanno vari anticorpi al loro interno; dalla morte di Kennedy, in Usa comanda il complesso finanziario-militare-industriale che aveva turbato i sonni anche del paramassone Eisenhower; la morte di Kennedy fu voluta dalle superlogge de Maistre, Burke, Compass e Geburah, che poi avrebbero condannato anche Martin Luther King e Robert Kennedy, non ancora iniziato massone.

La morte di Giovanni XXIII e di JFK favorì il maggiore impiego americano in Vietnam, guerra lucrosa anche per sovietici e cinesi, il massone senatore Goldwater era contro diritti civili e comunisti e a favore della guerra, poi adottò idee libertarie; fu scaricato alla presidenza per Johnson, più malleabile, ma non direttamente responsabile degli eventi riguardanti la morte di Kennedy. Per Kennedy, la guerra fredda era il risultato di una cospirazione delle super logge presenti anche nel blocco comunista.

Kennedy attaccò le società segrete e il culto della segretezza, si riferiva alle super logge trasversali e conservatrici che sbandieravano il pericolo comunista e poi collaboravano, per lucro, con i paesi comunisti; aveva conquistato la casa bianca con l’ aiuto delle superlogge progressiste; nel patto di Varsavia, Breznev postulava la dottrina imperiale della sovranità limitata degli stati, poi adottata dall’Unione Europea.

Nel 1964 Lyndon Johnson riprese il programma della nuova frontiera di Kennedy, dichiarò illegale ogni forma di segregazione e nominò un negro giudice della corte suprema, mentre il massone democratico Marshall introdusse un programma di welfare. Intanto le logge progressiste Paine, Columbus, Ioannes, Montesquieu, Daath, Bolivar, Ghedullah, Fraternité, Hiram, Newton-Keynes, Franklin, Carroll, pensavano alla riscossa; erano combattute da quelle conservatrici come Compass, Geburah, Burke, de Maistre, Pan Europa e Leviathan che volevano instaurare un ordine oligarchico.

Martin Luther King prese anche le difese degli ebrei e di Israele e criticò l’antisemitismo, i libertari volevano limitare i poteri dello stato e risvegliare dall’apatia il popolo povero, passivo ed emarginato. Nel 1968 nacque la super loggia conservatrice Three Architects o Three eyes, che doveva coordinare le altre logge conservatrici; Johnson voleva mettere fine alla guerra del Vietnam e potenziare il welfare, ma le logge conservatrici transazionali, che comprendevano anche cinesi e russi, erano contrarie.

Johnson chiese aiuto alla loggia progressista Janus e alle altre logge, ma non lo ebbe, lo accusavano di aver occultato i fatti sulla morte di Kennedy, di aver avallato la commissione Warren e perciò poi sostennero Robert Kennedy alla presidenza. I repubblicani puntarono su Nixon, sostenuto da Kissinger e Rockefeller, per evitare una lotta fratricida, le superlogge fecero un patto, ma non durò e furono uccisi Martin Luther King e Robert Kennedy.

La Ur loggia Carroll era di fede cattolica, Gandhi face parte della Ur loggia Hiram e King di un’altra loggia progressista; la Ur loggia tre occhi nacque in concomitanza con la presidenza Nixon, che portò alla degenerazione liberista e all’avvento di Thatcher e Reagan. Della tre occhi facevano parte Rockefeller, Kissinger, Brzezinski, Agnelli, Cuccia, Sogno, Rothschild, il prete cattolico Guarino, Frank Gigliotti, prete protestante che introdusse Gelli nel Grande Oriente d’ Italia, Friedman, Marcinkus, arcivescovo cattolico di Chicago, Ciu En Lai, Deng Xiaoping, e Schlesinger, che non era d’accordo con i programmi più truci dei conservatori.

Il programma mirava a ridimensionare la sovranità del popolo e dello stato, a favore del mondo degli affari, però non tutti gli aderenti sostenevano eversione, guerra e terrorismo, che erano normali strumenti della politica; nel 1975 Nixon firmò la pace con il Vietnam, tanti ne avevano guadagnato, ma gli americani ne erano stanchi, con la guerra, ne avevano guadagnato anche russi e cinesi. Nel 1971 Kissinger, Ciu En lai e Deng Xiaoping furono affiliati alla tre occhi e la Cina fu ammessa all’ Onu, più avanti avrebbe preso il posto di Formosa al consiglio di sicurezza.

Avevano vinto i pacifisti assecondati da Nixon, perciò le super logge Geburha e Leviathan si vendicarono e fecero scoppiare lo scandalo Watergate, nel 1973 la tre occhi fondò la commissione trilaterale, società para massonica. I politici massoni di destra e di sinistra non sempre coincidevano con le rispettive iniziazioni, anche nei partiti di sinistra possono esserci uomini di destra; in Grecia, la giunta dei colonnelli impose di celebrare la Pasqua, di frequentare la messa, bandì i capelloni e le minigonne.

Al tempo di Peron in Argentina era assiduo Licio Gelli, il regime era stato preceduto dal generale Vileda, membro della P2; Kissinger andò in Cina per incarico di Nixon, quando i rapporti tra Mosca e Pechino non erano buoni; nel 1976 Wojtyla andò in Usa e incontrò Brzezinski, suo compaesano e fondatore della Commissione Trilaterale, perciò gli Usa contribuirono all’elezione a papa di Wojtyla, succeduto a Montini o Paolo VI.

L’ Italia è un laboratorio sperimentale dei mercati e della massoneria, ma anche l’ Europa, per il Nuovo Ordine Mondiale, le Ur logge aristocratiche crearono la tre occhi in vista del terzo millennio, seguendo uno slogan delle logge scozzesi che affermavano che, per creare un Nuovo Ordine, bisognava prima far sprofondare il mondo nel caos. Cioè bisognava destabilizzare per stabilizzare, hanno progettato di riportare ordine partendo dal caos da loro alimentato; comunque, nel 1975 in Portogallo, a opera di militari progressisti, ci fu la rivoluzioni dei garofani che mise fine alla dittatura nata nel 1933, assieme al governo nazista tedesco.

In Grecia la dittatura dei colonnelli si consolidò nel 1967 e il governo prese a legiferare con i decreti, Grecia e Portogallo erano paesi Nato, in Grecia diresse il regime militare il massone reazionario Papadopulos, lo scopo ufficiale della giunta era estirpare il comunismo; con la morte di JFK, Giovanni XXIII, Luther King e la rimozione di Krushov, la tre occhi bloccava l’ onda democratica del 1968. Breznev voleva la sovranità limitata per gli stati e, con la Ur loggia de Maistre di Lenin, la Russia era interessata a tenere alta la tensione; però in Jugoslavia il massone Tito dialogava, comunque Tito era, come Krushov, membro della Ur loggia Golden Eurasia e creò il cartello dei paesi non allineati.

Nel 1991 l’ URSS cessò di esistere, nel 1956 c’ era stata la rivolta d’ Ungheria, nel 1967 quella di Cecoslovacchia e nel 1968 quella di Polonia, in Cecoslovacchia andò al potere il massone Dubcek della Ur loggia Golden Eurasia, in collaborazione con altri massoni progressisti delle Ur logge Thomas Paine, Montesquieu e della conservatrice de Maistre, alla quale erano iscritti Suslov, Antropov e Cernenko. L’involuzione oligarchica era più difficile in paesi a tradizione democratica, dove esistevano Ur logge progressiste ben insidiate.

In questi paesi la democrazia poteva essere svuotata solo dall’ interno, gli individui rassegnati si gestiscono meglio di quelli indipendenti, la rassegnazione è stata coltivata dai regimi autoritari e dalla chiesa, i rassegnati sono consolati con il regno dei cieli; perciò in Usa sono aumentati i poteri del governo federale, in Europa si è svuotato il potere degli stati. In tutti gli stati, occorreva anche ridurre il potere dei parlamenti, a vantaggio di governo, poteri sovrannazionali e autorità varie; lo scopo era ridurre l’eccesso di democrazia, la partecipazione democratica e, con l’aiuto de media, favorire l’apatia e l’ indifferenza popolare.

La crisi della democrazia, analizzata in un documento della commissione trilaterale, invitava i conservatori a ridurre debito e deficit pubblico, alle privatizzazioni, alla deregolamentazione e al taglio della spesa sociale; con l’elezione di Thatcher e Reagan, ci fu il rafforzamento dell’esecutivo rispetto al parlamento, con leggi elettorali ad hoc furono marginalizzati i partiti estremi, imposta austerità e moderazione salariale. Occorreva infiltrare, delegittimare ed eliminare la sinistra e mettere potere e ricchezza in mano a pochi, si affermava di voler difendere la libertà, quanto si voleva solo difendere gli interessi delle corporazioni e delle banche.

I massoni, tramite le lobby, facevano eleggere i presidenti americani, i papi e i presidenti italiani, regolavano le guerre e la politica europea, volevano il controllo sull’ istruzione, sull’ informazione e sulla magistratura, sostenevano il fondamentalismo liberista e di mercato. 35 anni fa ci fu l’attacco alla democrazia, però, per l’ oligarchia, è meglio la democrazia teleguidata che la dittatura, anche se mirano sempre a esorcizzare la democrazia.

Nel rapporto “ la crisi della democrazia ”, stilato nel 1975 dalla commissione trilaterale, alle cui sedute partecipa Monti, si afferma che la democrazia è resa più difficile dalla ricerca di eguaglianza, dalla partecipazione politica, dalla competizione politica, dall’attenzione verso l’elettorato, dall’idea di stato sociale, dalla concertazione con il sindacato; perciò il governo doveva ritornare nelle mani delle élite, il popolo doveva  essere governato da superburocrati e politici nominati dall’élite e non eletti dal popolo.

Secondo questo rapporto, anche il giornalismo televisivo, anche se in parte imbavagliato, ha indebolito l’ autorità di governo, le logge massoniche aristocratiche e sovranazionali sono contro sovranità diffusa, giustizia sociale, pluralismo e laicità, perché anche la religione serve a governare. Nei secoli XVIII e XIX, massoni illuminati e libertari distrussero l’ Ancien Régime, con gli slogan libertà, eguaglianza e fratellanza, volevano togliere il potere ai pochi per darlo ai molti, i socialisti lo volevano fare anche con i patrimoni, oggi la politica ha girato pagina.

Per la restaurazione aristocratica, dopo gli eventi del 1968 e la fine di nazifascismo e comunismo, favoriti anche da super logge aristocratiche, la Ur loggia tre occhi, ha messo in piedi un piano. Nel medioevo il popolo era sotto il controllo della chiesa e delle monarchie, anche se avevano conflitti interni bisognava tornare a quel modello. Nel 1969 l’ Italia era una potenza egemone del Mediterraneo ed esercitava influenza in Medio Oriente, Russia e Iran, purtroppo crebbe l’eversione di tutti i colori; ogni volta che gli italiani hanno provato a decidere del proprio destino, la massoneria ha voluto dire la sua.

Mattei e Moro sono stati eliminati e in Italia si è favorita crisi economica, instabilità politica e terrorismo, la scusa era fermare l’ avanzata del comunismo, le Ur logge conservatrici inglesi comprano politici e informazione italiana, hanno speculato sulla lira, alimentano il terrorismo e in Italia hanno ispirato tre colpi di stato.

L’ Inghilterra, con la sua loggia Thomas Paine, in cui erano iscritti Mazzini e Garibaldi, per interesse economico, ha favorito l’ unità italiana, ma poi ha anche favorito colpi di stato in Italia, dal 1860 a oggi. L’ Inghilterra, fino a mani pulite nel 1992, ha determinato cambiamenti nella politica italiana, creando divisioni grazie a politici italiani asserviti all’ Inghilterra. Nel XX secolo, l’imperialismo inglese favorì l’avvento dell’ imperialismo americano, che oggi ne è il suo braccio armato o secolare.

Oggi il potere cosmopolita è fatto di comitati d’ affari massonici sovranazionali, la politica non è più trasparente e controllabile, dominano, senza controlli, i poteri occulti delle multinazionali, delle banche e dei loro mandanti; è il primato del profitto e della globalizzazione, l’immigrazione incontrollata serve ad abbassare i salari e a frantumare gli stati, si manipolano le elezioni e le istituzioni, mentre la strategia della tensione serve a destabilizzare e poi a creare un nuovo ordine.

Gelli fu iscritto al Grande Oriente d’Italia di palazzo Giustiniani dal reverendo cattolico Frank Gigliotti, membro della loggia Garibaldi di New York, fu messo a capo della P2 o Propaganda, istituita nel 1877 da Mazzini. Kissinger e la Cia proibirono di cacciare Gelli, considerato ambizioso e fascista, poi il Grande Oriente d’Italia, nato dallo scozzismo francese, ottenne il riconoscimento della Gran Loggia Unita d’ Inghilterra, guidata dal duca di Kent.

La P2 affiliò le massime autorità italiane, protetta dalla Ur loggia tre occhi, Gelli era protetto da Kissinger e da Giscard d’ Estaing, della Tre occhi; nel 1969-1970 si tentò il colpo di stato di Borghese, l’attentato alla banca dell’Agricoltura di Milano doveva far salire una richiesta di ordine; Mariano Rumor aderiva alle Ur logge Pan Europa e alla tre occhi, l’operazione fu bloccata soprattutto dal massone progressista Schlesinger.

Fallito il golpe italiano, i massoni si concentrarono nell’ operazione Condor, in America Latina, che negli anni settanta e ottanta consegnò tanti paesi in mano a dittature, grazie all’alleanza tra massoni locali e Ur logge sovranazionali oligarchiche, come la tre occhi, la Burke, la Leviathan, la Geburah, che misero da parte quelle democratiche Bolivar e Columbus. L’ avvento dei regimi di destra prese pretesto dalle formazioni di guerriglieri di sinistra, mossi da ignoti.

In Cile, il socialista Allende era iscritto alle logge Bolivar e Unione Fraterna, divenuto presidente, migliorò il lavoro in fabbrica, aumentò pensioni e salari, distribuì gratuitamente del cibo e latte ai bambini, calmierò il prezzo del pane, migliorò l’istruzione pubblica, costruì case popolari e infrastrutture pubbliche, introdusse il congedo per maternità e il divorzio. Dispose la sospensione del pagamento del debito estero, espropriò latifondi e nazionalizzò industrie, banche e assicurazioni.

Perciò arrivò l’ embargo Usa e ci furono scioperi devastanti, forse manipolati, la propaganda lo accusò d’intenti golpisti, l’ inflazione crebbe; lo stato possedeva due terzi delle grandi imprese e delle banche e Allende era a favore dello statalismo. I circuiti massonici sovranazionali infiltrarono nel paese agenti segreti e provocatori, nel 1973 Allende nominò Pinochet capo di stato maggiore, le logge conservatrici già avevano generali affiliati e perciò Pinochet passò al partito aristocratico.

Il fine non era, come si diceva, realizzare la libertà di mercato, ma favorire gli oligopoli multinazionali, secondo le ricette dell’ Università di Chicago, di Friedman e della Ur loggia tre occhi. Le grandi imprese furono privatizzate a favore dello straniero e quelle piccole fallirono ( oggi anche Draghi vuole far chiudere le piccole imprese ), si tagliò la spesa pubblica, si neutralizzarono i sindacati e si fece una liberalizzazione selvaggia, perciò fu la recessione economica e aumentò la disoccupazione; sembra di leggere la storia odierna dell’ Italia, l’ oligarchia applica sempre le stesse ricette.

I circuiti massonici aristocratici pensavano di ripetere il colpo in Italia e perciò ci fu un tentativo del genere nel 1974; Kissinger accusava Allende di aver violato i diritti umani, ignorando le atrocità commesse dalle dittature militari sudamericane, sostenute dalla sua Ur loggia tre occhi. Allora il governo Andreotti indagava sul golpe in preparazione da parte di Borghese, Sogno e Pacciardi.

Agenti inglesi erano infiltrati nei gangli dello stato, Sogno affermò di voler impedire ai comunisti di andare al potere, il presidente Leone era pronto a sciogliere le camere e imporre una repubblica presidenziale poi, con un parlamento fantasma, reclamata da Berlusconi. Sogno, fin dalla liberazione, era agente inglese e perciò ottenne il via libera anche dai servizi segreti americani, allora la maggior parte degli ufficiali italiani aveva servito il regime fascista.

Kissinger, con la Ur loggia tre occhi e la commissione trilaterale, approvava il progetto di colpo di stato di Sogno, contrastato dal massone democratico Arthur Schlesinger, delle Ur logge Paine e Franklin, che salvò ancora una volta l’ Italia da un progetto golpista e mise anche fine alla dittatura di Salazar in Portogallo e alla dittatura dei colonnelli in Grecia, dove il governo fu affidato a Karamanlis, della Ur loggia Atlantis di Max Weber.

In Italia ci furono attentati e perciò il premier inglese Harold Wilson richiamò all’ordine i servizi segreti inglesi; Kissinger, alleato con Colby, direttore della Cia, non voleva rinunciare al golpe di Sogno, ma Rockefeller, capo della Ur loggia tre occhi, ordinò a Kissinger e Colby di fare dietro front. Gli americani avvertirono, anche se in ritardo, Andreotti e Taviani del tentativo di colpo di stato, ma cercarono di proteggere Sogno, ma Schlesinger avvertì Andreotti e Taviani dei disegni di questo conte ambasciatore.

Sogno era protetto da Rockefeller, Kissinger, Brzezinski e Agnelli, nella seconda metà degli anni settanta, la Ur loggia tre occhi e la commissione trilaterale, da essa dipendente, favorirono la carriera di Licio Gelli e la sua loggia nazionale P2, che dipendeva direttamente dalla Ur loggia tre occhi. Gelli ricevette delle condanne, ma poi fu prosciolto da ogni accusa, miracolo della magistratura indipendente, che ospita anche massoni.

Gli oligarchi erano stati sconfitti in Portogallo, Grecia e Italia e stavano per essere sconfitti in Spagna e i massoni pensarono di limitare le loro azioni in America Latina, con l’ operazione condor; il piano di rinascita democratico di Gelli era nato perché la Nato voleva impedire l’accesso al potere dei comunisti, il Field Manual del fratello delle Tre occhi, Westmoreland, affermava che si doveva destabilizzare per stabilizzare, gli strumenti erano il terrorismo, gli attentati e la guerra psicologica.

La magistratura milanese trasmise al presidente del consiglio Forlani l’ elenco degli iscritti alla P2, nell’ elenco di 962 persone c’ erano ministri, militari, banchieri, tutta la classe dirigente italiana; Berlusconi era iscritto alla P2 e Gelli voleva estendersi, con una sua super loggia sovranazionale, d’accordo con il Vaticano, in America Latina, Wojtyla era affiliato alla Ur loggia tre occhi che voleva la globalizzazione.

La commissione trilaterale, secondo una strategia globale e sovranazionale, esercitava pressioni sui governi, in Cile, il generale golpista Vileda era accompagnato da Kissinger e Gelli era di casa in Cile e Argentina, Andreotti lo incontrò in Argentina all’insediamento di Peron, che aveva grande devozione per Gelli perché era protetto dalla Ur loggia tre occhi e dal Vaticano; Umberto II conferì a Gelli il titolo di conte, Gelli era presente all’insediamento di Carter.

Nel 1982 il parlamento sciolse la loggia P2, Calvi fu trovato impiccato a Londra, Marcinkus, capo dello Ior, fu accusato di truffa, Gelli fu arrestato in Francia ma, grazie a complicità, evase; Sindona fu arrestato come mandante dell’omicidio del giudice Ambrosoli e fu avvelenato in carcere. Dal 1974 al 1991, sotto Thatcher e Reagan, un patto segreto legava i massoni impegnati nella globalizzazione, erano chiamati United Freemasons for Globalisation, obbedienti alla Ur loggia tre occhi e altre logge aristocratiche sovranazionali.

Dopo mani pulite, il partito comunista assorbì le macerie di DC e PSI, però senza dar vita a un partito e una democrazia moderna, senza riformare i codici fascisti, perché la chiesa era contraria, senza abolire il divieto di appartenenza alle logge, che non esiste negli altri paesi occidentali; però il PCI denunciò Cossiga di attentato alla costituzione, Gelli fu prosciolto, la P2 assolta dall’ accusa di cospirazione. Nel 1992 ci fu mani pulite, le privatizzazioni, il patto di Maastricht e, nel nuovo millennio, l’ euro; nel 2008, con la crisi dei subprime americani, il debito pubblico italiano raggiunse il 107% del PIL.

Gelli ricevette diverse condanne, comunisti e democristiani erano ufficialmente contrari ai massoni, ma il back office, con la loro complicità, aveva sempre funzionato, ambienti atlantici erano interessati a colpi di stato, privatizzazioni, riduzione del welfare, contenimento dei salari e riduzioni della spesa pubblica; non erano piani solo dell’ Unione Europea. La Gran Bretagna entrò nell’ Unione con un piede solo, partecipando contemporaneamente, come una potenza imperiale, al signoraggio monetario su sterlina ed euro ed esigendo annualmente restituzioni finanziarie dall’Unione e nessuno stato europeo ha mosso obiezioni.

All’Italia, paese sconfitto in guerra e con basi militari e servizi segreti controllati dagli americani, non lo avrebbero consentito. La Banca d’ Inghilterra, nata nel 1694, era una banca privata e nel 1946 fu nazionalizzata, altre banche centrali, inclusa la BCE, sono private e nessuno muove obiezioni; lo stato inglese e i servizi segreti inglesi controllano anche le super logge sovrannazionali. 

Il piano di rinascita democratico di Gelli del 1975 rifletteva la strategia delle Ur logge oligarchiche che, alla commissione trilaterale, avevano presentato la relazione sulla crisi della democrazia. Volevano ridurre la libertà per ottenere più governabilità e potenziare il liberismo, poi i piduisti furono riciclati dal regime democristiano, come del resto fece il fascismo con i massoni importanti e il Piemonte con alti ufficiali borbonici.

Il piano di rinascita democratica ispirò il programma d Berlusconi, nel 2000 il debito pubblico esplose con l’ entrata nell’euro, poiché l’Italia era priva di una sua moneta, l’ euro era emesso dalle banche centrali, su autorizzazione della BCE; il bilancio del governo Berlusconi fu deludente come quello successivo di sinistra. L’ex fascista Gelli voleva una dittatura temporanea e aveva simpatie anche per Stalin, il Grande Oriente d’Italia, ricostituito nel 1943, fu riconosciuto dalla Gran Loggia Unita d’Inghilterra nel 1972, la P2 obbediva al GOI; i magistrati acconsentirono alla manipolazione della lista degli aderenti alla P2, tra i quali pare ci fosse anche Dalla Chiesa.

Nel 1967 l’ Egitto bloccò il canale di Suez e Israele intervenne, nel 1973 fu la guerra del Kippur, Kissinger, sotto Rockefeller e Ur loggia tre occhi, spinse gli israeliani alla guerra e poi li costrinse a ritirarsi, fu la crisi energetica che alimentò la speculazione. Nel 1979 ci fu la guerra tra Irak e Iran, ci furono riflessi su prezzi del petrolio e le grandi compagnie petrolifere, come quella di Rockefeller, ne guadagnarono; in questi eventi, la Ur loggia tre occhi operava di concerto con la Burke, la Geburah e la Amun, nata nel 1972 in Medio Oriente; da allora, le logge aristocratiche, nel favorire gli eventi per speculare, agivano di concerto anche con gli emiri dell’OPEC.

Nel 1978 nacque la Ur loggia aristocratica White Eagle e, d’ accordo con Breznev e Andropov, la Ur loggia tre occhi fece nascere l’ Ur loggia Amun, che orchestrò la guerra del Kippur, ne facevano parte Andropov, Kissinger, Moshe Dayan, Assad, Bumedienne, Sadat; Golda Meier rifiutò l’affiliazione perché iscritta alle Ur logge progressiste Ghedullah e Daath. La Amun, diretta dalla tre occhi, ebbe una voce fondamentale nelle decisioni dell’ Opec e nelle guerre successive in Medio Oriente.

Lo stato minimo e l’esaltazione del mercato erano voluti da Friedman e Von Hayek, contrari al deficit spending di Keynes e al welfare, la crisi energetica del 1973 aiutò i loro piani, la Thatcher era affiliata alla Ur loggia Burke ed era seguace di Hayek, suo confratello massone, fu seguita dall’affermazione di Reagan. La dottrina di Keynes era avversata e il monetarismo di Friedman era contro l’inflazione, ma alzava i tassi che potevano farla risalire.

I monetaristi erano contro l’inflazione, nata dal deficit spending o di bilancio, la crescita dei salari e la spesa pubblica, chiedevano meno tasse. Furono tagliati gli aiuti alle famiglie povere, imposta la deregolamentazione legislativa, le compagnie di servizi Usa furono privatizzate; perciò cadde l’inflazione, ma aumentò la disoccupazione, crebbe la povertà e in Usa il deficit commerciale, crebbero debiti e spese militari. In Gran Bretagna, la Thatcher fece delle privatizzazioni, ridusse le imposte sui redditi più alti e aumentò le imposte sui consumi, era il programma anche di Berlusconi, nel 1981 in Gran Bretagna la disoccupazione arrivò al 13%.

In Usa, nella corsa alla presidenza, la Ur loggia tre occhi di Brzezinski controllava sia Ford che Carter, dei due partiti in corsa, vinse Carter e divenne papa il compaesano di Brzezinski, Wojtyla; la Ur loggia tre occhi, grazie anche alle affiliazioni, si estendeva anche in Cina, in America Latina e in Medio Oriente; perciò nel 1978, per contrastarla, sempre da posizioni conservatrici, le Ur logge Burke e Geburah fecero nasce la White Eagle, che favorirono l’affermazione di Thatcher e Reagan, vi aderì anche Casey, direttore della Cia.

Affiliato alla Ur logga tre occhi era anche lo scià Reza Pahlavi, iniziato anche alle Ur logge Ibn Arabi, alla Leviathan, la Burke, la Geburah, la Amun e la de Maistre; però, con un tradimento, nel 1979 queste logge favorirono anche la rivoluzione iraniana e la cacciata dello scià, con l’ avvento di Khomeyni e l’alleanza provvisoria tra marxisti e islamisti; allo scià successe provvisoriamente il massone democratico Bakhtiar, della Ur loggia Ibn Arabi, scalzato poi dal regime teocratico.

In pratica, massoni oligarchici dell’aquila bianca avevano detronizzato lo scià Pahlavi della tre occhi; poi i massoni dell’aquila bianca organizzarono manifestazioni antiamericane che culminarono nell’occupazione dell’ambasciata americana; infine, la tre occhi e l’aquila bianca decisero, con la mediazione della Burke, la pace; come succede tra galantuomini, ci furono trattative per la spartizione delle poltrone, però alcuni carrieristi avevano la doppia appartenenza.

Nel 1981 il massone della tre occhi, Hinckley, sparò a Reagan senza ucciderlo, in quegli anni i sovietici sostenevano la loggia Amun. I membri della White Eagle decisero di vendicarsi per l’attentato a Reagan e perciò ci fu l’ attentato a Wojtyla, della tre occhi; per la pace si battevano la democratica Ur loggia Paine e l’ oligarchica Ur loggia Burke, alla prima erano stati iniziati Mazzini e Garibaldi, questo clima diede vita alla Fabian Society, della Burke facevano parte i Rothschild.

Erano affiliati alla P2 Peron e Vileda, Gelli dipendeva dal Grande Oriente d’Italia e dalla tre occhi, senza affiliazione in quest’ ultima. Moro aveva una strategia mediterranea e terzomondista, volva aprire a sinistra, ridurre la sudditanza italiana e modernizzate il paese, come Mattei, pagò con la vita; allora il PCI era tenuto distante dal governo, anche per impedirgli di fare rivelazioni ai russi sull’alleanza atlantica. A Moro successe Andreotti e si chiuse il dialogo con il PCI; nel governo c’ erano anglofili e filoamericani, prima delle Merkel, Berlinguer predicava austerità e lotta al consumismo.

Dal 1993, dopo mani pulite, la grande industria di stato fu smembrata e venduta a banche d’ affari anglosassoni, queste industrie, in un’economia mista, avevano visto lo stato imprenditore come terza via tra capitalismo e comunismo, trasformarono l’Italia nella quinta potenza industriale; dal 1978 al 1992 il pentapartito difendette l’ industria di stato, la svendita fu effettuata dal 1993, con la regia di Mario Draghi delle Ur logge tre occhi e aquila bianca, queste privatizzazioni furono fatte da Amato, Ciampi, Dini, Berlusconi, Prodi e D’Alema.

Un patto legava le logge aristocratiche aquila bianca e tre occhi, crearono disuguaglianza e disoccupati in nome del pareggio di bilancio, del primato del mercato, dell’ indipendenza delle banche centrali, del primato dei tecnocrati e dell’ economia; l’Italia fu anche segnata da attentati terroristici. In Italia, Gigliotti, agente della Cia, ottenne l’ apertura di logge americane extraterritoriali; in contrasto con le norme massoniche, volevano colonizzare la massoneria italiana, cercando un accordo con la chiesa; l’ accordo fu favorito da padre Rosario Esposito e dal gesuita Giovanni Caprile.

Le logge americane erano meno invasive di quelle sovranazionali, operanti in Italia dalla metà dell’ottocento, era il caso della Ur loggia Paine, il gran maestro Gamberini favorì il riavvicinamento tra chiesa e massoneria, collaborò anche il massone Angelo Roncalli e Paolo VI; alla P2 di Gelli partecipavano servizi atlantici e italiani, come accertò la commissione Anselmi, questa aveva una piramide superiore e una inferiore.

Non esiste una loggia madre del mondo, tipo la gran loggia unita d’Inghilterra, risalente al 1717, data in cui la massoneria speculativa fu rifondata, esiste però un rito scozzese e delle logge segrete o riservate, soprattutto in Italia, la chiesa ha rapporti con i massoni, sono stretti i rapporti tra massoni e servizi segreti. Gelli progettava di trasferirsi in Usa, Moro fu minacciato da Kissinger e poi si disse che la P2 era responsabile della sua morte, la Ur loggia tre occhi è diretta da esponenti britannici.

Gli omicidi di Mattei e Moro e gli atti terroristici furono depistati dai servizi del Supersismi o Nuova P2, Gelli contava sull’ amicizia di Phil Guarino, fratello della tre occhi e dell’ aquila bianca e amico di Reagan; poco dopo la perquisizione a danno di Gelli ci fu l’ attentato a Reagan e poi ci fu l’ attentato a Giovanni Paolo II. Nel luglio del 1981 Brzezinski, Albright, Chirac, del fronte massonico oligarchico, presentarono il progetto United Freemasons for Globalisation, prendendo contatto con i democratici Schlesinger, Galbraith, Mitterand, con il rosacrociano Roncalli, con Rabin e Palme.

Schlesinger rivelò il suo piano contrario ai disegni della Ur loggia tre occhi, però gli oligarchici controllavano i governi di Usa e di Gran Bretagna e le istituzioni internazionali; per la creazione del nuovo ordine mondiale, nell’obiettivo c’ era la Russia, perciò, si diede scacco alla super loggia democratica de Maistre creata in Svizzera da Lenin e si accelerò il progetto d’integrazione europea, secondo il disegno aristocratico di Kalergi- Monnet e non di quello democratico di Spinelli e si favorì la riunificazione tedesca.

Si mise fine all’ operazione condor e alle dittature sudamericane e all’apartheid sudafricano, facendo scarcerare il massone Mandela, affiliato alle superlogge Arjuna, fondata da Gandhi, alla Hiram e alla Paine; bisognava anche smantellare le organizzazioni terroristiche come le brigate rosse, la tedesca Baader Meinov e la P2. Questi accordi tra superlogge aristocratiche e democratiche andavano dal 1981 al 1992, poiché non sono galantuomini i partiti e gli stati, non lo sono nemmeno le superlogge, perciò non furono sempre rispettati, ciò malgrado, se ne fecero degli altri dal 1992 al 2001.

Le banche centrali agivano di concerto con il vertice della Banca dei Regolamenti Internazionali di Basilea, controllata dalle banche centrali private; le banche centrali controllavano i governi, con i prestiti e comprando i politici. I prestiti concessi dal FMI alla Grecia e all’Europa Orientale servivano a rimborsare prestiti fatti alle loro banche, poi il FMI impose le privatizzazioni, che, com’era accaduto in Russia con la fine del comunismo, arricchirono banchieri, politici e uomini d’ affari.

Il FMI aveva stretto legami con gruppi finanziari internazionali, con le sue ricette provocò grandi danni all’ Argentina e alla Russia postsovietica, che svendette le industrie, mentre, in altri paesi, il neoliberismo provocò il fallimento di tante aziende; nel 1994 Clinton firmò il trattato Nafta con il Messico e il Canada, che fu l’atto ufficiale di nascita dell’inizio della globalizzazione, l’ effetto fu catastrofico su occupazione, redditi di lavoro, povertà e ambiente.

In America settentrionale cadevano le restrizioni sul movimento dei capitali ma non sui movimenti delle persone, in Usa si privatizzò e si tagliò il Welfare, le multinazionali americani e giapponesi delocalizzavano in Messico e in Cina e perciò in Usa si persero molti posti di lavoro. La concorrenza di paesi senza sindacato, come la Cina, era grandissima, però all’inizio i comunisti cinesi temevano gli investimenti occidentali perché non volevano essere colonizzati.

Con questa politica sono aumentati gli stipendi dei manager e la mobilità sociale, da una classe alle altre, è stata bloccata ed è stata favorita la rendita finanziaria; nel 2001, al G8 di Genova, le corporazioni internazionali amarono i provocatori. I servizi di sicurezza Usa sapevano dei preparativi per l’attentato dell’ 11 settembre 2001 che favorì l’ emanazione del Patriot Act e di leggi successive che intaccavano le libertà personali, con sorveglianza delle comunicazioni, perquisizioni domiciliari senza mandato, riduzione dei poteri della magistratura e detenzione dei sospetti a tempo indeterminato.

In Gran Bretagna il socialismo democratico si riteneva lo sviluppo logico del liberalismo, era sostenuto dalla Società Fabiana e da Keynes, chiedeva riforme sociali e uno stato interventista, cioè assistenza medica gratuita, lavori pubblici e nazionalizzazioni; la Banca d’Inghilterra fu nazionalizzata, come le miniere e l’acciaio e l’economia inglese divenne un’economia mista; in Svezia, per coprire i servizi sociali, s’introdusse un’ imposta fortemente progressiva, si voleva un socialismo redistributivo che salvasse il mercato; in tal modo si bloccava il processo rivoluzionario, lo stato combatteva le disuguaglianze, faceva nascere il welfare state e i cittadini partecipavano al processo decisionale.

Invece In Usa Reagan, Hayek e Friedman volevano lo stato minimo, all’ombra dello stato, si annidano, privilegi, rendite, sprechi e parassitismo, in quel paese si rifiutò il welfare, si ridussero le tasse, si deregolamentò e si privatizzò; questa politica fece aumentare la povertà, il sottoproletariato, la delinquenza e la disoccupazione. 45 milioni di cittadini erano senza assistenza sanitaria e nel paese mancava una politica di redistribuzione della ricchezza.

Secondo Hayek, con l’aumento della ricchezza nazionale, tutti ne avrebbero ricevuto dei vantaggi, affermava che disuguaglianze nascevano da scelte sbagliate del governo, affermava che il mercato coincideva con la libertà, era contro Keynes, solidarietà e giustizia sociale, affermava che il capitalismo era la società migliore; però, nelle faccende di governo, era sempre il denaro delle Ur logge che comprava o condizionava l’accesso al potere, la corruzione politica esiste in tutti i paesi.

Nel 1992, con il trattato di Maastricht, le logge oligarchiche investirono su Mario Draghi, superbanchiere della BCE di Francoforte ed ex dirigente della Goldman Sachs, affiliato alla tre occhi, alla Compass, alla Burke, alla Der Ring e alla Pan-Europa, il quale, dal 2012, era vicino alla lobby finanziaria di Bruxelles, cioè dava denaro alle banche, controllate dai soliti ignoti; l’Unione Europea, con il fiscal Compact, contrastava il deficit di bilancio, rendeva il lavoro più flessibile, favoriva le privatizzazioni, declassava gli stati, inoltre, dal 2013 i bilanci degli stati erano validati da Bruxelles.

Per conseguenza, calò l’ inflazione ma fu la decrescita economica, aumentò lo spread italiano e la BCE finanziò le banche all’1%, spingendo le banche a investire in titoli pubblici di paesi poi risultati insolventi, aumentando la pressione fiscale e favorendo la riduzione della spesa pubblica. Mario Draghi, Giorgio Napolitano, Mario Monti, Carlo Padoan, Massimo D’Alema, Corrado Passera, Visco, Barroso, Lagarde, Sarkozy, Hollande, Blair, Merkel, Schauble, Bill Gates, erano tutti affiliati a logge oligarchiche; inoltre dirigenti cinesi come Deng Xiaoping, giapponesi, arabi, turchi e russi, tutti accumunati dall’interesse e alcuni di loro sostenevano scontri militari e terrorismo.

Nel programma massoni uniti per la globalizzazione del 1980-2001, si erano uniti massoni oligarchici e massoni democratici, le Ur logge oligarchiche White Eagle, Three eyes e Burke volevano introdurre il capitalismo in Cina, però senza democratizzazione, invece i massoni democratici cinesi della Paine volevano la democratizzazione, perciò nel 1989 esplose la protesta di piazza a Tienanmen, con studenti che chiedevano la democrazia.

Tra i protestanti c’erano ex comunisti, in Cina i dirigenti sono tutti comunisti, anche se solo di nome, criticavano la svolta pseudoliberista di Deng Xiaoping, i manifestanti chiedevano anche la fine della corruzione e del nepotismo, il multipartitismo, la fine della censura e più attenzione ai problemi sociali. Esaltavano il massone progressista e libertario Sun Yat-sun, che fece cadere l’ ultima dinastia Manciù ( 1912 ), Deng optò per la repressione, senza tener conto del moderatismo di Gorbaciov, aderente alla Ur loggia Golden Eurasia; dopo la repressione del 1989, nel 1990 nacque la super loggia cinese Tao Lodge, collegata alla Tre occhi.

Gli Usa sfruttarono la guerra in Afganistan per indebolire l’ URSS, Osama Bin  Laden fu iniziato nel 1957 alla Tre occhi da Brzezinski, gli esponenti del PCUS della de Maistre furono messi fuori gioco e fu favorito Gorbaciov che voleva arrivare a un sistema democratico, in realtà, con le privatizzazioni, questo favorì oligarchi russi e speculatori esteri, in queste operazioni fu manipolato dalle superlogge Pan Europa e Lux ad Orientem, poi cedette il posto a Boris Eltsin, della super loggia Lux, fondata nel 1967 da Brzezinski.

Gli organismi internazionali FMI e Banca Mondiale avevano sede a Washington, il paese che riceveva da loro finanziamenti doveva ridurre debito e deficit, deregolamentare e privatizzare, alzare i tassi, aumentare le tasse e ridurre il welfare, come nella politica di austerità europea; con questa cura, in Russia di ridussero produzione industriale, redditi individuali e Pil e aumentò la disoccupazione, la povertà, l’ alcolismo e la criminalità.

Nel 2004, con Putin, la Russia ha ripreso a crescere e ha nazionalizzato grandi compagnie, stesso copione nei paesi del vecchio patto di Varsavia, nel 1992 fu firmato il trattato di Maastricht e nel 2007 quello di Lisbona, fu creato l’ euro senza eurobond; in Inghilterra alla Thatcher era succeduto Tony Blair, socialdemocratico e massone oligarchico, della super loggia Burke, in Israele, la morte di Rabin, della super loggia Daath, impedì la pace con Arafat, appartenente alla super loggia Amun, c’era chi aveva interesse a far durare il conflitto tra israeliani e palestinesi.

Craxi, vicino al mondo arabo, fu affiliato alla Amun, i massoni oligarchici volevano separare la finanza dal controllo politico, Ciampi e Andreatta erano massoni e approvavano questo progetto; perciò Andreatta smantellò l’industria statale e Ciampi sganciò la Banca d’ Italia dal Tesoro, in modo che smettesse di finanziare il Tesoro. Tedeschi e francesi erano gelosi della concorrenza italiana; l’ Italia aveva il primato commerciale nel Mediterraneo, con la Russia e con l’ Iran, Andreotti temeva la riunificazione tedesca ed era al corrente dei piani anglo-americani e dei mercati contro l’ Italia.

Prima di controllare totalmente i governi italiani loro agenti, i nostri grandi soci europei hanno sempre temuto le potenzialità dell’ Italia, per la politica filoaraba di Mattei, quella di Moro e di Craxi, l’ aereo di Mattei fu sabotato dalla mafia, al servizio degli inglesi dal 1860 e degli americani dal 1945; Moro fu ucciso perché era l’uomo dell’ apertura a sinistra, Mario Moretti era collegato ai servizi americani, Edgardo Sogno a quelli inglesi; fu la stagione delle stragi, Ciampi, Andreatta e De Mita lavoravano per svendere l’Italia allo straniero, Napolitano avrebbe seguito il loro esempio.

Abolita la lira, aumentò l’interesse sul debito pubblico perché lo stato non poteva più finanziarsi a costo zero come fanno gli Usa e il Giappone, le grandi imprese italiane non investivano più nelle aziende, ma in titoli di stato che rendevano di più, aumentò flessibilità del lavoro e precariato; negli anni novanta cominciarono le privatizzazioni, così le partecipazioni statali, temute da francesi e tedeschi, quasi scomparvero; la fine dell’Iri fu gestita da Prodi, Andreatta e Amato, il dogma dell’ Europa e dell’ euro c’ è costato caro.

Tutte le banche si dedicavano ad attività speculative, che generavano derivati senza copertura, perciò nel 2007 in Usa il sistema bancario era saltato, le loro perdite superavano il valore dell’ economia reale, perciò la Fed, per salvarle, ha trasferito alle banche 17.000 miliardi di dollari. Prima del loro collasso, i profitti bancari erano aumentati con le operazioni speculative, con il QE, le banche centrali fornivano le banche sempre di nuova liquidità, come fa oggi la BCE.

Il divorzio tra Tesoro e Banca d’ Italia aveva impedito allo stato di finanziarsi a basso costo, l’ ingresso nell’eurozona toglieva alla Banca d’ Italia la sovranità monetaria e Fiscal Compact toglieva allo stato il controllo sul bilancio; però il pareggio di bilancio è difficile senza ripresa, al suo posto invece arriva la depressione. Invece bisognerebbe che i tassi d’ interesse fossero più bassi del tasso di crescita, in Italia la ricchezza nazionale è molto più alta del Pil, il che è una forma di garanzia per i creditori dello stato.

L’ oligarchia internazionale vuole togliere di mezzi gli stati nazionali, facendoli indebitare e infiltrandoli con suoi agenti, usando la corruzione; anche gli Usa paiono preda dei britannici che vogliono aumentare i conflitti e usano la forza militare Usa, mentre la corona inglese vuole ridurre la popolazione mondiale ( Galloni ); in questo quadro, la Germania si consola con l’esportazione, però la Cina vuole aumentare la domanda interna.

Bisogna contrastare i sicari dell’Italia e le controriforme che hanno azzoppato il paese, gli Usa hanno dimostrato che la moneta non crea sempre spinte inflazionistiche, anche perché la maggior parte di essa è virtuale, cioè elettronica o di conto; bisogna sostenere l’ economia reale, contro Bruxelles che obbedisce ai globalizzatori, non si rispetta l’ ambiente, né la salute. Andreatta e Ciampi erano garanti per l’ Italia del patto massonico per la globalizzazione, insieme a Napolitano, Cossiga, Spadolini e Amato.

In Italia, fino agli anni ottanta, i lavoratori hanno visto migliorare la loro condizione sociale, sono aumentati i salari, ferie e dritti dei lavoratori, è stata adottata una democrazia partecipata e lo statuto dei lavoratori; per paura del comunismo, le classi dominanti hanno ceduto potere e margini di profitto, caduta l’ Urss, hanno voluto recuperare privilegi, profitto e potere, la democrazia è stata minata e i lavoratori, traditi dai partiti di sinistra e dai sindacati, sono diventati più arrendevoli.

Nel 1978 il capitalismo si affermò in Cina, con i costi più bassi il paese attirò investimenti esteri, il turbocapitalismo vuole il controllo delle risorse, l’ abbassamento dei costi e delle imposte sul capitale, favorisce il falso di bilancio, elezioni truccate e controllo pagato sulla politica. Portare il salario al livello di sussistenza significa reintrodurre la schiavitù, inoltre, con i conflitti, le multinazionali ricevono grandi profitti con le armi.

Alla fine però tutti gli imperi sono desinati a cadere, perché pochi sguazzano nella ricchezza e tanti nella miseria, nell’inquinamento e nella violenza, oggi un impero invisibile, tramite persone non elette, controlla governo, partiti e media; politici e dirigenti sono nominati perché obbedienti e discreti e rimangono in carica a prescindere dal partito di appartenenza; oggi pare che gli americani abbiano rinunciato alla dichiarazione d’Indipendenza e gli occidentali alla dichiarazione dei diritti, cioè ai vecchi ideali occidentali di eguaglianza e di giustizia.

L’ impero occidentale ha imposto la disciplina con il G8, la Nato, la Banca Mondiale, il Fondo Monetario, il WTO, l’ OCSE, il TTIP, però oggi, con l’ aristocrazia della finanza internazionale e con la globalizzazione, si apre dialetticamente lo spazio per una rivoluzione mondiale, sperando che anche questa non sia manipolata o tele diretta da poteri occulti. Per realizzare il disegno del Nuovo Ordine Mondiale, si è preferito provocare il declino dei parlamenti e degli stati, che hanno sempre meno potere, anche all’ interno dei loro confini.

Il terzo emarginato mondo si trova anche nel primo, il secolo XIX era britannico e il XX era americano, il XXI potrebbe essere cinese; una plutocrazia segreta internazionale non è interessata a difendere la sovranità del popolo, il back office dirigenziale è fatto da Usa e Gran Bretagna, dove sono nate le prime Ur logge che hanno creato altre super logge a loro soggette in tutto il mondo. L’ordine finanziario mondiale non può esistere senza corruzione, violenza e guerra, perché vuole estrarre il massimo di plus valore dagli esseri umani, come si fa con le vacche degli allevamenti intensivi. 

Bisognerebbe essere governati da sovrani illuminati, l’ oligarchia massonica dovrebbe essere fatto di superuomini invisibili che dovrebbero lavorare anche per il benessere del popolo bestiame; però le Ur logge sono divise tra loro e al loro interno, alcuni loro rappresentanti sono stati contro l’ancien regime e le sue ingiustizie e contro il potere della chiesa, altri difendono la religione, alcuni sono libertari. Altri sono contrari a estendere l’ eguaglianza agli uomini immeritevoli o disubbidienti, cioè sono anche contro il suffragio universale, per alcuni di loro, la dichiarazione universale dei diritti dell’uomo è velleitaria, mentre altri la difendono.

Il nuovo ordine mondiale dovrebbe fermare l’onda lunga democratica, in genere, i massoni oligarchici sono contro l’ autorità immeritata, vogliono il governo dello spirito e della finanza, finanziano opere filantropiche e ritengono la libera muratoria la più giusta delle associazioni. Però i massoni non sono profeti disarmati, alimentano guerre, terrorismo e omicidi e si fanno guerra, si ritengono destinati al dominio mondiale.

Malgrado le loro divisioni interne, aiutati dai loro servitori politici, hanno elaborato un piano per far precipitare le economie delle democrazie occidentali e abrogare la sovranità nazionale e popolare. A causa della dialettica interna, la massoneria è bifronte, non crede al diritto di sangue, però tanti massoni credono ai diritti civili e ritengono che il diritto a governare spetti all’ aristocrazia dello spirito, perciò forse un giorno faranno i conti anche con i pupazzi modesti che, al governo, li hanno serviti in cambio di privilegi. 

I massoni, mutuando al pensiero gnostico-valentiniano, che divideva gli uomini in materiali, razionali e spirituali, ritengono che l’ umanità sia da perfezionare gradualmente per mano di maestri illuminati. Anche dagli ambienti elitari è nato il fascismo, oggi per gli iperliberisti e i globalizzatori, lo stato è un problema come la democrazia e perciò deve essere indebolito, gli oligarchici si muovono anche per eliminare ogni tipo di sovranità, monetaria, politica, nazionale e personale.

Non vogliono istituzioni funzionanti e controllabili dal popolo, per piegare gli stati, li costringono a reperire risorse nel mercato dei capitali e ad indebitarsi, la BCE vuole solo garantire la stabilità dei prezzi; in Unione Europea una commissione non eletta legifera al posto del parlamento, favorendo politiche recessive, mentre Draghi era intento solo a finanziare le banche. I mondialisti vogliono creare un nuovo ordine sociale, però all’ interno del back office esistono lotte di potere per la strada giusta da prendere, oligarchica o democratica.

Con una rinata nobiltà nera ( ex vaticana ) tornerà la dicotomia padroni-schiavi, trasformando l’uomo in una merce; mentre una minoranza accumula ricchezze, la BCE, stampando banconote, che sono pezzi di carta, e con la moneta virtuale ed elettronica, per conto dei suoi mandanti, ha in mano l’eldorado e può comparsi il mondo. L’ abbattimento delle torri gemelle dell’ 11/9/2001 è stato un complotto, le crisi sono create e risolte secondo i desideri delle logge sovranazionali che vogliono vedere se l’umanità è in grado di reagire alle trame o subire per diventare schiava per mille anni.

Al Qaeda era funzionale alla superloggia tre occhi, ma anche alle superlogge aquila bianca e Burke, però nel 2001 Bin Laden e Al Qaeda passarono alla dipendenza della superloggia Hathor e della Geburah, per recitare un nuovo copione del nuovo ordine mondiale; Berlusconi fu rifiutato dalla Hathor e Renzi dalla Tre occhi. La nuova stagione imperiale era diretta dalla Hathor, dalla Geburah e dalla Amun, forte in medio oriente.

Nel 2004, con un compromesso tra oligarchici e democratici, nacque la super loggia Maat, degli oligarchici facevano parte Hathor, Compass e i guerrafondai della Geburah, alla Maat fu iniziato Obama, però vi confluirono anche Ted Kennedy e Clinton. La crisi Usa del 2008 è stata programmata, come la crisi di alcuni paesi europei del 2011; la Hathor e la Geburah hanno favorito le guerre in Afganistan e Iraq.

In gioco c’era il petrolio iracheno e l’ oppio afgano, perciò la Hathor lasciò il medio oriente nel caos, la costruzione europea prevedeva una gestione tecnocratica e oligarchica, la BCE aveva potere di vita e di morte sugli stati, senza dover rispondere a un potere politico; con la crisi degli spread, non ha fatto il prestatore di ultima istanza agli stati, come fanno le banche centrali, la troika lavorava solo al servizio delle logge sovranazionali e dell’alta finanza.

Il programma, secondo il dogma dello stato minimo, chiedeva riforme strutturali, che era una definizione ambigua, rigore nei conti pubblici, aumento delle tasse e dell’età pensionabile, diminuzione del costo del lavoro e sua precarizzazione, inoltre privatizzazioni, diminuzione del welfare e dei servizi pubblici, praticamente ciò che è stato richiesto all’Italia e alla Grecia. Per l’oligarchia, la democrazia deve essere formale, mentre il vero potere deve appartenere agli spiriti elevati e in parte a quelli che li servono, l’ élite sa maneggiare bene il denaro che, in realtà, non ha nessun valore intrinseco.

Nel 2006 l’egemonia della Hathor era sfumata ed era il momento della tre occhi, di Pan Europa, Compass, Burke, Babel, Der Rring, Tao Lodge, con il fine di attuare un nuovo secolo europeo e realizzare un nuovo feudalesimo, con al vertice massoni privi del lignaggio del sangue, un modello da esportare negli altri continenti e ispirato all’oligarchia comunista cinese; Monti doveva solo destabilizzare l’Italia, senza spargimento di sangue, senza fisime democratiche ed egualitarie.

Però ci fu il risveglio della democratica Paine e del Grande Oriente Democratico Italiano, che cercarono di spingere Obama a una svolta rooseveltiana; dietro le recenti manifestazioni studentesche di Hong Kong c’ è lo zampino di logge cinesi e della Paine, mentre la Hathor è tornata in scena con la nascita dell’ISIS da essa patrocinato. Dopo due secoli di dominio democratico, gli oligarchici avevano ripreso l’ iniziativa; l’ Europa è un laboratorio e la Grecia e l’ Italia un laboratorio nel laboratorio, vogliono trasformare i cittadini in sudditi degli aristocratici di spirito; se si fossero creati gli eurobond, sarebbe cessata la speculazione sui titoli a causa dei differenziali degli spread.

Vogliono puntare sulle privatizzazioni e su una manodopera immigrata a buon mercato e arrendevole e trasformare i cittadini in sudditi; Enrico Letta è legato all’ OPUS Dei e alle organizzazioni para massoniche, a Vaticano, Bruxelles, Francoforte e Berlino; Schauble, ministro delle finanze tedesco, è un massone reazionario e intransigente, tuttavia è elogiato dalla nostra informazione.

In Francia sono state bloccate le riforme elettorali promesse da Hollande, Matteo Renzi vorrebbe essere iniziato alla super loggia tre occhi, ma non si fidano di lui, come non si fidavano di Berlusconi, anche se li hanno utilizzati entrambi; a questa loggia sono iscritti Napolitano, Draghi, Schauble e Lagarde; credono che Renzi sia un arrivista spregiudicato, un voltafaccia ambizioso, in realtà, ritengono di non poterlo controllare, cioè che è poco obbediente; ma Renzi, come Berlusconi,  non è peggiore di tanti politici europei al servizio della nomenclatura, perciò Renzi, sentitosi rifiutato, ha chiesto l’ affiliazione alla super loggia Leviathan.

Secondo Rino Formica, Renzi porta avanti il programma di Rinascita democratica di Gelli, il quale si uniformava al testo del 1975 sulla crisi della democrazia, redatto dalla commissione trilaterale, dipendente dalla super loggia tre occhi. Sono stati massoni i presidenti italiani Einaudi, Saragat, Cossiga, Ciampi e Napolitano, furono sostenuti dai massoni Leone e Pertini; Mario Draghi, uomo di fiducia delle superlogge reazionarie e dell’alta finanza, è tra i massimi responsabili della governance europea.

Nel 2012 il massone democratico Hollande, del Grande Oriente di Francia e della loggia Lassalle, appoggiato dalle super logge Paine e Montesquieu, prevalse sull’ oligarchico Sarkozy della superloggia Hathor, legato alla Cia; sono stati i massoni a creare le istituzioni internazionali, il mondo politico moderno è stato creato dai massoni, con tutte le libertà; dal novecento e soprattutto dagli anni sessanta i massoni oligarchici hanno voluto la rivincita.

Poiché l’Italia era un paese in bilico tra comunisti e clericali, i massoni italiani, condannati ufficialmente dalla chiesa, dal fascismo e dal comunismo, grazie a un’informazione asservita ai potenti e alla legge che vietava le associazioni segrete, vivevano nascosti; i comunisti si dichiararono contro la massoneria, eppure erano stati massoni Bauer, Marx, Engels, Lenin, Stalin, Trotsky.

I libri di storia italiani hanno parlato solo di carbonari, che erano però massoni; anche alti dirigenti fascisti erano stati massoni, la tendenza a nascondersi dei massoni italiani è stata aiutata dall’informazione, comunque, la legge italiana, ereditata dall’era fascista, proibiva le società segrete; tuttavia, dopo la seconda guerra mondiale, praticamente la massoneria nazionale non era più segreta e se ne conoscevano anche degli iscritti, era infiltrata dalla polizia e dai servizi, ma, per i cittadini, l’informazione non ne parlava.

Le super logge oligarchiche tedesche sono Der Ring, cui sono iscritti Draghi e Schauble, mentre la Merkel fa parte della Golden Eurasia, della Valhalla e della Parsifal, le quali favorirono l’avvento del nazismo, appoggiate dalle super logge oligarchiche anglo-americane; i tedeschi sono manipolabili, invece gli italiani, a causa della presenza della chiesa, sono ipocriti, il nazismo fu finanziato da massoni oligarchici angloamericani.

In Italia la massoneria fu messa fuori legge dal fascismo, ma il Gran Consiglio era composto, quasi esclusivamente, di ex massoni, il fascismo fece la stessa cosa con la mafia, ne combatté la base e ne tesserò il vertice; gli stati, dal tempo delle corti dei miracoli di Venezia, Parigi e Londra, per tutelare le massime autorità, hanno sempre collaborato con l’ alta criminalità. Il nazismo fu bloccato dal massone progressista Roosevelt, la Merkel aveva il progetto di destrutturare i paesi europei, controllandone i governi, era indifferente alla sorte dei cittadini europei.

I tedeschi, con le loro eccedenze commerciali, si godono i dividendi delle privatizzazioni d’industrie europee acquistate a prezzi stracciati; il francese Hollande è stato acquisito dalla Germania, per cui, si è mosso in continuità con il reazionario Sarkozy. Se si vuole salvare il concetto di Unione Europea, bisognerebbe dare più potere al parlamento europeo e fare gli Stati Uniti d’Europa, favorendo una politica europea più solidale; i politici di successo sono predicatori laici al servizio del governo occulto, Hollande, durante la campagna elettorale, era contro l’ austerità, poi ha proposto di tagliare la spesa di 50 miliardi di euro in due anni.

Draghi ha finanziato con bassi interessi le banche, controllate dai soliti ignoti, le quali hanno comprato industrie e servizi di paesi in crisi; mentre in occidente tramonta l’ideale democratico, in Cina, la super loggia democratica Tao Lodge promuove la democrazia e la sovranità popolare, questa super loggia ha favorito le manifestazioni di Hong Kong. Nel 2013 Al Qaeda si è trasformata, in Isis, Al Baghdadi fu imprigionato, liberato e iscritto dalla loggia Hathor, diretta da George Bush che, con Geburah, Der Ring e Amun, in un accordo anglo americano e tedesco, puntava alla destrutturazione oligarchica dell’ Europa, per cinesizzare e feudalizzare l’ area euroatlantica.

Massone di rilievo della Hathor è Erdogan, nel 2010 scoppiò la primavera araba, sembrava una sollevazione spontanea, in realtà, tramavano la Hathor, Geburah, Compass, Amun, Der Ring; generalmente, i capi politici e militari tengono celati i grembiulini massonici, cioè un po’ di segreto massonico esiste in tutti i paesi; la Hathor dirige gli eventi, se avesse voluto, Obama, di razza scura, avrebbe potuto sbaragliare l’ Isis, invece ha bombardato le abitazioni civili.

Tra le superlogge aristocratiche, ci fu anche lo scontro tra aquila bianca e tre occhi, il golpe cileno del 1973 fu voluto dalla tre occhi e dalla Hathor, nel 2014 nacque il califfato di Baghdadi, sostenuto da Hathor, Geburah e Der Ring, cioè anche dalla massoneria aristocratica tedesca e degli emirati arabi, d’accordo con super logge oligarchiche inglesi e americani, alle quale però partecipano personaggi di rilievo di tutto il mondo.

II fine potrebbe essere, con il benestare anglo americano, cioè dei loro servizi segreti e delle loro super logge aristocratiche, aperte a tutta la crema plutocratica del mondo, la dominazione tedesca in Europa e la globalizzazione angloamericana nel mondo, senza democrazia, libertà e diritti; ora pare che, oltre che in Ucraina e medio oriente, anche in Italia, grazie ai suoi governi fantoccio, si stia giocando il destino del mondo (fonte: Massoni – le Ur-Lodges – di Gioele Magaldi – Ediz. Chiarelettere ).

Le società segrete sono assai antiche, esistevano in Egitto, in Grecia e a Roma, erano partiti segreti rivoluzionari che si opponevano a governi autoritari ed erano costrette a nascondersi, è accaduto anche alla massoneria. Come lo stato ha nel DNA la mafia, i partiti o fazioni hanno nel DNA le società segrete, perciò a volte sono extraparlamentari, rivoluzionari e armati; anche la mafia è una società segreta. Anche in Africa sono esistite società segrete, parlo degli uomini leone, degli uomini pantera e degli uomini leopardo, confinati nelle fitte foreste di Congo, Ruanda e Uganda.

Dal 1920 al 1930 gli adepti africani, erano sottoposti a un rito, avevano maschere delle belve, pelli degli animali, erano dipinti a macchie come i leopardi e avevano degli strumenti per simulare le zampate con le unghie delle belve; prima di compiere i riti d’ iniziazione, i Mau Mau si spogliavano degli oggetti di fabbricazione europea. I giovani erano sottoposti a dolorose iniziazioni.

Erano una reazione di difesa dei negri di fronte all’avanzata e alla potenza dei bianchi; in genere, le società segrete, come i partiti, sono state minoritarie in partenza, rispetto allo stato, e perciò tramavano nell’ombra, erano perseguite.

Queste società segrete erano, per altri versi, simili alle società terroristiche, così nacquero gli uomini pantera, gli uomini leone, gli uomini caimano e gli uomini coccodrillo. Erano tutti animali temuti dagli indigeni e venerati da tempo immemorabile, fin dalla nascita del totemismo; queste società segrete erano organizzate in bande feroci ed erano spinte all’azione da riti cruenti.

Anche le società segrete moderne, come la massoneria, hanno i loro riti e i loro simboli, i cavalieri del Tempio o Templari o di Cristo sorsero in Terrasanta per proteggere Santo Sepolcro e pellegrini, divennero banchieri dei re e furono distrutti, per cupidigia, da re Filippo IV il bello, nel 1310 furono bruciati vivi da Filippo IV e l’ordine fu sciolto da Clemente V. All’ inizio non erano una fratellanza occulta, ma una società di mutuo soccorso, fratellanze e società di mutuo soccorso sono dei modi di nascita dei partiti e delle società segrete, per proteggere e favorire i membri e per ricercare potere e ricchezza.

Alla fine del 1200 i templari erano migliaia sparsi per l’ Europa, con castelli e ricchezze, erano uno Stato nello Stato, che è un’ altra caratteristica delle mafie, delle società segrete e dei partiti. Come tutte le società e i club importanti, avevano privilegi, esenzioni e immunità e potevano essere giudicati solo dal papa. Come la chiesa, i templari ricevevano donazioni, avanzarono nella scala sociale, economica e di potere e misero da parte il voto di povertà e conservarono solo l’obbedienza, sulla quale si costruiva la gerarchia e l’ organizzazione.

Come ebrei e italiani, si fecero banchieri, perciò non seguirono più il comandamento del divieto dell’usura, la stessa attività bancaria li costringeva al segreto, la loro iniziazione era segreta, come quella della mafia e della massoneria, avevano riti e simboli suggestivi, mutuati dalla massoneria. I Templari subirono la stessa sorte in Francia, Spagna e Inghilterra, però i superstiti arrivarono, con le loro ricchezze mobili, prima in Portogallo e poi in Scozia, dove nacque la massoneria speculativa di rito scozzese. Nel 1717, in Inghilterra nacque la massoneria speculativa moderna.

Seguendo le tracce della Federal Reserve americana, anche la banca centrale europea, per evitarne il collasso, ha concesso prestiti alle banche per centinaia di miliardi di euro, a breve termine ed al tasso dell’ 1%; la rivista Economist della City di Londra, posseduto dal finanziere Rothshild, ha affermato che, per costringere i paesi europei a pagare i loro debiti esteri e a non reintrodurre il protezionismo, occorrerebbe una dittatura europea.

L’11.6.2010 il presidente della commissione europea, Barroso, ha minacciato i paesi europei membri della UE di un colpo di stato militare se non si fossero applicate le misure d’ austerità proposte dalla commissione per salvare le banche. Intanto dall’America Rockefeller fa sapere che, per tutelare l’ ambiente, occorre ridurre la popolazione terrestre a due miliardi, cosa che si può fare solo con l’inquinamento, con la cattiva medicina e con la cattiva alimentazione, le guerre non bastano a tale fine.

Come si sa, per i globalizzatori il liberismo è un dogma, a tale fine, aiutati da accademici e giornalisti prezzolati, hanno favorito anche la delocalizzazione d’ industrie all’estero, dove la manodopera costa meno, favorendo così la decadenza economica dell’occidente; il collasso delle famiglie, delle piccole imprese e degli stati nasce con il loro indebitamento, che favorisce la reintroduzione dalla schiavitù, infatti, si può lavorare gratis sia quando si nasce schiavi che quando bisogna rimborsare un debito. In generale, si tolgono risorse ai sudditi con le imposte, emettendo banconote e facendo lievitare il debito dello stato e dei cittadini.

A causa dei disordini, anche  l’ austerità favorisce la dittatura, come avvenne in Europa dopo la grande depressione degli anni trenta; sembra una beffa, i governi hanno espanso il debito statale per salvare le banche che hanno sempre speculato su risparmiatori e  piccole imprese,  poi sono stati costretti ad abbassare il livello di vita della popolazione perché la commissione europea chiede programmi d’ austerità; contemporaneamente, la situazione deficitaria dei bilanci dello stato,  favorisce anche  l’ inflazione che è destinata ad esplodere.

Pur non facendo parte della moneta unica, Londra manovra dietro la politica economica dell’ eurozona, in quel paese ha sede la massoneria mondiale e Londra ha sempre ordito complotti fin dal 1700, a spese di europei e americani, è lì che esiste la testa del serpente, che però non è fatta solo da ebrei, ma dalla crema mondialista, mentre alcuni ebrei sono solo dei prestanome; lo scopo è dare vita ad una nuova aristocrazia mondiale e seppellire la democrazia.

Per quelli che credono ancora possibile una riforma del sistema economico, si afferma che bisogna separare le banche d’ affari speculative da quelle commerciali, proibire la negoziazione di derivati e tutelare i depositi in conto corrente; tuttavia in nessun paese del mondo i governi obbediscono ai cittadini, ma obbediscono all’élite e alle lobby, la democrazia è una farsa. Oggi le riforme si possono fare solo togliendo diritti ai cittadini e favorendo le speculazioni di grandi gruppi, in USA la riforma sanitaria del presidente Obama ha favorito più l’industria farmaceutica che le assicurazioni private; la politica dei governi è dettata dai grandi cartelli, controllati dai soliti ignoti.

Il progetto del Nuovo Ordine Mondiale o NWO è all’ordine del giorno dei summit segreti, come quelli di Davos, superprotetti dalla polizia, del gruppo Bilderberg che è una super cupola massonica, ai quali partecipano regolarmente direttori ed editori delle più grandi testate giornalistiche del mondo, che poi non informano i lettori dei contenuti di queste riunioni. Il 3 giugno 2010 c’è stata a Barcellona un’altra di queste riunioni, per gli italiani era presente l’amministratore delegato della Telecom Italia, Franco Bernabé.

Altri membri italiani del Bilderberg sono stati Giulio Tremonti, Romano Prodi, Tommaso Padoa Schioppa e Mario Draghi, indipendentemente dal fatto che facciano parte di maggioranza o opposizione; il potere vero ma occulto sa che i suoi uomini vanno piazzati nella  maggioranza, nell’ opposizione, nella stampa, nelle università, in magistratura, in polizia, a capo di grandi imprese e nella Banca Centrale, perché ha bisogno di persuasori occulti che lo spalleggiano, a tale fine li remunera profumatamente.

Uno dei padri del Bilderberg è Brzezinski, naturalmente favorevole al governo mondiale, i fautori del Nuovo Ordine Mondiale vogliano abbassare il tenore di vita delle popolazioni con misure d’austerità e nuove tasse; è utile ricordare che al vertice della massoneria modera vi è il duca di Kent, parente della regina d’Inghilterra Elisabetta II, mentre suo marito Filippo d’ Edimburgo era presidente del WWF.

Lo scopo di questi summit è creare una nuova aristocrazia che governi il mondo e bandisca le democrazie difettose, della cricca dell’oligarchia finanziaria fanno parte i banchieri centrali che hanno chiuso gli occhi davanti alla crisi finanziaria che si stava preparando; ora acquistano titoli di stati emessi dagli stati dell’eurozona, senza che i cittadini siano informati adeguatamente. Questi banchieri centrali hanno regalato liquidità alle banche che avevano speculato con i sub-prime e non pagheranno per la loro mancanza di vigilanza, come si fa ancora a credere nella giustizia.

La mafia è sempre stata diretta dalla massoneria, i giuramenti mafiosi sono identici a quelli massonici, a volte nuove mafie si scontrano con vecchie mafie e lo stato opera in accordo con la vecchia mafia per far fuori la nuova; lo stato collabora con gruppi mafiosi per la ragion di stato e per affari sporchi, la mafia non  potrebbe esistere se non fosse tollerata da politica, polizia e parte della magistratura; in Sicilia, la loggia massonica di rito scozzese dei cavalieri del Santo Sepolcro era frequentata dall’élite della società, da nobili, da vescovi e da capi mafiosi.  

Il Principe siciliano massone Alliata di Montereale, iscritto alla P2, fu l’ anello di congiunzione tra massoneria e mafia; su ispirazione del Principe Alliata, il bandito Giuliano, controllato dalla mafia e dai suoi mandanti aristocratici agrari e massoni, organizzò la strage di Portella della Ginestra, pare che il principe abbia anche goduto di una visita della regina Elisabetta II. Alliata di Montereale fu coinvolto anche in un tentativo di golpe, a Trapani esisteva la loggia Gladio a cui partecipavano i servizi.

I cavalieri del Santo Sepolcro erano cavalieri di Malta che erano legati a un giuramento a favore del papa, risalenti al tempo delle crociate; la mafia e l’Inghilterra sostennero l’impresa dei mille di Garibaldi e nel 1943, per appoggiare lo sbarco degli americani in Sicilia, Alliata aveva contribuito alla mobilitazione di massoni e mafiosi; la loggia Comunicazione era forse una propaggine della superloggia di Montecarlo. Allora la Trade Devlopment Bank era il braccio operativo degli agenti della corona inglesi, nati nel 1833 per seguire gli affari coloniali della corona.

Ancora oggi, gli agenti della corona forniscono armi a paesi esteri e fomentano complotti e rivoluzioni; la Trade Devlopment Bank faceva traffico d’armi e stupefacenti, era in rapporto con Calvi e con Gelli, fino a che, con la fine di questi, gli agenti della corona non decisero di appoggiarsi alla banca BCCI pakistana, che faceva affari sporchi e perciò fu costretta a chiudere, a causa degli scandali.

Le agenzie di rating come Moody’s, Standard & Poor’s e Fitch hanno rapporti incestuosi con banche e organismi finanziari, da quali sono controllati, che dovrebbero controllare prima della loro valutazione; il fatto è che queste agenzie americane sono società private e società per azioni, perciò ricercano il profitto e hanno partecipazioni in corporazioni e banche. Crisi sistemiche sono state causare da giudizi prezzolati di queste agenzie che hanno favorito anche le speculazioni sulla lira.

Oggi queste agenzie sfornano rating sulla solvibilità degli stati sovrani, dopo aver favorito indirettamente banche speculative, derivati, sub-prime e obbligazioni strutturate, in tal modo sono stati venduti titoli bidone anche ai fondi pensione americani;  assieme alla banche centrali e alle banche d’affari, queste agenzie di rating sono tra i maggiori responsabili della crisi economica globale che ha arricchito pochi e impoverito molti, riducendo la solvibilità degli stati e procurando nuovi sacrifici ai cittadini.

Alan Greespan, ex governatore della Federal Reserve, favorì lo sviluppo del credito al consumo, anche con garanzia ipotecaria, in pratica l’indebitamento delle famiglie con scarso reddito, al tasso di favore dell’ 1%; contemporaneamente, il resto del mondo, con le rimesse in dollari,  finanziava i consumi americani ed il tesoro americano, dopo che la finanza americana aveva deciso di delocalizzare all’estero le industrie, riducendo base produttiva del paese e capacità di domanda dei lavoratori, mentre la bilancia commerciale del paese era in deficit.

Poi la finanza creativa inventò i derivati che hanno raggiunto il valore di 12 volte il PIL mondiale, questi sono carta straccia, mentre dovrebbe essere fatta ripartire l’economia produttiva; con la distruzione dei derivati ne scaturirebbe però la perdita da parte di quelli che li posseggono. Da ricordare che le tre società di rating hanno emesso giudizi di massima affidabilità su questi prodotti, come sulla banca Lehman Brothers che è fallita.

La cupola finanziaria è composta da banchieri centrali, banche d’ affari e agenzie di rating, la connivenza degli organi di controllo delle banche centrali ha travolto milioni di risparmiatori, in Italia con i casi  Cirio, Parmalat e bond argentini; tra gli enti locali, il comune di Napoli è stato il primo ad entrare  nella trappola dei derivati, ne sottoscrisse per 300 miliardi di lire, rastrellati dalla Banca d’affari Merrill Linch; in precedenza, i comuni erano controllati dal Coreco, poi soppresso, e si finanziavano alla Cassa Depositi e Prestiti, perciò non potevano incorrere in queste disavventure.

A causa della situazione del bilancio dello stato e dei suoi sprechi e privilegi, i creditori dello stato e degli enti locali aspettano i pagamenti delle forniture ed i rimborsi fiscali, però i ritardi nei pagamenti avvengono anche da parte delle grandi imprese nei confronti delle piccole; sembra che lo stato o una mano estera voglia ammazzare la nostra economia, non solo con le tasse, fortuna che esiste il lavoro nero e l’evasione fiscale.

In questi anni c’è stato il massimo di trasferimento di ricchezza verso le banche e le assicurazioni ed oggi le prime si dicono insolventi. Come faceva Guido Carli, che si lamentava che gli italiani sono ingovernabili, anche Mario Draghi predica sacrifici per i lavoratori ed i pensionati, però la Banca d’Italia ha troppi dipendenti, visti i trasferimenti di funzioni alla BCE e l’abolizione della tesoreria unica per gli enti locali; questi dipendenti costano in media oltre 100.000 euro l’ anno.

Oggi in Italia il riciclaggio si fa anche grazie all’asse Londra-San Marino-Vaticano, siamo alla fine dell’ economia dei consumi e dello stato dei diritti; l’accordo di Pomigliano D’Arco con la Fiat violava i diritti inviolabili sanciti dalla costituzione, in materia di tutele sul lavoro e sciopero. Eppure, per favorire l’occupazione, bisognerebbe ridurre l’orario di lavoro, abolire lo straordinario, il doppio lavoro, il lavoro dei pensionati e favorire il turnover, invece di procrastinare l’ età per la pensione, cosa fattibile perché il bilancio dell’Inps è stato generalmente attivo ed i contributi dell’Inps e dell’ Inail sono a destinazione specifica e non dovrebbero essere usati per sanare i buchi del bilancio dello stato.

Gli ottimisti affermano che, alla luce della costituzione, domani qualsiasi giudice avrebbe potuto invalidare l’accordo con la FIAT, però non è sempre vero che i giudici sono attenti ad applicare la legge, spesso girano la testa dall’altra parte, lo hanno fatto tante volte per proteggere le banche, contro le quali erano state presentate migliaia di denunce; parte della magistratura è collusa fino al collo con il potere.

Si afferma che la prima parte della costituzione  tutela diritti inviolabili, non derogabili da contratto e non soggetti a procedure di revisione costituzionale, ignorando che dal 1945 parlamento, presidente della repubblica, corte costituzionale e corte di cassazione hanno provveduto a conservare leggi anticostituzionali ed a crearne di nuove; la costituzione è un grande bluff e un inganno, è usata dalla classe politica come un feticcio, essa è sempre pronta a calpestarla; il diritto del lavoro, la legge sulla stampa  e il diritto tributario da tanto tempo hanno ereditato dal fascismo numerose norme anticostituzionali e lesive dell’art. 3; è fatale, pare che in Italia una legge ordinaria cattiva prevalga tuttora su una legge costituzionale buona.

Dal 2001 al 2006, in Italia  sono stati dossierati dal Sismi magistrati, giornalisti e politici, si è imposto il segreto di stato  in ambiti non costituzionalmente ammissibili ed a finalità estranee  allo stato, lo stato ha ordinato intercettazioni contro cittadini inconsapevoli, violando la loro privacy; pare che questo stato non accetta le intercettazioni autonome della magistratura, ma ispira quelle illegali  della polizia, da ricordare che le leggi di polizia fasciste non sono state abrogate.

L’economia sommersa nasce dall’evasione fiscale e dalle attività criminali e illegali, perciò la pressione fiscale reale è maggiore per chi paga le tasse; la lotta all’evasione dovrebbe essere anche un problema di giustizia distributiva delle tasse, perché lo stato non dovrebbe incassare più del 40% del reddito nazionale in tasse; da ricordare però che lo stato si è date anche norme per favore i contribuenti amici, parlo dell’elusione fiscale o evasione legale.

Pare che in Italia i mafiosi posseggano 1000 miliardi di euro di beni, però ne possiedono tanti altri all’estero, dove i loro investimenti da riciclo sono bene accetti; in Italia il riciclaggio si fa soprattutto a Milano che è la principale piazza finanziaria, il che dimostra che il riciclaggio si fa soprattutto con l’aiuto delle banche che indirizzano i soldi anche verso i paradisi fiscali.

Sembra che in occidente gli unici affari floridi siano quelli della mafia, che non è solo italiana, dagli anni ’80 nella costa spagnola del Sol investe anche la criminalità britannica, fu Francisco Franco che favorì lo sviluppo urbanistico della Costa del Sol, la criminalità britannica si appoggia sulle banche off-shore di Gibilterra; anche gli irlandesi hanno una rete criminale in 20 paesi. La mafia russa è fatta anche di georgiani, curdi, armeni, ucraini e ceceni; a Cipro, il porto di Limassol è gestito dai russi, pare che la mafia cecena abbia trattato con Bin Laden e Mossad anche la vendita di plutonio.

Oggi in Italia la mafia gestisce supermercati, ipermercati, centri commerciali, mercati ortofrutticoli e case da gioco, il Vaticano e la CEI sono in rapporti d’affari con la mafia, le banche nazionali dipendono dal Vaticano e quelle locali dai vescovi; queste banche, oltre a favorire il traffico di armi, riciclano anche denaro mafioso, lo hanno fatto Banco di Roma, Banco Ambrosiano e IOR, travolte dagli scandali. Il fatto è che il denaro non puzza mai e tanti lo vogliono, poco importa da dove provenga.

STATO E MAFIA

Da tempo si sa che la criminalità organizzata, in tutto mondo, ha controllo di parte del territorio dello stato, controlla quartieri cittadini, partecipa alla lotta politica ed è ospitata a palazzo; era vero anche nell’ottocento, sia a Londra, che a Parigi, a New York e a Napoli. Le corti dei miracoli di queste città sono state zone cittadine franche appaltate dallo stato alla criminalità, la quale però rendeva anche dei servigi allo stato, per il quale era più importante contrastare le forze sociali centrifughe che la mafia; anzi, si serviva della mafia per prevenire rivoluzione, rivolte, devoluzioni territoriali e disgregazione sociale.

I piemontesi realizzarono la conquista del sud d’Italia con l’aiuto della mafia, poi i Savoia riconoscenti concessero a dirigenti mafiosi posti in parlamento e intestarono loro strade e piazze; prima dell’unità a Napoli, il capo camorrista Liborio Romano era anche a capo della polizia borbonica, poi Garibaldi lo fece ministro del suo governo provvisorio a Napoli; dopo l’unità, furono mafiosi Francesco Crispi e Vittorio Emanuele Orlando.

In generale, la mafia è stata corrispondente dello stato e, fino ad un certo punto, protetta e utilizzata per operazioni sporche, in raccordo con polizia e servizi segreti; con lo stato ha scambiato dei favori, però è stata anche concorrente e competitiva con lo stato, nel senso che, essendo legalmente contribuente unico, lo stato pretendeva di riscuote monopolisticamente imposte, mentre la mafia, in un’ottica liberista, mirava a riscuotere il pizzo, che era la stessa cosa.

Il mestiere di mafioso rende ma è anche rischioso, infatti, i mafiosi cessano la loro esistenza a causa conflitti interni o con lo stato; se possono conservare il loro patrimonio, non vedono negativamente un periodo di carcere. Tramite gli avvocati a colloquio, visite di parenti o smartphone, dal carcere fanno arrivare ordini all’esterno; quando sono vecchi, per salvare la faccia, lo stato li pensiona, stabilendo per loro un periodo di reclusione, mentre il loro ruolo di comando passa ad altri.

Numerose inchieste giudiziarie, al tempo di Sindona, Calvi e Gelli, hanno evidenziato i rapporti tra mafia, massoneria, chiesa, politica, affari, servizi segreti; la mafia usa corrompere politici magistrati, alti funzionari e polizia; tanti politici italiani sono stati collusi con la mafia o uomini d’onore, i quali sono sempre alla ricerca di un collegamento con il potere.

Nel 1943 il siciliano Frank Gigliotti, massone e mafioso, durante lo sbarco americano in Sicilia, era in collegamento con i servizi segreti americani. Nel 1945 Salvatore Giuliano fu reclutato dal movimento separatista, ricevette denaro dagli americani, ebbe il grado di colonnello e armi, attaccò cinque caserme di carabinieri, svaligiò un treno; aveva ucciso poliziotti, faceva mercato nero, rapine, sequestri, però era protetto dagli uomini d’onore ed era stato anche iniziato alla mafia, che era solita anche tassare Giuliano sui proventi dei suoi sequestri.

L’ispettore dei servizi segreti italiani Ciro Verdiani, che doveva arrestare Giuliano, ne aveva protetto la latitanza e spesso invitava a cena Giuliano e Michail Stern, agente segreto americano che aveva un lasciapassare per incontrare a suo piacimento Giuliano.  Gli americani liberarono anche dei mafiosi detenuti nel carcere di Favignana; Charles Poletti, governatore militare alleato in Sicilia, nominò diversi mafiosi sindaci, consulenti e interpreti degli alleati.

Il 7/7/47 Frank Gigliotti propose a Giuseppe Saragat di utilizzare il bandito Giuliano, contro i comunisti e i contadini che volevano togliere la terra ai latifondisti; allora i mafiosi erano al vertice del caporalato dei latifondisti. Poiché i contadini volevano la riforma agraria e occupavano i latifondi, per reazione si arrivò, alla strage di Portella Della Ginestra del 1947, ordinata dalla mafia e in particolare dal principe massone Gianfranco Alliata di Montereale, fu eseguita da Giuliano, che fece assassinare 38 contadini.

A volte la mafia aveva protetto e utilizzato i banditi, altre volte li aveva consegnati alla polizia, con l’Italia alleata degli Usa, dal 1946 il separatismo era in declino, scaricato dalla mafia e dagli americani; grazie alla collaborazione tra mafia e polizia, i banditi furono catturati o uccisi, mentre la mafia appariva forza dell’ordine in Sicilia. Con l’aiuto della mafia, membri della banda Giuliano caddero nelle mani della polizia, però nel 1948 Giuliano si vendicò, uccidendo cinque mafiosi, tra cui il boss di Partinico. Giuliano confessò al senatore Girolamo Li Causi che era stato appoggiato dal ministro degli interni Mario Scelba e aveva avuto rapporti con il capo della polizia locale e con rappresentanti del governo americano.

Nel 1950 il residuo della banda di Giuliano fu catturato e Giuliano fu ucciso, probabilmente su mandato di altri, da suo cugino Gaspare Pisciotta, che era suo luogotenente; al processo di Viterbo, Pisciotta affermò che banditi, polizia e mafia erano soliti cooperare, al magistrato inquirente disse che poteva rivelare cose scottanti, perciò il 9.2.1954 fu avvelenato in carcere con una tazza di caffè.

Il giudice Ferdinando Imposimato ha scritto un libro, dal titolo: “Doveva morire”, che tratta dell’assassinio da parte delle brigate rosse Aldo Moro, dopo 14 anni dalla sua morte, si fece luce su fatti rimasti sconosciuti anche ai magistrati. Se vogliamo credergli, disse che i mandanti del sequestro erano stati i servizi segreti dell’est comunista, che usavano il terrorismo per destabilizzare l’occidente; anche in Germania c’erano stati attentati e sequestri ad industriali e politici. Il terrorismo è stato sempre uno strumento della politica; il KGB era il mandante di brigate rosse, Eta, Raf, Fplp, Ira, cioè di diversi movimenti marxisti o nazionalisti, armava i terroristi e li addestrava; però anche gli Usa hanno poi seguito questa strategia, non solo in Italia.

In cambio della liberazione d’alcuni brigatisti, la democrazia cristiana avrebbe potuto liberare Moro, cioè trattando e facendo delle concessioni, come anni dopo fece con la liberazione di Ciro Cirillo, assessore campano ai lavori pubblici; in realtà, siccome Moro voleva l’apertura ai comunisti, malvista da Usa e URSS, si decise di sacrificarlo. Avvenne ciò, malgrado alcune spie infiltrate dai servizi segreti tra i brigatisti, avessero fatto conoscere i covi delle brigate rosse ed il luogo in cui era custodito Moro, dopo il sequestro.

Moro fu sacrificato e, com’è accaduto ai capi mafiosi scaricati e pensionati dallo stato, il suo memoriale sugli scandali di stato in parte spari; durante il sequestro Moro, il ministro dell’interno Cossiga era a capo del comitato di crisi creato allo scopo, Cossiga non voleva la liberazione di Moro, non voleva fare concessioni ai brigatisti e sapeva che questi, senza contropartite, lo avrebbero sacrificato. I membri del comitato di crisi erano uomini dei servizi segreti italiani, della P2, agenti della CIA e del KGB; i servizi, in Italia, Russia e Usa, erano spesso in rapporto con la mafia, né la CIA, né il KGB volevano il PCI al governo in Italia.

Un falso comunicato del 16.4.1978 di Moro prigioniero era stato preparato da Antonio Chicchiarelli, della Banda della Magliana, collegato ai servizi segreti del generale Sontovito; Chicchiarelli era legato a Danilo Abbruciati, della Banda romana della Magliana, vicina al Vaticano, ed al mafioso Domenico Balducci, pure legato a Santovito, tanto da usare un aereo dei servizi segreti per i suoi spostamenti.

L’accenno a Moro sembrerebbe una digressione dal tema sulla mafia, però Imposimato ricorda che dopo molti anni dalla morte di Moro, si è saputo che il boss della criminalità milanese Francis Turatello, d’accordo con il mafioso Tommaso Buscetta, avrebbe voluto salvare Moro, però la Democrazia cristiana bloccò i contatti allo scopo e, Turatello, a causa del suo interessamento, fu ucciso dal mafioso Luciano Liggio, forse su mandato della CIA.

Il 17.3.1978, nella tenuta del mafioso Michele Greco, si era riunita la commissione o cupola o governo della mafia o Cosa Nostra, fatta da Badalamenti, Bontate, Greco, Rijna, Pippo Calò e Bernardo Provenzano, con la proposta d’iniziative per liberare Moro. Bontate e Badalamenti rappresentavano l’ala moderata, Rijna, Pippo Calò e Provenzano quella del corleonesi, favorevoli allo scontro con il potere politico centrale.

Per Cosa Nostra, le brigate rosse erano una sfida anche alla mafia, comunque, Buscetta, Nino Salvo, Ignazio Salvo e Bontate proposero di fare il possibile per liberare Moro, perciò la commissione diede incarico a Buscetta, allora detenuto, in rapporto d’amicizia con alcuni brigatisti, di prendere i contatti con i brigatisti Renato Curcio e Alberto Franceschini, pure detenuti. Da ricordare che allora erano membri della P2 i capi mafiosi Michele Greco, Stefano Bontate e Pino Mandalari.

Con falsi documenti, Giovanni Bontate incontrò Buscetta, recluso al carcere di Palermo, e si decise di farlo trasferire al carcere di Torino, dove erano reclusi i capi storici delle brigate rosse; prima considerazione, la mafia ha rapporti con i dirigenti del ministero di Grazia e giustizia che decide sui trasferimenti dei detenuti. L’indisponibilità della DC a liberare Moro, bloccò l’operazione, a Roma il mafioso Pippo Calò era legato al mondo della finanza e della politica ed era diventato il vero capo della banda della Magliana, che aveva entrature anche in Vaticano, il quale usava riciclare denaro sporco tramite la sua banca IOR e con la mediazione di Sindona e Calvi.

Pippo Calò, grazie alle sue relazioni politiche, comunicò a Stefano Bontate che i dirigenti della DC non volevano Moro libero, perciò Bontate, Nino e Ignazio Salvo ritornarono sui loro passi. La democrazia cristiana, che anni dopo avrebbe usato la camorra di Raffaele Cutolo, nel trattare con le brigate rosse la liberazione dell’assessore napoletano Ciro Cirillo, non volle muoversi a favore di Moro.

L’assessore regionale campano ai lavori pubblici, il democristiano Ciro Cirillo, fu liberato dopo quattro mesi, grazie alla mediazione del camorrista Raffaele Cutolo e dei servizi segreti, con il pagamento di un miliardo e quattrocento milioni; i terroristi ottennero anche alloggi sfitti ed assegni di disoccupazione per i loro protetti; per il suo sequestro furono uccise tre persone, come del resto era avvenuto nel sequestro Moro.

Buscetta ricordò che c’era stato un altro tentativo di salvare Moro, da parte d’esponenti della malavita milanese (Turatello e Bossi), Turatello era in rapporti con Frank Coppola; Abbruciati, della banda della Magliana, fece capire che era inutile intervenire a favore di Moro. Flavio Carboni, braccio destro di Calò, confermò che c’era stato un dietrofront negli approcci per salvare Moro.

Flavio Carboni, su incarico di Calò, per salvare lo statista, si era assunto il ruolo di mediatore tra stato e mafia, era faccendiere e finanziere, in rapporto con De Mita, Calvi e Banda della Magliana.  Frank Coppola intervenne per bloccare il salvataggio di Moro, affermando che doveva morire, è probabile che su questa questione anche la CIA avesse rapporti con la mafia. Perciò dal carcere arrivò la sentenza definitiva, anche i brigatisti che aspettavano la liberazione, si pronunciarono per l’uccisione di Moro.

La mafia è sempre alla ricerca di un collegamento con il potere, cioè con il partito di governo, qualunque esso sia, anche nelle amministrazioni locali, con il denaro, ricerca il consenso ed espande la corruzione; compra poliziotti, giudici e funzionari pubblici, influenza informazione e politica, controlla banche e finanziarie, controlla il territorio e il voto, fa eleggere suoi uomini. In Italia Sono 171 i comuni sciolti per infiltrazioni mafiose, soprattutto nelle province di Napoli, Reggio Calabria e Palermo, quattro banche sono state poste in liquidazione dalla Banca d’Italia per condizionamenti criminali; 40 magistrati sono stati processati per collusioni mafiose, non si contano i poliziotti ed i funzionari pubblici collusi.

Il parlamento ha contato tanti inquisiti e condannati per corruzione, finanziamento illecito, truffa, associazione mafiosa, bancarotta fraudolenta, turbativa d’asta, falso in bilancio, concussione, frode fiscale, abuso edilizio, favoreggiamento mafioso; numerosi ministri sono stati processati per concorso esterno in associazione mafiosa, oggi dalla criminalità è minacciata la stessa democrazia. (“Mafia pulita” di Elio Veltri e Antonio Laudati – Longanesi Editore).

A Napoli la camorra controlla anche i concorsi pubblici e le attività sportive; lavora in sintonia con la politica; la giustizia penale dovrebbe essere rapida e dovrebbe finanziarsi con i beni sequestrati alla mafia, ma ciò non avviene. La sua classe politica è indagata dalla magistratura, a cominciare da Rosa Russo Jervolino e da Antonio Bassolino; come il Vaticano, la camorra commissiona o blocca le leggi, ordina alla politica, fa eleggere i politici e tenta di bloccare le azioni della magistratura.

Non si sa bene dove finisce la mafia e dove incomincia la politica, onorevole e uomo d’onore hanno la stessa radice, val la pena di ricordare che Francesco Saverio Nitti affermava che a Napoli il più grande camorrista era il governo; in Sicilia Andreotti aveva rapporti con Salvo Lima che era organico con la mafia. Oggi si può dire che i politici sono i predicatori laici, affermano di lottare per la democrazia, per lo stato di diritto e per contrastare la mafia, però sono collusi con la mafia, assieme a diversi banchieri, magistrati e poliziotti (“Mafia pulita” di Elio Veltri e Antonio Laudati – Longanesi Editore).

Esiste ed è attivo un gruppo finanziario d’estrema potenza economica che programma gli eventi a livello mondiale. Questo gruppo finanziario internazionale, in nome del Nuovo Ordine Mondiale, controlla e ricatta i governi nazionali; anche l’ex Presidente Napolitano, in un discorso pubblico e dinanzi alle telecamere, ha citato il Nuovo Ordine Mondiale, forse voleva mandare un segnale tranquillizzante a chi comanda, dietro le quinte, il teatro politico mondiale; anche la Banca d’Italia, con Mario Draghi, sta a questo gioco.

La globalizzazione economica, preludio di quella politica, è il primo degli strumenti per imporre una progressiva esautorazione dei governi nazionali, a favore di entità soprannazionali; l’Unione Europea è il primo passo, queste unioni di stati sono prive dei requisiti di democraticità e calpestano la sovranità dei popoli. Il trattato di Lisbona n’è la prova, infatti, prevede che le competenze principali degli stati-nazione siano affidate alla commissione europea, non eletta dal popolo, la quale può, a sua volta, delegarle ad entità superiori e, perfino, a società private.

In caso di disordini, il trattato prevede praticamente la pena di morte, anche se per mano della polizia, e la legge marziale, ne nasce cioè una nuova santa alleanza, un stato autoritario, la repressione del dissenso e lo stato di polizia. È un altro passo verso la costituzione del Governo Unico Mondiale, progettato dai grandi finanziari internazionali, di cui si conoscono nomi e cognomi e che fanno parte delle peggiori logge massoniche occulte.

Durante l’ultima campagna elettorale, Giulio Tremonti ha citato più volte, di fronte alle telecamere, i responsabili della globalizzazione selvaggia a tappe forzate, senza regole, definendoli “un gruppo di pazzi che si definiscono Illuminati”. Gli illuminati ordiscono congiure, il loro obiettivo finale è stato sempre la creazione di un Nuovo Ordine Mondiale.

Il massone americano Albert Pike (1809-1891) progettava cospirazioni, anche Mazzini era un massone cospiratore, in collegamento con i servizi inglesi ed ancora oggi la City di Londra dirige un progetto di dominio mondiale, la massoneria moderna ha la sede in Gran Bretagna. Il 15.8.1871 Pike, per arrivare al Nuovo Ordine Mondiale, con una lettera, annunciò prima, seconda e terza guerra mondiale.

La prima guerra mondiale doveva servire ad abbattere gli zar in Russia ed a trasformare questo paese nella fortezza del comunismo ateo, vagheggiato nel 1848 da Marx; il confronto tra pangermanesimo e panslavismo doveva servire a fomentare la guerra, il comunismo doveva servire ed indebolire le religioni; allora i massoni erano nemici della chiesa cattolica e anticlericali, oggi sono alleati e Roma, la città del papa, si è riconciliata con Londra, per gabbare assieme il popolo.

La seconda guerra mondiale, secondo Pike, si sarebbe nutrita d’antisemitismo e, caduto il nazismo, avrebbe favorito la nascita di Israele. La terza guerra mondiale sarebbe nata sfruttando la contesa tra sionismo e islamismo, fino ad arrivare al Nuovo Ordine Mondiale. Il sogno degli Illuminati è destabilizzare gli stati-nazione e sostituirli con un governo globale autoritario; questo traguardo sarà preceduto da disordini per cui sarà il popolo stesso, per fermare gli orrori, a rinunciare ad ogni forma di democrazia e di libertà.

Secondo il prof. Giacinto Auriti, il sistema monetario moderno è stato creato dalla Banca d’Inghilterra nel 1649 e poi si è diffuso in tutto il mondo, è responsabile di aver espropriato illegittimamente i popoli del diritto naturale a stampare denaro, attribuendolo ad istituzioni private con a capo i soliti Illuminati; fornendo così loro le risorse finanziarie per attuare i loro piani.

Lord Palmerston (1784-1865), dal 1855 primo ministro inglese sotto la regina Vittoria (1837-1901), a capo della frammassoneria di rito scozzese  fu l’artefice di tante cospirazioni, suo cancelliere era Gladstone che era anticlericale, avverso al papa e a favore dell’unità italiana; Palmerston intervenne nella guerra civile americana a favore dei confederati e nel risorgimento italiano, non con l’incoraggiamento ma con il denaro; allora Giovanni Mazzini era il capo della frammassoneria italiana ed agente di Londra assieme a Garibaldi. Del resto, anche il papa ha finanziato le rivolte antinglesi in Irlanda, come poi avrebbero fatto anche nazisti e comunisti.

Durante la guerra civile americana, i frammassoni erano in entrambi gli schieramenti, il presidente dei confederati era il framassone Jefferson Davis. Anche se il governo di Londra sosteneva militarmente i confederati, poiché la guerra è sempre un buon affare economico, anche Abramo Lincoln al nord era vicino ai banchieri massonici di Londra, ai quali promise la creazione di una banca centrale privata americana, ad imitazione della Banca centrale di Londra.

Così i frammassoni crearono in America una banca federale privata che emetteva banconote, coperte da titoli di stato, in cambio di un certo tasso d’interesse; a favorirne l’innovazione fu anche il ministro del tesoro Salomon Chase; i frammassoni, per onorarne il nome, diedero il suo nome ad una banca, la Chase Manhattan Bank, controllata da David Rockefeller, pure ubbidiente a Londra.

Vinta la guerra, Lincoln fece un voltafaccia e capì che la stampa di banconote da parte di una banca centrale privata era una truffa, perciò fece stampare denaro direttamente dal Tesoro del governo, in modo da non essere costretto a pagare gli interessi alla banca centrale; nel 1865, per questo suo tradimento nei confronti dei frammassoni di Londra, fu assassinato. Era coinvolto nella congiura anche il generale confederato Albert Pike, gran maestro della loggia di rito scozzese dell’Arkansas, anche Pike come Mazzini, era agente inglese.

La Carboneria era una società segreta creata da Filippo Buonarrotti (m.1837), amico di Robespierre, per alimentare complotti ed insurrezioni, ed operava in Italia, Francia e Spagna. Mazzini sconfisse le tendenze napoleoniche all’interno della Carboneria, a vantaggio dei servizi segreti inglesi, per lui la Carboneria doveva costituire una società segreta all’interno della massoneria, per attività cospirative nell’interesse britannico, favorendo l’unità italiana, ostacolando l’espansionismo austro-francese in Europa e destabilizzando l’impero austriaco nei Balcani.

Nel 1870 Mazzini a Londra, seguendo le disposizioni dei servizi segreti inglesi SIS, riorganizzò la massoneria internazionale e, d’accordo con Albert Pike, agente segreto britannico, diede vita al Rito Supremo, una banca segreta all’interno del rito scozzese; questa banca si serviva dei suoi mezzi, cioè del denaro stampato dai frammassoni, per i complotti. Nel SIS Mazzini era un alto funzionario di collegamento tra gli interessi inglesi e quelli della nobiltà nera italiana, dedita alla finanza, con basi in Svizzera ma originaria dell’Italia centro-settentrionale, soprattutto genovese e veneziana, ma anche fiorentina, milanese e romana, si tratta dei guelfi neri del papa.

Negli anni in cui Mazzini era a Londra anche Marx era in quella città, come gli inglesi, era fiero nemico degli zar e ricevette aiuti dagli inglesi; oggi pare che anche Hamas abbia sede a Londra e il governo inglese è molto disponibile con l’Islam, pare che a Londra abbia la sede anche la Jihad egiziana, con le proteste del governo egiziano.

Nel 1864 la capitale era stata trasferita a Firenze e cominciarono le invasioni del Lazio da parte dei volontari garibaldini, il massone Adriano Lemmi aveva raccolto, a tale proposito, soldi a Londra che era sempre avversa al papa. Nel 1972 Adriano Lemmi prese il posto di Mazzini come gran maestro massonico, anche lui aveva dietro i servizi segreti britannici, dietro Lemmi c’era anche Francesco Crispi, seguace di Mazzini; Crispi fu mafioso e massone di 33° grado e divenne primo ministro italiano dal 1887 al 1896.

Nel 1855, durante un viaggio a Malta, Crispi si era iscritto nella loggia massonica Zetland, a giurisdizione inglese, a Londra conobbe Mazzini, ne divenne amico e si legò anche a Lord Palmerston, gran maestro del rito scozzese antico e accettato; in pratica divenne agente inglese come Mazzini. L’ebreo d’origine veneziana Disraeli, rappresentante della nobiltà nera italiana dedita alla finanza, convertito al protestantesimo, fu nel 1859 cancelliere inglese e dal 1875 al 1880 primo ministro; seguendo l’ispirazione di Pike, fece una politica contraria agli zar che poi sfociò nella prima guerra mondiale.

DEMOCRAZIA E COSTITUZIONE

La costituzione dovrebbe essere breve, con pochi principi, con articoli brevi ed estesa come un manifesto, non è essenziale per la vita di una nazione perché l’Inghilterra n’è priva, infatti, tutto l’ordinamento giuridico può contenerne i principi; è norma programmatica e legge quadro fondamentale, però in Italia, dopo la sua entrata in vigore l’1.1.1948,  la corte di cassazione non ebbe mandato per ripulire l’ordinamento di leggi anticostituzionali d’epoca fascista o anteriori e la corte costituzionale non ebbe mandato di dare parere obbligatorio sulla costituzionalità delle nuove leggi; il presidente della repubblica non fu richiamato all’obbligo di non promulgare le leggi anticostituzionali, per cui, leggi anticostituzionali si sono fatte anche in era repubblicana.

Perciò oggi sono ancora tante le leggi vigenti anticostituzionali; gli statuti anteriori all’era liberale erano d’esclusa concessione reale, non erano un patto fatto con i rappresentanti dei cittadini, su un piano inferiore esistono anche statuti e regolamenti comunitari, regionali e comunali, quelli comunali contengono più divieti che regolamentazioni. Fin dalla sua nascita, la nostra costituzione è regolarmente disattesa dal legislatore ordinario e dalla prassi politica di governo, inoltre contiene anche delle contraddizioni interne, ad esempio in materia d’eguaglianza religiosa, per l’inserimento del concordato nella costituzione.

Le costituzioni si possono sempre cambiare e possono essere superate, alcuni articoli della nostra sono stati modificati, quelle rigide come la nostra, che richiedono un processo complesso di revisione, sono cestinate quando una rivoluzione cambia tutto l’ordinamento giuridico; le costituzioni sono spiriti dei tempi e tuttavia la nostra costituzione è stata tradita fin dall’inizio delle sua applicazione perciò, di fronte alla realtà delle leggi ordinarie e della prassi di governo, la costituzione sembra tanto una burla o uno scherzo.

Quando si propone di modificare la costituzione, si replica che bisogna tenere fermi i principi fondamentali della prima parte, che contiene principi filosofici e non programmatici dell’ordinamento dello stato, che sarebbero immodificabili, cioè non soggetti a revisione costituzionale; non ci facciamo illusioni, questo rispetto può avvenire solo se c’è la volontà politica e se vige un ordinamento coerente al rispetto di quei principi; le rivoluzioni, senza alcuna formalità, cambiano ordinamenti e costituzioni.

Ad ogni modo, la costituzione non è un dogma o un feticcio a cui aggrapparsi, è una carta giuridica fondamentale che fissa un percorso. E’ falsa la tesi che esista un patto sociale tra stato e popolo, sancito dalla costituzione, il potere si è sempre retto senza l’aiuto del popolo, poi però ne cerca il consenso, per rendere più agevole o meno difficile la governabilità.

Lo stato dovrebbe astenersi dall’abusare continuamente della credulità popolare, con principi conclamati mai applicati, con i principi fondamentali della costituzione non deve coltivare illusioni o addormentare; lo stato, per reggersi, si deve fondare su privilegi, favori e concessioni, perciò non può e non vuole che gli articoli della costituzione siano veramente attuati; per proteggere gli amici, non vuole che i cittadini siano uguali avanti alla legge.

La costituzione è bicefala, è pasticciata perché è nata da un compromesso tra cattolici e marxisti, con piccoli apporti liberali, è smentita dalle leggi ordinarie anticostituzionali, che sono tante, nacque per compensare la sinistra di una rivoluzione mancata, promettendo una rivoluzione costituzionale che rimase però sulla carta; le costituzioni rivoluzionarie come la nostra si riconosco da tre principi: l’eguaglianza dei cittadini davanti alla legge, il suffragio universale e l’imposta progressiva, di questi tre principi solo il suffragio universale è stato veramente concesso nella realtà.

Nel test del russo Ivan Pavlov (1849-1936) sull’apprendimento ed il riflesso condizionato, alcuni cani erano addestrati a riconoscere dei cerchi, con i quali ricevevano scariche elettriche, e dei quadrati, con i quali ricevevano della carne, per ricevere la carne premevano il tasto giusto; ad un certo punto, con un artifizio grafico, progressivamente si facevano assomigliare i  quadrati sempre più a cerchi e, quando la somiglianza diventava troppo forte, non sapendo più cosa fare, i cani impazzivano.

Analogamente, con le costituzioni possono impazzire tutte le persone legate alle regole, più che al pensiero critico, perché queste costituzioni sono lontane dalle leggi ordinarie, dalla politica, dalla realtà, dal diritto naturale e dalle consuetudini. In psichiatria, la schizofrenia determina una perdita di contatto con la realtà, è caratterizzata da confusione mentale, difficoltà di comunicazione, deficit emozionale, alterazione dell’affettività fino al mutismo e alla mancanza di interesse per la vita; il suo sviluppo è favorito anche da fattori ambientali. In breve, si può affermare che tanti fattori, di origine sociale, come la cultura, contribuiscono a far perdere il senno all’uomo; per non perdere il senno, l’uomo generalmente ancora il suo cervello ad una ideologia, come fattore di sicurezza e di certezza.

Esaminiamo la costituzione italiana – Articolo 1: “L’Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro, la sovranità appartiene al popolo”. Tanti si sono affannati a dare una definizione della democrazia, che dovrebbe essere il governo del popolo e dovrebbe garantire l’eguaglianza, almeno giuridica dei cittadini; in realtà il popolo è senza sovranità ed è privo di eguaglianza avanti alla legge; sono tante le leggine, le leggi ad personam e le leggi di favore, ad esempio in materia fiscale ed in materia di lavoro. Come i vecchi regimi, anche la nostra repubblica è fondata sui favori, sui conflitti d’interesse e sui privilegi, oggi riconosciuti per legge anche alle donne.

Articolo 3: “Tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, d’opinione politica, di condizioni personali e sociali”. In realtà, le discriminazioni sono tante, le più gravi sono quelle sancite non dai pregiudizi e dai comportamenti umani, ma dalle leggi dello stato, che mettono in posizione superiore una religione, si fanno leggi, con la scusa di tutelarle, solo a favore delle donne; inoltre, la politica e la religione, quando possono, discriminano regolarmente in base all’ideale politico o al censo.

Articolo 4: “La repubblica riconosce a tutti il diritto al lavoro”. Questo articolo rafforza l’articolo 1, però lo stato non è capace di garantire il lavoro a tutti, garantire il lavoro a tutti è come garantire la salute a tutti o la fortuna a tutti; lo stato, in spregio all’articolo 3, può fare dei favori e concedere dei privilegi, però non può garantire il lavoro a tutti.

Articolo 5: “La repubblica promuove le autonomie locali”. L’Italia è nata unita con la forza e senza consenso, è stata restia a riconoscere le autonomie comunali e regionali; il fascismo sostituì il sindaco con il potestà di nomina governativa e le regioni, che avevano una base culturale, sono nate in ritardo, soggette ad un controllo statale ed al controllo sul bilancio da parte dello stato, perciò chiedono un’autonomi rafforzata, che è diversa dall’autonomia differenziata come esiste oggi. Vista la sua storia, in Italia la sovranità originale dovrebbe essere non dello stato, ma delle regioni e dei comuni, perciò il federalismo dovrebbe essere lo sbocco logico della autonomie; però è da considerare che, in tutti gli stati, il popolo di una regione non è libero di chiedere la secessione nemmeno quando la richiede la maggioranza, il che dimostra che il popolo non è sovrano.

Articolo 6: “La repubblica tutela le minoranze linguistiche”. Certamente ognuno in casa è libero di parlare la sua lingua o il suo dialetto o scrivere un giornale in dialetto, ma libri, giornali, testi scolastici e leggi sono tutti scritti in italiano e forse  è meglio così; dialetti e lingue minori sono meno spendibili in economia e nelle relazioni a distanza e perciò sono sacrificati naturalmente. Non si capisce il senso dell’articolo e la sua utilità, però l’articolo merita una osservazione, dopo l’unità, l’italiano è stato utilizzato per omologare gli italiani, smentendo così l’articolo.

Articolo 7:” La chiesa e lo stato sono indipendenti e sovrani reciprocamente, i loro rapporti sono regolati dai patti lateranensi”. I patti lateranensi privilegiano la chiesa e, grazie ad essi, lo stato non è indipendente dalla chiesa, oggi l’Italia   sembra un protettorato del Vaticano o il giardino del Vaticano. La Trinità che dirige i governi italiani è fatta da Vaticano, Nato e UE.

Articolo 8: “Tutte le confessioni religiose sono libere avanti alla legge”. Premesso che libere non significa uguali, perché la chiesa ha i privilegi del concordato e di tante leggi, in realtà, sotto questa costituzione, furono boicottati anche testimoni di Geova ed evangelici; la religione acattolica è privilegiata e sovvenzionata dallo stato, le confessioni minori sono ammesse ma hanno meno diritti di quella cattolica; ad esempio, in omaggio della chiesa cattolica, l’ora di religione e il crocefisso sono imposti a scuola.

Articolo 10: “L’ordinamento giuridico italiano si uniforma al diritto internazionale”. Fonti del diritto internazionale sono le convenzioni internazionali ed i trattati, spesse volte violati o non ratificati dal parlamento, in Italia e all’estero, l’Italia non rispetta nemmeno direttive, regolamenti e sentenze dell’Unione Europea. Anche questo articolo sembra una bella predica, la sua fonte sono i predicatori laici della politica.

Articolo 11: “L’Italia ripudia la guerra come strumento per la risoluzione delle controversie internazionali”. In realtà l’Italia ha aderito ad alleanze militari, ufficialmente difensive, è intervenuta in guerra contro Serbia e Libia, e anche per difendersi si usano le armi; ha un esercito e partecipa all’estero a missioni militari, per lo più con copertura ONU; tutte queste partecipazioni implicano la spesa e la presenza di truppe italiane impegnate su teatri di guerra, la difesa della pace, fatta con le nostre truppe, non può essere un alibi.

Articolo 15: “La segretezza della corrispondenza è inviolabile”. In realtà lo stato ha usato il servizio postale statale per fare queste violazioni, in Usa l’unico monopolio statale è stato il servizio postale, nato a tale scopo;  si violano comunicazioni private e privacy anche con satelliti spia, con i droni, con le intercettazioni telefoniche, con la videosorveglianza e con le schedature; in carcere ed in convento si controlla la corrispondenza dei detenuti e delle suore.

Articolo17: “I cittadini hanno diritto di riunirsi liberamente senza armi e senza preavviso; però, per le riunioni in luogo pubblico, devono darne preavviso alle autorità, che possono vietarle per motivi di sicurezza”. Premesso che le riunioni fatte in casa sono sempre libere, la seconda parte dell’articolo sembra smentire la prima; oggi per le riunioni in luogo pubblico occorre chiedere il permesso alla polizia; la ragione risiede nel fatto che le leggi fasciste restrittive non sono state mai modificate ed, in generale, le leggi di polizia sono ancora d’epoca fascista, come codice penale Rocco e Concordato; in omaggio alla chiesa, nessuno ha provveduto ad abrogarle, però in cambio c’è stato regalato questo bell’articolo della costituzione.

Articolo 18: “I cittadini hanno diritto di associarsi liberamente, però sono proibite le associazioni segrete con carattere politico- militare”. Lo stato cerca di difendersi da rivoluzioni e complotti, in effetti, ci sono sempre ottime ragioni per promuovere, da sinistra, le rivoluzioni, anche se poi riescono male tutte; invece i complotti si fanno soprattutto da destra e con la copertura dello stato, è un fatto che la segretezza sembra minare la democrazia, perché la repubblica dovrebbe essere una cosa pubblica o trasparente, diversa da Cosa Nostra. Guardiamo la realtà, mafia, partiti e massoneria sono nate come società segrete ed anche in era repubblicana lo stato ha tollerato società segrete come queste.

I servizi segreti, operando in segreto e nell’illegalità, hanno agito al riparo del controllo popolare, lo stato repubblicano ha protetto organizzazioni segrete come Gladio e la P2; il comitato di crisi, nato per seguire il sequestro Moro, era fatto di piduisti, i servizi segreti erano diretti da piduisti, perciò l’onorevole Tina Anselmi fece varare una legge che sciolse la loggia P2 e vietò le associazioni segrete; ma non erano già state vietate dalla costituzione?

Il segreto di stato ha impedito che si risalisse a mandanti di tanti fatti oscuri d’Italia, il segreto di stato nacque nel 1941, con un regio decreto di Mussolini e di Vittorio Emanuele III, serviva ad impedire al popolo di conoscere cose note solo alle istituzioni più alte e ai servizi segreti. Nel 1977 fu pubblicata la legge 801/1977 su “Istituzione e ordinamento dei servizi, per le informazioni e la sicurezza e la disciplina del segreto di Stato”. Comunque i Savoia avevano diffidato gli storici a stare attenti a quello che scrivevano sul risorgimento, pena provvedimenti disciplinari, licenziamento e carcere.

Nel codice penale ci sono due livelli di segreto, il segreto in senso proprio e il divieto di divulgazione, Cossiga vietò alla magistratura di intervenire su materie secretate e di spettanza ai servizi segreti, nel 2003 il divieto alla magistratura servì a bloccare ogni indagine. I servizi segreti sono agli ordini del presidente del consiglio, il governo Prodi allargò il segreto di stato alle centrali nucleari ed ai depositi di scorie, Berlusconi lo applicò anche all’ambito militare.

La legge stabilisce che il segreto di Stato decada dopo 15 anni, può essere prorogato, ma che in nessun caso può superare i 30 anni, però le leggi si possono sempre modificare, Berlusconi ha voluto che il tempo decorra dall’entrata in vigore della legge e non dal fatto. Nel maggio 2010 sono scaduti i termini del segreto sul rapimento di Moro, la strage dell’Italicus e quella di piazza Fontana, ma non si è saputo niente lo stesso, la strage di Piazza della Loggia a Brescia si è chiusa dopo 36 anni con un nulla di fatto.  Nel 2009 Berlusconi ha posto il segreto di Stato il segreto di stato anche sullo scandalo Telecom-Sismi e sui dossier illegali di Telecom.

Con Berlusconi c’è stato un uso esagerato e non corretto del segreto di stato, coprendo l’accertamento della verità su fatti gravissimi, perciò i servizi segreti possono fare quello che vogliono, tanto poi possono appellarsi al segreto e tutto finisce lì. Il segreto di stato si affianca al controllo sull’informazione e sulla magistratura, impedendo che la giustizia raccolga le sue prove, anche con le   intercettazioni, il buio deve essere totale per i cittadini.

La conservazione del segreto di stato sulle maggiori stragi italiane ha lo scopo di tutelare persone che sono coinvolte in esse, sottraendole alla legge, solo una stampa libera, che in realtà manca, può svelare gli inganni del governo fatti al popolo. La libertà di un popolo può derivare solo dalla conoscenza della verità, il dispotismo si riconosce dal bavaglio alla conoscenza della verità.

Le legge sul segreto di stato viola l’obbligatorietà dell’azione penale, l’indipendenza della magistratura, l’eguaglianza dei cittadini davanti alla legge, il  contraddittorio nel giusto processo e serve a garantire immunità e impunità le più larghe possibili, cioè serve ad evitare condanne certe per  persone intoccabili responsabili di fatti criminosi; tra queste persone sono spesso politici ed alti funzionari dello stato, come dire che lo stato  è contro la trasparenza che dovrebbe caratterizzare la vita di una repubblica.

Articolo 21: “ Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero, anche per iscritto, la stampa non è soggetta né ad autorizzazione né a censura ”. La libertà di pensiero è sacrificata quando non si vogliono cambiare le cose; proprietà di giornali, sovvenzioni statali agli stessi, pubblicità sui giornali, legge fascista sulla stampa, ruolo del direttore del giornale, concorsi per esercitare la professione di giornalista, sono tutti sistemi creati da fascismo e repubblica per condizionale la libertà di stampa, introducendo così una forma subdola di controllo sulla stampa.

Se si evita di esternarlo, il pensiero è sempre libero, quando lo si vuole esternare, man mano che si passa dalla famiglia, al posto di lavoro ed ai luoghi pubblici, si riduce progressivamente questa libertà. Quando il pensiero passa dalla parola alla scrittura, aumenta il controllo subdolo dello stato, fino al controllo sulla stampa, la quale perciò oggi ha poco da dire, oltre i pettegolezzi della politica.

Articolo 24: “ Tutti possono adire la magistratura, gli errori giudiziari vanno risarciti ”. L’ affollamento di cause in magistratura serve a garantire il lavoro degli avvocati e una posizione ai giudici, con poche speranze di avere giustizia, soprattutto in tempi brevi, la riforma della giustizia è impedita dalla lobby trasversale degli avvocato in parlamento. Poche persone sono state risarcite dagli errori e dai ritardi della giustizia, alcuni ritardi sono stati risarciti in misura risibile, qualcuno è andato in galera innocente e sta ancora aspettando risarcimenti; la corte dei diritti europea ha condannato ripetutamente l’Italia per i ritardi della sua giustizia.

Articolo 27:” L’ imputato è innocente fino alla condanna definitiva ”. Andava meglio scritto che il condannato in primo grado, quello colto in fragrante e quello reo confesso, se condannati in primo grado, sono condannati definitivi e non innocenti, anche se possono appellarsi solo per un grado. La formulazione dell’ articolo incoraggia appelli e lavori degli avvocati, e allunga i tempi della giustizia; gli appelli e quindi il lavoro degli avvocati sono incentivati, in materia civile, da norme oscure e contraddittorie e, in materia penale, perché, per legge, la condanna penale d’appello non può essere peggiore di quella del grado precedente.

Articolo 29: “ La famiglia è una società naturale fondata sul matrimonio ”. Qui non si dice che i coniugi devono essere di sesso diverso e nemmeno che il matrimonio deve essere certificato od omologato dall’autorità. La famiglia allargata include coniuge, consanguinei, figli, parenti ed affini conviventi ed è una società naturale; il matrimonio civile è il risultato della volontà dello stato di omologare tutto, anche le cose più naturali ed accettate, mentre il matrimonio religioso è un fatto privato e non dovrebbe avere effetti civili.

Articolo 32: “ La repubblica tutela il diritto alla salute, nessuno può essere obbligato ad un trattamento sanitario se non per disposizione di legge ”. La salute dipende da tante cose, soprattutto dallo stile di vita, la medicina non serve a garantire la salute, è solo un grosso business, anche i medici si ammalano e non riescono a guarire.

L’ articolo da una parte afferma la libertà nella scelta della cura e dall’ altro afferma, contraddittoriamente, che uno, in caso di epidemia, può essere obbligato per legge ad un  trattamento sanitario a mezzo vaccino; però vaccini e farmaci sono pericolosi per la salute, sono costosi ed i medici, facendo poca informazione, non favoriscono una scelta consapevole dei pazienti, preferiscono seguire le indicazioni delle case farmaceutiche e dei protocolli medici; in pratica le mode e gli interessi economici, destinano tutti a farmaci, bisturi e pratiche mediche, costose per la collettività.

Articolo 33: “ L’ arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento, si possono aprire anche scuole private, ma senza oneri per lo stato”. Sarà libera l’arte ma non l’insegnamento, per insegnare bisogna anche essere abilitati o plagiati dallo stato, i libri di testo sono approvati dallo stato e gli insegnanti sono sotto una gerarchia; lo stato e la chiesa hanno sempre considerato la scuola un investimento, perciò hanno tenuto sotto osservazione o esame gli insegnanti, che devono superare esami d’ idoneità di stato e concorsi che sono la stessa cosa, inoltre, gli insegnanti sono legati a programmi ed a libri di testo approvati. Il docente di scuola è un registratore di nozioni, privato della libertà di pensiero.

Nel 1999 il governo della sinistra, con D’ Alema e Berlinguer, ha stabilito finanziamenti a favore della scuola privata, senza rilievi da parte del presidente della repubblica, che doveva promulgare la legge, della corte di cassazione e della corte costituzionale; dal 2000 al 2004 i governi di destra hanno concesso agevolazioni fiscali alle scuole private e contributi anche alle università private.

Articolo 34: “ La scuola pubblica è aperta a tutti, gli studenti poveri e meritevoli hanno diritto a borse di studio statali ”. Se la scuola è aperta a tutti, perché esiste il numero chiuso nelle università, lo stato dovrebbe limitarsi solo a segnalare le facoltà che danno più sbocco di lavoro; lo stato limita l’intervento a favore degli studenti poveri ma meritevoli, semplicemente prevedendo poche borse di studio rispetto al numero dei bisognosi; perciò l’articolo sa tanto di propagandistico.

L’ istruzione obbligatoria pubblica è omologazione statale, all’ istruzione ha diritto di provvedere anche la famiglia, in concorrenza con lo stato, però non mi riferisco alla scuola privata, che è un business retto dalla stessa mistica della scuola statale; attraverso le materie d’insegnamento, la chiesa e lo stato fanno anche propaganda, non insegnano solo un mestiere e non danno solo formazione, scuola, diritto, religione e lingua servono a tenere unito un paese, sotto un  ordinamento o un regime.

Articolo 35: “ La repubblica tutela il diritto al lavoro, la formazione professionale ed il lavoro italiano all’ estero ”. La costituzione, dopo aver detto all’ art. 1 che la repubblica è fondata sul lavoro ed all’ art. 4 che lo stato garantisce il lavoro, adesso afferma di tutelare il diritto al lavoro, però lo stato tutela anche le rendite parassitarie e speculative ed i parassiti che non hanno mai lavorato; lo stato italiano ha fatto poco per tutelare il lavoro italiano all’estero, che faceva rimesse valutarie compensate dalle esportazioni illegali di capitali da parte di speculatori italiani.

Articolo 36: “ Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e alla qualità del suo lavoro, sufficiente per le necessità della sua famiglia; la durata della giornata lavorativa è stabilità per legge, il lavoratore ha diritto a riposo settimanale e ferie ”. Lo stato si è astenuto da fissare con legge salari minimi, orari di lavoro, riposo e ferie, però ha approvato le tabelle con le tariffe minime degli ordini professionali, cioè questo articolo non ha trovato realizzazione e praticamente ne è nata una disparità di trattamento.

E’ il sindacato, con gli accordi contrattuali, che stabilisce il salario adeguato o minimo, recepito anche dai giudici del lavoro, però non sempre questi accordi rispettano le leggi di mercato. Infatti, nelle varie categorie, se i salari sono alti, si crea disoccupazione, se sono bassi, si crea penuria di lavoratori; calpestando le categorie più produttive per l’economia, cioè contadini, operai ed artigiani, generalmente gli addetti ai servizi e i colletti bianchi sono pagati di più. La durata della giornata lavorativa è vanificata da alcuni contratti, dagli straordinari e da un mercato del lavoro diventato più selvaggio; le ferie non sono uguali per tutti; con lo scopo di tutelare alte cariche e i professionisti, nemmeno il trattamento pensionistico è stato unificato.

Articolo 37: “ La donna lavoratrice ha gli stessi diritti dell’uomo e la stessa retribuzione ” . La norma non significa solo che la donna ha diritto alla carriera ed a parità di salario, in conformità all’art. 3, purtroppo oggi, a causa della caduta industriale, si assumono soprattutto nei servizi e, secondo le agenzie, in generale, si assumono soprattutto donne; è un caso di strabismo politico che femministe e politici non riescono a cogliere. Comunque, si fanno spesso norme lesive dell’ articolo 3 solo a vantaggio del lavoro femminile e delle donne.

Articolo 38: “I poveri senza lavoro o altre entrate hanno diritto all’ assistenza sociale ”. In occidente l’ Italia è all’ultimo posto per assistenza sociale alle famiglie bisognose, che sono abbandonate a se stesse, perciò chi è povero si deve arrangiare; ci si chiede perciò perché è stato scritto questo articolo, forse per abusare, ancora una volta, della credulità popolare.

Articolo 39: “ L’organizzazione sindacale è libera, però i sindacati devono essere registrati, in tal modo acquistano la personalità giuridica e possono stipulare i contratti collettivi ”. Sembra un’altra vocazione statale all’ omologazione, però i sindacati confederali, legati ai partiti, intendendo ostacolare il sindacalismo libero, si sono opposti al riconoscimento, ma stipulano ugualmente contratti collettivi che sono anche fonte di diritto per i giudici del lavoro. I sindacati non sono organi di rilevanza costituzionale, però di fatto, nel passato recente ma meno oggi, si sono imposti a pubblica amministrazione, partiti ed organizzazioni imprenditoriali.

I sindacalisti svolgono funzioni pubbliche in materia d’ assistenza ai lavoratori, inoltre, dirigenti sindacali occupano posti di rilievo nella pubblica amministrazione, nelle grandi aziende e nelle banche, dove sono spesso in conflitto d’interesse, perché rappresentano contemporaneamente lavoratori e datori di lavoro; sono in parlamento ed hanno altri incarichi dallo stato, sono un potere non regolato o previsto dalla costituzione e sono collusi con la politica.

La Costituzione garantisce la rappresentatività sindacale però, con gli accordi nella Fiat, in contrasto con la costituzione, non saranno più rappresentati sindacalisti liberamente eletti; anche in questo caso bisogna decidere se leggi e contratti devono uniformarsi alla costituzione o se invece bisogna cambiare la costituzione, la quale non può essere solo un dogma o un feticcio in grado di coltivare le illusioni nei sudditi contribuenti.   

Articolo 40: “ Il diritto di sciopero si esercita nell’ ambito delle leggi che lo regolano ”. Queste leggi non sono state fatte perché il sindacato non le ha volute, il parlamento si è accodato, le leggi sullo sciopero erano viste dal sindacato come una regolamentazione o limitazione del diritto allo sciopero. Ci si chiede, com’ è potuto avvenire ciò, a 60 anni dalla entrata in vigore della costituzione, se la costituzione è una norma programmatica ed una norma cogente o inderogabile?

L’ intesa voluta nel 2010 dalla Fiat obbliga ogni dipendente a firmare un accordo in cui si impegna a non scioperare contro l’ accordo sindacale, pare in contrasto con questo articolo. Insomma continua l’uso strumentale e propagandistico della Costituzione, osannata da tutti, ma praticamente in disuso fin dalla sua nascita, anche per merito del ministro della giustizia Togliatti che, per restare al governo, vi inserì l’ articolo 7 e non abrogò codice Rocco, legge sulla stampa e leggi di polizia fasciste. 

Articolo .41: “L’iniziativa economica privata è libera”. Però le pastoie burocratiche e le tagliole fiscali non aiutano l’ esercizio di questa libertà, né lo sviluppo dell’economia, i mancati rimborsi fiscali alle ditte che esportano favoriscono le delocalizzazioni all’estero e l’ impoverimento del paese. La costituzione di nuove imprese richiede tempi e costi notevoli dal punto di vista burocratico, prima che essa possano cominciare a produrre reddito.

Articolo 47: “ La repubblica tutela il risparmio in tutte le sue forme ”. In realtà, la Banca d’Italia non ha vigilato sulle banche ed è stata privatizzata, la Consob non ha vigilato sulle borse così, soprattutto in questi ultimi anni, si è sviluppata la speculazione finanziaria ed il risparmio delle famiglie è stato falcidiato.

Articolo 50: ” Tutte i cittadini possono rivolgere petizioni alle camere ”. Queste petizioni si fanno anche ai comuni, quasi mai danno soddisfazioni al popolo che le fa, anche le interpellanze in parlamento sono un rito inutile; come i referendum, questi strumenti sono utili quando il potere è disponibile ad ascoltare ed a provvedere, invece oggi il potere, con il suo silenzio e le sue omissioni, vuole solo stancare il popolo in vena di reclami.

Articolo 52: “ L’ ordinamento delle forze armate si uniforma allo spirito democratico della repubblica ”. In realtà non sono democratiche né le caserme, né i conventi, i militari sono più asserviti degli altri cittadini, però non è democratica nemmeno la repubblica, che ama questi spropositi e questi enunciati.

Articolo 54: “ I cittadini devono osservare la costituzione e le leggi”. Le leggi sono tante e per osservarle bisogna almeno conoscerle, però per lo stato l’ ignoranza della legge non è ammessa; dall’ altra parte, il legislatore ordinario non sempre osserva la costituzione e sono tante le leggi anticostituzionali. Consideriamo che i politici che fanno le leggi seguono anche il principio d’opportunità politica, che è opposto a quello d’ eguaglianza o equità, cioè fanno favori agli altri, alle lobby ed a se stessi, perciò risultano spesso in conflitto d’ interesse.

Articolo 67: ” I parlamentari esercitano la loro funzione senza vincolo di mandato “. Diversamente da altre costituzioni, questo articolo permette i ribaltoni e il cambio di maggioranza con gli stessi parlamentari; il fatto è che, se in economia il mercato non funziona, in parlamento il mercato ha sempre funzionato bene, grazie soprattutto al potere economico delle lobby e degli interessi personali dei singoli parlamentari. Il mercato esiste anche nella chiesa, definito peccato di simonia. 

Articolo 68: “ I membri del parlamento non rispondono dei voti e delle opinioni espresse, possono essere perquisiti o arrestati solo su autorizzazione del parlamento, salvo il caso di condanna irrevocabile o arresto in flagranza, analoga autorizzazione è richiesta per le intercettazioni telefoniche e per controllare la loro corrispondenza ”.

Si sta parlando d’immunità non garantite al resto dei cittadini, anche se i parlamentari si giustificano affermando di volersi difendere dalla lotta politica effettuata per via giudiziaria; comunque, per lo spirito di corpo, raramente il parlamento concede queste autorizzazioni, anche se ne ricorrerebbero gli estremi; i parlamentari non sono uguali agli altri cittadini.

Articolo 70: “ La funzione legislativa è esercitata dalle due camere ”.

Ciò avviene senza distinzione di ruolo e senza che le due camere siano di diversa emanazione, mentre, sotto la monarchia, il senato era di nomina regia; alcuni giuristi hanno sostenuto che due camere con gli stessi poteri, abilitate ad approvare una legge con una votazione per camera, garantiscono una legislazione più accurata e aggiungono che esistono due camere come esistono nel corpo due orecchie, due occhi, due reni, due polmoni, due braccia e due gambe.

Però in Italia, adottato il bicameralismo perfetto, non abbiamo ottenuto una legislazione più accurata, ma più lenta, infatti, le norme sono troppe, incerte, contraddittorie e scritte male, cioè di difficile interpretazione, perciò utile ad alimentare la litigiosità e il lavorio degli avvocati che perciò le hanno votate. Le leggi sono nate dalle circostanze, dal caso, dalla convenzione, dalla moda, dall’ ignoranza, dalla superstizione, dai pregiudizi e dall’abuso di potere; hanno l’oscurità degli oracoli, si contraddicono, tendono a smantellare i costumi ed il diritto naturale; quando sono detestate da tutti, sono disapplicate dai giudici che dovrebbero applicarle.

Articolo 71: “ Sono competenti a proporre le leggi il governo, le camere ed il popolo con 50.000 firme ”. Secondo la costituzione, la nostra repubblica è parlamentare, in realtà il governo legifera più del parlamento, soprattutto a mezzo di decreti, e le riforme si aspettano più dal governo che dal parlamento; i partiti prevalgono sul parlamento ed oggi esistono anche le Autorità che rubano spazio al parlamento; la conclamata divisione dei poteri è perciò imperfetta ed il parlamento non pare titolare della sovranità popolare. Il popolo non propone leggi in parlamento perché non assistito dai partiti che non amano ingerenze popolari, non può proporre referendum propositivi e l’ Unione Europea, con le sue leggi, ha ridotto la sovranità dell’ Italia e degli italiani.

Articoli 73-74: “ Le leggi sono promulgate dal presidente della Repubblica, che le può temporaneamente rinviare alle camere con un messaggio motivato, ma se le camere le approvano di nuovo, le deve promulgare ”.

In realtà, poiché il presidente della repubblica può essere accusato d’attentato alla costituzione, può sempre rifiutarsi di firmare leggi anticostituzionali, però fino ad oggi i nostri presidenti hanno preferito fare i notai, perciò non hanno utilizzato queste prerogative ma altri loro larghi poteri; la conseguenza è un numero elevato di leggi anticostituzionali in vigore. A leggere la costituzione, il nostro capo del governo ha meno poteri del cancelliere tedesco, del presidente della repubblica e del parlamento; però, come il parlamento, è superato dai partiti; dal punto di vista pratico e non costituzionale, la realtà sembra un po’ diversa, cioè pare contare qualche cosa, però il sovrano effettivo del governo pare il presidente della repubblica.

Caduto il fascismo, i costituzionalisti si erano preoccupati di controllare i poteri del capo del governo, valorizzando parlamento e presidente della repubblica, i Savoia invece, con poca fiducia verso la politica, tendevano a valorizzare forze armate e carabinieri.

Articolo 75: “ 500.000 elettori o cinque consigli regionali possono proporre l’ abrogazione di leggi con referendum popolare, esclusa le materie tributaria, trattati e amnistie, il voto è valido se al referendum partecipa la almeno la metàla reop degli aventi diritto. In Svizzera non esistono queste limitazioni, gli italiani, anche con queste limitazioni, avevano abolito ministero dell’agricoltura e finanziamento ai partiti, poi ripristinati dal parlamento, perciò oggi si rifiutano di votare a nuovi referendum e nessun referendum ha più successo.

In Svizzera si tengono referendum anche nelle materie negate agli italiani, siccome l’ Unione Europea è stata accettata con un trattato, questa può abrogare il residuo di sovranità rimasto agli italiani, senza tema di voto popolare referendario; le maggioranze richieste per il successo dei referendum non ne facilita il successo. Il referendum propositivo non è stato voluto dai partiti, che vogliono il monopolio della legislazione, subendo le iniziative legislative del governo e del presidente della repubblica, e contrastano le riforme vere volute dal popolo.

Articolo 76: “ L’ esercizio della funzione legislativa può essere delegata al governo solo per tempi e oggetti definiti, perciò, in caso d’urgenza, il governo emana decreti che devono essere immediatamente convertiti in legge dalle camere ”. In realtà, il governo, anche a causa della passività del parlamento, ha abusato spesso della decretazione d’urgenza, minando con ciò il principio della separazione dei poteri e la sovranità teorica del parlamento.

Articolo 79: “ L’ amnistia e l’ indulto sono concessi a maggioranza dei due terzi dalle camere”. Questi provvedimenti di clemenza sono stati emanati con frequenza, sia in era monarchica che repubblicana, in occasioni di ricorrenze particolari o per sfollare le carceri; per sfollare le carceri, in assenza d’ amnistie e indulti, il presidente della repubblica emana più grazie individuali, violando con ciò il principio della separazione dei poteri, cioè intaccando le prerogative del parlamento, il quale però spesso è impedito da veti incrociati dei partiti. Va detto comunque che questi provvedimenti di clemenza hanno carattere demagogico e minano il principio della certezza della pena che dovrebbe essere un deterrente al delinquere, meglio sarebbero pene certe e la depenalizzazione di certe norme.

Articolo 82: “ Ciascuno camera può disporre inchieste ”. Queste inchieste hanno un costo e pochi risultati pratici, perché ogni gruppo espone una tesi diversa e non si arriva a capo di niente; inoltre le inchieste parlamentari sono concorrenti con il potere d’indagine della magistratura; anche questo fatto mina il principio della separazione dei poteri, perché la magistratura è organo costituzionale.

Articolo 84: “ L’ ufficio di presidente della repubblica è incompatibile con qualsiasi altra carica ”. Questa incompatibilità così formulata ed estesa non esiste per i membri del parlamento e del governo, che spesso hanno ruoli molteplici ed in conflitto d’interesse, con confusione di ruoli tra controllore e controllato; evidentemente i costituzionalisti volevano dare un ruolo importante al presidente e non simbolico come si dice spesso.

Articoli 87-88: “ Il presidente indice le elezioni, autorizza la presentazione alle camere di leggi d’ iniziativa del governo, promulga le leggi, indice i referendum popolari, ratifica i trattati internazionali, ha il comando delle forze armate, dichiara lo stato di guerra, presiede il consiglio superiore della magistratura, può concedere grazie, può sciogliere le camere ”. I poteri del presidente sembrano estesi, può anche bloccare le leggi, per la costituzione non è, come si dice, un notaio o un simbolo che rappresenta l’ unità, non è organo di garanzia della costituzione perché questo ruolo appartiene alla corte costituzionale, che però non sempre lo ha esercitato.

Articoli 89-90: “ Gli atti del presidente della repubblica devono essere controfirmati dai ministri o dal presidente del consiglio che se n assumono la responsabilità; il presidente è responsabile solo d’ alto tradimento e attentato alla costituzione ”. Il presidente è irresponsabile come il re ed al di sopra della legge, il potere assoluto aveva queste caratteristiche, però aveva come ulteriore caratteristica il fatto di riscuotere a suo beneficio le tasse e di beneficiare del signoraggio monetario. In generale, la democrazia esiste quando i cittadini sono uguali davanti alla legge e la rivoluzione fu fatta per togliere privilegi e immunità a re e aristocrazia. Alcuni di questi privilegi legali ed immunità sono stati ereditati dal presidente della repubblica ed, in misura minora, dai parlamentari.

Articolo 92: “ Il presidente della repubblica nomina il presidente del consiglio e, su proposta di questo, i singoli ministri ”. Altro segno degli ampi poteri costituzionali del presidente della repubblica, in Italia questi poteri non si sono visti perché abbiamo avuto presidenti opachi e succubi dei partiti, che hanno preferito inviare messaggi al paese e fare i notai; il potere occulto che governa l’ Italia ha sempre temuto un presidente di carattere che esercitasse i suoi poteri costituzionali.

Articolo 94: “ Il governo deve avere la fiducia da parte della camere ”. Questo articolo pare ricordare che l’Italia è un repubblica parlamentare e che il parlamento è il depositario della sovranità popolare, ma non è vero.

Articoli 95-96: “Il presidente del consiglio è responsabile della politica del governo, mentre i ministri sono responsabili degli atti dei loro dicasteri; i ministri, per i reati da loro commessi, con autorizzazione delle camere sono sottoposti alla giustizia ordinaria “. Di fatto il parlamento ha esteso questa immunità negando spesso l’ autorizzazione, a vantaggio di ministri, ex ministri o parlamentari; però, diversamente dal presidente della repubblica, secondo la costituzione, i ministri sono responsabili dei loro atti politici e dei loro reati, non hanno il privilegio dell’ irresponsabilità quasi totale del presidente o del re.  La legge stabilisce che il presidente del consiglio ed i ministri, per reati connessi alle loro funzioni, sono giudicati da un tribunale speciale, chiamato tribunale dei ministri, i cui membri sono sorteggiati.

Le repubbliche possono essere presidenziali o possono concedere preminenza al presidente del consiglio o cancellierati, quindi queste due figure dovrebbero essere le massime cariche dello stato; i poteri o organi costituzionali sono costituiti da presidenza della repubblica, governo, parlamento e magistratura. Tuttavia l’Italia è rimasto un paese un po’ monarchico perché il presidente ha conservato alloggio e parte dei poteri del re, conservandone l’aureola; come ieri si esaltava, da parte di tutti, il sovrano, oggi si esalta il presidente della repubblica.

Per timori di bonapartismo, si vuole il presidente del consiglio in posizione subalterna, perché le colpe dello stato sono sempre addebitate al capo del governo, in una logica di capro espiatorio; infatti i Savoia erano irresponsabili, tiravano il sasso e nascondevano la mano, mentre il capo del governo era il capro espiatorio, le crisi di governo sotto la monarchia erano numerose come nella prima repubblica.

Da questa schizofrenia esorcistica, ne discende che spesso i commentatori televisivi, quando parlano di poteri, si riferiscono al primo che sarebbe la presidenza della repubblica, al secondo che è il presidente del senato, al terzo che è il  presidente della camera ed al quarto, pronunciato a denti stretti, che dovrebbe essere il presidente del consiglio. Non sarebbe più giusto che questo fosse chiamato il primo o il secondo, come in tutte le costituzioni?

Articoli 101-102: “ La giustizia è amministrata in nome del popolo, i giudici sono soggetti solo alla legge, la giurisdizione è unica e non possono essere istituiti giudici speciali, ma possono essere create sezioni speciali giudicanti presso i tribunali, dedicate a materie speciali ”. La giustizia è amministrata in nome del popolo ed esistono dei partiti che si chiamano popolari, perciò il popolo è sempre preso in giro; quanto è distante la costituzione dalla realtà, il vezzo di chiamare sempre in causa il popolo è un difetto della politica e dei demagoghi, la costituzione si dovrebbe limitare a dettare delle norme per far funzionare meglio lo stato e la legislazione.

I giudici sono soggetti alla legge, però la loro fortuna dipende anche dagli appoggi politici e sindacali e la politica segue il principio d’opportunità, che è opposto a quello di legalità e d’eguaglianza dei cittadini; perciò la storia insegna che a volte i giudice fanno finta di non vedere e non sentire e girano la testa dall’ altra parte. Si dice che lo stato di diritto deve avere una giurisdizione unica e non tribunali speciali e che nessuno deve essere distolto dal suo giudice naturale, però l’Italia ha ancora tribunali speciali; non parlo dell’ Inquisizione, mai dei tribunali militari, della magistratura delle acque, dei tribunali amministrativi, dei collegi arbitrali, delle commissioni tributarie, della Corte dei Conti, dei giudici del lavoro, forse solo questi ultimi possono passare come sezioni specializzate del tribunale. Un sofisma politico naturalmente afferma che in Italia siamo sempre nel campo della giurisdizione unica, anche se esistono sezioni specializzate della giustizia ordinaria per materie speciali e non giudici speciali; del resto, anche per la trinità si afferma che Dio è uno e trino.

Articolo 104: “ La magistratura è un organo autonomo e indipendente ed i membri del suo consiglio superiore della magistratura, organo di autogoverno, sono eletti parte dai magistrati e parte dal parlamento ”. Queste elezioni si svolgono con criteri politici, perché i magistrati sono divisi in correnti politiche ed il parlamento vota seguendo le indicazioni politiche; quindi anche se i magistrati italiani sono di carriera e non eletti come in Usa, sono legati per qualche verso alla politica, soprattutto quelli che desiderano emergere. Questo fatto mina la loro indipendenza dai partiti, come dal governo che è espressione di una maggioranza parlamentare; è per questa ragione che parlamento e magistratura non si sono sforzati per rendere più celere la nostra giustizia che, così com’è formulata, serve solo a garantire lavoro agli avvocati e una posizione ai giudici.

Dopo le tante stragi avvenute in Italia nei decenni scorsi, le sentenze sono state di assoluzione per mancanza di prove per gli imputati, cioè non è stata accertato nessun colpevole, chi crede alla bontà di queste sentenze, osserva che perciò questi processi, lunghi e costosi, in grado di immobilizzare i palazzi di giustizia, non dovrebbero nemmeno iniziare; nemmeno sui disastri naturali si sono accertate delle responsabilità, così nei casi di alta corruzione nella pubblica amministrazione, perciò i presunti responsabili non sono stati allontanati.

Tra magistratura e governo il conflitto è sempre stato fittizio e un bluff, però è servito a ricattare il potere politico, per concedere maggiori privilegi ai magistrati; salvo eccezioni, le toghe sono generalmente colluse, in passato dipendevano anche ufficialmente dal governo, oggi spesso chiudono un occhio e, con il decorso del tempo, grazia alla durata dei processi, ci si dimentica dei fatti; alcune sentenze sono politiche, a parte le immunità riservate alla politica, prescrizioni, avocazioni, archiviazione e cancellazione di sentenze scomode da parte della cassazione, servono a mettere al riparo da responsabilità; l’ obbligatorietà dell’azione penale è una chimera.

I magistrati eroici che hanno a cuore legge e giustizia sono una minoranza, a volte sono trasferiti per opera del Consiglio Superiore della Magistratura, organo di autogoverno che serve solo a tutelare i privilegi dei magistrati, più che l’ indipendenza della magistratura, contenendo l’ invadenza degli altri poteri; però la magistratura invade il campo legislativo, perché giudica le leggi, in vigore o da approvare.

Diversamente dagli altri dipendenti dello stato, che sono lavoratori subordinati, i magistrati sono pagati dallo stato ma godono di speciale autonomia, non tanto per tutelare un principio di equità e di legalità o per essere indipendenti dai partiti, ma per contrattare un’occasionale dipendenza con il governo o con i potenti, perché anche in magistratura esiste la corruzione.

A causa di leggi di privilegio, in Italia il mercato non funziona, però ha sempre funzionato bene in parlamento ( lobby e compravendita dei deputati ), in chiesa ( simonia ) e in magistratura ( mercato delle sentenze ), la magistratura è stata sempre succube del potere e collusa e non disinteressatamente. La corruzione della politica ha sempre richiesto, per mettersi al riparo dalla legge, la stipula di una polizza assicurativa presso i giudici, polizza pagata alla classe dei magistrati con carriera, privilegi, favori, altre cariche remunerate e denaro. 

Articoli 107-108: “ I magistrati possono essere sottoposti a provvedimento disciplinare, trasferiti o sospesi solo dal consiglio superiore della magistratura, la legge assicura l’ indipendenza dei giudici delle giurisdizioni speciali ”. I magistrati sono stati sospesi e trasferiti per ragioni ideologiche e politiche che niente hanno a che fare con la giustizia; quindi il consiglio superiore della magistratura, organo d’autogoverno della magistratura, fa anche politica ed emana sentenze politiche d’opportunità che rivelano spesso scarsa indipendenza dagli altri poteri o dai partiti. I giudici dovrebbero essere dipendenti dalla legge e indipendenti dai partiti e dal governo; poiché spesso fanno politica o sono pavidi od opportunisti, generalmente ciò non avviene.

Raramente nella storia i magistrati sono stati indipendenti dal governo; il procuratore della repubblica rappresenta lo stato, cioè il governo e la corte di cassazione è servita a cancellare sentenze scomode per il governo. I giudici delle giurisdizioni speciali sono indipendenti, oltre che dagli altri poteri, anche dai giudici ordinari, perciò rafforzano l’ autonomia dei loro uffici che appaiono come veri tribunali speciali. Il tribunale speciale non è necessariamente un tribunale di tipo fascista, ma è un tribunale legato ad una materia specifica, con uffici speciali, giudici specializzati e speciale autonomia; quando esiste vige una giurisdizione plurima anziché unica.

Articolo 112: “ Il Pubblico Ministero esercita l’ azione penale “. Nei processi penali il pubblico ministero esercita l’accusa e, rappresenta l’interesse all’ordine pubblico ed, in pratica, dovrebbe rappresentare il ministro dell’interno; di fatto, oggi L’ Italia è l’unico paese in occidente in cui il pubblico ministero non dipende dal governo, questo vuole essere indipendente dal governo, dal ministro degli interni e da quello della giustizia. Per non perdere in stipendio, lustro e carriera, vuole essere chiamato giudice, anche se il suo ruolo è diverso da quello del giudice o della magistratura giudicante, infatti nei processi penali rappresenta l’accusa per conto dello stato, la polizia giudiziaria lo relaziona sui fatti.

Questa figura non esiste in tutti gli ordinamenti, in alcuni l’accusa è sostenuta da un avvocato di parte, reso forte dai rapporti della polizia giudiziaria, oppure il pubblico ministero è un dipendente dello stato, separato dal giudice ordinario giudicante; in generale, il pubblico ministero rappresenta l’ interesse dello stato alla difesa dell’ ordine pubblico minacciato da gravi delitti. Il legame con ministero degli interni e con la sicurezza ne rivela il rapporto originale con la politica ed il governo, anziché l’ indipendenza.

Articolo 116:” Sono istituite regioni a statuto speciale ”. Queste regioni hanno maggiori autonomie e maggiori risorse di quelle ordinarie, il che è lesivi dell’ art. 3, il privilegio nacque per difendere con incentivi l’unità del paese, cioè comprando i dirigenti politici di quelle regioni; come accade a tanti paesi, alcune regioni confinarie, con popolazione mista, sono votate alla secessione, perciò il governo italiano preferì fare delle concessioni, soprattutto in materia di trasferimenti economici statali. A parte le disuguaglianze per legge tra regioni e cittadini, è da ricordare che se i cittadini fossero sovrani, le regioni di frontiera, con una votazione a maggioranza, avrebbero diritto alla secessione; ma nessuno stato è capace di riconoscere questo diritto, gli stati sono a favore dell’autodeterminazione solo per i popoli degli altri stati.

Articolo 117: ” Lista competenze delle regioni “. La riforma del titolo V della costituzione ha attribuito alle regioni, in alcune materie, competenza legislativa concorrente con lo stato, il che ha creato costosi doppioni ed hanno favorito la proliferazione burocratica e conflitti di competenza, contribuendo ad inceppare la macchina amministrativa. Sarebbe stato meglio, in una logica federale, conferire a comuni e regioni la sovranità originaria, con loro competenze esclusive, demandando le rimanenti funzioni allo stato.

Articolo 119: “ Le entrate delle regioni sono fissate dalle leggi dello stato ”. Le regioni non hanno autonomia finanziaria, non esiste federalismo fiscale, lo stato è geloso dei suoi contribuenti e, quando il federalismo nascerà, nelle regioni ci saranno sempre politici e funzionari commissari fiduciari di Roma, quindi sarà difficile un vero federalismo e vere autonomie. Comunque, l’ autonomia differenziata chiesta per le regioni, lede la loro eguaglianza di trattamento, anche con le regioni a statuto speciale che esistono oggi.

Articolo 120: “ Le regioni devono garantire libera circolazione di merci e di persone e non possono limitare il diritto ad esercitare professioni e lavori ”. L’ articolo serve a prevenire frontiere economiche interne, però è lo stato che ha creato con le sue norme degli steccati, concedendo privilegi economici  alle regioni a statuto speciale, rilasciando concessioni e creando corporazioni ed albi che impediscono il libero esercizio di una professione; lo ha fatto con concorsi fasulli e abilitazioni discutibili, aventi lo scopo di estendere aree di privilegio per gli amici dello stato, escludendo altri  da una professione; questo fatto ha procurato un danno economica  all’ Italia, discriminazioni ed intralci al mercato.

Articolo 122: “ Nessuno può far parte contemporaneamente di un consiglio regionale e di una camera; come i parlamentari, anche i consiglieri regionali non rispondono delle opinioni e dei voti espressi ”. Circa le discriminazioni volute dalla legge, si può essere contemporaneamente sindaco e parlamentare e, fino a poco tempo fa, prima che l’ Europa lo vietasse, parlamentare italiano ed europeo. L’ irresponsabilità dei parlamentari è stata estesa ai consiglieri regionali perché allo stato costa poco estendere questi privilegi, calpestando i comuni cittadini che credono all’eguaglianza davanti alla legge.

Articolo 124: “ Un commissario del governo, residente nel capoluogo della regione, esercita il controllo politico sulla regione ”. Le cautele non sono mai troppe e lo stato centralista non vuole perdere il controllo sulle regioni; il fascismo eliminò sindaco e creò i podestà di nomina governativa, affiancato dal segretario comunale pure di nomina governativa, inoltre, impose i prefetti alle province per esercitarne il controllo; per il controllo delle regioni, la repubblica ha inventato i commissari del governo. Non poteva essere diversamente, in fondo, la repubblica non ha eliminato nemmeno codice Rocco, concordato, leggi di polizia, legge sulla stampa e leggi anticostituzionali di era fascista.

Articolo 127: “ Ogni legge approvata dal consiglio regionale è comunicata al commissario del governo per l’ approvazione e per controllare che non ecceda le competenze della regione; eventuali conflitti tra stato e regione sono risolti dalla corte costituzionale ”. Insomma il nostro stato controlla in maniera maniacale comuni, province e regioni, avvenne ciò perché era nato, come gli altri stati, con la forza e non per volontà popolare, perciò dall’inizio temeva la sua disintegrazione, le autonomie e l’autodeterminazione dei popoli viventi in Italia.

Articolo 134: “ La corte costituzionale giudica sulla costituzionalità delle leggi, sui conflitti di competenza tra organi costituzionali dello stato e tra stato e regioni, inoltre giudica sulle accuse mosse contro il presidente della repubblica per alto tradimento e attentato alla costituzione ”. Sul controllo della costituzionalità delle leggi l’ articolo non afferma che la pronuncia si debba chiedere solo nel corso di processi ordinari; la corte costituzionale avrebbe anche potuto muoversi con spinta autonoma per cancellare le vecchie leggi anticostituzionali, come avrebbe potuto impedire l’ entrata in vigore di nuove leggi anticostituzionali; non lo ha fatto perché fin dall’inizio era legata alla politica, la quale segue il principio di opportunità e non quello di legalità.

Vale la pena di ricordare che di alto tradimento si sono macchiati anche ministri e parlamentari, facendo spionaggio durante la guerra fredda a favore del nemico, il reato di tradimento è imprescrittibile; la magistratura non se n ’è mai occupata, ignorando, ancora una volta, l’ eguaglianza dei cittadini avanti alla legge. Per quanto riguarda l’ attentato alla costituzione, c’ è stata la promulgazione regolare di leggi anticostituzionali da parte dei presidenti, e la corte costituzionale non si è resa parte attiva nell’eliminazione delle leggi anticostituzionali fasciste, ma parte passiva di richieste d’incostituzionalità di norme durante i processi; qualche volta sancì anche che erano costituzionali norme che erano, in realtà, anticostituzionali.

Infatti, una norma penale puniva l’adulterio femminile più pesantemente di quello maschile e la corte lo dichiarò costituzionale, poi, in un secondo tempo, a costituzione invariata, lo dichiarò anticostituzionale. Alla luce dell’ articolo 3, non si capisce il diverso orientamento, cosa centra il fatto che la costituzione è una norma programmatica se può trovare immediatamente applicazione. La costituzione non deve seguire la moda ma applicare alcuni principi fondamentali, purtroppo però anche la corte costituzionale segue la politica e la chiesa. La corte, assecondando governo e parlamento, non ha ammesso proposte di referendum abrogativi perfettamente ammissibili

Articolo 135: “ I membri della corte costituzionale sono nominati per un terzo dal presidente della repubblica, per un terzo dal parlamento e per un terzo della magistratura ordinaria ”. Continuano le prerogative importanti del presidente della repubblica, che è non è una figura scialba della costituzione, se gli si fanno esercitare i suoi poteri e se decide di esercitarli; comunque, i membri scelti dal presidente sarebbero indipendenti nel giudizio del presidente? Vista la politica, direi di No.  Sembrano cose teoriche perché, per quietismo, i presidenti non sono mai stati accusati di tradimento o attentato alla costituzione.

Articoli 138-139: “ Le modifiche alla costituzione sono fatte con due deliberazioni, una per ogni camera, a maggioranza assoluta e quindi con referendum popolare, il referendum non occorre se l’approvazione delle camere avviene con i due terzi. La forma repubblicana non può essere oggetto di revisione costituzionale ”. Questa norma ha valore fino a che la politica e l’ ordinamento su cui si sostiene intende rispettarla, si dice anche che i principi fondamentali della costituzione non sono modificabili e che la costituzione è rigida e non flessibile, perché richiede un processo laborioso di modifica; tuttavia, alcuni articoli sono stati modificati con questa procedura ed, in generale, quando cambia l’ordinamento, con una rivoluzione o una seconda repubblica, che in Italia non è mai nata, cambia la costituzione, con l’intervento di una nuova assemblea costituente che ignora rigidità e  blocchi della vecchia costituzione.

Secondo la disposizioni transitoria finale n. XII: “ E’ vietata la riorganizzazione del partito fascista ”. In realtà, sotto nome diverso, in Italia, diversamente che in Germania, partiti extraparlamentari o parlamentari, di diversa denominazione, ma d’ispirazione fascista, nacquero con la tolleranza dello stato, il Vaticano propose anche un’alleanza con loro al governo e al comune di Roma; è la solita schizofrenia della politica, della legge e della costituzione italiana. Secondo la disposizione transitoria finale n. XIII: “ Ai membri di casa Savoia è vietato l’ingresso in Italia”. Anche questa norma, poiché il tempo è galantuomo, è stata accantonata.

Secondo la disposizione transitoria finale n. XIV: “I titoli nobiliari non sono riconosciuti ”. Però lo stato e la chiesa conferiscono onorificenze e titoli e di titoli nobiliari si fa anche mercato, se un nobile è senza beni si può vendere il titolo, se ha beni li usa o li vende assieme al suo titolo. Una volta questi nobili avevano privilegi fiscali, ma oggi lo stato ha esteso questi privilegi ad altre categorie, invece di abolirli. Se un nobile usa il suo titolo, lo stato non lo persegue, se uno si fa passare per nobile, usando falsi titoli, lo stato lo può perseguire; da questi fatti si può capire se i titoli nobiliari sono riconosciuti, tutelati o meno. E’ un’ altra delle prese in giro della costituzione.

Le scelte della politica, cioè della maggioranza, non sono scelte scientifiche, perché la scienza non si pronuncia a maggioranza, le leggi sono commissionate dalle lobby; a livello legislativo, il popolo non conta niente, le maggioranze cambiano e le leggi sono cambiate, perciò e leggi sono solo il risultato di un compromesso, è successo anche con la costituzione. Le decisioni prese a maggioranza non sono una caratteristica esclusiva della falsa democrazia, infatti, decidevano a maggioranza anche corsari e briganti. Le decisioni prese a maggioranza non sono infallibili, ma sono prese per scontentare il minor numero di possibile di persone.

Oggi gli italiano votano soprattutto per ricevere dei favori, perciò nella nostra democrazia è stato falsato ed è stato stravolto l’ uso del voto, che è uno stanco rituale, si è perso il concetto di benessere comune. Il parlamento è nato per controllare il re, in altre parole la spesa pubblica e le tasse, la costituzione è nata per controllare il re e il parlamento, cioè per controllare la legislazione; però in Italia, soprattutto i controlli, a tutti i livelli, non funzionano, in Italia tutto ciò che è pubblico, sembra proprietà dei partiti che sono prestanome di altri poteri occulti, come la massoneria.

I parlamentari sono stati ricoperti di privilegi perché accettino il sistema senza cambiarlo, così hanno rinunciato a fare un servizio pubblico; oggi esistono i professionisti della politica, tanti hanno capito che la politica è la cuccagna; i politici si ergono a difensori dell’ordine sociale esistente e, sostanzialmente, non vogliono cambiare più niente; d’ altra parte, la pubblica amministrazione non corregge i  vizi, perché i pubblici funzionari sono assunti grazie ai buoni uffici dei partiti, i concorsi pubblici sono truccati.

L’ oligarchia anonima ha interesse a porre suoi uomini nei gangli del potere, questi suoi garanti locali sono i suoi occhi e sue orecchie, non vuole uomini preparati, seri, indipendenti ed onesti, ma piuttosto servi e corruttibili, obbedienti e discreti, che si facciano condizionare dai privilegi e dal denaro; questi oscuri personaggi  si assumono  la responsabilità di scelte che non sono loro, ma dell’ oligarchia anonima.

Questi uomini nel medioevo si chiamavano capitani di ventura, nell’organizzazione mafiosa si chiamano teste di legno, uomini di paglia e pupazzi, perché privi di veri poteri d’iniziativa, anche se si afferma falsamente che sono indipendenti e autonomi, diversamente dagli impiegati. La politica fa scelte o favori per clientelismo, interessi privati e ricerca del voto, gli stessi tecnici non sono indipendenti dai partiti e sono mossi anche da interessi corporativi.

Gli sprechi della capitale sono emulati dalla periferia, così il deficit del bilancio dello stato è dovuto anche al deficit degli enti locali, dei quali non si riesce a controllare la spesa; lo stato moderno è posseduto da un gruppo di parassiti che hanno occupato lo stato che non può più essere riformarlo. Chi è vicino al Palazzo, diventa amico e complice di chi lo abita e non ascolta più le richieste di riforma che arrivano da fuori o dalla loro anima originale; chi frequenta classe dirigente ed oligarchia diventa suo cortigiano, tra questi cortigiani sono molti giornalisti.

Giornali e televisione servono per ricattare o influenzare la politica, per avere aiuti dallo stato, dalle corporazioni e per sostenere dei potentati; la televisione pubblica non è usata per l’informazione o per elevare il livello culturale della gente, ma per la propaganda. Secondo la sinistra che segue i suoi miti, i qualunquisti fanno di tutta l’ erba un fascio, sono gli avversari dei manichei, perché non distinguono il partito del bene ( cioè quello loro ) da quello del male; in pratica sono uomini regrediti a prima del peccato originale, mentre i manichei sono guidati da una fede incrollabile e da un’idea fissa, sono militanti organici di una fede, sono i portatori del regno del bene, mentre i loro avversari sono portatori del regno del male.

I militanti sono portatori di un’ ideologia e ritengono di dover votare sempre lo stesso partito; come i militari, non possono disertare o evadere, anche se il loro partito cambia politica; per loro, il peccato d’ apostasia è grave come quello di qualunquismo, sono degli schiavi per scelta libera. Se i partiti cambiano politica, i loro militanti devono seguirli lo stesso, i militari fanno lo stesso quando cambiano alleanze o nemici; allo stato, alla chiesa ed ai partiti convengono uomini che, grazie anche all’ obbedienza, alla discrezione ed alla disciplina, si possano manovrare come fossero un solo uomo.

E’ bello parlare senza preconcetti ideologici, cioè senza rete, tutte le ideologie politiche di liberazione sono state tradite, così, da un punto di vista pratico, sono diventate utopie democrazia, repubblica, stato di diritto, liberismo, socialismo, comunismo, uguaglianza dei diritti e sovranità popolare. Quando i comunisti sollecitano l’ intervento dello stato, lo rafforzano e così questo più diventare sempre più intromissivo e invasivo; lo stato è una finanziaria anonima al cubo che sfrutta con le tasse e fa complessivamente pagare i servizi pubblici quattro volte quello che costano.

Sono stati trasformisti tutti i più grossi politici italiani, cioè Giolitti, Crispi, Mussolini, Andreotti, Berlusconi; accade che le ideologie, calate nella pratica, tendono ad avvicinarsi, forse perché sono tradite nei loro principi; mentre i militanti sono disposti a farsi scannare per principi astratti, i loro dirigenti di partito sono sempre disposti a vendersi e sanno che quei principi non li applicheranno mai; perciò, le ideologie vanno giudicate nelle realizzazioni pratiche e non in base alle promesse.

Cioè è vero anche per il cristianesimo, che è un’ ideologia religiosa, ideata dallo stato di Costantino, per fare soldi e per il potere, le religioni bottega, con il loro clero, vivono parassitariamente sulle spalle dei sudditi. Il potere, in dittatura e in democrazia, rimane sostanzialmente esclusivo e non partecipativo, il governo è ancora l’ emarginazione politica dei più da parte dei meno, le elezioni sono un inutile e stanco rituale e non cambiano sostanzialmente niente; le leggi si fanno su commissione delle lobbies, in cambio di cesti di denaro per i partiti.

Dalla fine della seconda guerra, in Europa e in Africa, i signori della guerra, della rivoluzione o della resistenza, sono diventati capi di stato, di governo, dell’esercito o ministri, poi, potendo ricattare poteri forti e multinazionali, in cambio di privilegi e regalie, si sono accordati con essi; in Italia il trasformismo è un costume normale della politica. La laicità dello stato italiano è un mito, lo stato italiano è quello che spende di più per la religione, i governi italiani sono controllati dalla chiesa.

Dal punto di vista del popolo, ci sono state sempre delle ottime ragioni per fare la rivoluzione, la protesta fiscale o per secedere dallo stato centrale, ciò è vero ancora oggi, però tutte le rivoluzioni sono fallite o degenerate, il potere, comprando alcuni capipopolo e perseguendo altri, ha riassorbito il dissenso ed il popolo, che attende sempre la salvezza, è stato scaricato.

Vecchi dirigenti di sinistra sono stati cooptati dal potere e rivoluzionari politici e sindacalisti sono diventati dirigenti, resi inoffensivi dai privilegi, oggi anche il sindacato è ricchissimo di denari e privilegi. Non bisogna mai dimenticare che gli stati criminali e illiberali sono la maggioranza, che la corruzione è diffusa a livello politico, che notevoli sono i rapporti tra politica e mafia, che è legata alla massoneria. L’ informazione e gli intellettuali di sinistra hanno fatto fatica a riconoscere che i profughi di guerra non sono solo palestinesi.

Contro tutte i condizionamenti della politica, oggi i lavoratori preferiscono i padroncini allo stato, infatti, quando il loro padroni violano la legge, non fanno la spia, cioè non li denunciano, entrano in conflitto con loro solo per difendere i loro diritti di lavoro. Esiste un trattato internazionale a favore dell’autodeterminazione dei popoli, recepito nel 1956 dalla legislazione italiana, inattuato come tanti buoni trattati, perciò in Italia è una bestemmia parlare di devolution, mentre bisognerebbe dire che se la chiedono la maggioranza dei votanti di una regione, è una richiesta legittima. Da sempre, dietro il terrorismo ci sono mandanti, che sono stati o multinazionali, il terrorismo è uno dei modi di fare politica, soprattutto quando non ci si vuole impegnare in una guerra.

Lo stato e la religione si nutrono di divieti, i tabù sono sempre serviti a condizionare gli uomini, i divieti calpestano la libertà, in Italia è tutto vietato, salvo ciò che è permesso. Però, in barba a regolamenti o divieti, si possono ottenere favori, che sono come i miracoli; guai all’ ipotesi che i cittadini abbiano uguali diritti, perché in questo caso non si potrebbe più fare un favore o un miracolo a nessuno; in queste cose, stato e religione si compenetrano a vicenda.

Per quanto riguarda il perdurare della criminalità organizzata, in tutta la storia d’ Europa, la nobiltà e gli stati hanno protetto i briganti e i bravi, questi erano spesso delinquenti comuni, sottratti alla giustizia, cioè amnistiati di fatto dai potenti, ai quali erano affidate operazioni sporche; i papi avevano protetto i briganti poi evolutesi nella banda della Magliana, i borboni avevano favorito, per ragioni  politiche e contro i piemontesi, lo sviluppo del brigantaggio; nello stato della chiesa, i briganti facevano politica a favore di clan familiari.

In tutta Europa la nobiltà accordava protezione alla criminalità ed ai briganti, dai quali si sentiva protetta ed attratta e con i quali aveva un’ origine comune; infatti, in origine gli aristocratici furono capi clan e signori della guerra che esercitavano l’eversione e l’estorsione, prima di assumere il potere.  Il Piemonte non considerava immorale l’alleanza con il brigantaggio.

Si dice da più parti che lo stato deve essere laico, sovrano, di diritto, democratico, costituzionale, con libertà di pensiero e liberista. Lo stato italiano, per i condizionamenti politici e culturali che subisce da parte della chiesa cattolica, non è laico, anche in forza del concordato inserito come corpo estraneo, nella costituzione; non è sovrano ma protettorato vaticano, della Nato e dell’ UE, per le stesse ragioni di cui sopra, l’ Italia non è stato di diritto perché privo di un vero servizio di giustizia, come testimoniano le numerose condanne della corte dei diritti europea. Non è uno stato democratico perché la democrazia presuppone il governo del popolo, in realtà i governi si fondano sull’emarginazione politica dei sudditi; la democrazia rappresentativa è un concetto assurdo, come la transustanziazione o presenza reale di Cristo nell’ostia.

In Italia non esiste la libertà di pensiero, che concretamente significa libertà di stampa, perché tutti sono liberi di pensare e poi di parlare in casa, perché esistono reati d’ opinione e la legge fascista sulla stampa è ancora vigente; l’ Italia non rispetta l’ articolo 3 della costituzione, centrale in tutto l’impianto costituzionale, violato dallo stato clientelare e concordatario, perciò i cittadini non hanno gli stessi diritti davanti alla legge. Il mercato non esiste perché è sabotato da monopoli, corporazioni, regolamenti, concessioni, autorizzazioni e licenze, per avere le quali si paga.

La democrazia è una mistificazione, i rappresentanti non sono vincolati agli elettori ed in Italia i referendum sono invisi alla classe politica, che si sente scavalcata, li accettano solo per i rimborsi elettorali e poi li fa fallire, nel senso che non si raggiunge il quorum richiesto per i votanti o perché non sono applicati. Diversamente dalla scienza, la politica fa promesse e gira sempre intorno, non vuole progredire, ma progredisce solo nella forma, forse ciò è accaduto per il fine primario della tassazione che ha giustificato la nascita dello stato; la quale è la sua vera vocazione, senza la quale lo stato si estinguerebbe, perché, quando l’ oggetto sociale non si può raggiungere, un’impresa si estingue.

I militanti hanno culto dell’obbedienza, del dogma e dell’ortodossia, non vogliono dissentire o essere anticonformisti od originali, hanno rinunciato volontariamente alla libertà di pensiero, per i militanti, chi dissente rischia il linciaggio morale; sono manipolati dai partiti e dall’oligarchia che sa che se l’uomo non crede, non obbedisce e combatte ancora peggio ed allora le guerre giuste chi le fa?

In Italia la separazione dei poteri non esiste, perché sindacati, autorità, magistrati, partiti, presidente della repubblica e governo hanno espropriato i poteri del parlamento, perciò la sovranità parlamentare è minata e la nostra democrazia non è più una democrazia parlamentare, ma accade anche nell’ UE; i parlamentari hanno rinunciato a legiferare ed a proporre riforme e, per acquistarne la complicità, sono stati coperti d’oro. Tuttavia, nemmeno in Europa il parlamento conta, oggi anche in Usa il governo federale è prevalente sul congresso; in Italia, Europa e Usa la democrazia rappresentativa è in crisi; chi, in base alla costituzione ha il potere, non lo ha effettivamente ma è succube d’altri poteri, spesso soprannazionali e occulti.

Anche se remunerati, militari e basso clero sono gli ultimi schiavi dell’era democratica, soggetti a gerarchia, subordinazione, obbedienza, ordine, disciplina, omertà, devono reprimere la libertà di pensiero e di movimento. Durante il feudalesimo, i servi della gleba prestavano lavoro gratuito, non potevano allontanarsi dal fondo, non potevano sposarsi senza l’ autorizzazione dei feudatario, facevano testamento a suo favore e non potevano cambiare mestiere. Oggi i preti cattolici non possono facilmente cambiare mestiere, non possono sposarsi e assieme ai membri degli ordini religiosi fanno testamento a favore della chiesa, le prestano lavoro gratuito perché sono pagati dallo stato; anche i militari sono limitati nelle libertà, nel movimento e nel matrimonio.

Con la schiavitù, un uomo normale può perdere l’ auto considerazione di se stesso, l’ uomo non può essere usato come una macchina, ma la televisione afferma che accade solo alle donne; però l’uomo obbedisce per abitudine alle gerarchie sociali, nate per ereditarietà, istruzione, classismo e clientelismo; alcuni uomini, per il ruolo rivestito, ne sono sopravvalutati ed altri sottovalutati, così alcuni si convincono, a torto, di valere più di altri e la società complessivamente ci rimette.

L’ individuo è plagiato da religione e ideologia, è omologato e si sente più protetto dal gruppo, tuttavia l’ individualismo di alcuni uomini sarebbe da coltivare e non da combattere, perché è critico, creativo e porta alla curiosità scientifica; purtroppo, stato e religione congiurano contro l’ individualismo. I politici, una volta che sono stati screditati dalla politica loro imposta dai poteri occulti, sono messi da parte e sostituiti con volti nuovi, intanto il popolo continua a sperare nel giorno della salvezza e della liberazione.

Quando non esistono libere elezioni per cambiare il governo, si ricorre ai complotti ed agli omicidi politici, è accaduto sotto papi, sovrani assoluti e governi autoritari, che aspiravano a durare a lungo. Prima che nascesse il parlamentarismo inglese, i partiti erano delle sette e le persone dabbene affermavano di non appartenere ad un partito ma di essere a favore della società; allora i partiti erano contrapposti alla società e rappresentavano etnie, religioni, classi, famiglie; comunque, volevano il controllo dello stato, contro il partito o la dinastia al potere e contro il bene comune.

I complotti erano a favore di pochi, ma le rivoluzioni avevano programmi egualitari, purtroppo favorivano solo alcuni che n’erano promossi cambiando di classe; i programmi dei partiti per il popolo sono una scusa, le promesse elettorali non sono mantenute. I signori della guerra, arrivati al potere, occupano i posti migliori e ne hanno una promozione sociale, mentre i contadini, come nel vecchio regime, continuano a lavorare la terra. In pratica, le rivoluzioni non hanno mai abolito le classi sociali.

La rivoluzione è causa di cambiamenti sociali solo per alcuni, cioè è una rivoluzione ristretta, le società segrete sono partiti segreti costituiti per il potere e gli affari; anche le gang sono società segrete mentre la repubblica dovrebbe essere una cosa pubblica trasparente, in realtà, il comune cittadino è emarginato dalla politica che serve solo ad avere il consenso delle masse. Lo stato è diretto da una società segreta in mano a pochi, avente per fine lo sfruttamento dei sudditi, con l’ uso dello strumento monetario, delle tasse, delle requisizioni, degli espropri, del lavoro coatto, della coscrizione; i servizi concessi al cittadino sono da lui pagati a caro prezzo; con L’ Unione Europea, il cittadino è ancora più estraneo di prima al potere.

La monarchia costituzionale fu un compromesso accettato dal liberalismo, che all’ inizio reclamava la repubblica, però fu un inganno, se fosse nata, i monarchi avrebbero dovuto essere uguali agli altri cittadini davanti alla legge, invece il re rimase irresponsabile per i suoi atti, anche se ispirava l’ azione di governo, al suo posto rispondevano i ministri; l’ istituto dell’irresponsabilità del re è stato ereditato dal nostro presidente della repubblica, perciò l’Italia è una repubblica semipresidenziale o una repubblica semimonarchica. Il presidente è indipendente dal parlamento ma dipendente da alcuni stati esteri e dalla massoneria.

Il vero potere è quello anonimo dell’ oligarchia che non risponde mai di niente, il vero potere si fonda sull’irresponsabilità e l’anonimato, è vero anche per le società commerciali per azioni, le società anonime e le finanziarie. I poteri ufficiali sono chiamati a rispondere senza che abbiano vera libertà di decidere, sono strumenti pagati per assumersi la responsabilità di decisioni altrui, è ciò che accade in parlamento ed al governo.

Comunque, anche l’ alta politica chiede di essere irresponsabile, alcuni vorrebbero far derivare l’ irresponsabilità dal loro ruolo, non contenti delle protezioni delle loro corporazioni e dei loro privilegi; in era aristocratica i privilegi significavano immunità giudiziarie, esenzioni fiscali e franchigie. Con la repubblica questi privilegi esistono ancora, l’irresponsabilità l’ hanno desiderata anche medici, fiscalisti, magistrati e governatori della Banca d’ Italia. Stipendi, liquidazioni e pensioni favolose di dirigenti, diligentemente selezionati, sono il prezzo per comprare silenzio, obbedienza e complicità, per ottenere la loro discrezione e perché si portino i segreti nella tomba, altrimenti bisognerebbe ammazzarli.

A causa di questa pretesa discrezione, sono nati segreto d’ufficio, segreti di stato, segreti militari e segreti d’impresa, i personaggi tenuti alla discrezione devono portarsi i segreti nella tomba, perché la schiavitù dell’ uomo non deve cessare. Anche nella pubblica amministrazione esiste l’irresponsabilità, anche se non prevista dalla legge; infatti, dal punto di vista pratico, pochi rispondono dei loro atti.

L’ indipendenza è un valore per tutte le istituzioni dello stato, per magistrati, sindacalisti, dirigenti, insegnanti e giornalisti, non solo per gli organi costituzionali o per quelli di rilevanza costituzionale; di fatto, è raramente effettiva, perché gli uomini di successo, cioè che fanno carriera, si piegano al potere o ad un  partito  o sono vittime d’ ideologie; non desiderano veramente fare un servizio al popolo, usano questo argomento per ricattare il potere e ricevere privilegi, forse sono anche incapaci di decidere autonomamente.

Giornalisti, sindacalisti, insegnanti e magistrati sono legati a partiti, i dirigenti sono condizionati nelle scelte riguardanti il personale e i contratti; il potere preferisce uomini servi, anche se di lusso, cioè pagati bene, piuttosto che uomini indipendenti e responsabili, la chiesa li voleva obbedienti, soprattutto fedeli e preti.  La chiesa predica l’obbedienza, però Don Milani, un prete oppositore, ha affermato che l’ obbedienza non è una virtù; comunque, al potere fanno paura gli uomini indipendenti, li controlla attraverso i suoi garanti locali, uomini posti ai vertici dell’ amministrazione e garanti dell’ oligarchia, i quali possono provocare la caduta di un ministro o del governo interno, anche per mezzo di complotti e assassini.

L’ uomo, forse perché, salvo eccezioni, è sociale, obbedisce al principio d’ autorità e di gerarchia, l’ obbedienza è insegnata in famiglia, a scuola, in caserma ed in convento; chi obbedisce, anche ad ordini sbagliati, ritiene di doverlo fare per dovere, con l’ obbedienza, individui normali possono diventare sadici, perché la loro lealtà verso i superiori supera le considerazioni morali, questi uomini sono spesso militanti o militari, ma anche opportunisti per convenienza o privilegi, dipende dalla loro intelligenza.

Lo stato è costituto da una popolazione stanziata su un territorio, soggetta all’autorità di un’oligarchia occulta, mediata dall’ordinaria classe politica che partecipa ai fasti dello stato; l’oligarchia opera in concreto attraverso forme di governo monarchica, aristocratica, repubblicana, dittatura, democrazia, ecc. Queste sono le forme apparenti del potere, il quale, in realtà, si concreta sempre in un’oligarchia, la forma di governo apparente è solo grancassa e messa in scena per abbagliare il popolo.

Gli stati riscuotono coattivamente le imposte, in cambio di una generica protezione accordata ai sudditi, però in realtà non riescono ad assicurare ordine pubblico e giustizia; però, anche con l’evasione, riescono meglio nella riscossione delle imposte, funzione originaria ed autentica vocazione dello stato. Lo stato ha punito duramente i cittadini che non pagavano le tasse o protezione, con espropriazioni e fino alla condanna a morte, ai contadini che non pagavano sequestravano le pecore e incendiavano la casa, la mafia non si comporta diversamente, il che rivela l’origine comune; lo stato è solo una mafia più evoluta, è un’ organizzazione più scientifica; la mafia ordinaria combatte il suo monopolio fiscale, però talvolta lavora anche in sintonia con lo stato.

Nunzio Miccoli www.viruslibertario.it;   viruslibertario@gmail.com.

Fonti:

“ Massoni – le Ur-Lodges ” – di Gioele Magaldi – Ediz. Chiarelettere,

“ Il segreto più nascosto ” di David Icke – Macroedizioni,

“ La verità vi renderà liberi” di David Icke – Macroedizioni,

” Affari di Stato ” di Giorgio Galli ” – Kaos Edizioni,

” Trame Atlantiche ” di Sergio Flamigni – Kaos Edizioni,

” Il quarto livello ” di Carlo Palermo – Editori Riuniti,

“ Politica, magia  e satanismo”  di Giuseppe Cosco – Edizioni Segno,

“ Mafia pulita ” di Elio Veltri e Antonio Laudati – Longanesi Editore.

ECONOMIA E POLITICA – 16/1/2023

LE RIVOLTE CONTADINE

Nunzio Miccoli  www.viruslibertario.it;    viruslibertariio@gmaiI.com.

I contadini, che erano la maggioranza della popolazione, sono stati disprezzati, erano analfabeti ma conoscevano piante e animali, conoscevano i cicli stagionali della natura; archiviata la proprietà comune della terra e poi il feudalesimo, anelavano sempre alla proprietà della terra; perciò, i bolscevichi che volevano la collettivizzazione delle terre, li chiamavano populisti. Oggi i contadini sono più liberi dei militari, dei preti e dei proletari perché sono più liberi nelle loro scelte di lavoro, cioè possono autodeterminarsi nel loro lavoro; raramente le rivolte contadine sono ricordate nei libri degli storici di corte e nella scuola, perché si è erroneamente ritenuto che non potevano essere un motore della storia.

I primi contadini adoravano divinità solari, perché comprendevano che il sole era il padre della vita sulla terra e adoravano anche la madre terra; poiché la terra era considerata bene comune della tribù, i primi contadini conoscevano solo la proprietà privata della propria casa, delle proprie armi, del proprio bestiame e dei propri utensili. I campi però erano a gestione comunitaria e il loro godimento era regolato da assemblee di villaggio di uomini liberi, assemblee d’anziani, dalle quali nacque anche il senatus romano, senator viene da senior, anziano.

La terra era collettiva del villaggio e non oggetto di accaparramento anche perché abbondante come le acque, mentre la popolazione era scarsa. A Roma l’ager publicus rappresentava campi, pascoli e boschi comuni dei coltivatori e dei pastori latini e sabini. Quando si formò una piccola proprietà contadina, i finanzieri etruschi, classe che dominava la città, prestando a interesse, diventarono proprietari dei terreni espropriati ai contadini insolventi, che andò a costituire il latifondo coltivato dagli schiavi.

I bottini di guerra costituiti da terre conquistate erano divisi, le terre migliori andavano agli speculatori e quelle peggiori ai veterani. La ribellione degli italici contro Roma fu anche una rivolta di popoli contadini privati dei loro diritti comuni sulla terra. Nel nord d’Italia i galli furono privati delle terre migliori e, non riuscendo a sopravvivere nelle zone in cui furono confinati, razziavano i coloni romani; perciò ci furono campagne militari per punire i ribelli che si concludevano con eccidi e deportazioni di massa.

A Roma Tiberio e Caio Gracco nel II secolo a.c. cercarono di favorire la formazione della piccola proprietà contadina; Tiberio fissò un limite alla superficie di terra posseduta in 25 ettari, perciò fu assassinato dai latifondisti. Suo fratello Caio si alleò con i piccoli contadini e i cavalieri, che avevano un certo censo, contro il senato, ripresentò la riforma agraria, distribuì grano ai poveri, fece una riforma fiscale e propose la concessione della cittadinanza romana agli italici. Anche lui fu però sconfitto dagli oligarchici e fu costretto a suicidarsi.

Poi scoppiò una guerra sociale, una rivoluzione, perché Livio Druso nel 91 a.c. voleva ripristinare le leggi agrarie gracchiane e concedere la cittadinanza agli italici, ma fu assassinato e nell’ 82 a.c. i superstiti ribelli italici, guidati dal sannita Ponzio Telesino, furono sconfitti da Cornelio Silla che fece feroci repressioni. Il diritto romano, accresciutosi nei secoli, fu codificato definitivamente dall’imperatore Giustiniano fra il 528 e il 534 d.c., il basso impero, apertosi nel 303 con Costantino e finito nel 565 con la morte di Giustiniano, segnò l’irruzione del diritto romano.

In Francia, Clodoveo ( 498 ) convertì al cristianesimo il popolo franco e fondò il regno dei merovingi che favorì l’integrazione di franchi e gallo-romani. Nel 492 papa Gelasio I sosteneva che chiesa e impero avevano diverse sfere di competenza, ma non sosteneva una separazione dei poteri, ma solo un loro coordinamento, esso si oppose al cesaropapismo dell’imperatore d’oriente.

Con la caduta dell’impero romano, i germani riportarono nella penisola e in Europa la tradizione della terra comunitaria, accanto alla proprietà privata di piccoli appezzamenti; anche presso le tribù germaniche vi era il consiglio degli anziani, come nei pellirosse americani. I longobardi reintrodussero in Italia la gestione comunitaria dei prati da pascolo e dei boschi, fecero però assegnazione di terre a guerrieri e funzionari; però, a causa della scarsità di mano d’opera agricola, si diffusero i contratti di enfiteusi o miglioria terriera e si diffuse la servitù della gleba.

Sotto i longobardi cristianizzati, gli enti ecclesiastici, cioè diocesi, parrocchie, monasteri e ordini religiosi, cominciavano a concentrare vaste proprietà fondiarie trasferite a essi dalla monarchia o, con lasciti, da privati che volevano andare in paradiso. Accadeva anche che piccoli proprietari cedessero la loro terra a enti religiosi, per ottenerne in concessione una superficie maggiore ed essere così protetti dalle requisizioni dei potenti.

Sotto il re longobardo Astolfo ( 750 ) i quadri dell’esercito erano costituiti da proprietari fondiari, furono creati degli ospitali o alberghi per gli eserciti che, con la vittoria dei franchi, passarono in gestione ai benedettini. Questi ospitali divennero rifugio di coloni spodestati della terra dai franchi e dal clero, presso di loro covò anche la rivolta contadina.

Furono i franchi a inventare il feudalesimo trasformando l’allodo comunitario e inalienabile in proprietà personale del feudatario, essi assegnarono ad aristocratici guerrieri le terre conquistate, che divennero ereditarie. I franchi elevarono all’aristocrazia anche i funzionari statali, mentre presso antichi romani e presso i germani solo patrizi e guerrieri erano proprietari di terre. Con il dominio franco, introdotta la proprietà personale e alienabile della terra, si andò anche verso lo spezzettamento della terra.

Con lo sviluppo delle città, a direzione borghese, cresceva il parassitismo urbano e la rapina tassatoria e poliziesca sulla campagna. I contadini, per difendersi dalla cupidigia di nobiltà e clero e poi della borghesia, giunsero a delle sollevazioni armate. Con la vittoria dei guelfi prevalsero i comuni e con la morte di Federico II di Svevia cessarono le libere comunità agricole, con proprietà a base collettiva.

Il potere dei guelfi, il partito ecclesiastico, fu funesto per i contadini, i nobili aumentavano in ricchezza e potere politico, gli enti ecclesiastici acquisirono le terre delle libere comunità rurali e i contadini persero indipendenza economica e libertà. La chiesa si servì della falsa donazione di Costantino e del diritto romano per attribuirsi falsi titoli di proprietà; con l’espropriazione delle terre comuni, dal 1500 al 1800 in Europa scoppiarono tante rivolte contadine.

I franchi erano diventati il braccio armato del papato e Carlo Magno ( 768-814 ), come Costantino, intendeva servirsi della religione cristiana come collante per tenere uniti i popoli sottomessi, in Germania gli eserciti franchi erano accompagnati da missionari cristiani. La guerra di Carlo contro i sassoni fu una guerra contro contadini in armi, con schiere di preti che predicavano e battezzavano, fu a essi imposto di pagare la decima del raccolto alla chiesa e di pagare imposte all’impero. Nella guerra di sterminio contro i sassoni, la bassa Sassonia ne fu svuotata di abitanti e al loro posto s’infiltrarono gli slavi.

Nel 1442 Lorenzo Valla dimostrò la falsità della donazione di Costantino, fabbricata nel 750 dalla cancelleria pontificia, la quale sosteneva che l’imperatore Costantino aveva ceduto a papa Silvestro I il potere su Roma e l’occidente. Il documento fu utilizzato per affermare il potere temporale del papa in occidente, dopo che Costantino e i suoi eredi si erano ritirati a Costantinopoli. I sostenitori di questo documento vedevano nell’imperatore d’occidente un funzionario della chiesa che doveva assicurare pace e indire crociate, esso era incoronato dal papa e poteva anche essere da lui revocato.

Nel 758 Bonifacio, sassone dell’ovest, evangelizzava la Germania e nell’Assia fece abbattere una quercia sacra, prima del cristianesimo, il culto della quercia era diffuso. Bonifacio creò vescovadi e indisse sinodi, consacrò Pipino il Breve, com’era stato consacrato il padre Carlo Martello, entrambi bracci secolari utili per convertire la Germania e civilizzarla infiltrandovi dei missionari. Bonifacio si accanì contro idoli, querce, megaliti, menhir e pietre sacre, radendo al suolo santuari e uccidendo pagani non convertibili.

L’evangelizzazione ebbe sempre carattere repressivo, alcune volte però si tentò di sostituire antichi culti pagani, favorendo la nascita del sincretismo cristiano; il Natale si sovrappose al solstizio d’inverno e ai saturnali pagani romani. Gregorio Magno ( 590-604 ) scriveva all’abate Mellito che i templi pagani non dovevano essere distrutti ma dovevano essere distrutti solo gli idoli, al posto degli idoli andavano costruiti altari cristiani, perché la gente doveva recarsi a pregare in luoghi a lei familiari. I sacrifici pagani andavano sostituirti con banchetti cristiani, le agapi, perché era difficile estirpare subito le abitudine pagane.

La storia è un intreccio di mille storie, un po’ di verità va sempre persa e gli storici di corte, la censura di Stato e Chiesa, la fanno da padroni. Tra il XIV e il XVII secolo esplose in Europa la caccia alle streghe, le streghe erano popolane e contadine, erano levatrici, facevano pozioni e aborti, nelle danze delle streghe ci si faceva beffe di signori e preti, i sabba arrivarono alle messe nere. Un anno dopo la conclusione della cattività avignonese, durata settant’anni, nel 1378 si consumò lo scisma protestante d’occidente.

Le sollevazioni dei contadini furono sollevazioni antinobiliari, in Vandea si prese a odiare la rivoluzione, accolta all’inizio, quando i borghesi presero ad acquistare la terra, così nacque l’avversione contro i centri urbani diretti da borghesi giacobini; inoltre, il contadino vandeano, come succederà in Italia meridionale, era contro la coscrizione obbligatoria. Carlo Magno accettò di diventare braccio armato della chiesa in cambio della corona imperiale e portò in dote al papato un popolo convertito, ma senza sovranità o libertà di scelta.

I contadini avevano creduto più all’imperatore che ai nobili e ai vescovi, erano insofferenti verso il potere centrale e verso le città. I rivoltosi si servivano delle donne perché più tollerate dal potere e con maggiore possibilità di manovra, esse erano vicine alla natura, alla vita e alla morte e conoscevano piante e animali. Paracelso, bruciando i libri di medicina, dichiarava di aver appreso qualcosa della medicina popolare dalle buone donne, indicando le streghe.

Le contadine si affidavano alle levatrici e le cittadine ai medici; la parola strega, in greco e in latino, indica gli uccelli notturni come la civetta, sacra a Pallade, e ai rapaci notturni; tutte le religioni precristiane conoscevano animali totemici, il gatto era l’animale stregonesco oggetto di odio, anche se guardiano di granai come cacciatore di topi. Come gli ebrei sotto il nazismo, le streghe divennero capro espiatorio, risiedevano in zone alpine o collinari, culla di eresie e rivolte contadine, lontane dalle città e da luoghi limitrofi.

Negli anni 1228 e 1233 i frisoni, valorosi guerrieri contadini. si ribellarono diroccando castelli di nobili e monasteri, contro di essi Gregorio IX allestì una crociata, poi i tributi furono aumentati e le terre furono espropriate. Analoga rivolta contadine ci fu nelle Fiandre negli anni 1323-1328 e nel 1336-1339 in Germania meridionale, i contadini attaccarono castelli e monasteri. A causa delle tasse e perché erano stati privati dei pascoli comuni, nel 1370 in Abruzzo i pastori si ribellarono contro la borghesia cittadina, ma furono sconfitti dall’intervento di mercenari.

Negli anni 1419-1436 Giovanni Huss, rettore dell’università di Praga, con la rivolta degli ussiti chiedeva una riforma religiosa e l’indipendenza della Boemia. Contro di lui fu bandita un’altra crociata, tra gli ussiti i contadini erano l’ala più radicale, volevano un comunismo evangelico, come quello delle antiche genti arie. I contadini europei, per deliberare, si riunivano sotto una quercia, se erano celti, o sotto un olmo, se erano germani, successivamente nella chiesa, dalla quale nacque la parrocchia, gruppo di case in greco. Nell’assemblea si riunivano i capifamiglia, per decidere sulle coltivazioni, sullo sfruttamento del bosco e sui diritti collettivi.

I contadini furono spesso repressi dalle milizie cittadine, erano vicini al re che pensavano fosse in grado di moderare le pretese della nobiltà e della borghesia cittadina; fu così per i vandeani in Francia e per i cafoni dell’Italia meridionale. I servi della gleba non potevano trasferirsi liberamente, non potevano sposarsi liberamente, né trasmettere liberamente la loro proprietà. Malgrado queste pastoie, nei secoli successivi ci fu l’incremento della popolazione rurale e il boom del settore agricolo, che creò le risorse per il successivo sviluppo industriale cittadino.

Nel 1478 l’Europa fu difesa dall’invasione turca da contadini e minatori armati; nel XVI secolo in Europa la maggior parte della terra apparteneva alla nobiltà e alla chiesa e in Inghilterra, finiti i servi della gleba, anche i piccoli contadini proprietari scomparvero, per essere sostituirti dai braccianti e dai salariati agricoli dei latifondi. Presso i germani ereditavano la terra i primogeniti, presso i romani si seguiva il volere del testatore, per cui ne beneficiarono anche gli altri figli, con la rivoluzione francese ereditavano, di diritto, tutti i figli.

I contadini si abituarono ad avere un appezzamento in proprietà e altri diritti sulle terre comuni, spesso lottarono per trasformare in proprietà privata la terra che coltivavano per altri e sulla quale pagavano tributi al Signore e alla Chiesa. Si anelava una riforma fondiaria e le rivolte contadine miravano anche a ristabilire norme e valori infranti che appartenevano al passato, riguardanti l’uso comune delle terre attorno al villaggio.

In Inghilterra i contadini furono spossessati e diventarono braccianti o salariati agricoli, a vantaggio di borghesia e nobiltà terriera. Una rivolta dei contadini senza terra fu sconfitta nel 1537, nel 1549 ci fu un’altra rivolta contadina contro le recinzioni delle terre, prima comuni, da parte dei nuovi proprietari. Negli anni 1626-1660 ci furono rivolte per il libero accesso nelle foreste e nelle paludi, dove si poteva cacciare e pescare. I contadini irlandesi, scozzesi e i mugiki russi erano i più poveri d’Europa.

Dal 1500 al 1600 in Francia ci furono rivolte contadine contro la nobiltà, il clero, contro lo stato centralistico, contro le imposte, contro la città e a favore del localismo; la borghesia cittadina all’inizio appoggiò la rivolta contadina, poi si alleò a nobiltà e clero contro i contadini. Nel 1860 in Russia la maggior parte della popolazione era costituita da servi della gleba non liberi, la popolazione libera pagava poche imposte ed era esentata dalle corvé; i cosacchi, che parteciparono a rivolte contadine, discendevano dai mercenari variaghi vichinghi, erano il nerbo delle truppe zariste, inoltre in Russia, lungo il Volga, esistevano contadini di origine germanica.

Contro il centralismo moscovita, nel 1603 ci fu una rivolta contadina, un’altra avvenne nel 1606 e vi parteciparono tutte le nazioni e anche i cosacchi. Una rivolta cosacca ci fu nel 1671, contro i nobili vampiri del sangue dei contadini e contro le imposte, un’altra rivolta ci fu nel 1707. Nel 1500 in Italia e in Germania la piccola nobiltà rurale era schierata con i contadini, essa formava i cavalieri, piccoli proprietari terrieri che spesso vivevano nella povertà, mentre alti prelati, principi e borghesi si arricchivano tiranneggiando il contado.

Questi cavalieri arrivarono ad assalire conventi e mercanti e a imporre balzelli; questa rivolta fu combattuta dai borghesi alleati dei nobili e lo stesso Lutero si alleò con i nobili, contro contadini e cavalieri. Negli anni 1524-1526 in Germania ci furono rivolte contadine, per la libera elezione dei parroci, per la riforma della giustizia, per la restituzione ai contadini dei terreni comunitari, in Turingia la rivolta fu diretta da Thomas Muntzer. A Trento i contadini costituirono una lega con minatori, proletari, nobili spiantati e preti spretati, essi distrussero chiostri e chiese, odiavano gli aristocratici ma avevano fiducia nell’imperatore.

Crescevano i contadini poveri, senza libertà e senza terra, cresceva l’usura che accelerava gli espropri, aumentava la povertà della nobiltà rurale dei cavalieri, cresceva la corruzione del clero romano che portò alla rivolta di Lutero. Thomas Muntzer nacque nel 1490, era un sacerdote che faceva comizi alla folla, predicava nella lingua del popolo e affermava che la rivolta era giusta se il potere era ingiusto, si rivolgeva a operai, contadini e minatori e preoccupò i sovrani di Sassonia; in Svizzera Ulrich Zwinglki, cappellano delle truppe elvetiche, ispirò un’altra rivolta contadina e una riforma religiosa.

Il sud tirolese Michael Gaismair si rivoltò contro gli Asburgo, proponendo una società comunistica, era contro usurai e clero; fu ucciso da un bandito prezzolato da Ferdinando d’Asburgo. I conti del Tirolo dal XIII secolo avevano garantito ai coloni alcuni diritti, allo scopo di farseli alleati contro la nobiltà locale, questi mandavano un loro rappresentante alla dieta di Innsbruck. I tirolesi avevano diritto ereditario e libero accesso alla proprietà della terra, inoltre accorrevano in armi in cambio di terre, com’era avvenuto con i romani, i germani, i franchi e principi medioevali.

Nel 1462 ci fu la rivolta contro le angherie del principe vescovo di Salisburgo, furono uccisi frati concubini e saccheggiate case di nobili, borghesi e monasteri. A Trento Clester voleva togliere il potere temporale al vescovo, alcuni preti si unirono alla rivolta contadina, si reclamavano gli antichi diritti contro il Principe vescovo e l’arciduca. La rivolta fu repressa con le cannonate, però ne nacque una guerriglia antiasburgica, guidata da Michael Gaismair, che desiderava uno stato tirolese indipendente, egli era contro l’ordine feudale, contro quello capitalistico e a favore dei contadini.

Reclamava una giustizia giusta, contro la corruzione della curia romana, voleva una società di uguali, senza padroni né servi, e voleva sopprimere la grande proprietà fondiaria, era contro i finanzieri bavaresi e contro chi accumulava denaro con il sangue degli uomini, era contro speculatori, accaparratori e usurai. Gaismair voleva una repubblica di contadini, minatori e operai a base multietnica, con la sconfitta degli Asburgo, con capitale Innsbruck, centro culturale Bressanone e centro industriale e commerciale Trento. Gaismair voleva abbattere le mura delle città, castelli e roccaforti.

In quel momento nacquero degli scritti anonimi contro i tributi eccessivi e a favore della rivolta, che proponevano l’elezione diretta dell’autorità da parte della comunità, si voleva abbattere la monarchia ereditaria per ritornare all’antico sistema germanico del re eletto dal popolo. Martin Lutero, che aveva bisogno dell’appoggio dei sovrani di Sassonia per lottare contro Roma, scaricò i contadini, come fece Garibaldi, invitando i signori tedeschi a distruggerli. Così la borghesia, impaurita dalle richieste dei contadini, si mise a difendere i privilegi feudali.

I veneziani si impossessarono del Friuli nel 1420, con la guerra austro-veneziana; dopo la lega di Cambrai del 1509, i cittadini furono alleati con l’imperatore e contro i contadini di Venezia, in quella guerra i contadini distrussero castelli e residenze borghesie e nobiliari. Nel 1599 in Calabria Tommaso Campanella diresse un’insurrezione progettando uno stato teocratico, una repubblica basata sul diritto naturale, avente come Dio il sole, le sue idee sono riportate nella sua opera: “ La città del Sole ”.

Enrico VIII d’Inghilterra divorziò da Caterina d’Aragona, per sposare Anna Bolena, ma il papa non volle annullare il matrimonio perché Caterina era nipote di Carlo V che dominava in Italia; dopo la vittoria del 1525 di Carlo a Pavia sui francesi, il papa aveva bisogno di lui per lottare contro la rivoluzione protestante. Enrico VIII ruppe con il papa creò una chiesa inglese autonoma con il re come capo supremo con poteri temporali e spirituali e con l’abolizione della giurisdizione papale sul regno inglese. Privò il papa di qualunque entrata fiscale proveniente dall’Inghilterra, inoltre tra il 1536 e il 1540 soppresse i monasteri.

Il popolo di Londra fu favorevole a queste innovazioni, però in campagna la soppressione dei monasteri causò una ribellione; i contadini si sentivano anche colpiti nei loro diritti di sfruttamento delle terre prima comuni, recintate e accaparrate, e nei loro diritti di proprietà, essi erano appoggiati da preti cattolici. Nel seicento, il prosciugamento delle paludi inglesi, che aveva consentito il libero pascolo, provocò reazioni contadine; in precedenza ogni contadino aveva avuto libero accesso ai terreni comuni ma, dopo la bonifica, la scarsità di terreni da pascoli divenne acuta, si ebbe meno foraggio per gli animali e meno letame per concimare i campi.

Perciò in Inghilterra, come accadde in Italia con la bonifica delle paludi pontine, gli abitanti delle paludi distrussero dighe e chiuse, cercando di impedire ai nuovi proprietari di far pascolare le bestie in terreni e paludi prima appartenenti alle comunità di villaggio. Nel XVI secolo gli ideologi delle rivolte delle campagne furono anche i preti cattolici, anche perché avevano la cultura, molti di essi poi abbracciarono l’eresia luterana; erano contro i privilegi della chiesa, dei nobili e dei borghesi. Dopo la rivoluzione francese, questi privilegi, esautorata l’aristocrazia, si concentrarono nelle mani della borghesia che ebbe contro i contadini. All’inizio della rivoluzione francese i contadini erano stati contro la monarchia centralizzatrice e contro l’aristocrazia terriera ed ecclesiastica, poi però la borghesia, una volta preso il potere, fece incetta di terre e deluse le aspettative dei contadini.

In Tirolo gli Schutzen erano disposti a morire nel nome del Kaiser e Andreas Hofer divenne campione della lotta contro l’oppressione francese; con operazioni di guerriglia, l’armata napoleonica ricevette sonore sconfitte da parte di contadini veneti, tirolesi, meridionali e spagnoli. Nel 1730, sotto il dominio genovese, si sollevarono i corsi a causa delle imposte eccessive, nel 1755 ci fu un’altra rivolta, con un esercito di contadini, Pasquale Paoli liberò la parte interna dell’isola, fece leggi, unificò i pesi e la moneta; perciò Genova cedette la Corsica ai francesi, contro i quali tornarono a ribellarsi i contadini corsi.

I corsi si avvicinarono alla rivoluzione francese poi se ne allontanarono appoggiandosi all’Inghilterra, per lottare contro i giacobini e per l’indipendenza della Corsica, invece il papa finanziava l’autonomismo irlandese; peccato che gli storici di corte raccontino poco queste cose, la censura ha vigilato sempre, soprattutto in chiesa e nelle scuole. Nel 1791 la Francia divenne monarchia costituzionale, con il predominio della borghesia e l’emarginazione dell’aristocrazia, della plebe cittadina e del proletariato rurale. I contadini della Vandea, con i loro preti, presero le armi contro la rivoluzione, bruciarono il tricolore e inalberarono la coccarda realista.

Come avevano lottato contro il centralismo monarchico ora lottavano contro la politica antiautonomista della borghesia, le armi furono fornite dalla Gran Bretagna. Le guerre napoleoniche arricchirono speculatori e fabbricanti d’armi, mentre impoverivano la campagna; ma la borghesia commerciale e i nuovi proprietari terrieri si dimostravano più spietati con i contadini e più attenti ai loro interessi della precedente nobiltà.

In Italia la repubblica cisalpina, voluta dal Bonaparte, ridusse le autonomie dei piccoli comuni, confiscò i terreni comunitari e quelli degli ordini religiosi, le casse comunali furono svuotate, ci furono tagli indiscriminati nei boschi comunitari, ci furono espropri, le chiese furono saccheggiate. Perciò i contadini insorsero e, a Brescia e a Bergamo, presero le armi per difendere l’autonomia e le antiche tradizioni comunitarie; a Verona i saccheggi dei francesi provocarono una rivolta contro gli occupanti, anche in Emilia Romagna i contadini insorsero contro i francesi occupanti, pur essendo stati contro il governo papalino.

Nel 1799 nelle Marche scoppiò una rivolta contro i francesi e i rivoltosi furono padroni delle campagne mentre i francesi si asserragliavano nelle città, gli insorti erano guidati dal generale Giuseppe Lahoz che, rigettata l’ideologia illuminista, proponeva una confederazione italica collegata a quella germanica. A Napoli nel 1789 i lazzaroni insorsero contro i giacobini, le armi buttate dai soldati furono raccolte dai contadini, i cafoni, chiamati anche briganti.

La repressione francese fu violenta, appoggiata dai borghesi galantuomini che volevano impadronirsi dei terreni demaniali preservati dai Borboni per i contadini che erano quanto rimaneva degli antichi beni comunitari; i cafoni o sanfedisti erano chiamati briganti dai democratici. In Valdaosta nel 1799 ci fu una rivolta dei contadini contro i giacobini e contro alcuni borghesi illuminati che ci lasciarono la pelle; questa scoppiò contro la politica di Cavour che aveva aumentato le imposte, i villici erano arrivati a chiedere l’abolizione dello statuto e le dimissioni del ministro delle finanze, al grido: “ Viva il re, abbasso il tricolore e abbasso la costituzione! ”.

In Portogallo i francesi furono sbaragliati da guerriglieri, soprattutto contadini, che formavano bande partigiane. Nel 1808 in Baviera la nuova costituzione bavarese ridusse le autonomie locali e lo stato, satellite della Francia, chiamò alle armi i tirolesi, ma gli Schutzen, che desideravano combattere solo per difendere la loro terra tirolese, disertarono in massa e presero la via delle montagne.

Gli osti Andreas Hofer e Peter Mayr, divennero capi dei contadini ribelli e nel 1809 costrinsero i francesi a ritirarsi dal Tirolo; Hofer governava il Tirolo in nome del Kaiser Franz e diffidava della borghesia cittadina, voleva ritornare ai tempi antichi. Purtroppo fu sconfitto e fucilato dai francesi, verso la fine, Hofer capì che non poteva fidarsi nemmeno della corte di Vienna e vagheggiò un Tirolo indipendente.

Dopo il 1860, i cafoni meridionali accolsero a fucilate i piemontesi, come si erano opposti ai francesi, perché i galantuomini borghesi tendevano a usurpare i territori demaniali che i contadini difendevano in nome degli antichi diritti, per coltivarli, far legna e pascolare gli armenti. Nell’agosto del 1860 un generale borbonico, che si era arreso ai garibaldini, forse perché liberale, fu ucciso dai suoi soldati per il tradimento. Tra i difensori di Civitella del Tronto c’erano contadini e pastori che rifornivano la città di viveri e munizioni con l’aiuto dei guerriglieri delle campagne; in diversi paesi meridionali furono massacrati dei liberali.

Dopo la morte di Cavour, avvenuta nel 1861, si temeva la rivolta dei contadini meridionali, chiamati briganti, la banda di Carmine Donatelli, detto Crocco, raggiunse 2.000 uomini e nel 1861 mille briganti dell’Irpinia costrinsero i piemontesi a ripiegare; in Abruzzo le bande di briganti erano ben dirette ed ebbero grande successo. I piemontesi avevano eliminato i diritti comuni, avevano imposto tasse e costrizione obbligatoria, nel 1920 Antonio Gramsci aveva scritto che lo stato italiano aveva messo a ferro e fuoco l’Italia meridionale, crocifiggendo, squartando e seppellendo vivi i contadini poveri, chiamati briganti.

In Unione Sovietica i Kulaki, piccoli e medi contadini, furono sterminati dai bolscevichi, la rivoluzione d’ottobre fu finanziata anche da banchieri ebrei, i Kulaki si opposero ai soviet che volevano la collettivizzazione della terra e prestarono aiuto alle armate bianche zariste. In Palestina gli ebrei hanno fondato delle comunità agricole, i Kibbutz, che hanno anche il compito dell’autodifesa.

In Ucraina, Walther Darré sosteneva la necessità del fondo inalienabile e non frazionabile, come il maso chiuso tirolese, per esso solo i contadini potevano salvaguardare il popolo indoeuropeo per il loro legame con la terra, mentre il proletariato urbano era solo spazzatura. Darré, sotto l’occupazione nazista, distribuì la terra ai contadini, perciò gli ucraini accolsero i tedeschi come liberatori e, si arruolarono nel loro esercito; Darré si opponeva alla colonizzazione dei territori slavi, mentre favoriva la colonizzazione di territori già abitati dai tedeschi. Anche Gorbaciov, con il ripristino della proprietà in Russia, s’ispirò ai principi di Darré.

In Transilvania nacque il movimento dei Kuruc, il suo capo, il principe Rakoczi I, voleva abolire la servitù della gleba e voleva l’autonomia da Vienna; prima di lui, l’altro capo dei Kuruk, Imre Thokoly, aveva combattuto a fianco dei turchi. Nel 1848 i contadini romeni di Transilvania portavano avanti rivendicazioni nazionali e sociali e sbarrarono il passo ai rivoluzionari ungheresi diretti dalla borghesia e dalla nobiltà liberale; i contadini transilvani in rivolta reclamavano gli antichi diritti, contro le sopraffazioni e a difesa delle comunità di villaggio. A est i nobili imponevano tasse ai contadini, trasformati poi in diritti feudali, e corvée, perciò anche lì nacque la servitù della gleba, com’era accaduto in occidente; il feudalesimo transilvano fu un feudalesimo tardivo che scardinava il villaggio tradizionale.

La Transilvania, incorporata nel XIII secolo nel regno ungherese, nella prima metà del quattrocento fu teatro di una serie di rivolte contadine; contro le imposizioni fiscali e altri diritti feudali del vescovo di Transilvania si unirono contadini romeni e ungheresi, inoltre artigiani e la piccola nobiltà. Contro la rivolta si unirono la nobiltà ungherese e quella sassone.

L’arcivescovo di Esztergom, in Transilvania, bandì una crociata contro l’impero ottomano, cui parteciparono contadini, minatori, nobili impoveriti e servi della gleba transilvani e ungheresi. I feudatari tentarono di impedire la partenza dei contadini perché temevano che i campi rimanessero senza mano d’opera, perciò nel 1514 i contadini rivolsero le armi contro nobili ed ecclesiastici e contro l’esercito feudale, proclamando la repubblica che pose fine al potere dei nobili. I contadini romeni e ungheresi, nel corso della rivolta, espugnarono castelli e reclutarono anche elementi del basso clero.

Nel 1515 il re d’Ungheria domò la rivolta e consolidò l’istituto della servitù della gleba, inoltre stabilì i tributi da versare da parte dei contadini ai feudatari e alla chiesa. A un certo punto l’Ungheria era divisa in tre parti, una parte dipendeva da Istanbul, una da Vienna e la terza, la Transilvania, era indipendente formalmente, ma era un protettorato della sublime porta turca. Con la pace di Westfalia del 1648, la Germania si frantumò e gli Asburgo austriaci orientarono le loro mire verso sudest, contro l’impero ottomano e la Transilvania.

L’imperatore Leopoldo I ( 1657-1795 ) voleva cattolicizzare l’Ungheria, secondo il principio cuius regio eius religio, e fece una campagna contro i protestanti ungheresi, allora nacque in Transilvania un movimento di resistenza antiaustriaco, i ribelli si chiamavano Kuruk, in ricordo della rivolta del 1514. Nel 1691 la Transilvania perdette ogni autonomia e fu annessa all’impero asburgico che la fece colonizzare da etnie tedesche, slave e romene. I feudi dei nobili ribelli furono concessi ai nobili fedeli alla corona, la nobiltà conservò l’esenzione fiscale, così il carico d’imposte rimase a carico dei servi della gleba.

Perciò nel 1735 ci fu un’altra rivolta, capeggiata da Ferenc II Rakoczi, che si rivolse a tutti gli ungheresi promettendo di abolire la servitù della gleba, perciò ebbe dalla sua parte i contadini; la pace venne con un condono e restaurando la libertà di culto per i protestanti. Debellata la rivolta, gli Asburgo aumentarono le imposte sulla Transilvania e aumentarono i giorni di corvée o lavoro gratuito; però nel 1764 l’imperatrice Maria Teresa riuscì a far pagare le imposte anche agli enti ecclesiastici e alla nobiltà.

Nel 1767 in Ungheria entrò in vigore la riforma agraria che aboliva la servitù della gleba e ridusse le corvée dei contadini, inoltre istituì la mappa catastale. La riforma fu reiterata nel 1783, ma fu osteggiata dai nobili, per cui nel 1784 ne nacque un’altra rivolta contadina. I contadini romeni si opposero anche alla novità fiscale che sottoponeva a concessione statale il loro antico diritto di aprire locande e osterie.

La rivolta del 1784 nacque a causa dell’abolizione degli antichi privilegi di pascolo, legnatico, assenza di corvée, era diretta dal contadino Horia che, trattando con l’imperatore, ottenne per i contadini romeni arruolati nell’esercito, l’esenzione dai tributi, ottenne anche un’amnistia. Durante la rivolta un altro capo contadino, Crisan, aveva incitato i contadini al saccheggio della proprietà della nobiltà imperiale; in Transilvania i contadini erano arrivati a chiedere ai nobili assediati di rinunciare alle loro esenzioni fiscali e a cedere la loro terra ai coltivatori.

L’imperatore Giuseppe II, impressionato dall’insurrezione, accorse a fianco dei nobili per reprimere la rivolta; Horia forse voleva anche ricostituire il vecchio regno romeno con Transilvania e Valacchia. La rivolta fu stroncata e nel 1785 Giuseppe II abolì la servitù e concesso ai contadini il diritto di sposarsi liberamente, senza l’assenso dei loro padroni, e di fare testamento liberamente.

La rivoluzione transilvana fu un movimento contadino con risvolti nazionali, voleva l’abolizione della servitù della gleba senza risarcimento per i feudatari. L’abolizione della servitù fu introdotta prima in Ungheria e poi in Transilvania perché i nobili ungheresi erano interessati a conservare i latifondi transilvani e la borghesia ungherese era interessata a conservare le miniere transilvane. Nel 1848 la Transilvania fu unita all’Ungheria, poi però in Ungheria Kossuth si ribellò a Vienna e l’imperatore, per rappresaglia, promise l’autonomia alla Transilvania. I contadini si rivoltarono contro la nobiltà ungherese e occuparono le terre, anche in Transilvania fu abolita la servitù, però i romeni dichiararono di non riconoscere l’annessione della Transilvania all’Ungheria.

In Transilvania un esercito contadino romeno, comandato da Avram Lancu, si mise contro i liberali ungheresi di Kossuth che voleva costituire uno stato nazionale ungherese a spese dei romeni della Transilvania. Kossuth riusciva a cacciare gli austriaci dall’Ungheria, mentre alcuni romeni erano favorevoli a una collaborazione con la monarchia asburgica. Allora accadeva che il servo della gleba non poteva lasciare il fondo ma questo nemmeno gli poteva essere tolto; mentre il coltivatore libero, se s’indebitava, perdeva la terra, era costretto a partecipare alla guerra, le sue terre potevano essere saccheggiate o espropriate ed era tassato.

In Francia contadini catari e albigesi furono massacrati dai nobili; Innocenzo VIII nel 1525 volle la lotta alle streghe, per conseguenza, Colonia non ebbe più sollevazioni popolari, però le rivolte esplosero con la riforma e arrivarono fino all’avvento del capitalismo. Oggi le rivolte contadine, per una riforma fondiaria, avvengono in Russia, Cina, Africa, America Latina e Messico, dove armate contadine dei senza terra, accantonata dal governo la terra comune di villaggio e il feudo, chiedono una riforma fondiaria e la terra in proprietà personale.

In Italia la riforma fondiaria, con la distribuzione in proprietà della terra, fu promessa durante il risorgimento, fu reiterata durante la prima guerra mondiale e fu realizzata parzialmente solo negli anni 1950.

( Per le notizie, fonte: “ Rivolte e guerre contadine ” di G. Ciola, A. Colla, C. Mutti e T. Mudry – Società Editrice Barbarossa ).

AFRICA

Nunzio Miccoli www.viruslibertario.it;  viruslibertario@gmail.com.

Lo stato del Sudafrica, su iniziativa d’imprenditori privati locali, per liberarsi dalle tre agenzie di rating americane, sospettate di favorire la speculazione finanziaria, ha creato la prima agenzia di rating africana, la SAR, quando sarà cresciuta, potrà anche dare valutazioni agli altri paesi africani. L’iniziativa è approvata dal presidente del Senegal, che è anche presidente dell’Unione sudafricana, il quale auspica la nascita di un’agenzia panafricana del genere.

Si accusano le tre società private di rating americane, Standard & Poor’s, Moody’s e Fitch, dipendenti da fondi americani d’investimento, di valutazioni arbitrarie e di superficialità, che provocano declassamenti, aumento del costo del credito, valutazione negativa per rilevata erronea solvibilità, di favorire l’aumento degli interessi e d’invasività, aumentando con ciò le difficoltà di piazzare i titoli pubblici e privati nel mercato internazionale.

Queste valutazioni costringonono il governo a stornare le spese del bilancio dello stato, dalla spesa sociale al servizio del debito pubblico, alimentando la speculazione sulla moneta, favorendo instabilità sociale, povertà e sottosviluppo, esagerando i rischi nell’investimento; tutto ciò, senza tener conto delle potenzialità dell’Africa, ricca di materie prime, come gli idrocarburi, l’oro, i diamanti e le terre rare.

Con la valutazione BB-, la BCE non accetta in garanzia titoli pubblici in garanzia, assicurazioni e fondi pensione non li acquistano. Dopo l’iniziativa di Russia e Cina di minare il monopolio internazionale del dollaro, i paesi Brics, tra cui sono Brasile, Russia, Cina e india, si muovono all’unisono contro il monopolismo finanziario americano; l’iniziativa del Sudafrica è anche una lezione data all’UE, che aveva proposto la creazione di un rating europeo, ma poi ha cambiato idea.

Il fatto è che occorreva schiacciare l’Italia, perché L’UE si muove a difesa degli interessi americani e non di quelli europei, lo vediamo con la guerra in Ucraina; dal 1946, i governi italiani vogliono essere coerentemente atlantisti ed europeisti e non italianisti, l’Italia non è un paese sovrano.

(Per le notizie, fonte, Mario Lettieri e Paolo Raimondi- startmag.it).

Nunzio Miccoli www.viruslibertario.it;  viruslibertario@gmail.com.

RUSSIA Di Nunzio Miccoli

viruslibertario@admin

Mentre Zelensky non fa altre che lanciare appelli infuocati contro la Russia, rimbalzati dalla televisione, Il 24/2/22 Putin ha rivolto un discorso alla federazione, affermando che l’operazione speciale in Ucraina è servita a garantire la sicurezza della Russia e ha accusato gli Usa di volere l’espansione della Nato a spese della Russia, con atteggiamento sprezzante verso il governo russo.

Con il crollo, negli anni novanta, dell’Unione sovietica, senza sanzione da parte del consiglio di sicurezza dell’ONU e senza che l’informazione dedicasse adeguata attenzione, la Nato ha condotto sanguinosi bombardamenti contro Belgrado e la Serbia, bombardando città, civili e infrastrutture, poi è stata la volta di Irak, Libia e Siria, il che ha favorito terrorismo internazionale, guerra civile ed esodi migratori verso l’Europa.

La guerra in Irak fu condotta con la motivazione di voler distruggere armi chimiche che non furono trovate; caduta l’URSS, la Nato aveva promesso di non espandersi a est, la parola non fu mantenuta e Usa e satelliti europei hanno continuato con la politica della loro espansione all’est.

Negli anni 2000 la Nato ha sostenuto il separatismo della Russia meridionale e il terrorismo del Caucaso, nel 2021 la Russia ha proposto un accordo con la Nato per la sicurezza in Europa e per bloccare l’espansione della Nato a est, ma è stato respinto. Anche negli anni quaranta l’URSS aveva cercato, con un accordo, di prevenire l’aggressione di Hitler, ma fu inutile, nonostante il trattato di non aggressione con la Germania, questa il 22.6.41 attaccò la Russa; ancora oggi, chi vuole il dominio del mondo, afferma che la Russia è il nemico.

La Russia ha rinunciato volontariamente a tanti suoi territori e nel 1990 ha sciolto il patto di Varsavia, ma non può accettare la crescente minaccia ai suoi confini, la Nato è diventata uno strumento della politica americana ed è nemica della Russia.

Si minacciano gli interessi russi, la sua sovranità e l’esistenza dello stato russo, dopo un colpo di stato contro il governo ucraino amico della Russia, dal 2014, per otto anni, si è combattuto nel Donbass da parte di nazionalisti antirussi appoggiati dagli Usa; replicando quello accaduto nei Balcani, in Serbia; mentre la Croazia era sostenuta dalla Germania e dal Vaticano, che in precedenza aveva sostenuto finanziariamente anche Solidarnosh in Polonia.La Russia ha dovuto riconoscere le repubbliche autonome del Donbass, è consapevole del fatto che i nazionalisti ucraini non avrebbero accettato l’unione alla Russia, la quale però ha rispettato la sovranità e l’indipendenza del Kazakistan; ora deve fronteggiare le minacce che arrivano dall’Ucraina, mentre le repubbliche popolari del Donbass, vista la guerra civile in atto, si sono rivolte alla Russia per un aiuto.

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Il caso che non c’è: Anna Frank venne uccisa dai nazisti

Anna Frank fu uccisa dai nazisti.

Un’ovvietà che è divenuta un’esigenza in seguito all’uscita di un libro “ Il tradimento di Anna Frank: indagini su un cold case ”, secondo cui a tradire la famiglia Frank, svelandone il nascondiglio, fu un notaio ebreo, Arnold van den Bergh.

Al di là della debolezza della teoria, che si basa su un unico documento, con questa non rivelazione si è decentrato il focus della questione: qualsiasi persona sia stata a tradire la famiglia ebraica olandese a sterminarla furono la barbarie del Terzo Reich.

Il presunto tradimento di un ebreo nulla toglie alle atrocità perpetrata dalla Germania nazista nei confronti degli ebrei d’Europa.

Johannes Houwink ten Cate, professore emerito di Storia dell’Olocausto all’Università di Amsterdam ha bocciato la tesi del tradimento di van den Bergh:

“Per grandi conclusioni servono grandi prove. Non credo che un membro del Consiglio ebraico abbia ottenuto la libertà in cambio di indirizzi. Dopo che il Consiglio fu abolito i suoi membri furono deportati nei lager, o si nascosero”.

Per inciso, a costringere la famiglia Frank a nascondersi fu la macchina di morte nazista, che considerava gli ebrei persone “meritevoli” di finire nei campi di sterminio.

A deportare la famiglia Frank fu la Germania nazista con la complicità delle ferrovie olandesi, che solo decenni dopo hanno sentito l’esigenza di scusarsi.

A trasportare la famiglia Frank sui carri come fossero animali fu la macchina di Germania nazista tra l’indifferenza di molti.

A uccidere barbaramente la famiglia Frank (si salvò solo Otto, il padre di Anna) nei campi di sterminio fu la Germania nazista.

Quindi, chiunque abbia tradito la famiglia Frank non cambia poco o nulla ai fini dei fatti.

Perché senza la volontà della Germania nazista di uccidere gli ebrei non ci sarebbero stato alcun tradimento e di conseguenza alcun dibattitto.

Affermare le responsabilità storiche dovrebbe essere un’ovvietà, invece oggi è diventata un’esigenza.

Da parte di Nunzio Miccoli

CINA

ECONOMIA E POLITICA FAST-NEWS

Cina e Italia hanno deciso di collaborare, per lottare contro l’emigrazione e il terrorismo, stabilizzando anche la Libia, perciò la Cina ha nominato inviati speciali in Libia e Medio Oriente, afferma che senza Medio Oriente e Africa settentrionale stabile non ci sarà la pace nel mondo. E’ impegnata a risolvere la questione nucleare iraniana e vuole la pace in Siria e in Palestina, dove propone due stati indipendenti con i confini del 1967 e Gerusalemme est capitale della Palestina; ma Israele non è d’ accordo, anche se è favorevole alla pace e ai due stati.

La Cina propone una conferenza di pace ONU per la pace in Palestina, anche se, purtroppo, fino a ora, l’ assemblea dell’ ONU ha sempre sostenuto la politica dei partiti palestinesi che vogliono la distruzione di Israele, mentre l’assemblea dell’ ONU ha condannato solo il muro di Israele. La Cina è contro l’ interferenza estera negli affari di altri paesi, cosa che hanno fatto normalmente gli Usa e l’ UE, anche a danno dell’Italia.

La Cina ha fornito al Medio Oriente 430 milioni di dosi di vaccino, aiutandone anche la produzione negli Emirati, in Turchia, Egitto e Algeria, il volume dei suoi scambi con il Medio Oriente ha raggiunto i 320 miliardi di dollari, dal quale importa la metà del suo fabbisogno di petrolio e i ha costruito infrastrutture in M.O. e in Africa.

La Cina è consapevole che, dal 2011, la guerra civile libica ha alimentato l’ emigrazione, con riflessi negativi per la sicurezza italiane ed europea, assieme all’ Italia vuole elezioni eque in Libia e una soluzione politica per la pace; già con il varo della via della seta verso l’Italia, si era parlato di una collaborazione italo – cinese per infrastrutture da realizzare in Africa.